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Analisi della distribuzione delle classi funzionali tra le capanne

CAPITOLO 10. Analisi delle evidenze

10.2.1 Analisi della distribuzione delle classi funzionali tra le capanne

In questo paragrafo si prendono in esame i dati dall’insediamento di Lipari, le cui strutture sono state descritte nel dettaglio nel precedente Cap. 6. Il fine è di indagare quali siano le similarità e le differenze quanto a proporzione tra manufatti a diversa destinazione funzionale.

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772 Si noti che l’esame della dimensione dei motivi si limita a quelli indicati come motivi 2 e 3 poiché questi sono più diffusi e consentono quindi una (relativamente) più ampia serie di confronti. Gli altri motivi, peraltro numericamente meno abbondanti, sono attestati su esemplari frammentari che non consentono di stimare l’originaria altezza della decorazione. Si aggiunga, inoltre, che (come si rileverà nel testo) questi ultimi motivi decorativi ricorrono in contesti dove sono documentati anche i motivi 2 e/o 3, per cui la validità dell’analisi rimane in sostanza inalterata.

773 BOWSER-PATTON 2004, pp. 176-177 (anche con ulter. riff. bibliogr.).

774 V. la prec. nota 552.

775 Il termine motivo decorativo è conforme a quello utilizzato per la decorazione sulle ceramiche di tipo appenninico, con il quale si fa riferimento sia a singoli elementi compositivi sia a schemi più ampi comprendenti (in ripetizione o no) elementi compositivi di forma diversa. V. MACCHIAROLA 1987, pp. 29-73; COCCHI GENIK et alii 1993. Per l’utilizzo di tale termine, v. anche PERONI 1996, p. 222; SCARANO 2006, pp. 140-141; ALBORE LIVADIE et alii 2008a, pp. 17-19.

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L’estrazione delle informazioni dalla base dati consente di organizzare i dati in una tabella che rappresenta la distribuzione di trentotto tipi di manufatti in quattordici diversi contesti, per un totale di 230 oggetti (Tav. 89). I numeri indicano il MNI, secondo la quantificazione delineata in precedenza (§ 5.4). I manufatti selezionati per quest’analisi sono quelli rinvenuti nei livelli d’uso, cioè in quelli corrispondenti al piano pavimentale e agli strati a immediato contatto con esso777. Tra le capanne prese in esame, la Gamma 03 e il ripostiglio Gamma 04 sono state inserite in via comparativa (e non avranno influenza sul risultato dell’analisi)778, in quanto il complesso dei reperti editi comprende oggetti rinvenuti sia sul piano pavimentale sia in strati, interessati da interventi di età successiva, che hanno restituito materiali misti Milazzese/Ausonio I (v. §§ 6.1.2, 6.1.4). Lo stesso vale per la Gamma 08, 11, 14, e 16, poiché in esse si rinvenne solo un lembo del deposito interno (§§ 6.1.9, 6.1.13, 6.1.16, 6.1.18), e per la Gamma 09, in quanto i materiali pubblicati provengono da un livello con materiali misti Milazzese e Capo Graziano (§ 6.1.11). Per comprendere come il complesso di oggetti rinvenuti nella buca all’esterno della Gamma 08 si relazioni, quanto a proporzione di manufatti e di classi funzionali, ai complessi di reperti dalle strutture, anche i manufatti da quel contesto sono stati presi in esame.

La Correspondence Analysis (di qui in avanti CA)779 operata sui dati della precedente tabella consente di distinguere tre gruppi di contesti che differiscono per la diversa proporzione di manufatti (Tavv. 90-91). Dall’esame del grafico (Tav. 90), è possibile isolare un primo gruppo (che indicheremo con la sigla Gr 1) costituito dalle capanne Gamma 08, 09, 11, 12, 14, 15, a cui si aggiunge il complesso dei materiali rinvenuti nella buca all’esterno della Gamma 08. Un secondo gruppo (Gr 2) è formato da due capanne, le Gamma 01 e 02. Un terzo gruppo (Gr 3) comprende la capanna Gamma 06, il suo vano annesso, la Gamma 03, il ripostiglio Gamma 04, e la Gamma 16. Per capire quali siano le differenze e le similarità tra questi contesti, prendiamo in esame la quantità e proporzione di manufatti, esaminando le classi funzionali, le sottoclassi funzionali, e i tipi manufatti (Tav. 92, tab. 1-2)

Esaminiamo dapprima le classi funzionali locali legate alla mensa, alla conservazione, alla cottura, e alla lavorazione, vale a dire le prime quattro classi in ordine di quantità (comprendenti le prime tre oggetti fittili, la quarta oggetti litici).

La ceramica locale funzionale alla mensa è presente in tutti i contesti (Tav. 93, 1), e una frequenza superiore alle 5 unità è documentata solo in alcuni: in ordine decrescente, nella Gamma 12, 06, 01, e nel complesso dei reperti dalla buca all’esterno della Gamma 08. Questi contesti presentano un quadro parzialmente differenziato quanto a sottoclassi funzionali (Tav. 93, 2). La Gamma 12, insieme alla buca all’esterno della Gamma 08, presenta la più alta frequenza di forme per il versare (brocche), seguita dalla Gamma 01. La Gamma 06, invece, si caratterizza per una maggiore frequenza di forme funzionali al presentare/mangiare (coppe su piede), quantità che è superata solamente dalla buca all’esterno della Gamma 08. La ceramica da mensa funzionale al versare e al presentare/mangiare è attestata, con una frequenza inferiore (da 1 a 3 occorrenze), insieme (Gamma 02, 09, 11, 14, 15) o separatamente. In questo secondo caso, la classe funzionale al presentare/mangiare è documentata da sola nell’annesso della Gamma 06 e nella Gamma 16. La classe funzionale al sostenere (sostegno di vaso) presenta un’alta incidenza solo nella Gamma 12 e nella 06; quantità oscillanti tra 1 e 2 unità sono attestate nella Gamma 01, 02, 03, 08 e nella buca all’esterno di quest’ultima struttura. La classe !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

777 Nel caso della Gamma 12, in base all’analisi svolta nel precedente § 6.1.14, i reperti presi in esame sono quelli dal livello d’uso (taglio 14) e dai livelli ad esso sovrapposti (tagli 12-13). L’esclusione dei reperti dagli strati di crollo porta ad espungere, tra l’altro, l’occorrenza di un cratere dalla Gamma 02, di cui sembra certa la provenienza da un livello verosimilmente non in relazione con l’orizzonte d’uso della struttura (v. § 6.1.2).

778 Sull’inserimento dei dati in via comparativa nell’ambito della Correspondence Analysis, v. l’Appendice 2.

779 Sui motivi del suo utilizzo, v. quanto discusso nel prec. § 4.6. Per una descrizione “tecnica” del suo uso e per le informazioni che essa fornisce, v. l’Appendice 2.

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funzionale al presentare (e forse mangiare) (fruttiera, realizzata nella classe B) è attestata con quantità modeste (1 unità nella Gamma 01, 03, 04, 06, 12, 15, e nella buca all’esterno della Gamma 08). La classe funzionale legata al versare/bere (boccale attingitoio) è documentata da un solo reperto, proveniente dalla buca all’esterno della Gamma 08.

La ceramica locale funzionale alla conservazione (che presenta in tutti i contesti, tranne nella Gamma 11 dove non è attestata, una quantità compresa tra 1 e 2 unità), registra una notevole concentrazione solo nella Gamma 06 e nel suo vano annesso (Tav. 93, 1, 3). Queste strutture presentano la più alta quantità sia di forme funzionali alla conservazione a breve termine (olle a bocca stretta) che a lungo termine (pithoi). Il rapporto quantitativo tra le due forme è sostanzialmente uguale in entrambi i contesti.

Gli oggetti fittili funzionali alla cottura sono documentati con 2 unità nella Gamma 01, 02, 03, 16, mentre con 1 unità sono presenti nella Gamma 12, 14, e tra i reperti dalla buca all’esterno della Gamma 08 (Tav. 93, 1, 3). Per quanto riguarda gli specifici manufatti, le teglie (legate, forse, anche ad altre funzioni; § 5.3.2) sono documentate con un’occorrenza nella Gamma 12, 14, 02, 03, e nella buca all’esterno della Gamma 08, mentre i corni sono presenti nella Gamma 02, 03, 01, 06, 16 (Tav. 93, 4).

Gli oggetti litici funzionali alla lavorazione sono presenti, con una frequenza che oscilla da 1 a 3 unità, nella Gamma 02, 15, 16, 03, nel ripostiglio Gamma 04, nell’annesso della Gamma 06, e tra i materiali della buca (Tav. 93, 1; Tav. 94, 1). Nello specifico, utensili legati alla lavorazione dei beni di sussistenza sono documentati nella Gamma 02 (1 macina, 1 macinello, 1 mortaio), 03 (1 mortaio), ripostiglio 04 (1 mortaio), nell’annesso della Gamma 06 (1 mortaio), e tra i materiali della buca all’esterno della Gamma 12 (2 macine, 1 macinello). È da ricordare, inoltre, un dato in precedenza messo in rilievo (§ 6.1.7), e cioè il rinvenimento di semi di cereali nel vano annesso della Gamma 06. Lisciatoi sono invece attestati nelle Gamma 15 e 16 (2 unità ciascuno). È da notare che nelle Gamma 02 e 03 gli utensili prima citati occorrono insieme a lastre litiche, cioè oggetti verosimilmente funzionali alla creazione di un piano di lavorazione. Nella Gamma 02 è anche documentata la presenza di un blocco di pietra, per il quale l’utilizzo come sedile non è da escludersi.

La classe dei manufatti fittili funzionale alla filatura (fuseruole) è attestata nella Gamma 01, 03, 16 e nell’annesso della Gamma 06 (Tav. 94, 2).

Per quanto riguarda i manufatti di incerta interpretazione funzionale, i vasi miniaturistici sono documentati, con la stessa quantità, nella Gamma 06 e nella buca all’esterno della Gamma 08, ed ancora nella Gamma 12 e nell’annesso della Gamma 06. Solo nella Gamma 12, 09, e tra i materiali della buca, ricorrono gli uncini fittili. Figurine plastiche (1 locale, 1 di tipo egeo) sono presenti esclusivamente nella Gamma 03. Solo nella Gamma 12 è documentato un manufatto litico, di incerta funzione, indicato in letteratura con il termine ascia.

Passando alla ceramica non locale, quella di tipo egeo da mensa, funzionale al bere, è attestata con 1 occorrenza nella Gamma 08, 09, 14, 01, 03, 06, nell’annesso di quest’ultima, e tra i materiali della buca all’esterno della Gamma 08780 (Tav. 94, 3; Tav. 95, 1-2). Una quantità maggiore, in termini relativi, è attestata esclusivamente nella Gamma 12, dove è anche presente una forma destinata alla conservazione. Si aggiunga, inoltre, che nello stesso contesto sono documentate due forme di incerta identificazione, una funzionale al conservare o versare, un’altra possibilmente al versare. Ritornano in questo contesto, dunque, altre due forme possibilmente funzionali alla mensa. Una forma funzionale al versare è documentata nell’annesso della Gamma 06. Una presenza meno diffusa caratterizza le ceramiche di tipo egeo funzionali alla conservazione, documentate, !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

780 Dall’analisi sono esclusi i frammenti egei (di incerta provenienza e quantificazione) pertinenti alla brocca a becco, discussi nel § 6.2.1, e quelli rinvenuti sotto il piano pavimentale della Gamma 02, non pertinenti alla fase d’uso della capanna (§ 6.1.2).

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oltre che nella Gamma 12, nella Gamma 03, e tra i materiali della buca all’esterno della Gamma 08. Una forma forse funzionale alla conservazione è documentata nell’annesso della Gamma 06.

La ceramica da mensa di tipo appenninico, funzionale all’attingere/bere/mangiare (ciotola/tazza), è attestata con 1 unità (ornata) nella Gamma 02 e nel ripostiglio Gamma 04, mentre una quantità maggiore (4 unità, tra cui una tazza attingitoio) è documentata tra i reperti della buca (Tav. 94, 3; Tav. 95, 3). Ceramica funzionale al mangiare (scodella) è presente, con 2 unità (inornate), nella Gamma 06. La classe funzionale alla conservazione è attestata, con 1 sola unità, nella Gamma 06 e tra i manufatti della buca.

In sintesi, coniugando sia la distinzione di tre gruppi di contesti sia l’analisi fin qui proposta, il quadro delle differenze tra i contesti in esame è il seguente (Tav. 96).

Il primo gruppo di contesti si caratterizza per una maggiore frequenza di forme ceramiche locali funzionali alla mensa e, nello specifico, alla funzione del versare (brocche) e del sostenere (sostegni di vaso). Tra i contesti di questo gruppo, se si esclude la buca all’esterno della Gamma 08 (che ha in assoluto la maggiore quantità di forme da mensa funzionali sia al versare che al presentare/mangiare), la maggiore frequenza di forme locali legate al versare si registra nella Gamma 12. In questo gruppo ricorrono anche ceramiche da mensa di tipo egeo, funzionali soprattutto al bere (con la più alta frequenza nella Gamma 12), ma sono anche minoritariamente attestate forme chiuse destinate alla conservazione e, dubitativamente, al versare. La buca all’esterno della Gamma 08 si caratterizza per la più alta frequenza di ceramiche da mensa appenniniche funzionali all’attingere/bere/mangiare.

Il gruppo di contesti che differisce maggiormente dal precedente è il terzo. Questo si caratterizza per una maggiore quantità relativa di forme locali da mensa funzionali al presentare/mangiare, ma soprattutto per una maggiore frequenza di forme locali funzionali alla conservazione sia breve che a lungo termine (Gamma 06 e vano annesso). Anche in questo gruppo ricorrono ceramiche egee da mensa funzionali al bere, ma in nessuna struttura si registra una frequenza pari a quella della Gamma 12 del gruppo precedente. Lo stesso vale per la ceramica appenninica da mensa. Sono, invece, presenti utensili litici funzionali alla lavorazione dei beni di sussistenza (mortai) e strumenti fittili destinati alla filatura (fuseruole).

Il secondo gruppo di contesti presenta caratteristiche che lo avvicinano sia al primo che al terzo gruppo. In quello in questione, infatti, ricorrono forme locali da mensa funzionali al versare (brocche) che, come si è visto, hanno una maggior frequenza nel primo gruppo. La presenza di utensili litici funzionali alla lavorazione dei beni di sussistenza, presenti nella Gamma 02, è una caratteristica che invece richiama il terzo gruppo. Come rilevato in precedenza, nelle Gamma 01 e 02 ricorrono anche utensili litici (lastre) funzionali alla creazione di un piano di lavorazione. In queste due strutture, inoltre, sono presenti oggetti fittili funzionali alla cottura (corni), attestati anche nel terzo gruppo ma non nel primo. Nel gruppo in esame, infine, non mancano singole occorrenze di ceramiche non locali da mensa, funzionali al bere (di tipo egeo in Gamma 01, di tipo appenninico in Gamma 02)