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In queste società, il problema principale non è quello di liberare il desiderio, come nelle società opulente degli anni ’60 e ’70, o di incanalarlo in senso consumistico, come nelle attuali società del Primo Mondo, bensì quello del controllo delle pulsioni. Questo viene ottenuto dall’individuo con l’aiuto delle istituzioni sociali, ma le società si diversificano nella misura in cui l’elemento del controllo risiede :

a) – nell’azione individuale; b) – nelle azioni della collettività.

Nel primo caso abbiamo lo svilupparsi, come misura del controllo delle pulsioni, del senso di colpa, mentre nel secondo caso, vediamo svilupparsi un sentimento di vergogna.

Senso di colpa Sentimento di vergogna

- I sensi di colpa interiorizzati possono essere più applicabili al controllo delle pulsioni in società che sono molto mobili, dove le unità familiari sono piccole e gli altri significativi sono molto dispersi.

- I meccanismi difensivi sottostanti invece ai sentimenti di vergogna, sono invece più dipendenti dalle sanzioni imposte dai membri di un gruppo con il quale ci sono interazioni molto profonde.

Nei termini di questa differenziazione, il sistema del purdah utilizza maggiormente i sentimenti di vergogna, per il controllo sociale delle pulsioni. Da un punto di vista psicologico è probabile che la netta distinzione tra mondo interno (la famiglia) e mondo esterno, sia associata con un’esternalizzazione delle pulsioni e del loro controllo. Le pulsioni sessuali sono viste come estremamente forti e difficili da resistere per l’individuo,

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come se lo stimolo stesso fosse totalmente esterno alla persona. Vediamo qui nuovamente all’opera i meccanismi difensivi della proiezione (lo stimolo sessuale viene visto come provenire principalmente dall’esterno) e dell’identificazione proiettiva (se lo stimolo viene visto come aggressivo, si cera un legame affettivo, se pur negativo, con l’oggetto “aggressore”, sul quale viene trasferita sia l’intenzione sessuale che l’aggressività ad essa legata). Abbiamo quindi uno schema di questo tipo :

Stimolo “interno” Stimolo “esterno”

Senso di colpa Sentimento di vergogna

Controllo interiorizzato Controllo da parte del gruppo esterno Società mobili (aperte) Società chiuse (gruppi con interazioni

profonde)

Queste concettualizzazioni, possono poi applicarsi anche al controllo di altre pulsioni, quali le espressioni di ostilità o di violenza nella stessa società, sebbene ciò richieda maggiori studi sistematici che ne possano dare riscontro. Una grande parte del peso del controllo pulsionale e dell’aggressività in entrambi i sessi, viene così trasferito sulle istituzioni sociali e mediato dal gruppo di relazioni faccia a faccia. Allo stesso tempo, l’esternalizzazione delle pulsioni, contribuisce ulteriormente alla percezione del mondo come una realtà difficile da controllare e potenzialmente ostile. Troviamo però una chiara differenza tra la visione Musulmana e quella Hindu delle donne come vittime o tentatrici. Pur essendo questo punto sicuramente centrale all’ideologia del purdah, non disponiamo ancora di un corpus di dati empirici dettagliati che ci permetta di fare delle generalizzazioni, per potere ad esempio, comparare le differenze che potrebbero emergere tra regioni, caste, religioni, con altre differenze quali quelle tra strutture familiari, il ruolo dei sessi nei rituali religiosi, il simbolismo sessuale ed altre.

Società Musulmana pakistana

Concezione Hindu delle donne

- Le donne sono viste più come vittime della tentazione esterna, che non come tentatrici;

- ma sia gli uomini che le donne, vivono degli stimoli

G. Morris Carstairs (1967) - “Rajputi, Bramini e Bania in un villaggio del Rajasthan” :

- una moglie arriva al marito come un’estranea, scelta per lui con un negoziato, nel corso del quale i due sposi hanno avuto poco da dire;

128 sessuali molto forti, difficili

da controllare.

tale, rappresenta la tentazione, la seduzione, l’allontanamento dai valori ideali, rappresentati per il marito, da suo padre e dal suo guru.

Un importantissimo aspetto della divisione del lavoro è quello che nelle società segregate assegna alle donne una maggiore responsabilità nella sfera morale e che ha notevoli implicazioni sul potere e sul controllo delle persone. Il buon comportamento delle donne, quali persone che ricevono protezione, diventa il veicolo dello status di chi fornisce loro protezione. Un eloquente espressione di questo insieme di valori è il proverbio Pathan che dice : “Un uomo è conosciuto per le qualità di sua moglie”. Valori di questo tipo esistono in tutte le società in cui è importante un “doppio standard”, maschile e femminile. In questo tipo di ambiente, il raggiungimento della protezione simbolica, cioè della capacità di proteggere una donna, è valutato dall’uomo come una misura di controllo sul suo ambiente. In una cultura in cui l’orgoglio maschile, legato anche all’onore familiare, è un elemento di identità e di status sociale molto significativo, ma molto fragile,la segregazione delle donne è un aspetto molto importante del controllo maschile. Il concetto di una persona o di un gruppo di persone che incorpora o incorporano attributi importanti di un’altra persona o di un altro gruppo di persone, è centrale anch’esso per il concetto di protezione simbolica, nella società purdah. In questo modo, le donne, come afferma anche Bordieu, veicolano il “capitale simbolico” del gruppo familiare. Concomitante a questo fatto c’è una differenza di status e di potere tra i due gruppi. La donna, perché questo sistema possa reggere, deve avere in generale uno status inferiore a quello dell’uomo ed all’interno del gruppo familiare, deve avere meno potere dell’uomo, in modo da essere subordinata al suo ruolo. Il suo status viene in qualche modo “nobilitato” dal fatto di veicolare esternamente l’onore della famiglia. Dobbiamo sempre ricordare, che ci troviamo in presenza di società fino a poco tempo fa ancora di sussistenza, dove l’accesso ai beni non è ancora regolato dalla domanda e dall’offerta di merci e dalla vendita della forza-lavoro, ma di società dove sussistono ancora sistemi gerarchici quasi-castali, di tipo pre-capitalistico. In questo tipo di sistemi sociali, il capitale simbolico è estremamente importante, non solo perché segnala uno status sociale ben determinato, una rispettabilità, ma anche perché questo “valore” simbolico di questo tipo di capitale può a sua volta trasformarsi in capitale monetario, spendibile per l’acquisto di beni. Questo perché chi dispone di sufficiente capitale simbolico, può ottenere più facilmente anche dei crediti finanziari e può accedere a determinate carriere lavorative. Ovviamente, queste situazioni non sono così cristallizzate nella realtà della vita quotidiana. Abbiamo già visto nel capitolo

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precedente, come il ruolo della donna all’interno della famiglia del Bangladesh stia cambiando, perché sta’ cambiando il suo “potere contrattuale”, il suo “potere di negoziazione”. Vedremo ancora più avanti questi aspetti, ora continuiamo invece ad esaminare l’analisi della Papanek, che ha analizzato in termini strutturali la società del purdah. Analizzando il sistema del purdah possiamo chiederci : ma all’interno dei limiti ristretti in cui si sviluppa la relazione moglie-marito in questo tipo di sistema, una relazione asimmetrica a livello di potere ed in cui anche la complementarietà viene inscritta in questa relazione di subordinazione, può svilupparsi una soddisfacente relazione tra i due partner ? Non risponderemo a questa domanda, che ha soltanto una funzione retorica. Ricordiamo che quando intervistati (troviamo un fenomeno simile a proposito dei matrimoni combinati tra immigrati nel Regno Unito), gli adulti sposati concordano nel dire che il matrimonio combinato dà vita ad unioni felici e durature, più che il matrimonio d’amore. Questo tema, quello dell’opposizione tra matrimonio d’amore e matrimonio combinato, ritorna continuamente, sia nella letteratura classica, che nei più recenti film bollywoodiani. In entrambi i casi, ci troviamo di fronte a storie di amanti sfortunati che usualmente muoiono nel tentativo di vivere assieme, quasi a voler, da un lato, compensare la proibizione implicita del matrimonio d’amore, ma dall’altro, a sanzionare l’ineluttabilità del matrimonio combinato, scomoda via per la felicità coniugale. Il sistema di matrimoni combinati, che prevale in Pakistan, India e Bangladesh, è chiaramente correlato al sistema del purdah. Anch’esso, va considerato nei termini dei fattori di vulnerabilità, controllo e status. I matrimoni sono usualmente combinati dai membri della generazione genitoriale, sebbene vi siano delle eccezioni ed i matrimoni d’amore, come abbiamo già visto, siano considerati meno desiderabili. Il purdah Musulmano in genere previene lo svilupparsi di relazioni tra giovani che possano portare poi a matrimoni diversi da quelli combinati dai genitori. Ciò è vero anche per la classe media urbana, dove le amicizie possono svilupparsi più facilmente , ma dove non arrivano a porre le basi per dei matrimoni accettabili. Una novità indicata dalla Papanek è quella portata dall’utilizzo del telefono, che sembra sfuggire alle ferree leggi del purdah, per cui ragazzi e ragazze possono parlarsi abbastanza liberamente, al di là dei vincoli familiari. Quali ripercussioni avranno sui rapporti tra i due sessi, le nuove tecnologie informatiche, da Internet, alle chat line, fino al net phone, tecnologie non esistenti ai tempi dell’analisi compiuta da Hanna Papanek, ma oggi diffuse in modo esteso anche nel sub-continente indiano ? Nel matrimonio combinato, ci si aspetta che i legami sentimentali tra i partners, si sviluppino dopo il matrimonio e rendere il matrimonio un successo è una responsabilità che ricade principalmente sulla moglie. Ci si aspetta un graduale sviluppo dell’attaccamento

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personale e ciò è indicato dall’usanza del periodo di residenza nella casa natale della ragazza dopo il matrimonio, costume sia Hindu che Musulmano, in diverse aree geografiche. I genitori della ragazza cercano usualmente di combinare un matrimonio con una famiglia con la quale abbiano molti tratti in comune, in modo da rendere più facile l’adattamento della ragazza alla nuova famiglia ed anche per assicurare una continuità di influenza sull’altra famiglia, per meglio così proteggere gli interessi della ragazza. Specifiche combinazioni matrimoniali tra i Musulmani, sono influenzate da varie considerazioni, tra le quali la più importante è quella di essere membri di gruppi ascrittivi (ascriptive groups), gruppi paralleli in qualche modo alle caste, per struttura e funzione : a) – tra i Memons di Kathiawar, ora stanziati nel Pakistan, l’endogamia comunitaria è altamente valutata e tende a restringersi ulteriormente nei termini della città di origine delle famiglie;

b) – anche i gruppi che sono contemporaneamente anche delle sette religiose, (quali gli Ismailiti Khoja ed i Dawoodi Bohras), danno grande valore ai matrimoni combinati all’interno del gruppo e possono anche avere delle norme per la registrazione dei matrimoni da parte di un Consiglio di gestione;

c) – le famiglie Musulmane che valutano la loro linea di discendenza (è la struttura genealogica Musulmana del sub-continente indiano che più si avvicina alle strutture tipiche del sistema castale), quali i Syed, insisteranno per un matrimonio con sposi provenienti da altre famiglie Syed;

d) – quando queste caratteristiche sono assenti, diverse generazioni di famiglie possono sviluppare dei circoli matrimoniali (marriage circles), all’interno dei quali verranno usualmente combinati i matrimoni;

e) – oltre a questi gruppi di preferenza, dobbiamo ricordare la più generale preferenza musulmana per i matrimoni tra cugini paralleli.

La protezione simbolica e reale offerta alla ragazza non sposata dai suoi genitori, grazie all’osservanza del purdah, è un fattore importante nel matrimonio combinato, perché le possibilità matrimoniali della ragazza potrebbero essere messe in pericolo dall’esistenza di contatti esterni alla famiglia, non solo perché la ragazza potrebbe soccombere alle tentazioni sessuali, ma anche perché potrebbe sviluppare degli attaccamenti personali, dei rapporti interpersonali con dei giovani, che potrebbero interferire con un progetto di matrimonio combinato efficace.

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5.2.4.6) – L’OSSERVANZA DEL PURDAH IN BASE ALLA CLASSE SOCIALE DI