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Le domande della ricerca

Nel documento Il Diversity Management a Scuola (pagine 80-82)

Capitolo 4. PERCORSO STORICO-LEGISLATIVO SCOLASTICO DELL’IRLANDA, DELL’ITALIA E DI MALTA

5.2 Le domande della ricerca

Per rispondere alla domanda:«Ci sono elementi riconoscibili di DM nelle scuole studiate?», ve ne sono altre che guidano la ricerca e sono:

Come vengono gestite le diversità nelle classi scelte inserite in contesti scolastici irlandesi, italiani e

maltesi individuati?

Quali possono essere gli aspetti comuni che rendono efficaci le attività di questi contesti scolastici?

È importante far notare che quando si esegue una ricerca qualitativa, spesso è difficile arrivare a risposte definitive. I risultati possono essere influenzati da numerose variabili, difficili da prevedere e da interpretare. Inoltre, la loro distanza dal risultato atteso, ossia la varianza attribuita a qualsiasi variabile, in questi casi generalmente è piccola.

Un progetto di ricerca aiuta a trasformare le domande e le ipotesi di ricerca in sforzi reali (Robson, 2004). È stato considerato della massima importanza l'identificazione di un disegno appropriato allo studio o “idoneo allo scopo” (Cohen, Manion & Morrison, 2007, pag 165). La consapevolezza dei diversi approcci è fondamentale per il ricercatore. Egli scegliendo un progetto qualitativo, per sua natura aperto e flessibile, a scapito di un progetto più rigido e fisso com’è quello quantitativo, si propone da una parte di esplorare ed apprendere le complessità di specifiche esperienze, dall’altra di fornire spiegazioni ai fenomeni sociali o umani che rileva (Denzin & Lincoln, 2005; Creswell, 2007; Langdridge, 2007; Willig, 2008; Briggs, Dominigue, 2014).

Durante questo percorso l’interesse principale del ricercatore è consistito nello scoprire quelle pratiche che possono rendere la scuola un luogo in grado di garantire a coloro che la popolano - in particolar modo agli studenti che ne sono il maggior numero e i principali fruitori, a prescindere dalle particolarità e/o diversità di ognuno - una risposta formativa che agevola il processo educativo e di apprendimento. Tra le tante scuole presenti sul territorio dei paesi coinvolti ne sono state prese solo alcune, una per ogni paese. Tale scelta è scaturita proprio dalle caratteristiche del progetto, che per evitare tempi estesi, è stato concentrato su di una raccolta dati focalizzata e su particolari approfondimenti nell’analisi degli stessi. Infatti, «mentre, i ricercatori quantitativi cercano l'ampiezza, i ricercatori qualitativi si sforzano di approfondire» (Wimmer e Dominick, 1994, p.140).

81 5.3 La ricerca qualitativa: una prospettiva teoretica

Per uno studio che si prefigge di comprendere e spiegare come funziona il fenomeno oggetto di questa ricerca, una ricerca qualitativa potrebbe essere lo strumento adeguato. L’insieme di pratiche interpretative e materiali che si raccolgono consentirebbero di perseguirne il fine.

Gli strumenti impiegati sul campo (interviste, discussioni tra i ricercatori, osservazioni, fotografie, registrazioni, diari su cui annotare, formulari) hanno permesso di trasformare le pratiche studiate in rappresentazioni.

A questo livello, la ricerca qualitativa implica un approccio interpretativo e naturalistico al mondo. Ciò significa che i ricercatori qualitativi72 studiano calandosi nel contesto naturale dove si verifica il fenomeno, tentano di dare un senso e/o di interpretare i fenomeni secondo il significato dato dalle persone. Nella ricerca qualitativa ogni pratica rende il mondo visibile in un modo diverso (Denzin e Lincoln, 2000).

Questa metodologia viene scelta perché consente lo studio dei fenomeni che si svolgono negli ambienti naturali e nelle situazioni di vita reale (Kelly, deVries-Erich, Helmich, Dornan, King, 2017). Secondo Maxwell (2005) con la ricerca qualitativa è possibile comprendere il senso delle esperienze umane dall'interno del contesto nel quale si verificano. Essa rende possibile la comprensione della prospettiva dell'esperienza umana studiata attraverso la creazione di modelli di comportamento umani simili alle leggi universali. Quindi, usando la ricerca qualitativa si studiano i fenomeni sociali, le loro impostazioni naturali e il tentativo di dare un senso o di interpretarlo secondo i significati che le persone coinvolte nella ricerca attribuiscono (Denzin e Lincoln, 1998).

In questo contesto, grazie agli strumenti della ricerca qualitativa è stato possibile far affiorare percezioni, atteggiamenti, idee personali e della comunità. L’intento era comprendere com’è gestita la diversità in quelle realtà scolastiche segnalate per le loro buone pratiche inclusive.

Alcune persone sono state intervistate. Le loro parole (durante e fuori l’intervista), le osservazioni di ciò che accadeva nei luoghi visitati, le esperienze vissute, i sentimenti provati e le riflessioni, costituiscono la documentazione principale della ricerca e ciò che la supporta.

Il metodo qualitativo è risultato quello più adatto a rispondere alle domande di una ricerca che accoglie e tenta di dare qualche timida risposta alla sfida che il grande tema della diversità pone all’interno della scuola e della società.

Con rispetto e discrezione, per brevi periodi, i ricercatori hanno fatto parte di questi ambienti. L’accesso nelle scuole segnalate per il loro modo di rispondere alle sfide che pone la diversità sociale, politica, culturale, di valori economici e di genere, ha reso possibile perlustrate realtà simili ma diverse tra loro. L’interesse volto alla comprensione della gestione della diversità in questi ambienti scolastici, caratterizzati per la loro alta incidenza di diversità, come sostengono i teorici critici, è l’espressione di un'opinione attraverso una ricerca che di per sé è un atto etico e politico (Roman e Apple, 1990) finalizzato a realizzare giustizia sociale. La ricerca qualitativa influenzata dalla teoria critica è interessata ai valori sociali, al modo in cui essi vengono proposti nelle scuole e al modo in cui le persone producono le loro scelte e le azioni nella società (Weiler, 1988; Bogdan e Biklen, 2007). Il paradigma della teoria critica è appropriato per uno studio che si propone di esaminare come è vissuta la scuola da parte di chi opera e vive in e per essa, di come seleziona, di come si prendono le decisioni legate a questioni come: “razza”, classe sociale, lingue, religioni, cultura, stili di apprendimento…, a

72 Per eventuali approfondimenti relative alla ricerca qualitativa e quantitativa consultare: Maxwell, 2005; Denzin e Lincoln,

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quelle che in certi casi appaiono purtroppo come “questioni aperte” e perciò a cui prestare attenzione e su cui intervenire convenientemente.

Griffin (1986) afferma che le tecniche quantitative sono diverse dai metodi qualitativi. Spiega che mentre le prime favoriscono un approccio positivista sviluppato dalle scienze naturali, il metodo qualitativo, grazie alla sua flessibilità, promuove l'uso di un’intervista semi-strutturata che include un numero di domande pre-selezionate e utili a migliorare la raccolta di dati.

Miles e Huberman (1994), sostengono la ricerca qualitativa soprattutto in quelle aree di ricerca più sensibili e complesse. Skinner, Furrer, Marchand, Kindermann (2008) raccomandano questo approccio poiché offre ai partecipanti l'opportunità di articolare percezioni e interpretazioni personali e, di conseguenza, di arrivare ad un significato autentico adatto alla costruzione di una definizione della realtà soggettiva. L'approccio qualitativo crea spazio e opportunità per raccogliere dati che si perderebbero diversamente: storie che arrivano durante la conversazione, dati osservati, immagini, ecc... Ad esempio, durante le interviste venivano espresse opinioni, talvolta si riportavano esperienze apparentemente scostanti dal focus, poi, però, in fase di analisi, anche quelle informazioni hanno avuto il loro peso. Nella fase preliminare alle interviste gli intervistatori-osservatori-ricercatori, con l’intento di ridurre l’impatto della loro presenza hanno frequentato l’ambiente ospitante e laddove possibile le persone da intervistare e sin da subito ognuno annotava ciò che riteneva rilevante ai fini del tema. L'approccio qualitativo offre la possibilità di prendere dalle esperienze, dalle sfumature dei partecipanti e delle situazioni a cui viene data particolare attenzione. L’attenzione qui viene posta alle parole piuttosto che ai numeri (Maxwell, 2005).

Nel documento Il Diversity Management a Scuola (pagine 80-82)