PRO-AZIONE &
7.3.4 Sotto-tema: rendere piacevole
La partecipazione attiva viene incentivata e resa possibile anche realizzando attività piacevoli che trovano consensi. Le scuole che ci hanno accolto, sembrano aver chiaro il sillogismo: se più partecipazione è uguale a più inclusione e se una maggiore partecipazione è data da attività piacevoli, allora per una maggiore inclusione bisogna di rendere piacevoli le attività. Dunque, in questo senso le scuole dovrebbero organizzare e costruire le attività da proporre. In questo moto, più facilmente potrebbero passare anche abilità, capacità e conoscenze, attività a sfondo educativo e didattico.
Dirigente italiana: … ci si impegna più facilmente verso le cose piacevoli, che verso le cose che
non si amano. Per cui la scuola cerca di organizzare delle attività in particolare il pomeriggio, che siano delle attività ludiche in qualche modo, ma che non perdano mai di vista quello che è il mandato educativo e culturale dell'istituzione. E quindi ci sono corsi di musica, nel senso che c'è la band dell'istituto; ci sono corsi di teatro, che poi sono frastagliati in tante altre attività che sono cucito, ballo, canto, dizione; c'è un corso di bridge. Insomma ci sono tantissime attività per cui i ragazzi vengono a scuola, tornano a scuola, volentieri (…) ... ogni anno ci diamo un tema ma... quest'anno abbiamo scelto la bellezza perché credo che anche l'idea del bello del buono e del vero dovrebbero serpeggiare di più a scuola…
(...) questo discorso che facevamo prima del senso di responsabilità di identità personale lo percepisci ecco, dalla felpa che indossano con orgoglio tanto quanto la divisa della squadra del cuore. Credo che aver lavorato su queste dimensioni porti a questo. poi anche l'immagine della scuola nel tessuto del... sociale. Questo è molto cambiato negli ultimi anni, straordinariamente cambiato. Al punto tale che oggi tanti genitori di altri quartieri vogliono portare i figli qua.
Insegnante irlandese: “... Penso che il nostro consiglio studentesco abbia un grande ruolo da
svolgere per il programma extra-curricolare, avere un buon mix di studenti e tutti i tipi di sport, quindi dall’hockey, al basket, dal calcio, al calcio gaelico, atletica… abbiamo un club di cucina anche per gli studenti … (…) Abbiamo solo un giorno di lingue europee, quindi è davvero un bel divertimento... un’altra cosa che funziona e fa divertire, abbiamo un programma, a dicembre, una giornata dedicata alla diversità. Non l'ho ancora pianificata bene, ma penso che grosso modo sia
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l'idea di avere una sorta di presentazione e celebrazione di tutte le diverse culture e lingue che abbiamo nella scuola, quindi potrebbe essere una canzone, potrebbe essere una danza, potrebbe essere chissà. Vorremmo invitare i genitori a portare il cibo tipico dei loro paesi, quindi avremmo diversità anche nel cibo, è un modo per riconoscere che c'è veramente un'enorme diversità nella nostra scuola, e che deve essere celebrata e non ignorata, o lasciata a casa o fuori dalla porta della scuola, la vogliamo nella scuola.
Insegnante maltese “... Arrivano al Learning Zone, mangiano insieme, giocano insieme, fanno dei
giochi. Si mischiano, stanno insieme ed è bello vederli lavorare tutti insieme (...) Faceva parte la bambina cinese, c'erano i bambini pakistani, i bambini musulmani. Erano tutti insieme nel Learning Zone dove io avevo organizzato un'attività per loro, celebrando la diversità… dovevano descrivere cosa significa per loro diversità e poi li abbiamo incollati sulla bacheca...faceva parte di un progetto Erasmus [sic]... abbiamo invitato persone…. per mostrare questo risultato e questo li ha resi felici...abbiamo messo la diversità nella pratica
Staff Italiano: “...i ragazzi fanno dei giochi di accoglienza e di conoscenza, vanno in gita; vanno
subito in gita perché niente ti unisce di più come stare fuori dalla scu.. dall'ambiente scolastico, perché ti conosci in un modo diverso, se non altro perché ti (sic) 10 ore e tu vedi un alunno che magari in classe è stretto, fuori c'ha delle potenzialità enormi (…) Due volte alla settimana fanno teatro, ballo, musica, scacchi, Delf , Cat, le certificazioni, fanno bridge. A seconda degli hobby dei docenti che sono transitati.
(…) ...noi andavamo a cena con queste persone abbiamo fatto delle cene sociali dove io e la preside offrivamo la... la pizza o quello che era perché poi se si crea un gruppo di persone che lavorano poi i piccoli problemi...
Staff maltese: .... Abbiamo organizzato un’attività sui paesi diversi. È stata un'attività che abbiamo
fatto con questi studenti, studenti italiani, abbiamo studenti dall'Indonesia, hanno lavorato insieme per preparare i costumi [sic], hanno anche portato e condiviso il cibo che hanno portato da casa… abbiamo visto che i bambini si sono veramente divertiti ... è stato meraviglioso...
Alunna irlandese: ... Penso che sia stato il premio passaporto della diversità…. due studenti sono
andati in quel posto e hanno parlato della loro presentazione sulla diversità, sono tornati con questa grande consapevolezza ma hanno anche vinto, per la nostra piccola scuola è una cosa tanto grande: due premi al progetto passaporto della diversità. Adesso ci sono i loro nomi e il nome della nostra scuola... è davvero bello!
(….) In realtà, c’è un sistema di clan, dove ogni clan prende il nome di… Il secondo nome dell’insegnante leader (...) Sono nomi Irlandesi e noi dobbiamo disegnare insieme il nostro stemma...
Alunna italiana: ...a teatro partecipano moltissimi ragazzi e secondo me questo serve molto per
(sic) fare nuove amicizie quindi per le (sic) timidezze anche... per la timidezza. Poi c'è quello di piz.. ci sono quelli di pizzica. [...].sì però non sono solo italiani ma ad esempio proprio anche il Tango quindi anche balli che non sono solo italiani [...]ci sono anche le olimpiadi della danza invece che.. cioè i balli non sono come la pizzica però sono più di squadra più di gruppo
(…) .... quei ragazzini che vengono da altri paesi e che magari non praticano la nostra religione però nonostante questo magari cioè sono nostri amici perché ridiamo e scherziamo sempre insieme
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grazie a lavori di gruppo riusciamo a integrarci me… riusciamo a socializzare meglio e a di... a diventare amici
(…) ci ha fatto fare questo film... […] ... dove la professoressa poi lo ha detto alla professoressa (sic) che coordina un po' queste cose e da lì ha chiesto a lei se voleva fare i costumi per quest'anno, sì lei.. lei ha scelto me ... come aiutante…
Alunno maltese: Abbiamo questa lezione di quarantacinque minuti, e invece di fare una lezione,
parliamo insieme, condividiamo i nostri hobby, una cosa che ho trovato davvero piacevole ed utile (...) Sarebbe bello fare più attività che ci piacciono, non presentare power-point, non sto dicendo che le presentazioni con power-point non sono utili, ma se dovessi scegliere, sceglierei un altro tipo di attività: mangiare insieme , giocare, il calcio (sorride).
(…) … abbiamo un ragazzo brasiliano nella nostra classe. Abbiamo un ragazzo arabo, nella nostra
squadra di calcio, ... abbiamo un piccolo campionato, ... il fatto che abbiamo giocatori da culture diverse e persone diverse che sanno come giocare, rende la squadra più forte.
Genitore italiano: …però l'attività di teatro, l'attività di canto favorisce tantissimo l'integrazione.
Intanto perché rimescola i gruppi ed è... in un certo qual modo sono gruppi un po' più elettivi perché comunque condividono una passione, un interesse in comune e poi perché permettono di far venir fuori dei talenti che normalmente tra i banchi non vengono fuori e quindi magari vedi sotto un'altra luce…
(…) ….. Lui qui si trova benissimo. Nei limiti in cui si può trovare bene un bambino che dice d'odia’, di odiare la scuola, però insomma è tranquillo. Viene a scuola in maniera tranquilla, gli piace tantissimo restare per teatro... ha trovato un ambiente dove il suo essere un po' particolare, se non vogliamo dire diverso, un po' originale, non ha suscitato grande scalpore, quindi s'è sentito meno diverso ecco…
La maggior parte di queste attività facoltative sembrano essere ben accolte e parecchio richieste. Dai racconti appare che gli studenti vi partecipino solo per il piacere di farlo e non per altro. Sembra una banalità scontata fare attività per puro piacere, però, esso è determinante ai fini dell’apprendimento. Utilizzando le definizioni di Maslow (1974), possiamo dire che si passa dalla motivazione estrinseca a quella intrinseca. Anche in queste scuole si seguono le orme indicate da Luigi Berlinguer (2001), sostenitore di un apprendimento basato sul piacere piuttosto che sulla fatica. A proposito, Sant’Agostino diceva: «nutre la mente solo ciò che la rallegra» (Fandella, Pizzolato, 2007). Questo pensiero, oltre ad essere frutto di riflessioni, viene suffragato da un gruppo di scienziati del TSRI93 (Ostrovskaya, Xie, Masuho, Fajardo-Serrano, Lujan, Wickman, Martemyanov, 2014). Tali attività, in più, possono stimolare aree del cervello diverse da quelle solitamente impiegate per gli apprendimenti classici. Gardner (2005) dalle sue ricerche conclude che nell’essere umano vi sono nove tipologie di intelligenza, ognuna deputata a un differente settore di attività. Queste diverse intelligenze sembrano essere riconosciute in queste scuole e, con l’offerta formativa di cui parlano gli intervistati, è possibile sperimentarle e svilupparle. Lo studente avendo modo di scegliere, più facilmente potrà cimentarsi con un’attività in cui riesce e/o che gli piace e così si renderà conto delle sue capacità.
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Come sostengono le ricerche di Smedegaard, Christiansen, Lund-Cramer, Bredahl, Skovgaard (2016) relativamente alle attività sportive, di Keller, Austin, McNeill (2017) relativamente al teatro, di Mfidi, Thupayagale-Tshweneagae, Akpor (2018) che parlano di tutte le attività che sviluppano lo spirito collaborativo e il senso di appartenenza nei team scolastici (squadre sportive, teatro, band, clan), le attività extra-curricolari ma ugualmente formative danno un senso di benessere sociale ed emotivo, possono aumentare il senso di auto-efficacia, spostano l'energia negativa e gli atteggiamenti verso stili di vita positivi e produttivi. La mamma italiana riferisce che il figlio durante una delle attività extra-curricolari organizzate dalla scuola (il teatro) si sente capace e incluso nella comunità. Per Mantovani e Spagnolli (2010) in questo modo si crea una comunità aperta al pluralismo, ma che va orchestrata. Senso di appartenenza e sentirsi inclusi, da quello che si può osservare negli studenti delle scuole partecipanti, che sembra essere in linea con la ricerca di Hernández, Robins, Widaman, Conger (2017), incidono favorevolmente sull’autostima e danno un senso di orgoglio, in tutti e tre i casi mostrato anche portando addosso il logo della propria scuola.
Stanghellini (2006) sostiene che entrare in relazione è piacevole se si ha la capacità sociale di sintonizzarsi con l’altro, se vi è il reciproco riconoscimento nell’incontro con l’altro, se genera la sensazione di far parte di una dimensione più vasta. Per Schütz (1972) si contribuisce alla costruzione di un mondo comune producendo un clima disteso e favorevole allo sviluppo di una cultura di condivisione.
Provare piacere dalla relazione con l’altro è una sensazione sperimentata soprattutto quando si svolgono attività relazionali ludiche. Attività che stando alle osservazioni di Scott e Cogburn (2018) sembrano favorire un maggior comportamento pro-sociale nei bambini in età prescolare. Invece, Martino, Perlino, Zamengo (2015), dalle osservazioni di adolescenti al di fuori dell’ambiente scolastico - mentre praticano sport, imparano una lingua, fanno i compiti, sperimentano attività ludico-espressive, si confrontano con animatori, educatori, allenatori – giungono alla conclusione che il grado di coinvolgimento a questa età dipende dalle capacità delle figure adulte significative e dal legame che riescono a stabilire tra pari, in altre parole dal piacere che si prova nello stare insieme.