Capitolo 4. PERCORSO STORICO-LEGISLATIVO SCOLASTICO DELL’IRLANDA, DELL’ITALIA E DI MALTA
4.2 Percorso storico-legislativo della scuola irlandese: dall’abbandono all’inclusione
Nel 1831 il governo britannico istituì la Scuola Nazionale gratuita per per i bambini di età compresa tra i sei e i quattordici anni. Venne nominato un commissario per l'educazione nazionale con il compito di migliorare la qualità dell'insegnamento e aumentare l'alfabetizzazione della lingua inglese. Queste nuove scuole, in gran parte sotto il controllo della Chiesa cattolica, permettevano un migliore controllo dell'insegnamento della religione (Akenson, 1970).
L’educazione dei bisogni speciali in Irlanda è un processo in continua evoluzione. Nel corso del ‘900 il percorso evolutivo verso l’inclusione ha attraversato diversi momenti. Si ricordano: a) la fase
dell’abbandono o della negazione, b) la fase delle scuole speciali, c) la fase dell’integrazione ed inclusione.
4.2.1 Fase dell’abbandono o della negazione
Le prime disposizione per i bisogni speciali in Irlanda si sono avute nel 1919 con la fondazione dello stato irlandese. Ma fino all'inizio del 1990, praticamente, tutti gli studi e la cura dei bambini venivano eseguiti dagli ordini religiosi irlandesi.
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Il Dipartimento dell'educazione istituito nel 1924 non si preoccupò di fare politiche o leggi riguardanti l'istruzione e l'assistenza dei bambini con bisogni speciali, poiché non erano ritenuti bisogni educativi ma bisogni di competenza medica.
Nel 1926 venne fondata la St Vincent Home, una scuola speciale per bambini con deficit mentali. Nel 1944 il Regno Unito emanò l’Education Act, che prevedeva l’ineducabilità dei bambini con deficit psichici ritenuti "educativamente subnormali". Qualche tempo dopo anche l’Irlanda riprese questo atto. Si diede un forte sostegno alla scuola speciale separata, in cui si adottava una politica di isolamento per i bambini con deficit che volevano accedere ad un percorso di formazione e di educazione.
4.2.2 Fase delle scuole speciali
La St Vincent Home, quasi un ventennio dopo la sua fondazione, nel 1947 venne riconosciuta ufficialmente come scuola speciale. E dal 1950 in poi anche l’Irlanda intraprese questo percorso di riconoscimento ufficiale delle poche strutture (scuole speciali e istituti sanitari) che si occupavano dell’educazione dei bambini con handicap sensoriale. Ma ciò, nonostante le richieste dell'Organizzazione Nazionale degli Insegnanti Irlandesi, non avvenne sotto la guida del Council of
Education.
L'Health Act del 1953 portò alla creazione di varie cliniche in ogni contea, deputate ad un compito principalmente psico-educativo: la valutazione e la diagnosi del ritardo mentale. Il Dipartimento dell'Educazione accolse prontamente tale provvedimento, in Irlanda come altrove, venne prevalentemente accettato, dal momento in cui per il modello medico il ritardo mentale era come una sorta di malattia.
Nel 1956 l’University College Dublin indisse il primo corso di formazione per insegnare a studenti non udenti. Nel 1959 fu nominato il primo ispettore che si doveva occupare specificatamente per l'educazione speciale. Nel 1960 venne indetto il primo corso di formazione sull’educazione speciale attivato dal St Patrick's College di Drumcondra e dedicato ai docenti. Nello stesso anno il Ministro della Pubblica Istruzione (Patrick Hillery, che era un medico) scrisse nel Dáil50: «si stanno preparando piani per aumentare le possibilità di soggiorno e per fare più disposizioni educative per i bambini handicappati».
Da questo momento in più vi è la fine della fase dell’abbandono e della negazione dei bambini con bisogni educativi speciali.
Prende inizio la fase della Scuola Speciale. Con la relazione della Commissione d'inchiesta sull'handicap mentale (1965) - istituita dal ministro della Salute - si consolidò la politica delle scuole speciali e si suggerì l’istituzione di alcune classi speciali nelle scuole ordinarie per gli studenti più lenti. Inoltre, i ministri della sanità e dell'istruzione, ritennero opportuno condividere le responsabilità relative alla gestione di questo ambito di lavoro.
Nel 1966 vennero riconosciute 28 scuole per bambini con handicap mentale, diverse furono anche le scuole per gli studenti con handicap sensoriali e fisici.
Anche se la scolarizzazione separata degli studenti con bisogni speciali da tutti gli altri restava un argomento ancora aperto per il governo irlandese, dopo la seconda metà degli anni ‘70, in alcuni dei paesi che esercitavano maggior influenza sull’Irlanda (gli USA e l’UK) si cominciavano a prendere le
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distanze dalla scuola speciale separata a favore dell’integrazione degli alunni con tutte i possibili handicap (nel 1975 negli USA) e con difficoltà di apprendimento (nell’UK nel 1978 con il Warnock
Report a cui fece seguito la Legge sull'istruzione del 1981) nelle scuole tradizionali.
Il Rapporto sull'educazione dei bambini handicappati del 1977 sosteneva una politica di integrazione per molti bambini. Questo documento e la circolare 23/77 del Department of Education stavano segnando l’inizio dell'era dell'integrazione dei bambini con bisogni speciali. La circolare, infatti, indicava che i bambini con handicap mentale lieve fossero inseriti in classi speciali. Mentre, per gli studenti con handicap mentali di medio livello, nel 1978 si approntarono le Linee Guida relative al curriculum che avrebbero dovuto seguire, invece, per i bambini con handicap mentali gravi, nel 1983 venne stilato un rapporto relativo alla loro educazione e formazione.
Oramai cominciava a farsi sentire l’influenza del vicino UK, infatti, nel 1983, sembra che diversi genitori di studenti irlandesi, espressero contrarietà alla alla scuola speciale separata (O'Connor 1983). Comunque, nel 1989 le scuole speciali crebbero di numero. Nel paese si contavano 65 scuole speciali per alunni con disabilità intellettive. I cambiamenti che si susseguivano (specifica formazione dei docenti all’UCD e al St. Patrick’s college, l’alta percentuale di insegnanti che si formavano in UK o altrove, più il crescente numero di queste scuole) facevano ritenere ai potenziali utenti che fossero strutture di un sistema educativo parallelo, specifico per alunni completamente diversi, complementare a quello tradizionale.
Nonostante l’alto numero di scuole speciali il 1980 segna il passaggio nella fase dell’integrazione/inclusione.
4.2.3 Fase dell’integrazione e inclusione
Durante gli anni '80 e '90 lo slancio verso l'integrazione crebbe senza molte critiche, malgrado fosse un concetto ancora confuso e mal definito.
Nel 1980 veniva pubblicato il libro White Paper on educational development51. In questo documento, per gli studenti con bisogni speciali, la prima opzione era l’integrazione, poi ve ne erano delle altre che non escludevano la possibilità della completa segregazione.
Con il Programme for Action in Education (1984-1987) pubblicato nel 1984 vennero proposte ed istituite le classi speciali nelle scuole tradizionali per l’"integrazione", e allo stesso tempo le scuole speciali diventavano dei centri di risorse per altre scuole degli stessi collegi. Sebbene il decennio degli anni '80 fosse un periodo di restrizioni finanziarie, il Green Paper on Education (1992)52 rilevava che
solo l'1,2% della popolazione scolastica totale frequentava ancora le scuole speciali, rispetto alla popolazione studentesca del 1989. Ma questi cambiamenti portarono critiche al governo (Lyng 1993). Inoltre, l'assenza di una chiara base legislativa per l'istruzione primaria e secondaria e l’inaffidabilità delle circolari emanate dal governo, facilmente revocabili o addirittura ignorabili date le mutevoli
51White Paper on Educational Development è stato pubblicato nel dicembre 1980. È un documento che riguarda lo sviluppo
dell'istruzione in Irlanda negli ultimi anni ed esamina proposte e progetti per gli anni '80. Comprende capitoli sui programmi di scuola primaria e secondaria, disposizioni speciali, sulle arti, sull’istruzione di terzo livello, sui corsi di formazione per insegnanti, sul trasporto scolastico, sull’educazione per adulti e comunità, sulle attività ricreative e giovanili,
sull’insegnamento in lingua irlandese e sulle proiezione delle iscrizioni degli alunni. Ireland: jssisiVolXXIVPartIII_8488.pdf
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condizioni, oltre al senso di incertezza ad utenti e operatori della scuola, dava poco credito legale al sistema educativo di questo paese.
Il ministro, infatti, istituì il comitato di revisione per l'istruzione speciale, il cui rapporto (Lyng 1993)53,
nonostante alcune lacune, si dimostrò un punto di riferimento in questo settore. Gli si riconosceva una certa completezza per le risposte e le garanzie che riusciva a fornire a tutto lo spettro delle disabilità e specialmente ai bambini delle scuole primarie. Esso, inoltre, risultò utile anche per le politiche future e in particolare costituì la base per la legislazione seguita nel 1998, apportava chiarezza concettuale laddove regnava una notevole confusione e mostrava come supportare una politica di integrazione (opzione privilegiata del comitato di revisione all'interno).
Nel 1994 il Dipartimento di Educazione ripropone il servizio psicologico scolastico nella scuola primaria, nel 1965 già richiesto dalla Commissione d'inchiesta sull'handicap mentale, che aveva la funzione di svolgere un ruolo fondamentale nel determinare sia l'accesso che lo sviluppo delle competenze e delle risorse essenziali.
Il ministro sostiene che la legge conferisce un "diritto automatico" all'istruzione appropriata per tutti gli alunni che sono professionalmente valutati come disabili, ad es. disabilità intellettuale.
Con il progredire degli anni '90, il concetto di integrazione è stato superato dall'istruzione inclusiva promossa e regolamentata da vari atti legislativi pubblicati dall’Agenzia Europea per i Bisogni Speciali e l’educazione Inclusiva54. La scuola, seguendo questo nuovo indirizzo educativo, si adatta e considera
le diverse esigenze dei singoli alunni a prescindere delle loro peculiarità, si preoccupa di dare risposte adeguate agli alunni che presentano qualsiasi diversità. Le mobilitazioni dei genitori hanno accelerato la formulazione di una norma che regolamentasse la questione. A decretare l’introduzione di questa nuova forma di istruzione venne elaborata dal Dipartimento dell'educazione la Legge sull'Educazione del 1998 che, nella storia dell'educazione in Irlanda, divenne una pietra miliare sul tema dell’inclusione dei bisogni speciali, per i quali, con questo atto l’istruzione diventava un "diritto automatico".
L’Education Act del 199855 conferisce diritti statutari ai genitori in relazione all'istruzione/educazione
dei figli. Obbliga legalmente la scuola ad occuparsi per le diversità di bisogni, valori e tradizioni, anche se fa da preambolo l'istruzione degli studenti con disabilità o SEN (Special Education Needs). Nella legge viene esplicitato di "dare un effetto pratico ai diritti costituzionali dei bambini, compresi i bambini disabili o gli altri bisogni educativi speciali". Si considerano le scuole e i loro consigli di amministrazione, nei quali è prevista la presenza di studenti con disabilità o altri SEN. Pertanto, si creano commissioni in materia di disabilità o/e SEN che si occupano dell’ammissione e della partecipazione degli studenti con disabilità o altri SEN; che studiano e – se necessario - rivedono e aggiornano il piano scolastico, relativamente alle misure che vengono proposte per garantire uguaglianza di accesso e partecipazione alla vita scolastica tutti gli studenti con disabilità o altri SEN. Dunque, con questo Atto, il Ministero dell'istruzione e delle competenze stabilisce regolamenti relativi agli studenti con disabilità o altri SEN, in più è responsabile e deve garantire a scuole, studenti con disabilità o altri SEN e ai loro genitori servizi di supporto per un’istruzione di qualità degli studenti: servizi di valutazione, psicologici, di orientamento e di consulenza; aiuti tecnici e attrezzature; adattamenti agli edifici per favorire l'accesso; prima infanzia e formazione continua; trasporto.
53 https://www.sess.ie/sites/default/files/Categories/Exceptionally_Able/SERC_Exceptionally_Able_Talented.pdf
54 European Agency for Special Needs and Inclusive Education, copyright 2018; https://www.european-agency.org/country-
information/ireland/legislation-and-policy
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L’Equal Status Act (2000) e l’Equality Act (2004)56, promuovono l'uguaglianza e proibiscono ogni
forma di discriminazione, di molestia e comportamenti correlati.
La legge stabilisce che gli istituti scolastici non discriminino, relativamente: all'ammissione o ai termini o alle condizioni di ammissione nella scuola; all'accesso a qualsiasi corso, struttura o beneficio fornito dalla scuola; a termini o condizioni per partecipare alle attività scolastiche; all'espulsione dalla scuola o a qualsiasi altra sanzione contro lo studente. Eventuali deroghe a tali disposizioni sono previste se la loro osservanza rende impossibile o limita la prestazione di servizi per altri studenti. Il dipartimento dell'istruzione e delle competenze e l'autorità per l'uguaglianza hanno pubblicato congiuntamente Linee Guida dal titolo "Scuole e legge sullo stato di parità".
Secondo l'Education Welfare Act (2000)57, la commissione del National Educational Welfare - noto come Educational Welfare Services di Tusla, the Child and Family Agency (tr. Servizi di sussidi per l’educazione di Tusla, l’agenzia della famiglia e del bambino - deve "...assicurare che ogni bambino frequenti una scuola riconosciuta o altrimenti riceva un sussidio minimo per la sua istruzione... "e "...promuova e favorisca, nelle scuole riconosciute, un ambiente che incoraggi gli studenti a frequentare le scuole e a partecipare pienamente alla vita della scuola". Sebbene la presente legge non si riferisca specificamente all'istruzione speciale, le sue disposizioni si applicano a tutti gli studenti, compresi quelli con bisogni educativi speciali.
L'EPSEN Act (2004)58 stabilisce un quadro legislativo completo per l'istruzione delle persone con bisogni educativi speciali. Fornisce disposizioni per il bene comune, considerando le migliori pratiche internazionali relative all'istruzione delle persone con bisogni educativi speciali. Questo atto promuove l'educazione inclusiva per i bambini con bisogni educativi speciali, delineando doveri e responsabilità dei consigli di amministrazione delle scuole e dei principali insegnanti in merito alla fornitura di istruzione per gli special needs. Si occupa della valutazione, dell'identificazione, dello sviluppo, dell’attuazione di piani di istruzione per gli studenti con una valutazione SEN e conferisce ai genitori di questi alunni una serie di diritti. Alla fine del 2014 alcune sezioni dell'EPSEN sono state implementate includendo a) l'istituzione del Consiglio nazionale per l'educazione speciale (NCSE) e b) le sezioni che garantiscono un approccio inclusivo all'educazione dei bambini con bisogni educativi speciali. Alcune parti della legge, però, non sono state attuate, tra di esse vi erano le disposizioni relative alla valutazione per il diritto individuale, ai piani individuali di istruzione e alla designazione delle scuole. Le funzioni dell'NCSE, come stabilito nell'EPSEN Act (2004), includono quanto segue:
diffondere a scuole, genitori e altri informazioni circa le migliori pratiche, a livello nazionale e internazionale, relative all'educazione dei bambini con bisogni educativi speciali;
collaborare con scuole e consigli sanitari per pianificare, coordinare la fornitura di servizi di istruzione, il supporto e l'integrazione dell'istruzione per gli studenti con SEN con tutti gli altri;
mettere a disposizione dei genitori degli studenti informazioni SEN sui diritti dei figli e propri; assicurare che lo stato degli studenti con SEN sia monitorato e riesaminato con regolarità; valutare e riesaminare le risorse necessarie relative all’istruzione degli studenti con SEN;
assicurare che vi sia un continuum di disposizioni sull'educazione speciale, che consideri le esigenze specifiche e di ogni disabilità;
56 Per altre informazione consultare il sito: https://www.ihrec.ie/
57 Per altre informazione consultare i siti: https://www.ihrec.ie/ https://www.tusla.ie/; https://www.education.ie/en/ 58 Per altre informazione consultare i siti: http://ncse.ie/; https://www.hse.ie/eng/; https://www.education.ie/en/;
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consigliare il ministero a riguardo delle questioni relative all'educazione dei bambini e di altre persone con disabilità;
condurre, commissionare e pubblicare ricerche su questioni attinenti alle funzioni del Consiglio. Con l'attuazione completa dell’EPSEN (2004), l'NCSE ottiene funzioni specifiche sulla valutazione degli studenti, sulla preparazione di piani educativi individuali e sul coordinamento dei servizi educativi e sanitari.
Il Disability Act del 200559 consente la realizzazione di misure per valutare i bisogni e l’istruzione delle persone con disabilità. I ministri del governo con questo atto devono prevedere i servizi per soddisfare le esigenze degli studenti con disabilità e gli altri SEN. In più, devono provvedere alla preparazione dei servizi, alla fornitura e contemplare eventuali ricorsi in caso di mancata prestazione. Il fine ultimo di tale atto consiste nella promozione dell'uguaglianza e dell'inclusione sociale. La seconda parte dell’atto, invece: stabilisce un sistema per valutare le esigenze dei singoli servizi sanitari; fornisce un diritto statutario per fare valutazioni in materia di salute e istruzione, una dichiarazione dei servizi da fornire e un meccanismo di ricorso indipendente in caso di mancato conferimento di tali diritti. In questa sezione, chiunque ritenga di avere una disabilità ha diritto a richiedere una valutazione dello proprio stato indipendente, anche attraverso altre figure: genitore o tutore. La seconda parte del Disability è stata avviata nel giugno 2007 per i bambini di età inferiore ai cinque anni. In questa sezione si faceva una panoramica circa la "valutazione dei sistemi di istruzione inclusiva", provvede alle ulteriori informazioni sulle procedure di identificazione e sulle valutazioni previste dalla legge.
In conclusione, sembrerebbe, almeno dal punto di vista legislativo, che l’Irlanda in mezzo secolo sia passata da una cultura di abbandono e rifiuto ad un’istruzione inclusiva. Le tappe che hanno caratterizzato il percorso storico e civile, le varie leggi illustrate dall’European Agency for Special Needs and Inclusive Education, il cui ultimo aggiornamento risale al 14 febbraio 2018, sembrano essere stati orientati verso la realizzazione del superamento della frontiera dell'"ineducabile" e dell’esclusione. Compito di cui si devono occupare prevalentemente scuole e altri enti pubblici, tenuti inoltre a garantire la protezione dei dati di studenti e docenti (Data Protection Acts, 1988; 1998; 2003)60, che devono creare le condizioni affinché chiunque possa essere messo nelle condizioni adeguate ad apprendere, anche attraverso opportuni aiuti.