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Frequenti cambi di residenza/domicilio Quando vengono identificati, a tali soggetti viene “chiesto” di lasciare la zona e non farsi più rivedere da parte d

Analisi di alcune delle caratteristiche principali e comuni dei soggetti pedofil

H. Frequenti cambi di residenza/domicilio Quando vengono identificati, a tali soggetti viene “chiesto” di lasciare la zona e non farsi più rivedere da parte d

qualcuno che ha abbastanza autorità/autorevolezza locale; dal genitore di una delle vittime delle sue molestie o dal datore di lavoro. Questo è a oggi, purtroppo, ancora uno dei modi principali di “risolvere” il problema, dato che spesso la vergogna di aver subìto una violenza così brutale, fa sorgere il desiderio della famiglia di non far conoscere la reale situazione alla comunità, assumendosi il rischio di insabbiare il reato;

I. Preferenza per un dato genere e fascia d’età. Molti pedofili hanno delle preferenze per una data fascia d’età e sesso delle loro vittime. L’età preferita da un dato pedofilo non deve necessariamente corrispondere all’effettiva età cronologica della vittima. Ciò che conta è l’aspetto del bambino, il suo modo di agire e la congruenza di tali fattori con la fascia d’età preferita dall’offender. Per essere più chiari, una bambina di 13 anni che sembra ed agisce in tutto e per tutto come una di 10 può sicuramente rappresentare un

target appetibile per un criminale che “apprezza” particolarmente i/le

bambini/e tra gli 8 ed i 10 anni;

J. Il riferirsi ai bambini come “puliti”, “puri”, “innocenti” o, al contrario in maniera del tutto de-personalizzata come “oggetti”. Alcuni pedofili hanno una visione idealizzata dei bambini che trova riscontro nel loro modo di esprimersi verbalmente quando parlano dei bambini. Altri invece tendono a considerare le loro vittime alla guisa di semplici oggetti attraverso cui procurarsi la soddisfazione sul piano sessuale, manifestando un totale distacco da questi ultimi sul piano psicologico.

Caratteristiche che riguardano gli approcci dei criminali con i bambini:

a. Grande abilità nell’individuare le vittime potenziali più vulnerabili. Alcuni pedofili sono in grado di osservare, per alcuni minuti, un gruppo di bambini che interagiscono tra di loro ed individuare, quello tra loro più vulnerabile, arrivando così a selezionare una vittima potenziale. La maggior parte delle volte, il bambino “selezionato”, appartiene ad una famiglia disgregata o già a sua volta vittima di abuso psicologico od abbandono/ trascuratezza da parte del suo stesso nucleo familiare. Tale abilità di selezione della vittima tende a migliorare significativamente con l’esperienza e, tale caratteristica, se possibile, è oggi maggiormente individuabile attraverso ciò che un adolescente pubblica sul proprio profilo social, questi nuovi criminali infatti sono abilissimi nel selezionare le loro vittime anche in base a determinati contenuti pubblicati on-line, capendo chi sta vivendo, anche un momento transitorio, di disagio sociale o, economico;

b. Abilità di identificarsi nei bambini. Si tratta sicuramente della tecnica maggiormente utilizzata dai pedofili. Solitamente tale tipologia di soggetti tende ad identificarsi con maggiore facilità con i bambini che con gli adulti. Proprio tale caratteristica fa di loro dei “maestri di seduzione” soprattutto nei confronti dei bambini. La loro abilità maggiore è rappresentata comunque dal saper ascoltare i bambini, farli sentire al centro dell’attenzione, individuarne i gusti, i desideri ed i bisogni fondamentali;

c. Accesso ai bambini. Questo è uno degli indicatori più importanti da un punto di vista investigativo. Questo genere di soggetti avrà sicuramente elaborato un modo per garantirsi la possibilità di avere accesso ai bambini. Può arrivare a frequentare o sposare una donna che ha figli, semplicemente per poter

garantirsi un accesso privilegiato ai suoi bambini. Oppure può essere il c.d. ragazzo della porta accanto, dal volto rassicurante, che ama far giocare i bambini dopo la scuola o portarli a fare una gita. Alcuni di questi soggetti arrivano a scegliere professioni che gli consentano di avere contatti con i bambini in maniera sistematica. Possono scegliere di fare gli insegnanti, i

baby-sitter, gli autisti degli scuolabus, i bidelli, gli allenatori delle giovanili, i

preti ecc.;

d. Attività con i bambini che escludono la presenza di altri adulti. Questo

genere di soggetti abitualmente tenta di coinvolgere i bambini in attività che escludano la presenza di altri adulti, come, ad esempio, l’offrirsi di badare ai figli di un amico nel weekend;

e. Mostrare materiale pornografico esplicito ai bambini. Qualunque adulto che mostra materiale sessualmente esplicito a bambini, di qualunque età, dovrebbe essere considerato sessualmente deviato. Solitamente tale esposizione fa parte del processo di seduzione, con il preciso obiettivo di sortire un effetto disinibente sulla vittima. Alcuni pedofili arrivano ad incoraggiare il bambino a chiamare una linea erotica o a mandare alla vittima via e-mail, del materiale sessualmente esplicito;

f. Abitazioni decorate ed allestite in relazione alle preferenze delle vittime. Solitamente questo genere di offender tende ad arredare la propria abitazione sulla base dei gusti (ipotizzati) delle proprie vittime preferenziali. Le case di alcuni di questi criminali, giunti all’attenzione degli inquirenti, erano dei veri e propri “luna park” in miniatura;

g. Fotografare selettivamente bambini. Questa caratteristica include anche il fotografare bambini completamente vestiti. Alcuni pedofili frequentano i parchi gioco dove giocano i bambini, le piscine, le palestre o l’uscita delle

scuole per fotografare i bambini e poi, utilizzare il materiale fotografico per trovare comunque piacere sessuale dalle stesse, nonostante questi siano completamente vestiti e nemmeno in atteggiamenti pseudo-sessuali . 15

Da un punto di vista criminologico, possiamo analizzare il profilo del pedofilo, di colui che è attratto sessualmente da minori e capire che, le condotte che può mettere in campo questo criminale sono di tre tipi:

a) la mera attrazione sessuale finalizzata all’eccitamento e che si consuma all’interno della propria abitazione consultando il materiale pedo-pornografico su internet, che non comporta alcun reato penale;

b) l’adescamento di minori (grooming), finalizzato sempre al soddisfacimento dei propri istinti sessuali, che il criminale mette in atto contattando minorenni su internet tentando di ottenere esibizioni pornografiche; tale atto, a seguito del recepimento della Convenzione di Lanzarote, comporta conseguenze penali gravi; c) l’atto sessuale vero e proprio, atti sessuali con minorenni. Il pedofilo in questo caso

non si accontenta più solo di consultare o meramente conversare col minore attraverso la chat ma, cerca di ottenere con la forza, l’inganno o come controprestazioni di eventuali suoi pagamenti, un vero e proprio rapporto sessuale col minore.

Analizzando questa situazione possiamo capire che dal mondo pedofilia discendono due tipi di comportamenti rilevanti ai fini penali, l’adescamento di minorenni, così come la detenzione di materiale pornografico o il reato di pornografia minorile infatti, sono figure delittuose punite perché prodromiche rispetto all’atto sessuale vero e proprio, si va a colpire anche la fase precedente alla violenza.

Tenendo a mente questa considerazione, tentando di inibire l’adescamento con le normative penali ed i controlli delle forze dell’ordine, si va indirettamente a colpire anche la fase precedente dell’atto sessuale con minorenni o della violenza sessuale. Soprattutto, la creazione della figura delittuosa di pornografia minorile e, quella di detenzione di materiale pornografico, sono la conferma che si è andati a colpire anche

R. Bruzzone, Il profilo criminologico del pedofilo, cit. pag. 23.

le figure delittuose che presumono un possibile futuro comportamento, penalmente e moralmente più rilevante, anticipando di molto la tutela penale delle vittime.

Capitolo 4