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CAPITOLO 3: L’IMPORTANZA DELLA MUSICA NEL SETTORE DE

3.1 Introduzione

I videogiochi sono quello che potremmo definire una performance “audiovisiva”. Sebbene chiamiamo di solito i giochi dedicati ad una piattaforma o un Personal Computer “video”gioco, infatti, anche l’audio riveste un ruolo molto importante in essi: le immagini e il suono si combinano insieme per creare una esperienza interattiva e coesa.

La musica è, ovviamente, solo un elemento dell’intero sound design dei videogiochi, il quale include anche gli effetti sonori ed il doppiaggio, che hanno arricchito e reso il prodotto sempre più ampio ed articolato.

Scott Morton, compositore insieme a Cris Velasco e Mike Reagan delle musiche di Darksider, in un intervento del 2005 sul sito Gamasutra descrive così l’evoluzione che ha interessato il comparto tecnico dei videogiochi: <È stato affascinante osservare i videogiochi negli ultimi dieci anni. Questo medium di comunicazione è costantemente maturato in questo periodo: la grafica è diventata più sofisticata, le meccaniche di gameplay si sono evolute, e l’Intelligenza Artificiale ha permesso ai programmatori e ai designer di creare interazioni più realistiche tra i personaggi all’interno del mondo rappresentato. L’evoluzione che preferisco è stata l’incremento in qualità della musica per videogiochi. Noi abbiamo adesso il potenziale di fare quello che ogni compositore per film può fare… Possiamo entrare nelle parti più profonde del centro emozionale delle persone; nella maggior parte dei casi, non siamo più limitati dai limiti di storage presenti nelle console>217.

Secondo uno studio di Zehnder e Lipscomb, la musica nei videogiochi serve ad “incrementare il senso di immersione, descrivere i risvolti narrativi o i colpi di

217 Fonte: https://www.gamasutra.com/view/feature/130602/enhancing_the_impact_of_music_in_.php. Ultima consultazione: 30/11/17.

scena, aumentare il senso di continuità estetica e coltivare l’unità tematica di un videogioco”218.

Il termine “Immersione” qui utilizzato riprende quello definito da Wood-Griffith- Parke come il senso di essere “all’interno del gioco”, dove i pensieri, l’attenzione e gli obiettivi di una persona sono tutti focalizzati dentro e intorno al gioco219.

Con l’avvento del surround220, l’audio di un gioco è diventato parte integrante

dell’azione in sé, il che permette enormi possibilità dal punto di vista videoludico: un’esplosione di un edificio alla sinistra del giocatore-ascoltatore o alcuni spari in lontananza sul lato destro sono solo alcuni degli esempi che consentono un’esperienza più immersiva che mai.

Come nei film e in televisione, la musica e il suono in generale, agli inizi, erano spesso gli “elementi dimenticati” nel video game design, poiché gli elementi sonori vanno in secondo piano rispetto ad una grafica mozzafiato oppure ad un gameplay frenetico. Ed infatti, molte volte il segno distintivo del sound design deriva dal fatto che non viene notato dal giocatore coscientemente fino in fondo, ma anzi opera al suo interno in maniera subconscia, trasportandolo all’interno del mondo, incrementando il senso di esplorazione, aumentando la tensione e modificando il suo umore.

Un esempio è rappresentato dai titoli horror e sopravvivenza come Resident Evil, nei quali la tensione aumenta in situazioni di calma apparente o di azione improvvisa. Si tratta di una tecnica che proviene direttamente dal cinema. Proviamo a guardare un film horror con l’audio muto: la sua assenza è sorprendente, e fa capire quando importante e critico possa essere il sonoro.

218 Fonte: Zehnder SM, Lipscomb SD (2006), “The role of music in video games. Playing video games:

Motives, responses and consequences”, pp. 241-258.

219 Fonte: Wood RT, Griffiths MD, Parke A. “Experiences of time loss among videogame players: an

empirical study”. Cyberpsychol Behav. 2007 Feb;10(1):38-44. PubMed PMID: 17305447.

220 Il surround sound è una tecnica che consente di arricchire la qualità di riproduzione di una fonte audio, attraverso canali audio aggiuntivi dagli speaker che circondano l’ascoltatore. Il primo utilizzo del surround avviene nei cinema. Prima di questa tecnica, i sistemi audio tradizionali avevano tre canali audio emessi dagli speaker presenti di fronte agli spettatori: uno era situato a sinistra, uno al centro e uno a destra. Il surround aggiunge uno o più canali dietro all’ascoltatore, dando la possibilità di creare la sensazione del suono proveniente da ogni direzione. I sistemi più comuni dell’audio sono il mono (un solo canale), lo stereo (2.0), il surround 5.1 e il surround 7.1.

Nel corso del tempo, e con sempre più convinzione, i giocatori hanno apprezzato il modo in cui il suono e la musica possono integrarsi nella esperienza videoludica complessiva.

Anche i primi giochi arcade come Pac-Man e Space Invaders hanno ottenuto molta della loro fama grazie a quegli schemi sonori ripetitivi che sono entrati nella testa delle persone: nel secondo gioco menzionato, mentre gli alieni si facevano sempre più veloci e vicini alla navicella del giocatore, anche la musica diventava più veloce e forte, generando aumenti del battito cardiaco e panico tra le persone giocanti e coloro che osservavano accanto al cabinato.

Con l’introduzione delle console a 16 e a 32 bit e con l’espandersi delle capacità di spazio dei CD-ROM, la musica dei videogiochi è andata dai caratteristici suoni elettronici verso vere e proprie composizioni realizzate all’interno degli studi di registrazione musicale. Oggi, le soundtrack dei videogiochi costituiscono un vero e proprio genere musicale che viene affiancato agli altri quali pop, rock e jazz, e trovano il proprio spazio di vendita e di fruizione anche all’interno dei negozi, fisici e online.

Nel 2011, la musica videoludica ha fatto la sua prima comparsa ai Grammy Awards221: la canzone Baba Yetu, proveniente da Civilization IV, è stata infatti la

prima nella storia ad essere nominata per un Grammy, vincendo tra l’altro nella sua categoria “Best Instrumental Arrangement Accompanying Vocalists”. Nel 2012, la stessa categoria Video Game Music entra a tutti gli effetti nei Grammy, entrando nella sezione “Visual Media Awards” e affiancando le categorie che riguardano le musiche televisive o i filmati222.

221 Il Grammy Award (dal termine inglese “gramophone”, grammofono), è uno dei premi più prestigiosi degli Stati Uniti, che viene assegnato per i risultati conseguiti nel settore della musica; esso viene generalmente considerato come l'equivalente dei premi Oscar nel mondo del cinema. Sito Internet: https://www.grammy.com/. Ultima consultazione: 30/11/17.