vigi-lanza del corpo delle milizie urbane composta da tre membri degli Stamenti, da un militare di camera e dai comandanti delle centurie.
U c. 331 Promemoria t.
Diretti da motivi di pubblica sicurezza, e tranquillità proposero i tre ordini del Regno la sistemazione dei corpi delle milizie urbane, non meno, che de' cannonieri nazionali, previa autorizzazione di Sua Eccellenza ne formarono il piano di organizzazione, e questo approvato proposero altresì i soggetti ravvi-sati meritevoli, e forniti delle opportune qualità per comandarli. La nota ono-ratezza, zelo, ed interessamento pel regio, e pubblico servigio de' comandanti di essi corpi se indusse i tre ordini rassegnanti a proporli a Sua Eccellenza gli ha sempre persuasi, che essi corrisponderebbero, come corrispondono alle mire di pubblica utilità che si ebbero. Ma riflettendo i rimostranti, che non solo per sollievo, ed autorevole assistenza ai medesimi comandanti, come pu-re per secondapu-re il ppu-rescritto, e lo spirito della surriferita organizzazione sia U c. 331v. affatto conveniente, che al par degli altri / corpi militari vi sia anche per
que-sti corpi nazionali un ispettore, locché sarebbe eziandio opportuno a preveni-re e dileguapreveni-re le dicerie, ed i disgusti, che forse potpreveni-rebbero spargersi, ed in-sorgere. E considerando quindi la natura di essi corpi, l'ingerenza avuta dai rimostranti nella di loro formazione, quella che debbono avere per la puntua-le osservanza di quanto erasi da essi mediante autorizzazione di Sua Eccel-lenza disposto; e quella finalmente che ín dipendenza alla stessa autorizzazio-ne aver tuttora deggiono autorizzazio-nell'altra parte del piano, che allora si lasciò intatta, perché così esigevano le circostanze, e che ora deve affatto riempiersi, cioè un regolamento di disciplina han creduto, come credono opportuno stabilirsi una giunta d'ispezione, la quale sotto l'immediata presidenza di Sua Eccellen-za composta da tre deputati de' tre Stamenti, da un militare di conosciuta esperienza, e capacità, e da' quattro comandanti degli additati corpi possa ne' congressi da tenersi nanti Sua Eccellenza in ogni settimana prendere in disa-mina lo stato attuale di essi corpi, rilevarne l'ordine, e la disciplina, adattare le provvidenze convenienti per l'osservanza dell'organizzazione suddetta, per U c. 332 le utili riforme, pel miglior sistema, e buon ordine / e per tutto ciò, che sia conducente al fine propostosi nella formazione di essi corpi, ed all'ottimo re-golamento dei medesimi.
Nella rispettosa fiducia pertanto, che Sua Eccellenza in continuazione di quel lodevole zelo, che ha incessantemente impiegato negli oggetti di regio, e i Titoletto c. 333v.: Promemoria dei Stamenti dei 2 marzo 1796 riguardante lo stabilimento d'una giunta d'ispezione composta di tre deputati dei Stamenti suddetti, d'un militare di conosciuta esperienza, e dei rispettivi comandanti dei corpi di milizie urbane sotto l'immediata presidenza di Sua Eccellenza pel miglior regolamento di esse milizie; copia semplice in P, fasc. G, c. non nu-merate.
pubblico servigio si compiacerà approvare questo progetto a tale scopo diret-to dai tre ordini rassegnanti si fanno pur anche a proporre i soggetti da essi prescelti per loro deputati, e sono per lo Stamento ecclesiastico il signor cano-nico don Raffaello Ledà, pel militare signor avvocato don Nicolò Guiso, e pel reale il signor avvocato Effisio Luigi Pintor Sirigu, ed in ordine al militare, che intervenir dovrà come dianzi si è detto, desidererebbero che la scelta cadesse nella persona del signor cavaliere don Antonio Grondona soggetto bastante-mente noto per i suoi talenti militari, ed esperienza.
Ond'è che pregano Sua Eccellenza a degnarsi impartire all'uopo la sua supe-riore annuenza per potersi quanto sovra perfettamente eseguire.
Cagliari li 2 marzo 1796.
L'abate di San Giovanni di Sinis prima voce dello Stamento ecclesiastico, il marchese di Laconi prima voce dello Stamento militare, Michele Humana pri-ma voce dello Stamento reale.
584 1796 marzo 4, Cagliari (Palazzo arcivescovile).
I tre Stamenti riuniti in seduta congiunta ascoltano la lettura di una lettera di monsignor Melano in data 3 febbraio e il contenuto dei dispacci di corte appe-na arrivati con la posta di terraferma• ascoltano quindi con vivo compiacimento il contenuto del dispaccio del 29 febbraio con cui l'alternos Angioy comunica di essere giunto a Sassari e di aver iniziato la propria missione di governo nel Capo del Logudoro.
Addì 4 marzo 1796. F c. 10
Essendo pervenuta la posta di terraferma, e giudicandosi avere apportato provvidenze della Maestà Sua relative agli affari pubblici, quali dovrebbero leggersi in pubblico, questo illustrissimo Stamento militare ha pensato oppor-tuno unirsi agli altri due Stamenti ecclesiastico, e reale congregati nel salone di questo Palazzo arcivescovile; quindi radunatosi questo Stamento militare in unione dei prefati due Stamenti senza intervento però di giudice, si è inco-minciata la sessione con essersi letta dall'illustrissima prima voce dello Sta-mento ecclesiastico un foglio alla medesima diretto da monsignor arcivescovo Melano in data 3 febbraio, ove accenna, che [per] la mancanza di nuovi ri-schiarimenti sull'accaduto in Sassari non avrebbe potuto tirare avanti gli og-getti della sua commissione.
Su questa lettera si è deliberato venga risposto al prelodato monsignore arci-vescovo dalla stessa illustrissima prima voce ciò che stimerà opportuno. /
Avendo in seguito preso la parola il signor cavalier Guiso uno dei membri F c. 10v.
della deputazione ordinaria avendo prima esposto non contenersi nel dispac-cio del signor conte Galli oggetto alcuno, che riguardi la pubblica causa, ha inoltre fatto lettura di una lettera di don Giammaria Angioi spedito a spiegare
l'autorità di alternos del signor viceré nella città, e Capo di Sassari diretta a Sua Eccellenza sotto li 29 febbraio, ove nel ragguagliarla del suo viaggio, ed arrivo nella città di Sassari, la rende informata di tutte le misure, che ha preso, e del-le savie provvidenze che ha lasciato in vari villaggi, ove ha fatto passaggio, per mantenervi il buon ordine, e pubblica tranquillità.
Gli Stamenti dopo sentitane la lettura hanno unanimemente applaudito la lo-devole condotta del prelodato don Giammaria, con averne provato una som-ma compiacenza, del di cui zelo, ed attività non sono stati som-mai per dubitarne.
In appresso è stata medesimamente letta una memoria presentata dal signor F c. ii vice intendente generale don / Luigi Pani a Sua Eccellenza, ove le rassegna le strettezze in cui trovasi la regia cassa per mancanza di nummario a poter sup-plire alle giornaliere spese, che deve fare, pregandola allo stesso tempo af-finché si compiaccia adattare quelle provvidenze, che stimerà necessarie, per occorrere ai bisogni della surriferita cassa.
Dopo averne gli Stamenti uniti sentita la lettura ne hanno incombenzato la deputazione ordinaria per doverne suggerire il suo relativo sentimento; e non essendovi altro oggetto da poter trattenere l'attenzione degli Stamenti, si è sciolta la presente sessione, ed in fede ecc. /
585 1796 marzo 5, Cagliari (ufficio del Censorato generale).
La commissione stamentaria sui Monti di soccorso continua i propri lavori con l'esame della documentazione di quell'ufficio.
Addì 5 marzo 1796.
Si è presentato dal censore [generale] il biglietto regio 21 ottobre enunciato nella patente di esso censore della stessa data.
Si è chiesto inoltre di presentarsi dal medesimo censore:
1° — il risultato di giunta dei 23 settembre detto anno;
2° — il piano delle paghe espresso in detto regio viglietto;
3° —
il regolamento generale su i Monti.Si è risolto dalla deputazione, che debba esser interpellato il detto censore [generale], mediante una memoria, affinché al dorso della medesima debba in iscritto spiegare cosa siano le centesime, ed avarie.
F c. liv. Si è stesa la suddetta memoria; e dopo di / essere stata approvata, e sottoscrit- ta dai rispettivi membri della deputazione, è stata dall'infrascritto segretario presentata allo stesso censore.
586 1796 marzo 9, Cagliari (Palazzo arcivescovile).
Lo Stamento militare ascolta la relazione della prima voce marchese di La-coni sulla riunione tenutasi al Palazzo viceregio sul progetto del ponte che si do-
vrebbe costruire nella città di Bosa. Durante la riunione il viceré ha chiesto ra-gione della somma dell'Azienda di Ponti e Strade affidata al visconte di Piumini per l'acquisto a Livorno di una partita di cannoni mai pervenuta a Cagliari. Do-po la comunicazione dell'esito dello scrutinio del grano e delle fave effettuato nei giorni precedenti in cittd lo Stamento militare discute ed approva un progetto di sovvenzione delle finanze della città di Cagliari e del pubblico erario proposto dal commerciante Andrea Battilana, a condizione che gli venga concessa l'estra-zione di una sacca di 4000 starelli di grano; il progetto è condiviso anche dallo Stamento reale. L'avvocato don Nicolò Guiso informa lo Stamento militare del-le proposte avanzate dalla deputazione ordinaria sui provvedimenti da adottare per il risanamento delle finanza pubblica, sulla base dei suggerimenti pervenuti dall'intendente generale delle finanze marchese di Serravalle con il noto dispac-cio dell'ottobre 1795.
Addì 9 marzo 1796
alla mattina.
F c. 11v.Radunatosi quest'illustrissimo Stamento militare nella solita stanza di questo Palazzo arcivescovile coll'intervento del medesimo illustrissimo signor giudi-ce don Litterio Cugia Manca, l'illustrissimo signor marchese di Laconi prima voce di questo Stamento ha fatto presente, che in occorrenza della giunta te-nutasi nel giorno di ieri nanzi Sua Eccellenza pel progetto del ponte di Bosa, la prefata Eccellenza Sua avendo fatto cadere il ragionamento sulla cassa di Ponti, e Strade ha giudicato opportuno far parola della somma di scudi sei-mila data al signor visconte [di Flumini] per l'acquisto dei cannoni stati rima-sti a Livorno a conto della medesima Eccellenza Sua, nonostante siano a con-to degli Stamenti, e quindi ha incaricacon-to tutte e tre le prime voci degli Sta-menti ch'erano presenti, affinché si faccia scrivere dai medesimi al negoziante Luigi Chiappe a Livorno perché dia egli riscontro sicuro se essi cannoni esi-stano, o no senza vendersi, se sia stata presentata la cambiale dal signor vi-sconte, se l'abbia pagata tutta, o parte, o nulla perché in sua vista possano prendersi le ulteriori misure. / Questo Stamento militare ha risoluto non do- F c. 12
versi declinare alla risoluzione presasi dalli Stamenti quando si consegnarono i suddetti seimila scudi al prefato signor visconte, e per tale oggetto la depu-tazione ricorrendo agli atti di questo Stamento possa progettare ciò che sarà più conveniente di dover deliberare.
Dal signor cavaliere Olivar deputato sullo scrutinio dei grani ha fatto presen-te, che essendosi il medesimo scrutinato dall'altro ieri, si è rilevato, che ad ec-cezione di uno, o due magazzini rimasti invisitati per non essersi trovati aperti, non si è trovato esistere, che starelli 2200 d'orzo, e 595 fave; per cui non si ve-de qual somma possa estrarsi dal Regno senza discapito ve-del pubblico.
Dal signor cavaliere Guiso è stata letta una memoria del negoziante Andrea Battilana diretta agli Stamenti, il quale chiederebbe il permesso dell'estrazione della considerevole somma di grano di starelli 4000, pel cui smaltimento
avrebbe un bastimento noleggiato già da molto tempo, con pericolo di pagar-gli il vuoto per pieno, colle condizioni infra espresse:
1° — di pagare doppia sacca, cioè una alla cassa di questa città, e l'altra alla cassa regia;
2° — si offre di dare a titolo d'imprestito alla stessa città la somma di lire sar-de 35000 senza intereressi, con cui potrà essa supplire a quella, di cui è sar- debi-trice alla cassa regia;
3° — si obbliga introdurre in questa città una simile somma nel termine che gli verrà da Sua Eccellenza prefisso 1.
La deputazione in coerenza ha stimato doversene attendere il parere del magi- F c. 12v. strato civico, a cui dovrà / comunicarsi la suddetta memoria, potendosi ciò
precedentemente far sentire alli altri due Stamenti ecclesiastico, e reale.
Dal signor cavaliere don Bartolommeo Simon [sono] stati fatti vari riflessi sul-la pretesa estrazione del predetto Battisul-lana, per cui non ha potuto dissimusul-lare di far presente il pregiudizio, che da quella ne seguirebbe alle popolazioni del Regno, che necessitano d'un tal-genere, mentre segnatamente la città di Alghe-ro sarebbe in circostanze di non poter ammettere in quel porto le solite coral-line napolitane se non le viene accordata quella considerevole somma di gra-no, di cui a tale effetto abbisogna, prescindendo anche dal pregiudizio, che soffrirebbe anche in caso d'acquisto di esso grano, dall'alterato prezzo, con cui le verrebbe rilasciato dai negozianti i quali colla speranza della tratta lo richie- derebbero a maggior prezzo.
Questo Stamento militare ha deliberato comunicarsi agli altri due Stamenti ecclesiastico, e reale tanto questi eccitamenti, come pure la surriferita memo-ria. 2
Indi dal signor cavaliere suddetto don Nicolò Guiso è stato esposto che essen- F c. 13 dosi la deputazione occupata in tutto questo tempo / in esaminare i progetti con cui poter sovvenire ai bisogni della regia [cassa], stati suggeriti dal signor tesoriere generale delle regie finanze a Torino marchese Serravalle in coerenza dell'eccitamento su tal proposito fatto dalli Stamenti con promemoria delli 13 scaduto ottobre, ha riflettuto, che qualunque nuova introduzione di viglietti porterebbe sempre uno scredito pressoché universale dei regnicoli, e che nelle presenti circostanze sarebbe difficile il ritrovare persone, che se ne volessero addossare dei medesimi nonostante l'aggio del 3 o 4 per cento stato esibito: e siccome in detta lettera del prelodato signor tesoriere riguardo all'imprestito de' centomila scudi in terraferma si richiedeva il bilancio dí tutte le spese a cui soccombe la cassa regia, come pure il dettaglio degli effetti regi, che si vor-rebbero a tal uopo impegnare, essendo state tali pezze comunicate da Sua Ec-
colle condizioni infra espresse ... una simile somma nel termine, che gli verrà da Sua Eccellenza prefisso.] in margine.
2 Il promemoria è pubblicato in allegato al verbale 12 marzo 1796 degli Atti dello Sta-mento reale 1796, doc. 527/2, cui si rimanda.
cellenza alla prefata deputazione, ne ha il medesimo cavaliere fatta l'opportuna ostensione a questo Stamento; e quindi seguitando il suo dire ha fatto presen-te, che per ora non ci sarebbe mezzo più a proposito di adottare, che quello dell'impronto di una pezza equivalente a reali 12, e mezzo sardi, nominandolo
pezzo duro sardo, quale sia della stessa pasta del reale, / com'è stato ciò sugge- F c. 13v.
rito da un zelante membro dello Stamento reale per mezzo d'un progetto, che in altra delle precedenti sedute si lesse negli Stamenti; e dopo aver letto una memoria sul proposito distesa per rassegnarla a Sua Eccellenza ha fatto riflette-re, che non sarebbe da disprezzare l'altro mezzo di aumentare i redditi della regia cassa contenuto nel surriferito progetto, vaglia a dire una piccola gabella di due soldi, o mezzo reale per libbra sul tabacco forastiere; del quale facendo-sene far l'acquisto per mezzo d'un impiegato regio, che a ciò si è spontanea-mente esibito senz'altro stipendio, che colla sola paga, che gode dell'ufficio, e non dai negozianti, che ne vogliono godere il loro vantaggio, massime in queste circostanze di guerra, in cui l'assicurazione porterebbe un grande sbilancio; e così ha conchiuso, che questo mezzo non sarebbe proficuo se non si adottasse in entrambe le parti; riservandosi nel mentre di prendere in più matura disami-na gli altri oggetti di sovvenimento in detto progetto / espressati; e coerente- F c. 14
mente a quanto sovra ha letto una memoria da rassegnarsi a Sua Eccellenza sul proposito, quale è stata a pieni voti approvata da questo Stamento militare.
In seguito per rendere palese questa risoluzione, e comunicare tanto questa memoria, come quella, ch'è stata combinata sulla rappresentanza del signor Battilana sono stati destinati deputati i signori cavalieri don Nicolò Guiso, e don Didaco Cugia, i quali al loro ritorno riferiscono, ch'essendosi già sciolto lo Stamento ecclesiastico, non han potuto effettuare la loro ambasciata, che nello Stamento reale, il quale ne ha dimostrato il suo gradimento. E quindi, essendosi portati a questo Stamento i signori avvocati Effisío Luigi Pintore, e Francesco Maria Ramasso, il surriferito signor Pintore ha esposto, che lo Sta-mento reale nell'approvare, come ha approvato a pieni voti la memoria relati-va alla concessione della tratta del grano a favore del riferito Battilana in se-guito anche al parere preso dal magistrato civico di questa città, a cui è stata /
comunicata la predetta memoria non ha potuto, che aderire al sentimento di F c. 14v.
quest'illustrissimo Stamento militare, e nel mentre non potendosi avere il sen-timento dello Stamento ecclesiastico per essersi di già sciolto, si è terminata la sessione.
587 1796 marzo 10, Cagliari (Palazzo arcivescovile).
I tre Stamenti riuniti in seduta congiunta esaminano la posta del Regno co-municata dal viceré Tra le carte esaminate lo Stamento concentra l'attenzione sul dispaccio dell'Alternos spedito da Sassari in data 8 marzo. In esso l'Angioy fa il punto della situazione in cui si trovano il capoluogo tuffi tano e il Capo set-