in-teressi esorbitanti dal 6 al 10%), per cui sollecita l'invio di 2000 scudi di mone-ta memone-tallica; accenna anche alle sollevazioni antifeudali scoppiate nei villaggi di Siligo, Sorso, Sennori e Ittiri. In merito a queste sollevazioni l'avvocato Efisio Luigi Pintor Sirigu dichiara che esse sono conseguenza della mancata applica-zione da parte dei feudatari delle circolari sui gravami feudali controversi ed in-vita energicamente il viceré ad esigerne l'integrale applicazione, avviando con-cretamente le trattative con i vassalli in rivolta al fine di evitare un allargamen-to della protesta contadina nei villaggi del Logudoro.
F c. 14v. Addì 10 marzo 1796.
Radunatosi quest'illustrissimo Stamento militare in unione degli altri due Sta-menti ecclesiastico, e reale nel salone di questo Palazzo arcivescovile all'og-getto di farsi lettura delle pezze comunicate da Sua Eccellenza all'arrivo della posta del Regno, si è aperta la sessione coll'essersi letta [una lettera] del si-gnor
alternos
don Giovanni Maria Angioi in data 8 del corrente alla prefata Eccellenza Sua, ove oltre all'assicurarla della tranquillità che gode quella città, le dà ragguaglio delle varie provvidenze da lui lasciate per rassodare nella medesima il buon ordine, e l'unione da qualche tempo perturbata:quindi non omette di significare a Sua Eccellenza la difficoltà grandissima, in cui trovansi quelli abitanti, come pure la truppa istessa di poter trovare il
F c. 15 cambio de' viglietti, che in essa circolano, / e che per andare al riparo di qua-lunque inconveniente, che ne potrebbe nascere atteso l'esorbitante interesse del 6, 8 e 10 per cento, che dagli aventi moneta si pretende, sarebbe necessa-rio farsi passare da questa regia cassa a quella di Sassari una somma almeno di duemila scudi in moneta facendosene corrispondere da quella altrettanta in viglietti. Si accennano vari disordini accaduti in Siligo, Sorso, e Sennori, come pure nel villaggio di Itiri, di cui non n'è appieno tuttora informato: ri-mette varie pezze relative ai suddetti disordini, dalla lettura dei quali si è giu-dicato doversene prescindere.
Sul proposito degli enunciati sconcerti delle surriferite popolazioni il signor avvocato Effisio Luigi Pintore ha fatto presente, che derivando i medesimi in gran parte dal non essersi venuto ancora a termine delle di già progettate trattative coi signori feudatari affinché non si renda facile il potersene suscita-re dei simili in altri villaggi, sembra che non siano da mettersi ín ulteriosuscita-re di-
F c. 15v. lazione, anzi che accelerandosi esse / si dia a vedere, che non si è pensato, né si pensa a rendersi illusorie, come si è fatto supporre, e si è sparsa da' malin-tenzionati la voce.
Indi si è ripigliata la lettura sia d'una lettera del signor avvocato Lucifero Mu-ra di Tempio, il quale essendo stato incaricato di doversi portare all'isola del-la Maddalena all'oggetto di prendere sommarie informazioni sulle del-lagnanze contro don Vittorio Porcile sporte a Sua Eccellenza da quella popolazione,
accenna non poter ciò effettuare, sebbene dal suo canto sia disposto dí esegui-re volentieri l'appoggiatagli commissione, a cagion di non poter trovaesegui-re un no-taio, che voglia esibirsi al viaggio, ed alla fatica senza venirgli prima anticipata almeno la solita cibaria a ciò necessaria i. /
588 1796 marzo 15, Cagliari (ufficio del Censorato generale).
La commissione stamentaria sui Monti di soccorso esamina una memoria del censore generale Giuseppe Cossu.
Addì 15 marzo 1796. F c. 6v.
Il signor censore in vista della memoria deí 5 corrente presentatagli, con aver restituito quella originalmente, ha presentato un'altra memoria che si è letta dalla deputazione 2
589 1796 marzo 25, Cagliari (Palazzo arcivescovile).
Essendosi presentati alla seduta odierna solo nove membri dello Stamento militare, questi decidono di unirsi agli altri due Stamenti ecclesiastico e reale, che si trovano riuniti in numero legale nel salone dell'arcivescovado. Dopo la lettura dei dispacci dell'alternos Angioy e del magistrato civico di Sassari, si pas-sa alla lettura di un dispaccio del magistrato civico di Alghero indirizzato al vi-ceré; subito dopo don Bartolomeo Simon legge una lettera a lui indirizzata dallo stesso magistrato civico di Alghero, in cui viene denunciata la situazione di al-larme e di paura in cui versa quella popolazione a causa delle strane disposizioni date dal governatore della piazza Carroz, che ha schierato l'artiglieria pesante verso l'entroterra anziché verso il mare. Si apre nell'assemblea un accesissimo di-battito sull'argomento, che vede i membri degli Stamenti schierati parte a favore parte contro i provvedimenti del Carroz. Gli Stamenti deliberano alla fine di chiedere al viceré di comunicare tempestivamente al governatore di Alghero di evitare di impartire disposizioni che turbino la cittadinanza algherese e contem-poraneamente di esigere dallo stesso Carroz una esauriente relazione sulle ragio-ni che lo hanno indotto a prendere quei preoccupanti provvedimenti.
Addì 25 marzo 1796. F c. 23
i Subito dopo questo verbale alla c. 16 del Brogliaccio segue la dicitura, cancellata con tratti dí penna: «Addì 11 marzo 1796. / Radunatisi tutti i tre Stamenti»; non si possiede pe-rò il verbale di quella data; seguono le cc. 16-17v. bianche. Nella c. 18 la dicitura: «Addì 14 marzo / Radunatisi gli Stamenti acclesiastico, e militare senza giudice», senza seguito. Dopo la c. 18v. bianca, nella c. 19 si trova la dicitura: «Addì 16 marzo», cui seguono le cc. 19v.-20v. bianche; a c. 21 la dicitura: «Addì 21 marzo 1796» cui seguono le cc. 21-22v. bianche;
segue quindi nella c. 23 il verbale del 25 marzo, per cui vedi doc. 589.
2 Il verbale s'interrompe a questo punto ed è l'ultimo, tra quelli conservati nel Fondo Aymerich, Stamento Militare, della deputazione dei Monti granatici e nummari.
Non essendo intervenuto il numero sufficiente dei membri componenti que-st'illustrissimo Stamento militare, ove sono concorsi, che solo nove soggetti, si è giudicato opportuno, che mentre gli oggetti della presente seduta sono stati agitati in altra sessione, si debbano i prefati membri unire agli altri due Sta-menti ecclesiastico, e reale, che trovansi leggittimamente radunati nel salone di questo Palazzo arcivescovile, luogo solito per la unione dei tre Stamenti, ed essendosi ciò in quella forma effettuato si è dato principio alla lettura del di-spaccio del giudice alternos don Giammaria Angioi, il di cui contenuto tutto si agira sulle savie provvidenze lasciate a favore del Capo di Sassari dal predetto signor giudice Alternos, per mantenere il buon ordi[ne, la] giustizia, e la pub-blica tran[quillità], qual lettura è servita [di grande] compiacenza agli Sta-menti [suddetti] ed alla parte di questo Stamento, ch'è stata presente.
Nella stessa maniera si è letta una lettera del magistrato civico di Sassari, di-retta ai tre Stamenti, ove gli ringrazia dell'interessamento preso a pro di quella F c. 23v. città / per farle ottenere la dalla medesima chiesta tratta di grano, come pure sulla spedizione di quel numero di cannonieri, che abbisognano per instruirne alcuni in essa città, e per mettere in assetto i cannoni esistenti nella torre di Porto Torres; come rilevasi dalle precedenti sessioni.
Allo stesso contesto si è letta la risposta coerente alla precedente lettera pro-gettata dalla deputazione ordinaria, ed essendo stata approvata si è mandato unirsi copia agli atti degli Stamenti.
Parimenti è stata letta una lettera del magistrato civico d'Alghero, in cui oltre al ragguagliare Sua Eccellenza dell'agitazione, in cui trovar si potrebbe quel popolo se si devenisse all'asportazione fuori di quella città di porzione alcuna delle armi ivi esistenti, come erasi deliberato dal governo in vista delle instanze degli Stamenti, fa viva instanza perché vengano riattate quelle, che abbisogna-no d'accomodamento, abbisogna-non potendosene altrimenti servire in caso d'un'urgente necessità; la quale non potrebbe sembrar molto lontana, attese le circostanze della viva guerra, che tuttora si mantiene tra la Francia, ed il nostro sovrano. / F c. 24 Coerentemente al contenuto della surriferita lettera. il signor cavaliere don
Bartolommeo Simon si ha fatto una premura di leggere altra lettera dello stes-so magistrato civico al medesimo diretta, ove lagnandosi, che i preparativi mi-litari fatti in questi scorsi giorni da quel signor governatore hanno sconvolto, ed agitato la maggior parte di quel popolo, ignorandosene i motivi, per cui vengono praticati, mentre ha dovuto trasportare i cannoni, che trovavansi nel-le batterie, che riguardano il mare, da dove piuttosto potrebbe temersi di qualche assalto, e collocargli in quelle verso terra, come in atto di aspettare i nemici da quella parte, lo prega a volerlo comunicare agli Stamenti, e per mez-zo dei medesimi si preghi Sua Eccellenza a dare i suoi ordini affinché il prefa-to signor governaprefa-tore nel restituire ogni cosa nel pristijno] staprefa-to desista da ulteriori movi[mentri allarmanti il popolo 2.
' Le integrazioni sono del curatore; un lembo del margine destro della carta è caduto.
2 Vedi doc. 589/1. Il corsivo è nel testo originale.
I prefati Stamenti hanno preso in grandissima discussione un siffatto oggetto, pensandosi da una parte all'intranquillità, che avran potuto cagionare negli
animi di quelli abitanti tai preparativi; d'altra / parte non potendosi presume- F c. 24v.
re, che i medesimi siansi potuti fare da quel signor governatore per sinistra in-tenzione, essendo stata bastantemente sperimentata la fedeltà, zelo, ed attacca-mento al sovrano non meno, che alla patria, sono entrati in senso che per ap-pagare le brame di quel magistrato civico si preghi Sua Eccellenza affinché scrivendo a quel governatore nel fargli sentire di dover sospendere qualunque preparativo, debba render ragione di quei fatti finora, e del fine, a cui sono in-dirizzati 1; come così lo han risolto i preaccennati due Stamenti con annuenza dei membri di questo Stamento, che sonosi trovati presenti 2.
589/1