propa-ganda antifeudale di cui si è fatto portavoce l'avvocato Gavino Fadda, che in di-versi villaggi del Capo settentrionale sta diffondendo massime contrarie alla co-stituzione del Regno e incoraggiando i consigli comunicativi a redigere gli atti notarili degli «strumenti d'unione», con cui esse esprimono la volontà di non più sottostare alla giurisdizione feudale, dalla quale dichiarano di voler essere li-berati mediante riscatto, ossia mediante il pagamento di un equo indennizzo ai rispettivi feudatari.
T c. 421 Promemoria 1.
I tre ordini del Regno non possono abbastanza commendare la saviezza, e lo zelo dei villici e del comune di Sedini, mercé cui oltre di non essersi lasciati sorprendere dai maligni suggerimenti, e dalle imposture dell'avvocato Gavino Fadda, che temerariamente osò prevalersi del nome autorevole
dell' Alternos
dell'Eccellenza Sua per poterli in tal guisa sedurre con più autorevolezza, o farli con ciò determinare ad aderire alle sue indegne proposte, trovansi pure disposti a difendersi anche colla forza da chiunque ardisca anche con minac-ce, con violente persuasioni, od in altro modo indurli al rovescio dell'attuale sistema del Regno uniforme alla sua fondamentale costituzione.i Titoletto c. 423v.: Stamenti, 22 aprile 1796.
Sì fatta savissima condotta, e valorosa rivoluzione in un oggetto della maggio-re importanza, e delicatezza siccome esige dai rassegnanti lode, e commenda-zione, merita pure da Sua Eccellenza insieme alle dimostrazioni di gradimen-to, che ne potrà fare loro pervenire in un suo foglio diretto al sindaco, e
consi-glio di esso villaggio, la precisa soministranza di quei lumi, che valevoli / a T c. 421v.
metterli al chiaro delle vere intenzioni del governo, e degli Stamenti, contri-buiscano in ogni, e qualunque somigliante occorrenza nel liberarli dalla sedu-zione, e dall'inganno a determinargli senza timore di contraddire, od opporsi a questo superiore governo alle più opportune deliberazioni, e più conducenti al maggiore pubblico bene, ed al migliore servizio di Sua Maestà. Epperò i tre ordini sono in senso, che l'Eccellenza Sua possa indirizzar loro la lettera, che hanno l'onore di progettarle.
Lettera pel consiglio di Sedini:
«Con somma mia soddisfazione ho letti i sensi di perfetta ubbidienza, e suddi-tizio attaccamento espressi nel loro foglio delli 17 del corrente: e mentre deb-bo a nome di Sua Maestà, cui non lascierò ignorare e l'attività del loro zelo, e la saviezza della loro condotta pel suo reale sevizio, prevenirle delle assicuran-ze del suo pieno gradimento, mi fò dal mio canto un vero piacere di assicurar-gli altresì della parziale mia considerazione a loro riguardo nelle occorrenze, che saranno per presentarmisi.
Ad ogni buon fine però debbo loro significare, che in avvenire eziandio non si lascino sorprendere da / chicchessia, che si qualifichi spedito da me, o dall'AL- T c. 422
ternos residente in Sassari per qualunque oggetto anche riguardante l'ammini-strazione della giustizia, ed il servizio di Sua Maestà, né gli prestino credenza alcuna ove non esibisca, e consegni ordine in iscritto, e ciò in modo a non po-tersi dubitare dell'autorità del medesimo a termini delle due mie circolari, delle quali unisco copia.
E quantunque non credo possibile, che siavi alcuno temerario a segno, che osi muovere i popoli gli uni contro gli altri, e molto meno, che possa spedirsi for-za contro quel comune, o contro qualunque altro, che imitando il lodevole ze-lo, e loro esempio si resista alla stipolazione di simili instromenti, che diretta-mente si oppongono alle reali intenzioni, ed alla legittima costituzione di que-sto Regno, qualora la seduzione, e sedizione di siffatti spiriti torbidi, e ribelli al principe giungesse a segno di congregare truppe di gente per procedere con ostilità contro di loro, o contro qualunque altro comune pel succennato, o si-mil motivo, in tal frangente soltanto non saprò disapprovare la da loro presa risoluzione di difendersi colle armi contro gl'ingiusti aggressori con recarne a me ed al suddetto mio Alternos col mezzo di due espressi subitamente l'avviso.
/ Affinché poi siffatte mie intenzioni sieno note a tutto quel dipartimento, il T c. 422v.
quale è mia mente, che presti loro il necessario soccorso in tali, e simili occor-renti; ordino col presente all'ufficiale di giustizia Gavino Lombardo, ed in di lui assenza allo scrivano Antonio Nasini Gazano, che unitamente al sindaco, e consiglio le facciano in debita forma pervenire ai ministri, e consigli comunita-
tivi non pure di quel dipartimento, che dei villaggi circonvicini coll'obbligo al-tresì di accertarmi al più presto possibile di averlo così eseguito.
Dio li conservi ecc.».
Con quest'espediente, che ravvisano i tre ordini il più conveniente, e più adat-tato alle circostanze, si lusingano, che potrà ottenersi non solo la tranquillità, e la calma di quei villici, ma eziando, che non siano sedotti dai perturbatori del buon ordine.
Cagliari li 22 aprile 1796.
L'abate di San Giovanni di Sinis prima voce dello Stamento ecclesiastico, il marchese di Laconi prima voce dello Stamento militare, Michele Humana pri-ma voce dello Stamento reale.
599/6 1796 aprile 22, Cagliari.
I tre Stameng a seguito dell'arresto di diversi religiosi praticato a Sassari dal vicario generale Salvatore Roig invitano il viceré a richiamare quel vicario perché eviti in futuro di emanare simili provvedimenti, che recano grave pregiu-dizio al decoro della religione.
T c. 426 Promemoria t.
I tre ordini del Regno in seguito a vari indubitati riscontri, che gli assicurano dell'arresto praticato a danno di molti sacerdoti della città, e diocesi di Sassari anche qualificati e per impiego, e per grado, riflettendo, che negli attuali torbi-di, in cui l'agitazione, la facilità di giudicare e gli artifizi, che si mettono in opra dal perverso privato spirito di vendetta, mentre cagionano agli arrestati gravissi-mi pregiudizi possono contribuire di molto a digravissi-minuirsi sempre più col credito il rispetto dovuto ai ministri dell'altare, d'onde insensibilmente viene prodotto un certo tal quale disprezzo della religione medesima, dal di cui rovescio è inse-parabile la rovina dello Stato, credono di lor dovere di eccitare la religiosità di Sua Eccellenza all'oggetto di far sentire a quel vicario generale decano don Sal-vatore Roig, che in avvenire senza passare all'arresto di sacerdoti, o regolari per le sparlate, o discorsi, che loro si attribuiscono contrari all'attuale sistema di go- T c. 426V. verno, od in odio di alcune persone che le compongono metta in opra / quelle ammonizioni salutari solite praticarsi dai superiori più prudenti, e più zelanti, anche in casi più gravi, e che previe le medesime passi alla liberazione di quel-li, che si trovassero arrestati per somigliante motivo, giacché non dissimile fu la condotta dei rassegnanti in eguali, e forse più critiche circostanze, troppo stan-do loro a cuore la venerazione stan-dovuta alla religione, ed ai di lei ministri.
Cagliari li 22 aprile 1796.
L'abate di San Giovanni di Sinis prima voce dello Stamento ecclesiastico, il marchese di Laconi prima voce dello Stamento militare, Michele Humana pri-ma voce dello Stamento reale.
Titoletto c. 427v.: Stamenti, 22 aprile 1796.