arci-vescovile, «separato in tutto dallo Stamento reale».
F c. 3v. Addì 24 febbraio 1796.
Radunatosi quest'illustrissimo Stamento militare in unione degli altri due illu-strissimi, e reverendissimo Stamento ecclesiastico, e reale nel luogo, e forma solita dalla deputazione ordinaria sono state lette le lettere apprenzionate nel-l'ultimo ordinario di terraferma state rimesse per ordine del governo da Sassa-ri in numero [di] 14, tra le quali una, che sebbene anonima si è ravvisata al ca- F c. 4 rattere / essere propria di
monsieur
Tapparelli già sottosegretario di Stato in secondo in questa regia Segreteria di Stato, diretta all'indirizzo al direttore Mora di Sassari, ove gli fa confidenza di essere stato suo maneggio il ritardo degli ultimi due dispacci di Sardegna per Torino.Il contenuto di questa lettera ha determinato quest'illustrissimo Stamento mili-tare non meno, che gli altri due Stamenti ecclesiastico, e reale a dover conser-vare la suddetta per farne a tempo, e luogo l'uso, che si stimerà conveniente.
È stata presa in considerazione una rassegnanza del notaio Antonio Manca al-tro dei deputati per la pubblicazione delle note circolari, il quale facendo pre-senti le fatiche sofferte in una sì spinosa commissione, spererebbe nella buona grazia degli Stamenti di venirgli accordata un'altra competente gratificazione a più del tanto, che ha percevuto in abbuonconto prima della partenza; quest'il-lustrissimo Stamento, come pure gli altri due ecclesiastico, e reale hanno una-nimemente risoluto, e combinato nella somma di scudi 50 da avanzarsegli da codesto Stamento militare.
Dal fabbro Francesco Antonio Piu mediante un promemoria indirizzato a que-st'illustrissimo Stamento militare si chiede di venir soddisfatto della fondita del cannone travagliato a conto di detto Stamento, il quale circa tale oggetto ha deliberato doversi rimettere alla risoluzione portata dagli atti di quell'epoca per riguardo al contratto, e che si verifichi il quantitativo della materia da esso Piu aggiuntagli oltre quella somministratagli dallo Stamento medesimo.
Essendosi fatta lettura d'una supplica del tenente d'artiglieria Francesco Ari, il quale essendogli stata sospesa la paga di sette reali, e mezzo, che se gli corri-spondeva dalla cassa di Strade, e Ponti, implorerebbe i buoni uffizi degli Sta-menti per venir impiegato nell'attendenza di Ponti, e Strade con una compe-tente paga, e condecorato d'una pacompe-tente interinale di vice direttore. Lo Sta-mento militare insieme agli altri due Stamenti essendo ben informato della ca-pacità, e mente del soggetto ha trovato a proposito di doverlo raccomandare a Sua Eccellenza perché venga occupato nella costruzione, e riparazione di stra-de, e ponti con assegnargli fin d'ora a tale oggetto una competente paga dal fondo di Ponti, e Strade'.
i Vedi verbale successivo del 26 febbraio e doc. 580/1.
Lo Stamento ecclesiastico per mezzo dell'illustrissimo, e molto reverendo si-gnor abate di San Giovanni di Sinis prima voce ha fatto sentire aver egli deli-berato di tenere nell'avvenire le sue sedute nella solita sacristia del duomo.
In vista di tale eccitamento, questo illustrissimo Stamento ha deliberato do-versi radunare d'or in avanti nella stanza immediata a questo salone, separato in tutto dallo Stamento reale; e così è terminato il presente congresso. 1 /
579 1796 febbraio
25,
Cagliari (Palazzo arcivescovile).In data odierna la seduta dello Starnento militare è andata deserta.
Addì 25 febbraio 1796. F c. 4v.
Non vi è stata sessione per difetto di competente numero di soggetti stamen-tari.
580 1796 febbraio 26, Cagliari (Palazzo arcivescovile).
Lo Stamento militare, alla presenza di soli dieci membri, esamina una me-moria al viceré ed una lettera del consiglio comunitativo di Tempio che chiede la sostituzione dell'avvocato Fancello Belleudi con l'avvocato Lucifero Mura nel-l'ufficio di delegato regio di quel dipartimento. La deputazione ordinaria presen-ta una richiespresen-ta di gratifica in favore di don Giovanni Fakhi, uno dei commissa-ri per la pubblicazione delle note circolacommissa-ri sui gravami feudali, che durante la missione ha contratto una grave malattia.
Addì 26 febbraio 1796. Fc.4v.
Non ostante non siano intervenuti i membri di questo Stamento in numero sufficiente, essendo soli dieci, pur nondimeno sulla premura della spedizione della posta non si è potuto differire la lettura delle seguenti pezze.
Una memoria relativa alla pezze comunicate da Sua Eccellenza in quest'ulti-mo ordinario.
Altra relativa alla domanda del tenente Ari 2.
Un piego stato consegnato dal dottor Melis Atzeni diretto all'illustrissima pri-ma voce di questo Stamento, il quale sviluppatosi si è ravvisato sottoscritto dal consiglio comunitativo di Tempio, che sí protesta non essere in realtà vero lo stato di tranquillità di quel dipartimento rappresentato dal solo sindaco senzintelligenza degli altri membri del consiglio; implora l'interessamento de- nell'attendenza di Ponti, e Strade con una competente paga, ... separato in tutto dal-lo Stamento reale, e così è terminato il presente congresso.] in margine tutta questa parte del verbale.
2 Vedi doc. 580/1.
gli Stamenti perché all'avvocato Fanzello uomo troppo dabbene venga surro-gato in qualità di delesurro-gato l'avvocato Mura uomo attivo, e capace, e che cono-sce l'indole di questi villici, che altra volta ha governato.
Dalla deputazione ordinaria sono stati. esposti i meriti di don Giovanni Falchi altro dei deputati per la pubblicazione delle note circolari, per venirgli accor-data una gratificazione corrispondente al suo grado e carattere, ed alle fatiche sofferte nella sua malagevole commissione, per cui ne ha riportato una gravis-sima malattia; si è convenuto dai pochi membri, ch'erano presenti nella som-ma di scudi cento oltre i cinquanta già percevuti anticipatamente essendosi in seguito partito ciascuno [alla] sua casa. /
580/1 1796 febbraio 26, Cagliari.
I tre Stamenti esprimono parere favorevole per l'impiego del tenente di arti-glieria Francesco Ari presso l'Azienda di Ponti e Strade.
T c. 368 Promemoria j.
Relativamente alla supplica di Francesco Ari di questa città, che Sua Eccellen-za si è compiaciuta comunicare ai tre ordini del Regno, i medesimi han dovu-to rilevare, che il ricorrente sì per essere stadovu-to moldovu-to tempo impiegadovu-to nelle at-tendenze, e direzioni riguardanti la formazione, o riattamento de' ponti, e del-le strade, e per avere ne' subiti esami dati saggi non equivoci della sua abilità, e capacità all'uopo è meritevole de' favorevoli riguardi del governo, e del pub-blico. Al che accoppiandosi di essere cessata la ragguardevole, e fors'anche su-perflua paga, che dalla cassa de' Ponti, e Strade si corrispondeva al direttore Moia, e Mercantini sono i rassegnanti entrati ben volentieri nel sentimento, che Sua Eccellenza potrebbe degnarsi assegnare all'additato Ari, e sull'anzi-detta cassa quel corrispettivo annuo, che crederà conveniente, onde poter egli T c. 368v. provvedere ai bisogni della sua sussistenza / e della sua famiglia, con l'obbligo però al medesimo, ed ordine alla giunta di quella azienda d'impiegarlo all'at-tendenza di quei ponti, i quali o si restaurassero, o di nuovo si costruissero.
Cagliari li 26 febbraio 1796.
L'abate di San Giovanni di Sinis prima voce dello Stamento ecclesiastico, il marchese di Laconi prima voce dello Stamento militare, Michele Humana pri-ma voce dello Stamento reale.
580/2 1796 febbraio 26, Cagliari.
I tre Stamenti esprimono al viceré il loro parere su diverse pratiche loro co-municate,. in particolare chiedono provvedimenti per una presunta frode ad ope-
Copia semplice in P, fasc. E, c. non numerata; ivi, fasc. G, c. non numerata. Il doc.
non è richiamato nel verbale.
ra di due commercianti tempiesi, approvano l'ammonizione irrogata all'arcipre-te di Ozieri, danno indicazioni sul modo di procedere per l'inchiesta legale con-tro il cavalier Porcile ed esprimono positivo apprezzamento per gli amministra-tori dell'ospedale di Oristano venuti in soccorso del consiglio civico di quella città con il prestito di una somma di cui aveva bisogno.
Promemoria i. T c. 372
A vista delle pezze, che Sua Eccellenza si è compiaciuta comunicare ai tre or-dini del Regno, i medesimi han l'onore di rassegnarle:
Che dalla lettura delle informazioni assuntesi dal delegato di Tempio, e da questi trasmesse a Sua Eccellenza potrebbe rilevarsi, che a Salvatore Carcopi-no, ed Antonio Piras di detto luogo avrebbero forse commesso un monopolio circa il grano comperato in questa città, e colà trasportato pe' bisogni urgenti di quella popolazione; nel qual caso sarebbero essi meritevoli di gastigo.
Quindi i rassegnanti sono in senso, che Sua Eccellenza potesse degnarsi co-municare al magistrato della Reale Udienza le anzidette informazioni per sug-gerirle quelle provvidenze, le quali saranno conformi a ragione, e giustizia.
Che mentre con piacere si è sentito, che il signor governatore d'Alghero con
la / prima opportunità d'imbarco trasmetterà qui i 250 fucili giusta i prece- T c. 372v.
denti ordini di Sua Eccellenza al medesimo dati, credono che sarebbe anche conveniente comandare allo stesso signor governatore, che nella medesima occasione rimetta pure 250 bandoliere, ed altrettante baionette coi loro cintu-roni, giacché tanto le reclute del reggimento Sardegna, che buona parte delle compagnie leggiere sono egualmente sforniti di fucili, che di esse bandoliere, e baionette, le quali altronde sembra, che dovrebbero esservi in Alghero di quelle, che usavano le compagnie franche.
Che potrebbe Sua Eccellenza rispondere all'arciprete di Ozieri, che Sua Ec-cellenza usa verso il medesimo un tratto di condiscendenza, restringendosi ad ammonirlo seriamente, che all'avvenire si astenga d'intromettersi negli affari di governo, e molto meno di censurare le provvidenze del medesimo, e le de-liberazioni degli Stamenti; i quali non già da falsi rapporti, ma altresì da qual-che pezza scritta dallo stesso arciprete furono convinti delle non plausibili, ed affatto riprovabili espressioni usate dal medesimo a loro riguardo.
Che per iscansare, che i testi della Maddalena si trasferiscano a Tempio, onde essere / esaminati sull'accusa fatta al signor cavalier Porcile, e non cagionar lo- T c. 373 ro delle spese, e del disaggio; mentre il signor cavaliere avvocato don Michele Sardo per motivi di salute non può recarsi in quell'isolotto sebbene ripieno di zelo pel regio, e pubblico servizio, credono i rimostranti, che Sua Eccellenza nel rispondere al medesimo Sardo dispensandola dalla incaricatali commissio-ne si compiaccia delegare all'uopo l'avvocato Lucifero Mura, il quale potreb-be per tale oggetto trasferirsi in detto isolotto della Maddalena.
Titoletto c. 373v.: Stamenti. Grani di Tempio, Carcopino — Fucili di Alghero arciprete d'Ozieri — giunta dello spedale per l'imprestito alla città d'Oristano, 26 febbraio 1796.
E finalmente rilevano, che merita ogni commendazione il zelo, e la prontezza con cui la giunta dello spedale di Oristano si è prestata ad imprestare a quella cassa civica la somma necessaria per restituire agl'incettatori sassaresi il dena-ro impiegato nella nota compra del grano, che il consiglio civico di detta città di Oristano ha creduto necessario a quella popolazione. Ha con ciò dato una pruova non equivoca dell'interessamento, che quella prende pel pubblico be-ne, e perciò merita altresì l'approvazione di Sua Eccellenza per fare il surrife-rito imprestito.
Cagliari li 26 febbraio 1796.
L'abate di San Giovanni di Sinis prima voce dello Stamento ecclesiastico, il marchese di Laconi prima voce dello Stamento militare, [Michele] Humana prima voce dello Stamento reale.