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I tre Stamenti esprimono parere favorevole per la concessione dei riforni- riforni-menti di generi alimentari alle barche coralline da parte del magistrato civico di

Alghero.

Promemoria 2. T c. 376

Relativamente alla supplica della città di Alghero da Sua Eccellenza comuni-cata a' tre ordini del Regno, i medesimi pregano Sua Eccellenza a degnarsi or-dinare a' negozianti provveditori delle coralline, perché giusta il solito pensino alla provvista del grano per le medesime, come si supplica, incaricandone al-l'uopo quel governatore.

Cagliari li 19 febbraio 1796.

L'abate di San Giovanni di Sinis prima voce dello Stamento ecclesiastico, il marchese di Laconi prima voce dello Stamento militare, Michele Humana pri-ma voce dello Stamento reale.

Titoletto c. 337v.: 19 febbraio 1796 Copia di promemoria scritto dai Stamenti a Sua Eccel-lenza in risposta a quello umiliato da monsignor arcivescovo di Sassari alla medesima Sua EccelEccel-lenza in data 7 febbraio 1796, che è qui unito; copie semplici in P, fase E, c. non numerata; ivi, fasc.

G, c. non numerata.

2 Copia semplice in P, fasc. G, c. non numerata.

573 1796 febbraio 20, Cagliari (Palazzo arcivescovile).

I tre Stamenti e numeroso pubblico ascoltano la lettura del piano annonario per la città di Cagliari illustrato dall'avvocato Efisio Luigi Pintor Sirigu.

F c. 3v. Addì 20 febbraio 1796.

Radunatosi quest'illustrissmo Stamento militare nel luogo, e forma solita uni-tamente agli altri due Stamenti ecclesiastico, e reale, e con un gran concorso di popolo di ogni classe, e ceto civile, dall'avvocato Effisio Luigi Pintor è stato letto il piano della sistemazione dei viveri in questa capitale, e senza prendere su di quello risoluzione alcuna veruno degli Stamenti si è sciolto il congresso.

574 1796 febbraio 20, Cagliari (casa del canonico Sisternes).

La commissione stamentaría eletta nel novembre 1795 con l'incarico di ve-rificare la situazione finanziaria dei Monti frumentari e nummari e dell'Azien-da dei Ponti e Strade decide di nominare un segretario, chiede la surrogazione dell'avvocato Humana con l'avvocato Cadeddu, segnala l'opportunità di tenere le riunioni nella sede del Censorato generale e di poter esaminare gli atti,. si pro-nuncia per la rimozione del depositario del Monte granatico di Nulvi.

F c. 1 L'anno del Signore 1796, ed alli 20 del mese di febbraio 1.

Essendo stato uno dei primari oggetti, che gli Stamenti ebbero in mira fin dal mese d'ottobre ultimo scorso, ed anche prima, il venire in chiarimento del quantitativo dei fondi pubblici, che esistono realmente in tutto il Regno sulle aziende dei Monti granatici, e nummari, come anche di quelli di Ponti e Stra-de, e dovendosi ciò necessariamente effettuare sia per secondare le reali de-terminazioni spiegate nei suoi regi viglietti, sia ancora per appagare il pubbli-co, che ne ha fatto mai sempre delle continue instanze, unanimemente delibe-rarono supplicare Sua Eccellenza il signor viceré affinché ne ordinasse la resa dei conti da' rispettivi loro amministratori, e segnatamente dal censore genera-le dottore don Giuseppe Cossu; e quindi nei 13 suddetto ottobre rassegnaro-no alla prefata Eccellenza Sua un promemoria, ove nel suggerirli i mezzi, con cui poter sovvenire ai bisogni della regia cassa, se gli faceva anche cenno del presente oggetto; ed in appresso con altro promemoria dei 12 successivo no-vembre nel proporle la nomina, che avevano gli Stamenti suddetti stimato, e prescritto per dover intervenire alla reddizione dei summentovati conti, gliene replicarono nuovamente le instanze.

F c. lv. Sua Eccellenza avendo considerato il vantaggio, che da siffatta / operazione sarebbe per ridondare tanto al pubblico, come al regio servizio, ha di buon grado accondisceso, ed approvato la proposta nomina di deputati; anzi con

i Vedi nota 1 p. 2260.

sua promemoria dei .2 medesimo suddetto novembre gli ha autorizzati a po-ter procedere a tutti quelli atti giuridici, che stimassero all'uopo per metpo-tere in totale esercizione quanto sovra; com'è da vedere in detto promemoria, che per copia autentica si unisce ai presenti atti.

Quindi la deputazione pel succennato oggetto stabilita, e autorizzata come so-vra, composta delle illustrissime rispettive tre prime voci degli Stamenti, che lo sono l'illustrissimo e molto reverendo signor abate di San Giovanni di Sinis per l'ecclesiastico, l'illustrissimo signor marchese di Laconi pel militare, l'illu-strissimo signor avvocato Salvatore Cadeddu pel reale con intervento eziandio degli altri deputati, che sono stati a tal effetto prescelti, e sono gl'illustrissimi, e molto reverendi signori canonici don Pasquale Manca, [canonico] Deplano, e dottore don Pietro Maria Sisternes de Oblites per parte dello Stamento ec-clesiastico, gl'illustrissimi signori cavalieri don Ignazio Musso di Castelamon-te, e don Nicolò Guiso per parte del militare, e gl'illustrissimi signori avvocati Carlo Maria Carta Sotgiu, Efisio Luigi Pintore pel reale, avendo riflettuto, che non potrebbe divenirsi ad una legale recognizione di conti senza l'assistenza d'un attuaro, ossia segretario pella compilazione degli opportuni atti, passò in primo luogo / all'elezione del medesimo, avendo fatto quella ricadere nella F c. 2 persona dell'infrascritto notaio Pasquale Mura pro segretario dello Stamento militare, cui ha creduto doverseli affidare tutte le scritture, e pezze relative al suddetto incarico.

Epperò radunatisi i sunnominati soggetti componenti la presente deputazione ad eccezione del signor canonico Deplano, ed avvocato Effisio Luigi Pintore per essere ammalati, e dell'avvocato Carta Sotgiu per trovarsi occupato nel suo impiego di amostassen, sonosi occupati in primo luogo ín discutere alcuni oggetti relativi alla medesima deputazione, e sono:

1° — Ch'essendo sottentrato in qualità di prima voce dello Stamento reale in luogo dell'avvocato Salvatore Cadeddu il cavaliere Michele Humana, che tro-vasi giurato capo di questa città, non parrebbe conveniente, che concorresse egli alle presenti congreghe in qualità di prima voce dello Stamento reale sud-detto mentre trovasi impiegato in qualità di tesoriere del Monte nummario di questa città, e dell'Azienda di Ponti e Strade, epperciò contabile verso la me-desima, su cui deve occuparsi in questa deputazione; ha pertanto la medesima deliberato pregare Sua Eccellenza, affinché invece del prefato Humana venga surrogato il surriferito avvocato Cadeddu, e tantoppiù perché essendo inter-venuto come giurato capo nello scorso anno alle congreghe degli Stamenti, sa-rebbe più d'ogni altro informato degli oggetti 2.

2° — Che mentre la deputazione non ha luogo fisso, ove / poter stabilire le F c. 2v.

sue radunanze, essendosi veduta costretta congregarsi per questa sera nella presente casa del prelodato canonico Sisternes, ed avendo stimato, che nessun altro luogo sarebbe più a proposito come quello dello stess'ufficio del Cen-

i Spazio nell'originale per inserirvi successivamente la data.

2 Vedi doc. 577/1.

sorato generale, ha determinato doversi pregare Sua Eccellenza affinché venga dalla medesima ordinato al prefato signor censor generale di tener pronta una stanza di dett'uffizio, ove la deputazione suddetta, o parte di essa vi si possa portare nei due giorni d'ogni settimana, cioè il martedì, e sabato sera, ed in quelli altri, che l'urgenza del caso lo richiedesse.

3° — Che, avendo pensato per andare con accerto nelle sue operazioni la pre-sente deputazione esser necessario avervi presenti tutti i libri mastri, registri, ed altre pezze di dett'uffizio relative all'amministrazione di essa azienda, venga eziandio dalla prelodata Eccellenza Sua ordinato al sacerdote Antioco Caj medda assistente nel medesimo ufficio perché alle occorrenze gli debba pre-sentare alla deputazione, od a parte di essa.

In seguito si è stesa, letta, ed approvata l'opportuna memoria, e quindi sotto-scritta da tutti i membri della stessa deputazione per presentarsi a Sua Eccel-lenza, di cui n'è stato incombenzato il signor canonico don Pasquale Manca.

4° — Si è passato inoltre alla discussione d'un ricorso della comunità di Nul-vi, il quale essendo stato letto in una seduta degli Stamenti, essi deliberarono F c. 3 / sul riflesso d'esser il contenuto affare relativo ai Monti, doversi comunicare alla presente deputazione, perché dopo fattivi sopra gli opportuni riflessi fosse in grado di suggerire a Sua Eccellenza quelle provvidenze, che stimerebbe sul proposito. E mentre in esso ricorso si contengono vari oggetti, su cui non si può tutto d'una volta prendere le dovute risoluzioni, ha stimato doversi per ora restringere alla disamina del solo articolo, in cui esso comune si duole, che il depositario attuale del Montè granatico di quel luogo trovasi occupan-do quell'impiego pel lungo spazio di quasi vent'anni, non ostante vi siano tra quei vassalli altri molti soggetti capaci, e benemeriti di poter cuoprire esso po-sto, oltreché in sì lungo tratto di tempo non ha finora detto depositario reso i conti della sua amministrazione; motivo per cui ha eccitato un universale mal-contento di quelli abitanti in di lui odio talmente, che si teme di qualche po-polare emozione.

La deputazione avendone discusso ampiamente la materia, ed avendo avuto anche presente il regio regolamento dei Monti, ove, sebbene permetta potersi confermare nell'impiego il so etto, che lo cuopre, dopo compito il primo triennio, dovendosi ciò interpretare nel caso di non esservi altri soggetti capaci nel luogo per occuparlo, prescrive per altro la rimozione nel caso di non aver reso i dovuti conti della sua amministrazione, è entrata in senso, che si debba pregare Sua Eccellenza perché ordini alla giunta locale di detto villaggio dí do-ver sul campo passare alla nomina di altro depositarlo, costringendo eziandio F c. 3v. allo / stesso tempo l'attuale depositario alla dazione dei dovuti conti: e per evi-tarsi somiglianti sconcerti che potrebbero da sì fatta causa [originarsi] in altri luoghi ordinarsi al signor censore generale di dover presentare nella Segreteria di Stato una nota specifica dei soggetti impiegati in tutti i Monti del Regno, co-me pure del tempo, che si sta dai co-medesimi cuoprendo il loro rispettivo posto:

e dopo una tale risoluzione si è terminata la presente seduta, ed in fede ecc.

574/1 1796 febbraio 21, Cagliari Il viceré affida a Sebastiano Meloni di Laconi l'incarico di pubblicare le cir-colari degli Stamenti e del viceré sui diritti feudali controversi nei villaggi di Ge-noni Nuragus e Nurallao.

Sebastiano Meloni, che è incaricato di consegnare la circolare delli Stamenti P c. n.n.

stampata di mia approvazione, è parimenti incaricato di far pubblicare nei vil-laggi di Gennoni, Nuragus, e Nurallao un'altra mia dei 25 scaduto settembre scorso anno, riguardante la volontaria rinuncia, e sospenzione dell'esazione d'alcuni dritti feudali controversi proposta dai signori feudatari, e loro procu-ratori generali. È quindi mia intenzione, che ogni ministro di giustizia cui verrà fatta ostenzione dalla presente, non solamente non impedisca al prefato Meloni l'eseguimento delle sue incombenze, ma eziandio gli presti tutto l'ausi-lio, di cui la richiederà per detto eseguimento i.

Cagliari li 21 febbraio 1796. Don Filippo Vivalda.

[Indirizzata] A Sebastiano Meloni di Laconi.

575 1796 febbraio 22, Cagliari (Palazzo arcivescovile).

In data odierna la seduta degli Stamenti è andata deserta.

Addì 22 febbraio 1796. F c. 3v.

Per mancanza di membri stamentari non si è avuta sessione.

576 1796 febbraio 23, Cagliari (Palazzo arcivescovile).

In data odierna la seduta degli Stamenti è andata deserta.

Addì 23 febbraio 1796. Fc.3v.

Neanche in questo giorno si è avuta sessione per non essere concorsi in nu-mero sufficiente i membri stamentari.

577 1796 febbraio 23, Cagliari (casa del canonico Sisternes).

La deputazione stamentaria sui Monti frumentari e nummari riunita in ca-sa del canonico Sisternes ascolta la lettura della risposta del viceré alla memoria in data 20 febbraio, sollecita la presenza alla prossima riunione del personale del Censorato generale per poter avere tutta la documentazione necessaria, esamina ancora il ricorso del villaggio di Nulvi.

P, fasc. E. Le carte successive sono le certificazioni della consegna delle circolari sui diritti feudali nei villaggi di Nurallao, Nuragus, Laconi, e Genoní tra il 26 e il 29 febbraio 1796. Il doc. non è richiamato nei verbali.

F c. 3v. Addì 23 febbraio 1796 al dopo pranzo i.

Radunatasi la presente deputazione composta di tutti i sunnominati membri congregatisi questo dopo pranzo ad eccezione del signor avvocato Carlo Ma-ria Carta Sotgiu, in di cui vece non è stato tuttora dallo Stamento reale surro-gato altro membro, com'erasi stabilito, e non ostante ne sia il medesimo stato inteso, nella stessa casa del prelodato signor canonico Sisternes per non esse-re stata per anco approvata la stanza chiestasi nell'ufficio del Censorato gene- rale.

1° — Il signor canonico don Pasquale Manca ha dovuto render conto d'aver presentato a Sua Eccellenza la memoria, di cui era stato incombenzato nella precedente sessione. Coerentemente a questo si è letto un promemoria di Sua Eccellenza in data 22 febbraio diretto alla stessa deputazione, ove nell'assicu-rare di aver dato gli ordini opportuni relativamente agli oggetti contenuti nella

F c. 4 memoria della deputazione dei 20 dell'andante, autorizza / il signor avvocato Cadeddu a dover intervenire alle presenti congreghe in vece del cavaliere Mi-chele Humana per le ragioni nella suddetta memoria accennate, come il tutto aparisce da detto promemoria, che si unisce ai presenti atti 2.

2° — Avendo pensato la deputazione, che nel cambiarsi sabato al dopo pran-zo alla stanza, che le verrà destinata nell'uffizio del censore generale coerente-mente agli ordini di Sua Eccellenza, non potrebbe dar mano agli oggetti sen-z'aver presenti i regolamenti, registri, libri, ed altre pezze relative, ha delibera-to, che nell'atdelibera-to, che verranno quelli chiesti dal sacerdote Antioco Camedda, venga il medesimo interpellato a presentare tanto il registro delle patenti, co-me pure la patente originale del censore generale; e nel caso asserisse quella di non esistere in suo potere, interpellarsi il prefato signor censore generale al-lo stesso fine, e nel caso di negativa pregarsi Sua Eccellenza ad ordinarne l'e-strazione d'una copia dal Razionale a spese di detto censore.

3° — Coerentemente a questa risoluzione è stato incombenzato l'infrascritto segretario di dover rendere avvisati tanto il predetto signor censore, nel caso fosse di suo piacimento, come pure il prefato sacerdote Camedda di dover in-tervenire alla seduta, che da questa deputazione terrassi sabato al dopo pran-zo nel surriferito luogo.

4° — Si è inoltre pensato quali debbano essere gli oggetti primari da intra-prendersi nell'immediata sessione del sabato, dopo che saranno stati già som-ministrati dal suddetto Camedda i summentovati libri e pezze, e si è risolto, che venga egli preliminarmente escusso, se sa, che si paghino dai rispettivi

F c. 4v. Monti del Regno centesime, ed avarie; quanto sia / il quantitativo di tale esa- ' La documentazione relativa ai verbali della deputazione sui Monti di soccorso con-tiene un'altra stesura di una parte di questo verbale con qualche significativa variante, tra cui l'ordine impartito al segretario Mura di avvisare il censore Cossu e l'impiegato Camed-da «a dover intervenire alla giunta, che terrassí sabato al dopo pranzo per la resa dei conti del riferito censore generale».

2 Vedi doc. 577/1.

zione; chi le esige, e per qual fine; ed in che uso vengano convertite ecc.

5° — Essendosi richiamato a nuovo esame il ricorso del comune di Nulvi sul-l'articolo, in cui chiede essere dispensato da ogni ulteriore prestazione di roa-día, e mezz'imbuti d'interesse a favore di quel Monte granatico, in vista di tro-varsi già completato íl fondo stabilito pel medesimo, la deputazione ha delibe-rato eccitarsi Sua Eccellenza a ordinare alla giunta diocesana a cui detta villa appartiene, perché indilatamente informi se siano, o no completati i fondi d'entrambi Monti granatico, e nummario, per potervi in seguito adattare le provvidenze, che saranno del caso; e non avendo altro oggetto da trattare ha stimato sciogliere la presente sessione, ed in fede ecc.

577/1 1796 febbraio 22, Cagliari.

In risposta alla memoria in data 20 febbraio, il viceré autorizza la surroga-zione dell'avvocato Humana con l'avvocato Cadeddu nella deputasurroga-zione sta-mentarza sui Monti frumentari e nummari.

Promemoria t. P c. n.n.

Nel rendere intesi i signori deputati degli illustrissimi Stamenti per la resa dei conti del signor censor generale d'aver dati gli ordini opportuni al prefato censor generale con promemoria del giorno d'oggi coerentemente alle instan-ze dei medesimi rassegnate con promemoria dei 20 cadente febbraio, li accer-to parimenti della mia adesione alla giusta dimanda degli stessi deputati di surrogare, come surrogo per deputato l'avvocato Salvatore Cadeddu in vece del giurato capo Michele Humana cavaliere che per li motivi rilevanti in esso promemoria / esposti, ho stimato opportuno di dispensare d'ogni intervento P c. n.n.

alla prefata deputazione come prima voce dello Stamento reale.

Dal Palazzo, li 22 febbraio 1796.

Don Filippo Vivalda.

578 1796 febbraio 24, Cagliari (Palazzo arcivescovile).

I tre Stamenti esaminano una lettera dell'ex sottosegretario di Stato Tapa-relli, indirizzata al direttore dell'ufficio postale di Sassari Giovanni Mora, in cui il funzionario piemontese rivela di aver ritardato ad arte la spedizione degli ulti-mi due dispacci di corte; deliberano un compenso in favore del notaio Antonio Manca, già commissario per la pubblicazione delle note circolari; esprimono il loro parere sull'istanza del muratore Piu e del tenente di artiglieria Ari. A parti-re dalla data odierna terminano le sedute congiunte dei tparti-re Stamenti avendo lo

i P, fasc. E, c. non numerata.

Stamento ecclesiastico deciso di tenere d'ora in poi le sue riunioni nella sacristia

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