Mancini e alla risposta del magistrato civico di Oristano, un'altra alla richiesta di passaporto da parte dell'arcivescovo di Sassari, una terza alla risposta degli Stamenti alla lettera di monsignor Melano. Vengono quindi lette due missive sulle quali non viene presa deliberazione alcuna.
F c. 3 Addì 19 febbraio 1796 Cagliari.
Radunatosi quest'illustrissimo Stamento militare in unione degli altri due Sta-menti ecclesiastico, e reale nel salone di questo Palazzo arcivescovile la depu-tazione ordinaria ha progettato, e letto la memoria relativa alle pezze lettesi nella seduta d'ieri 18 contenente tre paragrafi: cioè uno sulla rimessa degli schioppi d'Alghero, l'altro sulla supplica dell'avvocato Mancini, ed il terzo re-lativo alla risoluzione presasi sulla lettera del magistrato civico d'Oristano 2. Parimenti è stata letta la memoria relativa al chiesto passaporto di monsignore di Sassari 3; la lettera risponsiva a quella di monsignor Melano di Torino diret-ta; la risposta alla comunità di Nugues.
P, fasc. G, c. non numerata; titoletto: Copia di promemoria del conte Galli in data 20 gennaio 1796 da Torino.
2 Vedi doc. 572/1.
3 Vedi doc. 572/2.
Quest'illustrissimo Stamento militare uniformemente agli altri due Stamenti ecclesiastico, e reale avendo trovato le riferite memorie, e lettere conformi alle risoluzioni circa tali oggetti prese non ha potuto fare a meno di approvarle in ogni sua parte all'unanimità di voti.
Si è passato poi a leggere un articolo di lettera del cavaliere Porcile diretta a Sua Eccellenza ove la ragguaglia d'aver già spedito a questa volta i due consa- puti legni.
Finalmente una lettera della città di Alghero, in cui esponendo la mancanza del grano nella concorrenza delle coralline a quel porto, propone il mezzo, con cui poter occorrere ad una simile necessità, e si è, che si debba ordinare ai negozianti incettatori delle provviste per le medesime, che abbiano / da fa- F c. 3v.
re l'incetta di esso genere a qualunque costo, e da quel luogo, ove meglio po- tranno, non sembrando equitativo, che quella popolazione patisca per l'indo- lenza di questi; senza prendere parola gli Stamenti sui due ultimi capi si è sciolto il congresso
572/1 1796 febbraio 19, Cagliari.
I tre Stamenti comunicano al viceré il loro parere circa la questione della re-stituzione da parte del consiglio civico di Oristano di una somma versata dal magistrato civico di Sassari quale caparra per l'estrazione di una partita di grano poi non effettuata; circa il permanere dei motivi per cui l'avvocato Mancini, ami-co del defunto intendente Pitzolo, debba essere tenuto lontano da Cagliari sui fucili esistenti nella piazzaforte di Alghero da trasportare a Cagliari.
Promemoria 2. T c. 374
Dalla disamina delle pezze, che Sua Eccellenza si è compiaciuta communicare a' tre ordini del Regno, i medesimi non han potuto, che rilevare, e quindi opi-nare: che la nuova pretesa del consiglio civico della città d'Oristano urta pos-sentemente ne' più noti principi di giustizia, i quali non comportano, né ac-cordar possono alla stessa città, che ella ritenga il grano colà incettato per sov-venire gli urgenti bisogni di Sassari, e non restituisca agl'incettatori il danaro impiegato nella compera. Egli vi si informò allorché nello scorso ordinario im-plorò da Sua Eccellenza il permesso di prendere ad imprestito la somma ne-cessaria per eseguire l'anzidetta restituzione giacché si opponeva all'estrazione da quel porto di detto genere. Domanda, cui la prefata Eccellenza Sua aderì in seguito eziandio al coerente sentimento de' benpensanti. Ma ora quasi
di-mentico di ...3 che il grano anzidetto fu / incettato dall'agente di Sassari in ra- T c. 374v.
i Vedi doc. 572/3.
2 Titoletto c. 375v.: Grani d'Orirtanct anni d'Alghero, avvocato Mancini di Tempio.
3 Le lacune sono nell'originale; essendo la carta carbonizzata è caduto il lembo infe-riore dei fogli.
gione di reali 16 lo starello, prezzo, in cui non potrebbesi ivi panizzare, e ven-dere al pubblico senza rischio di malcontento popolare: e che la cassa civica non sarebbe in circostanze a soffrire la perdita per la diminuzione del prezzo.
Mentre pertanto è incontrastabilmente giusto, che sia prontamente restituito al succennato incettatore il suo danaro, il quale per le opposizioni della città di Oristano si è altronde provveduto, sembra a' rassegnanti conveniente, che Sua Eccellenza si degnasse comandare al ridetto consiglio civico di Oristano, che proceda immediatamente all'imprestito necessario per la divisata restitu-zione, e che qualora le circostanze non permettessero veramente di panizzare esso grano al prezzo di reali 16 lo starello, debba unifoimarsi al corrente, so-stenendone la perdita la cassa della medesima città, all'esempio di quella di questa capitale, la quale da gran tempo ne sta soffrendo pel bene di questo pubblico, e pel medesimo oggetto ma di gran lunga superiore ... di prove, ma
F c. 375 un puro ... indusse i / rassegnanti ad implorare e Sua Eccellenza a comandare la scarcerazione de' noti detenuti dopo l'occorso del 6 luglio or scorso anno, tra' quali eravi eziandio il ricorrente Girolamo Mancini di Tempio, cui per giusti motivi fu vietata la dimora in questa capitale. Siffatti motivi a Sua Eccel-lenza ben noti sussistono tuttora, e conseguentemente non possono i rimo-stranti aderire al suo ritorno in questa città, ma non hanno incontrata, come ora non incontrano difficoltà ad accordare al medesimo libera la facoltà di tra-sferirsi in quella parte del Regno, che più gli sia agrado.
Sebbene dallo stato dell'armamento esistente nella città di Alghero si affirme-rebbe, che tutti i fucili, i quali sono in numero di 811 necessitano racconcio, e sono al presente inservibili; tuttavolta un personaggio degno di fede, e teste oculare ha assicurato a' rassegnanti, che di tutti essi fucili se ne formarono nel-la visita eseguita a tempo dal predecessore dell'attuale signor governatore due categorie, una cioè di buon servigio, altra, che fu suddivisa in fucili abbisogne- F c. 375v. voli piccole riparazioni, / ed in fucili da scarto. Partendo dunque da questo principio i tre ordini rassegnanti, pregano Sua Eccellenza a comandare la ri-messa in questa città di 250 fucili, di quelli però allora ritrovati di buon servi-gio, o che necessitano piccoli racconci, í quali si faranno qui eseguire.
Che è quanto doveano rimostrare a Sua Eccellenza, cui rassegnano gli atti del-l'inalterabile loro ossequio.
Cagliari li 19 febbraio 1796.
L'abate di San Giovanni di Sinis prima voce dello Stamento ecclesiastico, il marchese di Laconi prima voce dello Stamento militare, Michele Humana pri-ma voce dello Stamento reale.
572/2 1796 febbraio 19, Cagliari.
Gli Stamenti dichiarano che nulla osta alla concessione del passaporto per la terraferma richiesto da monsignor Della Torre in data 7 febbraio, a condizio-ne che la richiesta sia veramente fondata su motivi di salute e non su motivi che potrebbero offendere il rispetto che finora i sardi gli hanno dimostrato.
Promemoria 1. U c. 327
I tre ordini del Regno ecclesiastico, militare, e reale non hanno che opporre all'imbarco di monsignor arcivescovo di Sassari, persuasi, che abbia preso quella deliberazione per il ristabilimento di sua salute, e non mai per altro motivo, che potesse offendere quei sentimenti dí rispetto, che questo popolo ha dimostrato al sagro di lui carattere.
Cagliari li 19 febbraio 1796.
Segnati all'originale: l'abate di San Giovanni di Sinis prima voce dello Stamen-to ecclesiastico, il marchese di Laconi prima voce dello StamenStamen-to militare, Mi-chele Humana prima voce dello Stamento reale.
[Istanza dell'arcivescovo Della Torre]
Le circostanze dell'infrascritto arcivescovo, e lo stato di sua salute lo hanno determinato d'intraprendere un viaggio a terraferma per alcun mese affine di potersi ristabilire. Ma non potendo ciò eseguire senza il beneplacito di Vostra Eccellenza prega la medesima di degnarsi ad accordarglielo, e quindi munirlo del necessario passaporto a quel tempo, che al supplicante si offrano le oppor-tunità d'imbarco, e di staggione. Del che ecc.
Cagliari, Sant'Agostino li 7 febbraio 1796.
+ fra Giacinto arcivescovo di Sassari.
572/3 1796