IL TERRORISMO ISLAMISTA
1.2. Origini e struttura di Al-Qaeda
Al-Qaeda viene fondata nel 1989 da Osama Bin Laden e Abdallah Azzam2.
Quest'ultimo aveva seguito le orme di Sayyd Qutb, un fondamentalista egiziano molto influente. Esso distingueva il mondo fra coloro riverenti alla Shari'a e quelli che invece non sono soggetti alla legge islamica. Egli sosteneva che compito di tutti i musulmani fosse quello di diffondere nel mondo la jihad, o guerra santa, al fine di imporre la Shari'a non solo in Egitto. Uno dei fattori che ha determinato la rapida ascesa di Al-Qaeda è rappresentato dall'esperienza maturata durante la resistenza islamica contro l'occupazione sovietica dell'Afghanistan nel 1979, in occasione della quale Bin Laden era divenuto una figura chiave all'interno del Makhatab al-Khidmat, ufficio fondato da Azzam, con l'intento di reclutare volontari e raccogliere fondi per la resistenza in quei territori3.
Questo ruolo gli aveva assicurato una rete di contatti fra gli estremisti islamici e, al tempo stesso, gli aveva consentito di diffondere le idee di Qutb e Azzam fra gli altri gruppi islamici, molti dei quali sarebbero divenuti affiliati di Al-Qaeda. Altro elemento chiave del rapido sviluppo di Al-Qaeda è stata la grande influenza esercitata dai fondamentalisti,
2 Azzam insegnava la legge islamica all'Università del re Abdul Aziz Jeddah ed aveva esercitato grande influenza su Bin Laden, nel periodo in cui egli frequentava la stessa università.
3 Per ulteriori approfondimenti, si rinvia a: A. Margelletti, A. Pigoli, L'evoluzione di Al-Qaeda, in Quaderni europei e internazionali, n.4, luglio 2005, Senato della Repubblica italiana, Servizio Affari Internazionali, pp. 263-281.
in particolare da Ayman Zawahiri4 che ne divenne in seguito leader spirituale e stratega.
Appare ironico pensare che Bin Laden e i suoi seguaci, soddisfatti per il brillante successo ottenuto con il ritiro dell'Unione Sovietica dall'Afghanistan, obbiettivo reso possibile grazie al supporto finanziario e tecnico degli Stati Uniti, abbiano in seguito deciso di attaccarla, per costringerla a ritirare le proprie forza armate dai luoghi sacri dell'Islam. Oggi le ambizioni di Al-Qaeda sono molto più ampie. Essa a differenza dei più tradizionali movimenti terroristi, aspira ad assassinare milioni di persone, al fine di diffondere un clima di paura e insicurezza. Il tipico metodo usato consiste negli attacchi suicida coordinati che ha l'intento di colpire diversi obbiettivi contemporaneamente. In una famosa fatwa5, trasmessa nel febbraio 1998, Bin Laden e i gruppo di suoi seguaci annunciavano come il dovere dei musulmani fosse quello di uccidere gli Americani in qualunque momento se ne presenti la possibilità Gli attentati che hanno condito le nostre cronache degli ultimi tempi, hanno dimostrato come questa fatwa non è rimasta solo un proclama. Al-Qaeda presenta i caratteri di un movimento transnazionale. Ha ramificazioni in tantissimi paesi. Si avvale anche di un “consiglio di saggi” (Shura
majlis) e da commissioni specializzate che si occupano di problemi pratici, come la
programmazione di azioni, l'indottrinamento dei seguaci, rapporti con i mass-media. Può contare su una fitta rete di cellule ed organizzazioni: il “gruppo islamico” in Egitto, il “gruppo libico combattente islamico” in Libia. Da segnalare come anche l'ISIS un tempo
4 Esso iniziò la sua attività terroristica come leader di al-Jihad, il gruppo estremista islamico che
organizzò l'assasinio del presidente Anwar Sadat nel 1981. Sebbene Zawahiri fu arrestato dagli egiziani dopo l'assasinio, fu rilasciato tre anni piùtardi a causa dell'assenza di prove che dimostrassero il suo coinvolgimento nel reato. Si recò allora in Afghanistan dove nel 1980 incontrò Bin Laden. Fu il fautore della fusione tra l'organizzazione egiziana al-Jihad e Al-Qaeda.Azzam, le cui posizioni sulla strategia differivano da quelle di Bin Laden, fu assassinato nel 1989. Allora fu cosi che Zawahiri, il più grande sostenitore dell'uso del terrorismo come arma strategica nella Jihad globale, divenne braccio destro di Bin Laden.
5 Una fatwa, letteralmente, è la risposta fornita a un giudice musulmano da un esperto di diritto su un quesito sottopostogli al fine di determinare se una data fattispecie si regolamentata dalla Shari'a e quali siano le modalità per applicarne il disposto.
facesse parte di Al-Qaeda, ma dopo una serie di disaccordi su metodi e strategie di lotta, la scissione è stata inevitabile, culminata con attacchi armati fra i due gruppi in Siria, dove le loro aree di influenza si toccano e si sovrappongono (nel paragrafo successivo approfondiremo la differenza fra i due movimenti). Possiamo a questo punto indicare come Al-Qaeda si articoli su tre livelli:
1) il nocciolo duro, Al-Qaeda central, formato dai padri fondatori, nonché leader storici; 2) il network, per il sistema di relazioni esterne;
3) realtà/individui che sostengono le missioni di Al-Qaeda (i gruppi franchising).
L'impiego sempre più massiccio delle tecnologie, considerate i nuovi santuari di incontro virtuale per gli affiliati e per i simpatizzanti che grazie alle informazioni reperite sul web possono cosi essere indottrina, rafforzano quotidianamente il movimento. Il cosiddetto “cyber terrorism” rafforza il movimento, ma non solo dal punto di vista del reclutamento, ma anche sul piano logistico dell'organizzazione (attacchi, strategie, pianificazioni di stragi). Gli organizzatori poi, possono fare affidamento al web per reperire armi a basso costo ma ad alto livello di sofisticazione. La vecchia leaderschip si articola oggi in un “franchising” di organizzazioni, ciò favorito dall'uso delle nuove tecnologie che hanno rinfocolato il gruppo e di conseguenza l'inevitabile incremento della minaccia.
1.3. L'ISIS
ISIS e Al-Qaeda vengono spesso associate e confuse, ma abbiamo a che fare con due organizzazioni diverse e in competizione. I primi segnali che gli attacchi di Parigi erano opera dell'ISIS sono giunti da Twitter, dove i sostenitori del gruppo hanno celebrato l'attacco. La stessa cosa è avvenuta da parte dei sostenitori di Al-Qaeda dopo Bamako. I due clan si sono scambiati reciproche accuse sui social, ognuno attribuendo alla propria organizzazione il ruolo di gruppo più temuto dall'occidente. La rivalità non rimane confinata sui social, ma trova i suoi massimi nei conflitti armati che quotidianamente tali gruppi mettono in pratica, soprattutto in Siria, dove le loro aree di influenza si toccano e si sovrappongono. Circa due anni fa, proprio in Siria è avvenuta la scissione, dopo che l'ISIS era stata per diversi anni il gruppo affiliato di Al-Qaeda operante in Iraq (allora si chiamava AQI, Al-Qaeda in Iraq). La scissione è giunta dopo una serie di disaccordi, in parte per le rivalità tra i leader ed in parte su divisioni per metodi e strategie da adottare. ISIS e Al-Qaeda condividono lo steso obbiettivo: creare uno stato islamico sul modello di quello ideato da Maometto e dai suoi successori, i califfi. Differiscono però su tutto il resto, a partire dai metodi strumentali per realizzare tale obbiettivo. Al-Qaeda utilizza come detto, la strategia classica del terrorismo e cioè colpire i nemici per causare una reazione violenta, idonea a far si che la popolazione si schieri con il gruppo. Il nemico sono gli Stati Uniti e i regimi che governano molti paesi arabi, quello dell'Arabia Saudita in particolare. La strategia è quella di far che gli States intervengano nei paesi arabi e nei regimi musulmani, conseguendo una repressione a livelli intollerabili per la popolazione.
In questo modo l'insurrezione popolare sarà inevitabile. L'ISIS ritiene che questa fase si sia già compiuta, non rendendosi cosi necessario creare uno stato islamico. Secondo l'opinione del gruppo, il califfato è già una realtà e ora è dovere di ogni buon musulmano accorrere in sua difesa. Molti jihadisti ritengono il “messaggio” dell'ISIS più attraente: questo deriva soprattutto dai successi militari ottenuti nell'estate del 2014, con cui i miliziani sono riusciti a conquistare rapidamente molti territori in Iraq e in Siria, eclissando Al-Qaeda. Quasi ventimila “foreign fighters” hanno risposto all'appello dell'ISIS, un numero molto più alto di quanto Bin Laden e i suoi successori abbiano mai raggiunto. L'ISIS s'è dimostrata molto più abile anche nella propaganda, ad esempio girando e diffondendo video spesso cruenti, ma realizzati con cura cinematografica. Al-
Qaeda era stato il primo gruppo a puntare sulla persuasione mediatica, ma i suoi metodi
sono stati ripresi e poi perfezionati dall'ISIS. Al-Qaeda e ISIS sono divisi ance sui metodi tattici con cui intendo raggiungere il loro obbiettivo. L'ISIS adotta tattiche brutali e spettacolari, facendone un punto saliente della sua propaganda. Utilizza una teologia particolarmente estrema, il “takifirismo” e cioè uccidere altri musulmani. E' stato proprio l'uso di queste tattiche spietate a causare la prima frattura tra i leader di AQI e i vertici di
Al-Qaeda6. Infatti, Ayman al Zawahri aveva rimproverato più volte AQI per le sue campagne di attacchi suicidi indiscriminati contro gli sciiti iracheni, sottolineando come il vero nemico fossero gli Stati Uniti e che colpire altri musulmani danneggiasse l'immagine del gruppo. Dopo l'attacco di Bamako i sostenitori di Al-Qaeda hanno celebrato gli attentatori per aver liberato gli ostaggi musulmani, mentre gli affiliati dell'ISIS, a Parigi, hanno colpito in maniera indiscriminata, finendo per l'appunto con l'uccidere musulmani. La scissione dell'ISIS ha fatto si che in territorio iracheno Al-
Qaeda non abbia più un suo rappresentante ufficiale. Si affronta con l'ISIS in Siria
rappresentata dal Fronte al Nusra. Anche qua si notano le differenze principali fra i gruppi: l'ISIS ha proclamato la nascita del califfato ed è entrata in guerra praticamente contro tutte le fazioni in campo (curdi, ribelli moderati e ribelli non abbastanza estremisti), al Nusra ha cercato di stringere i rapporti e alleanze con i ribelli locali. Oggi il Fronte al Nusra collabora con altri gruppi ribelli, in alcuni casi gli stessi che hanno ricevuto armi e addestramento della CIA.