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Una precisazione sui nomi detti di Dio relativamente (relative)

3. UNO, TRINO

3.3 Una precisazione sui nomi detti di Dio relativamente (relative)

Abbiamo distinto i predicati ad se dai predicati ad aliud: ciò che Dio è detto in riferimento a sé (ad se, ad se ipsum) da ciò che Dio è detto in relazione ad altro (ad aliud, ad aliquid). Ora i predicati ad aliud sono i nomi detti relativamente (relative). Ma occorre distinguere tra ciò che i Tre sono detti l’uno in relazione all’altro (ad invicem, ad alterutrum), e ciò che i Tre sono detti in relazione alla creatura (ad creaturam). Cioè i nomi di Dio ad aliud: al- cuni sono detti dei Tre ad invicem mentre altri ad creaturam.

Vediamone alcuni (cfr. De Trin. 5,14.15):

1) il Padre è detto ‘Padre’ in relazione al Figlio (ad Filium). È detto anche ‘Principio’ in relazione a tutto ciò che è da (ab) Lui e quindi in relazione alla creatura. Inoltre: il Padre genera il Figlio, e perciò è ‘principio’ anche in relazione al Figlio (sempre che, come si precisa in 6,2,3, colui che genera sia perciò stesso principio di ciò che ha generato). Lo Spirito Santo esce (exeat) dal Padre, ma non è generato (o nato) né fatto, bensì è ‘donato’ (donatus). Il Padre ‘dona’ lo Spirito, non lo genera: perciò lo Spirito non è Figlio. Dunque il Padre è ‘principio’ anche in relazione allo Spirito Santo: infatti ciò (lo Spirito) che il Pa- dre dona non l’ha ricevuto da altri. (Ma lo Spirito procede dal Padre e dal Figlio: perciò il Padre e il Figlio sono ‘principio’ dello Spirito Santo; non due ‘principi’ ma un solo ‘prin- cipio’ in relazione allo Spirito Santo. Come i Tre insieme sono un unico ‘principio’, ‘crea- tore’ e ‘signore’ in relazione alla creatura.)

2) Il Figlio è detto ‘Figlio’ in relazione al Padre (ad Patrem). È detto anche ‘Principio’ e ‘Creatore’ in relazione alla creatura. (Ma come detto: Padre ‘principio’ e figlio ‘principio’ non sono due ‘principi’ ma insieme (simul) un unico ‘principio’ in relazione alla creatura (ad creaturam). Così anche sono un unico ‘Creatore’ e un unico ‘Dio’.)191

191 Principio qui è: ‘tutto ciò che permanendo in sé (quidquid in se manet) genera qualcosa (gignit aliquid) o

3) Lo Spirito infine è detto ‘Spirito’ in relazione al Padre e al Figlio perché è Spirito ‘del’ Padre e ‘del’ Figlio (cfr. 5,12,13). Tuttavia qui (osserva Agostino) il nome di quello che con cui è in relazione (ad quem refertur) non gli corridponde in modo vicendevole: non di- ciamo Padre ‘dello’ Spirito e Figlio ‘dello’ Spirito, altrimenti lo Spirito sarebbe Figlio ‘del’ Padre e Padre ‘del’ Figlio. Non meravigli: a volte capita che non si trovi un nome con cui i relativi si corrispondano a vicenda (ad esempio: ‘pegno’). Invece con ‘Dono’ può trovarsi per il Padre e il Figlio un nome adatto: ‘donatore’, donatore ‘del’ dono. Inoltre anche lo Spirito Santo è detto ‘Principio’ e ‘Creatore’. (Ma ancora: Padre principio, creatore e Dio; Figlio principio, creatore e Dio; Spirito Santo principio, creatore e Dio; e però non tre prin- cipi, tre creatori, tre dei, ma insieme (simul) un solo principio (unum principium) in rela- zione alla creature, un solo creatore, un solo Dio. Cioè: lo Spirito Santo è col (cum) Padre ed il Figlio l’unico Dio (unus Deus).)

Riformulo:

1) nomi detti relative del Padre: a) ad invicem: ‘Padre’ (ad Filium), ‘Principio’ (ad Filium,

ad Spiritum), ‘Donatore’ (ad Spiritum); b) ad creaturam: ‘Principio’, ‘Creatore’, ‘Signore’; 2) nomi detti relative del Figlio: a) ad invicem: ‘Figlio’ (ad Patrem), ‘Principio’, ‘Donato- re’ (ad Spiritum); b) ad creaturam: ‘Principio’, ‘Creatore’, ‘Signore’.

3) nomi detti relative dello Spirito Santo: a) ad invicem: ‘Spirito’, ‘Dono’ (ad Patrem, ad

Filium); b) ad creaturam: ‘Principio’, ‘Creatore’, ‘Signore’.

Quindi si vede che il quadro è (come sempre) molto complesso. I nomi ad invicem dei Tre qui sono:

1) del Padre: ‘Padre’ (o ‘Genitore’) (in relazione al Figlio), ‘Principio’ (in relazione al Fi- glio e allo Spirito Santo), ‘Donatore’ (in relazione allo Spirito Santo);

2) del Figlio: ‘Figlio’ (o ‘Genito’) (in relazione al Padre), ‘Principio’ e ‘Donatore’ (in rela- zione allo Spirito Santo);

3) dello Spirito: ‘Spirito’ e ‘Dono’ (in relazione al Padre e al Figlio).

Evidentemente questo breve cenno tocca problemi molto complessi (ad esempio perché lo Spirito non sia Figlio benchè ‘esca’ (exeat) dal Padre) che non qui non trattiamo; ma a noi serva qui soltanto per un orientamento.

(Come già accennato, occorre considerare che alcuni nomi si possono predicare sia ‘comu- nemente’ (communiter) dei Tre insieme (della Trinità) sia ‘propriamente’ (proprie, dunque ‘in modo esclusivo’) di una sola Persona: come ‘Spirito Santo’ o ‘Carità’ (comunemente dei Tre; proprie solo della terza Persona) o ‘Padre’ o ‘Principio’ (comunemente dei Tre, proprio della prima Persona) o ‘Sapienza’ (comunemente dei Tre, proprie del Figlio) ecc.).192

Osservo: le Persone si distinguono (mi sembra) solo per le reciproche relazioni. Ciò che di- stingue il figlio dal padre è che quello è figlio e questo è padre. Come principio in relazio- ne allo spirito invece si distinguono dallo spirito ma non fra loro: sono un unico principio, e non due principi, in relazione allo Spirito Santo. Così come in quanto Dio e Creatore e Signore in relazione alla creatura, i Tre insieme si distinguono certo dalla creatura ma non fra di loro.193

Direi: la relazione distingue i termini che sono in relazione. E i termini in relazione (nella Trinità) si distinguono solo per la loro relazione. Per tutto il resto (che si dice non in rela- zione l’uno all’altro (ad invicem) ma in riferimento a sé (ad se) oppure in relazione alla creatura (ad creaturam) le tre Persone non si distinguono ma sono uno solo (Dio, Princi- pio, Creatore ecc.).

192 Cfr. G. Catapano, Saggio introduttivo al volume: Agostino, La Trinità, saggio introduttivo e note al testo

latino di G. Catapano, traduzione e apparati di B. Cillerai, Bompiani, Milano 2012, pp. LXXXVII – XC.

193 Anche ‘Signore’ è un’appellazione relativa alla creatura. Nessuno può essere signore se non ha un servo

In De Trin. 11,24 Agostino professa che il Padre ha generato il Figlio e che lo Spirito San- to è Spirito del Padre e del Figlio, e che tutto questo (hoc totum) è una Trinità (Trinitas) ‘per la proprietà delle Persone’ (propter proprietatem personarum) e un unico Dio (unus

Deus) ‘per l’inseparabile divinità’ (propter inseparabilem divinitatem).