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LE PRODUZIONI VEGETALI

Nel documento Volume Rapporto 2000 (.pdf 3.5mb) (pagine 197-200)

La campagna agraria 2000 delle produzioni vegetali, ha risentito notevol-mente degli eventi climatici e di mercato. Siccità, grandinate e alluvioni hanno creato in taluni casi gravi danni alle colture, mentre le elevate temperature primaverili hanno portato ad un anticipo generalizzato nello sviluppo e nella maturazione di numerose specie frutticole e dei cereali. Nonostante tali eventi la produttività delle diverse colture è stata nel complesso soddisfacente.

Uscendo dall’ambito regionale va ricordato come il 2000 sia stato carat-terizzato da eventi e discussioni con forti implicazioni sul mondo della pro-duzione. Ci si riferisce in particolare alle seguenti tematiche: qualità e sicurezza alimentare, sulla scia del diffondersi del morbo della “mucca pazza” e dell’utilizzo degli OGM, riforma del mercato del riso, ortofrutta e zucchero, l’avvio della riforma del settore vitivinicolo e l’entrata a regime delle riforme previste da Agenda 2000 sui cereali.

Da evidenziare infine l’espansione dei prodotti biologici, grazie anche al crescente interesse per il settore da parte sia delle strutture di lavorazione e commercializzazione dell’ortofrutta sia del mercato al consumo ed in parti-colare della GDO. Secondo dati recenti1 le imprese agricole biologiche pre-senti in regione sono 3.870, per un totale di 82.222 ettari; mentre da un pun-to di vista dell’utilizzazione e della vendita di tali prodotti sono 55 le mense scolastiche interessate, 213 i supermercati con reparto di ortofrutta biologica e 94 i negozi specializzati.

9.1. Gli ortofrutticoli

La campagna 2000 è stata caratterizzata da un punto di vista “politico”

dalla discussione in ambito comunitario sulla riforma dell’OCM ortofrutta,

1. “Tuttobio 2001”, Ed. Eco Distilleria.

200

un settore che contribuisce per circa il 16% alla PLV agricola comunitaria ma riceve solo il 4% dei contributi. I temi di maggiore interesse per la realtà ortofrutticola regionale sono stati quelli inerenti il pomodoro trasformato e i fondi operativi gestiti dalle associazioni di produttori. Nella fattispecie, alla fine di novembre, la Commissione ha approvato quanto segue:

a) incremento dal 3% al 4,1% del finanziamento UE calcolato sulla base del fatturato delle organizzazioni;

b) passaggio da 29,8 a 34,5 Euro alla tonnellata degli aiuti alla produzione per il pomodoro;

c) aumento da poco meno di 4 miliardi a 4,35 miliardi di tonnellate della soglia di produzione nazionale, che sostituisce la quota affidata all’industria di trasformazione.

Per quanto riguarda il comparto frutticolo a livello nazionale, si deve re-gistrare una contrazione delle produzioni, un giro d’affari tendenzialmente stabile e un saldo attivo import-export in crescita rispetto al 1999, anche se quasi il 40% della frutta che si consuma in Italia proviene ancora dall’estero.

La produzione regionale rimane quantitativamente importante in ambito nazionale e comunitario, mentre da un punto di vista qualitativo e concor-renziale continuano a manifestarsi difficoltà soprattutto per il mondo agrico-lo. Il rinnovo degli impianti, dei mezzi e delle tecniche produttive, la ricerca della qualità dei prodotti, intesa come soddisfacimento di ciò che richiede il consumatore, il rafforzamento degli aspetti commerciali risultano aspetti ai quali occorre rispondere se si vuole garantire un futuro all’ortofrutticoltura regionale.

Da un punto di vista climatico la siccità ha interessato alcune aree roma-gnole, in cui sono state particolarmente colpite le coltivazioni di kiwi e di fragole, che si trovavano nella fase di trapianto. A metà maggio e a metà giugno tempeste hanno colpito il faentino interessando complessivamente circa 37 mila ettari, con danni alla produzione e alle piante che hanno pre-giudicato l’andamento della campagna per numerosi agricoltori. Una vio-lenta grandinata ha colpito a luglio un’area di 2.800 ettari in provincia di Modena, causando danni su pere, mele, cocomeri e pomodori. Anche sedi-cimila ettari della provincia di Ferrara, sono stati caratterizzati da grandina-te verificagrandina-tesi ad agosto provocando danni al raccolto di mele e pere e a quello di alcune orticole, già in fase avanzata del raccolto, come cocomeri e meloni. Stessa situazione per Rimini, dove hanno causato danni soprattutto alle uve.

Frutta. Rallenta, rispetto al 1999, la contrazione delle superfici delle principali colture frutticole (-1,1%). Le specie maggiormente interessate

so-no melo, pesco e nettarine (tab. 9.1). Si conferma una tendenza in atto già da diversi anni che interessa produzioni penalizzate dagli andamenti del merca-to.

Nel 2000, in Emilia-Romagna la produzione frutticola totale è stata pari a 16 milioni di quintali. In essa si concentra circa il 10-20% della produzione nazionale di mele, kiwi, ciliegie, il 20-30% di albicocche, pesche e susine e quote superiori al 45% per nettarine e pere.

Sotto il profilo fitosanitario, le misure di prevenzione messe in atto per contrastare il diffondersi del “colpo di fuoco batterico” hanno consentito un miglioramento nelle provincie di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emi-lia, mentre alcuni casi di infezione si sono registrati nel ravennate. Continua invece la diffusione di “Sharka”, che sta provocando danni al pesco e altre drupacee nella provincia di Forlì-Cesena, mentre nel ravennate la situazione desta minori preoccupazioni.

Per quanto concerne le singole specie coltivate continua il trend positivo della produzione di ciliegie che nel 2000 ha registrato un incremento del 17% rispetto al 1999, mentre le superfici sono rimaste tendenzialmente sta-bili. Ciò è dovuto al verificarsi di un’annata favorevole da un punto di vista climatico. I prezzi alla produzione delle ciliegie di buona qualità subisce un decremento pari al 10,5% (tab. 9.2).

La produzione di albicocche si è mantenuta sostanzialmente sul livello dell’anno precedente (+2,8%), attestandosi sui 688 mila quintali. Parte della produzione è stata però colpita dalla grandine e i quantitativi giunti sul mer-cato e commercializzati sono stati tendenzialmente scarsi. La domanda è sta-ta però soddisfatsta-ta dal notevole afflusso di albicocche spagnole. Il prodotto regionale con caratteristiche tipiche è stato quotato al produttore a 1.750

£/kg, il doppio rispetto alla quotazione del 1999.

La campagna delle susine ha registrato una contrazione della produzione del 12% rispetto al 1999, mentre le superfici investite si sono mantenute pressoché stabili, sui 4.700 ettari. L’annata è stata caratterizzata da un anti-cipo della maturazione e da grandinate che hanno colpito nel mese di luglio alcune zone della provincia di Modena e aree limitrofe. La campagna di commercializzazione ha avuto un avvio soddisfacente con le varietà precoci, peggiorando successivamente per l’aumento dei quantitativi offerti sul mer-cato. I prezzi sono risultati in leggera crescita rispetto al 1999, tranne che per le partite di maggior pregio del gruppo Black per le quali l’incremento è sta-to notevole e ha sfiorasta-to il 60%.

La crisi della peschicoltura regionale sembra non attenuarsi nonostante le superfici investite si siano contratte e la produzione abbia registrato una cer-ta diminuzione. Infatti le produzioni di pesche e netcer-tarine risulcer-tano

rispetti-Tab. 9.1 - Superfici e produzioni delle principali colture arboree da frutta fresca in Emilia-Romagna

1999 2000 Var. % 2000/99

Coltivazioni Superficie (ha) Produzione

raccolta Superficie

(ha) Produzione

raccolta sup.

totale sup. in

produz. prod.

raccolta totale in produz. (100 kg) totale in produz. (100 kg)

Melo 8.389 7.688 2.153.735 8.196 7.536 2.031.057 -2,3 -2,0 -5,7

Pero 29.117 26.223 5.163.266 29.043 26.351 5.828.064 -0,3 0,5 12,9 Pesco 16.534 14.504 2.946.283 16.053 14.398 2.772.062 -2,9 -0,7 -5,9 Nettarine 15.640 13.712 3.191.373 15.441 13.635 2.986.220 -1,3 -0,6 -6,4

Susino 4.763 4.082 688.523 4.771 4.173 603.625 0,2 2,2 -12,3

Albicocco 5.240 4.292 669.079 5.217 4.480 687.892 -0,4 4,4 2,8

Ciliegio 2.577 2.332 203.704 2.591 2.342 238.453 0,5 0,4 17,1

Actinidia 3.500 3.235 654.820 3.482 3.251 635.760 -0,5 0,5 -2,9

Loto 1.276 1.216 177.073 1.269 1.208 167.043 -0,5 -0,7 -5,7

TOTALE 87.036 77.284 15.847.856 86.063 77.374 15.950.176 -1,1 0,1 0,6 Fonte: Regione Emilia-Romagna - Assessorato Agricoltura, Ambiente e Sviluppo sostenibile.

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