Da sinistra: M. Bouchet, G. Giovenzana, Pietro Baccarini, P. Bassetti, E. Boselli, J. Lerma
Estratto dalla Relazione del Presidente di Unioncamere al Consiglio di Amministrazione 63 Il Consiglio di Amministrazione nella
seduta del 20 settembre scorso, in linea con le decisioni già assunte nell’anno precedente, ha adottato alcuni orientamenti generali per la predisposizione del programma d’attività e del bilancio di previsione per l’esercizio 1994:
• contenimento delle spese di am-ministrazione e di funzionamento degli uffici;
• assestamento della struttura ope-rativa sugli attuali livelli numerici di personale;
• rafforzamento degli interventi in favore delle attività produttive;
• conferma dell’impegno in favore dello sviluppo dell’attività dei con-sorzi e delle cooperative di garan-zia fidi;
• ulteriore qualificazione della fun-zione di ricerca economica;
• definizione di progetti per il siste-ma camerale e partecipazione al-la loro gestione con compiti di co-ordinamento.
Alla luce dei suddetti orientamenti, l’attività nel 1994 si svilupperà lun-go sei grandi direttrici principali:
1. politiche di sistema;
2. attività di studio, ricerca e defini-zione di progetti;
3. attività di studio ed iniziative per il commercio;
4. pubblicistica;
5. servizi e sostegno ai Consorzi di garanzia fidi;
6. politiche e relazioni europee ed internazionali.
L’assetto organizzativo dell’Ente dovrà pertanto adeguarsi, sia pure progressivamente, alla realizzazione
di tale programma, che viene di se-guito succintamente illustrato.
Politiche di sistema
Il conseguimento di più stretti rappor-ti operarappor-tivi con le Associazioni impren-ditoriali da un lato e l’Ente Regione dall’altro rappresenta un impegno for-te per l’Unione Regionale ed un obiet-tivo che s’intende continuare a perse-guire. Con le Associazioni imprendito-riali sono state intensificate le relazioni ed i rapporti, mentre numerosi proget-ti ed iniziaproget-tive vengono promossi ed attuati congiuntamente; il prossimo ampliamento del Consiglio di Ammini-strazione, a seguito dell’approvazione da parte del Ministero dell’Industria del nuovo Statuto, a Membri di Giun-ta, espressione delle Associazioni im-prenditoriali, agricole, artigiane, del commercio e dell’industria, dovrà por-tare ad un consolidamento dei rap-porti sul piano regionale tra sistema camerale ed associazioni. Con l’Ente Regione è stato sottoscritto, dopo quasi tre anni di pressioni, una con-venzione quadro con la quale i firma-tari si propongo di cooperare e di av-viare iniziative comuni impostando un rapporto nuovo tra Regione e Came-re; purtroppo non siamo finora riusciti a tradurre in iniziative concrete quella che a tutt’oggi rimane una mera di-chiarazione d’intenti. Nei prossimi me-si è necessario operare pressante-mente sull’Ente Regione affinchè di-mostri concreta volontà di rapportarsi alle Camere di Commercio, poiché siamo profondamente convinti che mai come oggi è necessario raccor-dare progettualità ed iniziative tra la
pluralità dei soggetti pubblici che ope-rano a sostegno delle economie loca-li. Sul piano interno l’Unione Regio-nale deve intensificare l’attività per consolidare il sistema di relazioni tra e con le Camere associate, nel con-vincimento che la dimensione regio-nale acquisirà crescente importanza anche per istituzioni provinciali qua-li sono le Camere di Commercio. A tale proposito l’Unione deve attrez-zarsi per fornire alle Camere asso-ciate, partendo da un attento esa-me dei programmi d’attività e dei bi-lanci delle Camere, linee di indirizzo operativo che consentano al siste-ma camerale emiliano-rosiste-magnolo di poter raggiungere, operando, pur nella piena autonomia dei singoli Enti, come unico grande sistema che intende, in quanto tale, relazio-narsi con Associazioni imprendito-riali ed istituzioni pubbliche. Tali fun-zioni rientrano nella sfera d’azione della Segreteria Generale.
Attività di studio, ricerca e definizione di progetti
La funzione di studio dell’economia regionale, dei suoi caratteri, delle sue potenzialità, nonché il costante monitoraggio dell’intera economia regionale, ha rappresentato e rap-presenta un punto qualificante del-l’attività dell’Unione Regionale. Nel corso del 1994 si intende attivare presso l’Ufficio Studi un comitato scientifico, che registri la presenza di qualificate competenze economi-che, sociologieconomi-che, statistiche e giu-ridiche, con il compito di fungere da suggeritore, stimolo e costante
vali-Programma di attività dell’Unioncamere per l’anno 1994
64 Estratto dalla Relazione del Presidente di Unioncamere al Consiglio di Amministrazione dazione oltre che dell’attività di
stu-dio e ricerca, anche delle più gene-rali linee di indirizzo dell’Ente.
L’attività di studio e ricerca si svol-gerà lungo i seguenti indirizzi:
• monitoraggio congiunturale sia sull’industria manifatturiera che sull’edilizia ed elaborazione di previsione sugli andamenti dell’e-conomia regionale, con la periodi-ca redazione di rapporti e studi;
• consolidamento ed ulteriore quali-ficazione del sistema degli Osser-vatori, attivati per tenere sotto co-stante esame l’andamento eco-nomico e le problematiche dei di-versi settori dell’economia regio-nale: andamento degli investi-menti industriali, andamento del comparto artigiani sia di produ-zione che di servizio, stato e pro-blematiche del sistema agro-indu-striale, problematiche connesse all’evoluzione ed alla necessaria qualificazione della struttura del-l’offerta turistica regionale, avvio di un osservatorio sulla subforni-tura d’intesa con altre strutture camerali regionali, avvio di un os-servatorio sui servizi di pubblica utilità d’intesa con Cispel;
• attività di studio e ricerca su pro-getti che nel 1994 riguarderanno:
l’utilizzo dei dati del censimento 1991, che a fine anno saranno fi-nalmente disponibili, per aggior-nare l’indagine sulla qualità della vita nei comuni emiliano-roma-gnoli, la continuazione di iniziative di ricerca per la creazione di nuo-vi strumenti finanziari per le picco-le e medie imprese.
Con l’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro della Regione Emilia-Romagna sono in corso trat-tative per il coinvolgimento dell’Unio-ne Regionale e delle Camere emilia-no-romagnole in due grossi progetti di ricerca inerenti la formazione sui luoghi di lavoro nei paesi CEE il pri-mo, e sulle condizioni di vita e di la-voro in Emilia-Romagna il secondo.
Si prevede inoltre di avviare nel 1994 un Centro Studi Legislativi sull’Artigianato, su sollecitazione delle associazioni interessate e, au-spicabilmente, d’intesa e con il so-stegno finanziario della Regione Emilia-Romagna. Scopo dell’attività del Centro, che rappresenta la na-turale evoluzione dell’Osservatorio regionale sull’artigianato, è di stu-diare ed approntare progetti, pro-grammi ed iniziative che richiedano un approfondimento di carattere giuridico-legislativo.
Per far fronte alle necessità di raf-forzamento dell’attività dell’Ufficio Studi, anche a supporto dell’attività degli Uffici Studi e Statistica delle Camere associate, si procederà al-l’erogazione di una borsa di studio su un progetto inerente lo sviluppo dei sistema degli osservatori. L’atti-vità dell’Ufficio Studi, che costitui-sce per l’Unione Regionale e l’inte-ro sistema camerale la necessaria premessa conoscitiva per la defini-zione di azioni e politiche d’inter-vento, dovrà coordinarsi maggior-mente con quella delle Camere di Commercio e dovrà ricercare ulte-riori connessioni e collegamenti con quella della Regione
Emilia-Roma-gna, nell’articolazione della pluralità degli assessorati, nonché con quel-la delle associazioni imprenditoriali.
Tra le funzioni proprie dell’Ufficio Studi rientra inoltre quella dell’ela-borazione, mettendo a frutto i risul-tati conoscitivi ottenuti nell’attività di indagine, di progetti ed iniziative per le Camere di Commercio, la-sciando all’Unione Regionale in pri-mo luogo una funzione di coordina-mento e di stimolo. Ciò a partire dall’ulteriore crescita quantitativa e qualitativa dell’attività della rete de-gli Eurosportelli e della rete Citt, progetti che stanno conseguendo risultati significativi adempiendo ad una fondamentale funzione di servi-zio e sostegno alle piccole e medie imprese in favore dell’internaziona-lizzazione del sistema economico regionale e della diffusione di pro-cessi di innovazione tecnologica e di qualità nella struttura imprendito-riale emiliano-romagnola.
Tali attività vedranno fortemente im-pegnato l’Ufficio Studi dell’Unione Regionale.
Attività di studi ed iniziative per il commercio
Dopo la graduale ripresa d’attività nel corso del 1993 del Centro per il Commercio Interno, con iniziative seminariali, documentariali e pubbli-cistiche, nel 1994 si rende necessa-rio un consolidamento dell’attività e delle iniziative in favore del sistema commerciale della regione. E’ im-portante che si acquisisca piena consapevolezza delle trasformazio-ni in atto nel sistema dei servizi e
Programma di attività dell’Unioncamere per l’anno 1994
Estratto dalla Relazione del Presidente di Unioncamere al Consiglio di Amministrazione 65 più in generale nelle attività
terzia-rie, oggetto di profondi cambiamen-ti che stanno portando e sempre più porteranno a significative ristrut-turazioni degli assetti economici ed imprenditoriali del settore. Da qui l’importanza di approfondimenti qualificati al fine di mettere in condi-zione soggetti pubblici e privati di programmare e progettare idonee iniziative per fronteggiare gli inevita-bili processi di cambiamento. In questa logica si intende confermare la funzione di supporto all’Ente Re-gione per contribuire all’aggiorna-mento delle normative inerenti il settore, proseguendo sulla strada intrapresa nel corso del 1993 e che sta portando a riscrivere, d’intesa con l’Assessorato regionale al com-mercio e le Associazioni imprendi-toriali interessate, la Legge Regio-nale inerente la gestione dei merca-ti all’ingrosso. Conmerca-tinuerà contem-poraneamente l’attività di studio e ricerca sul commercio, nelle sue di-verse articolazioni e problematiche, nonché l’organizzazione di alcuni seminari tecnici per affrontare l’esa-me di problematiche nella distribu-zione commerciale.
Tali funzioni verranno svolte con il supporto di esperienze e professio-nalità consulenziali.
Pubblicistica
L’elaborazione di analisi, studi e ri-cerche in campo economico e so-ciale ha sempre caratterizzato e qualificato fortemente l’attività del-l’Unione Regionale. Tale attività non può che essere pertanto
conferma-ta ed ulteriormente qualificaconferma-ta nel 1994. Allo stesso tempo si rende necessaria una ristrutturazione del-le iniziative pubblicistiche dell’Unio-ne Regionale per adeguare questa attività ai tempi cambiati, finalizzan-do maggiormente le singole iniziati-ve editoriali nell’obiettivo che ci si prefigge. Vengono pertanto confer-mate le seguenti iniziative editoriali:
“Statistiche regionali”, “Congiuntura industriale”, “Nota di mercato”,
“Borsa recuperi industriali”, “Studi e ricerche”, “Flash Europa Eurospor-tello”, nonché la collana di studi
“Emilia-Romagna economia”. Allo stesso tempo è indispensabile pro-cedere ad un profondo ripensamen-to della rivista “Studi, ricerche e do-cumentazioni” e, come già delibera-to in precedenza in sede di Comita-to di Presidenza, sostituire tale rivi-sta con un nuovo progetto di rivirivi-sta bimestrale dell’Unione Regionale.
Con tale iniziativa, che dovrà essere di elevato livello e qualificazione, ci si propone l’obiettivo di predisporre e diffondere uno strumento di anali-si, anche in chiave giornalistica, dei caratteri e delle problematiche del sistema imprenditoriale emiliano-ro-magnolo, favorendo la conoscenza delle valutazioni, dei progetti e delle iniziative dell’economia della regio-ne che si esprime attraverso la real-tà istituzionale delle Camere di Commercio. La rivista, che vedrà la collaborazione di elevate professio-nalità esterne, rappresenterà un no-tevole sforzo organizzativo ed eco-nomico per mettere a disposizione dell’intero sistema camerale
emilia-no-romagnolo uno strumento di in-formazione, una tribuna per ospita-re opinioni e favoriospita-re un costante confronto fra la pluralità delle forze sociali e dei soggetti istituzionali.
Servizi e sostegni ai consorzi di garanzia FIDI
L’Unione Regionale svolge un’im-portante funzione di supporto dei consorzi fidi regionali, garantendo loro un servizio potenziato di segre-teria e maggiori risorse rispetto al passato. Nel 1994 questo impegno sarà confermato e rafforzato, nella consapevolezza che il sistema dei consorzi e delle cooperative di ga-ranzia fidi nei diversi settori rappre-senta l’unica opportunità per le pic-cole imprese di un rapporto facilita-to ed agevolafacilita-to con il sistema cre-ditizio. L’intero sistema camerale del resto è fortemente impegnato, con mezzi finanziari e risorse uma-ne, a sostegno della pluralità dei consorzi fidi locali. In un periodo nel quale il credito agevolato per le im-prese è pressochè scomparso e ri-sulta indispensabile il trasferimento progressivo dell’indebitamento del-le imprese dal breve al medio termi-ne, l’attività dei consorzi e delle co-operative di garanzia fidi rappresen-ta l’unico reale servizio finanziario di sostegno della piccola impresa.
Inoltre, paiono maturi i tempi per l’avvio di un progetto di consorzio fidi regionale per l’agricoltura, da realizzare d’intesa con le categorie commerciali e, soprattutto, con la Regione Emilia-Romagna. Con que-sta consapevolezza, l’Unione
Re-Programma di attività dell’Unioncamere per l’anno 1994
66 Estratto dalla Relazione del Presidente di Unioncamere al Consiglio di Amministrazione gionale intende continuare ed
ope-rare, con un proprio specifico ufficio che è stato rafforzato nel corso del 1993, al fianco delle Camere di Commercio, anche con interventi straordinari per consolidare tale im-portante realtà di servizio.
Politiche e relazioni europee ed internazionali
l’Unione Regionale è via via venuta acquisendo nel tempo rapporti in-ternazionali con organismi europei sia pubblici che privati ed in parti-colare con altre Camere di Com-mercio ed Agenzie di sviluppo re-gionale e locale. Con alcuni di que-sti organismi è stato avviato uno scambio di funzionari e con altri so-no in corso contatti di collaborazio-ne. La creazione del Mercato Unico Europeo, che deve vedere le Came-re di Commercio svolgeCame-re un ruolo attivo e dinamico in favore dell’in-ternazionalizzazione dei sistemi economici e delle imprese, nonché il parziale ma progressivo sviluppo delle reti istituzionali europee, ren-dono necessaria l’assunzione di un ruolo e di una funzione politica da parte dell’Unione Regionale, in stretto raccordo e d’intesa con le Camere associate ed auspicabil-mente con le politiche e le relazioni internazionali della Regione Emilia-Romagna. In particolare è quanto mai opportuno che, a partire dalla conferma dell’attività dell’Osserva-torio export e dall’esperienza in atto con il pieno adempimento della fun-zione di raccordo e coordinamento regionale della rete di Eurosportelli
derivati dalla Camera di Commercio di Ravenna e relativa pubblicazione mensile in apposita newsletter di in-formazioni comunitarie per le impre-se, si realizzino, d’intesa con altri si-stemi camerali regionali di altri pae-si della Comunità, indagini compa-rative sulle politiche regionali di svi-luppo in Europa e sul ruolo che in esse svolgono i sistemi camerali.
Obiettivo ultimo di questa attività che si intende avviare è di inserire le Camere di Commercio emiliano-ro-magnole in un sistema di relazioni internazionali che, a partire dal pia-no politico dei rapporti e delle inte-se, possa poi consentire la defini-zione e l’avvio concertato in chiave europea di politiche ed iniziative di sviluppo del mercato interno non-ché al Centro Estero ed alle singole Camere di Commercio associate di meglio sviluppare la propria attività di promozione export.
Questa funzione sarà svolta da un apposito nucleo che si avvarrà di un funzionario dell’Unione Regionale, affiancato da un borsista messo a disposizione da Mondimpresa sul progetto Eurosportello e da un ulte-riore borsista neolaureato che si in-tende attivare sempre sul progetto Eurosportello.
Programma di attività dell’Unioncamere per l’anno 1994
Relazione ufficiale del Presidente di Unioncamere Pietro Baccarini 67 Gerusalemme, 19 Aprile 1994
I Paesi del Mediterraneo sono stati fra i primi ad allacciare rapporti eco-nomici e commerciali speciali con la Comunità che ha accettato sin dal-l’inizio di farsi carico della stabilità sociale del bacino del Mediterra-neo. La responsabilità di contribuire allo sviluppo economico e sociale dell’intera regione si è accentuata in seguito alla guerra del Golfo.
Dal 1° gennaio 1993 la maggior parte delle esportazioni agricole dei paesi mediterranei è esente da dazi doganali. Oltre ai protocolli finanzia-ri stipulati con ciascuno dei paesi, sono stati finanziati progetti e azioni nel quadro del nuovo strumento di cooperazione creato per il comples-so dei paesi terzi mediterranei.
Med Campus, in quanto program-ma di cooperazione interuniversita-ria con i paesi terzi mediterranei, rappresenta un’integrazione degli altri dispositivi esistenti di forte inte-resse.
L’Unione Regionale delle Camere di Commercio dell’Emilia-Romagna è via via venuta acquisendo nel tem-po raptem-porti internazionali con orga-nismi europei sia pubblici che priva-ti ed in parpriva-ticolare con altre Camere di Commercio, Agenzie di sviluppo e istituzioni regionali e locali. Con alcuni di questi organismi è stato avviato uno scambio di funzionari e con altri sono in corso contatti, rap-porti e progetti di collaborazione.
Il Mercato Unico rappresenta un’aggregazione di forze economi-che nell’ambito delle quali le regioni dispongono di un potere politico sempre più influente sulla
program-mazione comunitaria, d’altra parte esiste una forte ricettività della Co-munità a sviluppare azioni richieste a livello locale in osservanza del principio di “sussidiarietà”.
Riteniamo di estrema importanza la predisposizione di una rete di rela-zioni e rapporti di cooperazione con i Paesi coinvolti nel progetto sia a li-vello istituzionale sia fra le imprese industriali.
Per la rete delle Camere di Com-mercio avere un ruolo in questo tipo di progetti, esercitare questa fun-zione di incentivafun-zione della coope-razione internazionale è di impor-tanza prioritaria. Le Camere sono, infatti, vicine alle imprese e, in parti-colare, a quelle piccole imprese che costituiscono l’ossatura della
strut-tura industriale europea. A ragione di questa vicinanza, esse possono avere la funzione di canale politico per le esigenze di questi ceti non solo in un contesto nazionale ma anche a livello europeo ed interna-zionale essendo in grado di agire nel locale interpretandone le esi-genze secondo una logica globale, di collegamento fra i soggetti nazio-nali ed internazionazio-nali. Appunto gra-zie alla loro organizzazione a rete le Camere, svincolandosi dal rapporto con il centro, possono realizzare e già lo stanno facendo, almeno in parte, esperienze di cooperazione istituzionale di grande interesse, rappresentare il ponte diretto di col-legamento fra realtà socio-impren-ditoriali diverse (italiane ed europee)