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Programma di attività dell’Unioncamere per l’anno 1995

Nel documento Emilia-Romagna Regione d’Europa (pagine 85-89)

84 Estratto dalla Relazione del Presidente di Unioncamere al Consiglio di Amministrazione - qualificazione della funzione di

ricer-ca economiricer-ca e di monitoraggio del-l'economia regionale anche d'intesa o su incarico dell'Ente Regione;

- definizione ed attuazione di pro-getti che coinvolgono il sistema camerale regionale e partecipazio-ne alla loro gestiopartecipazio-ne con compiti di coordinamento.

L'attività dell'Unione regionale nel 1995 si svilupperà lungo sei grandi direttrici che confermano e sviluppa-no quelle già intraprese nel corso del corrente anno con risultati general-mente positivi ed in alcuni casi ottimi:

1 - politiche di sistema

2 - attività di studio, ricerca e defini-zione di progetti

3 - attività di studio ed iniziative per il commercio

4 - pubblicistica

5 - servizi e sostegno ai Consorzi di garanzia fidi

6 - politiche e relazioni europee.

Nel corso del 1994, è stato sotto-scritto un protocollo di intesa opera-tiva tra l'Ente Regione ed Union-camere Emilia-Romagna, in cui sono individuate concrete linee operative da sviluppare in collaborazione tra si-stema camerale e Regione. Si tratta di un importante risultato politico che valorizza l'Unione regionale ed il si-stema camerale in generale, quale soggetto referente e proponente alla Regione da un lato e dall'altro quale soggetto attuatore di iniziative e pro-getti per conto o in collaborazione con la Regione. Già a conclusione del 1994, si può esprimere soddisfa-zione circa l'attuasoddisfa-zione delle intese previste nel protocollo.

In particolare, la Regione ha chiesto ed ottenuto la collaborazione di Unioncamere nella predisposizione di una proposta per la definizione dei distretti industriali in Emilia-Roma-gna, nell'unificazione delle due inizia-tive di origine regionale e camerale in un unico osservatorio sul sistema agro-alimentare in Emilia-Romagna presso l'Unioncamere, nella conti-nuazione dell'Osservatorio sull'arti-gianato in Emilia-Romagna, nella rea-lizzazione dell'Osservatorio Turistico Regionale in collaborazione con Confcommercio e Confesercenti Emilia-Romagna, nell'effettuazione di un'indagine sul fenomeno dell'abusi-vismo commerciale, nella continua-zione del rapporto con le CCIAA per la gestione delle CPA e degli Albi Ar-tigiani, nell'avvio e nella realizzazione del Progetto Spin-Off in collabora-zione con il BIC Regionale. Unionca-mere ha inoltre seguito, dando indi-cazioni e suggerimenti, la predisposi-zione da parte dei competenti Uffici Regionali dei programmi operativi re-lativi ai Fondi Strutturali Comunitari-Obiettivi 2 e 5/B. Infine, è stato pre-disposto, assieme alla Regione e con il coordinamento di Ervet, il Progetto di attrazione degli investimenti esteri in Emilia-Romagna, che prevede la compartecipazione finanziaria del si-stema camerale ad una serie di ini-ziative-progetto che potranno avere grande rilevanza ai fini dell'internazio-nalizzazione dell'economia emiliano-romagnola.

Sono inoltre in essere rapporti con i singoli Assessorati per l'avvio di ulte-riori iniziative nell'ambito del

rappor-to di forte collaborazione instaurarappor-to- instaurato-si: con l'Assessorato ai Trasporti si sta valutando la possibilità di attivare un Osservatorio Regionale sul tra-sporto delle merci; con l'Assessorato al Commercio si sta definendo l'isti-tuzione di un Osservatorio Regionale sul Commercio; con l'Assessorato all'Agricoltura si sta valutando la possibilità di avviare in Emilia-Roma-gna, Lombardia e Veneto, in collabo-razione con i locali sistemi camerali ed Enti Regione, un Osservatorio sui prezzi agro-alimentari; è stata infine raggiunta un'intesa con la Regione Emilia-Romagna, che in merito atti-verà cospicue risorse finanziarie, per la costituzione di un Consorzio regio-nale di garanzia fidi per la coopera-zione, promosso da Lega Cooperati-ve, Confcooperative ed A.G.C.I.

Emilia-Romagna, che hanno chie-sto all'Unione regionale di essere ente promotore e di garantire i me-desimi servizi offerti alle altre struttu-re consortili.

Il rapporto con la Regione sta valoriz-zando l'Unioncamere come centro di monitoraggio e studio sull'economia regionale ed i suoi molteplici settori, a conferma e riconoscimento di una leadership riconosciuta ed ormai af-fermata in materia.

La capacità di analisi dell'economia regionale, nonchè il costante monito-raggio dei vari settori che la com-pongono, costituisce un elemento qualificante dell'attività dell'Unione regionale. Nel corso del 1994 è stato attivato presso l'Ufficio Studi un Co-mitato Scientifico che tuttavia ha so-lo parzialmente iniziato a sviluppare

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Estratto dalla Relazione del Presidente di Unioncamere al Consiglio di Amministrazione 85 le proprie potenzialità e nel 1995

ver-rà maggiormente coinvolto nel sup-portare l'Unioncamere nel compiere meditate scelte operative.

L'attività di studio e ricerca nel 1995 continuerà a interessare i seguenti in-dirizzi generali:

- monitoraggio congiunturale perio-dico sull'industria manifatturiera, anche in raccordo con Unioncame-re Italiana ed EurochambUnioncame-res, sul settore edile ed elaborazione di scenari previsionali sugli andamen-ti attesi dell'economia regionale;

- consolidamento, qualificazione ed ulteriore sviluppo del sistema degli osservatori, al fine di tenere sotto costante monitoraggio l'andamento economico e le problematiche di sviluppo dei diversi settori o seg-menti dell'economia regionale: in-vestimenti nel settore industriale;

evoluzione strutturale e produttiva dell'artigianato di servizio e di pro-duzione; prosecuzione dell'analisi delle problematiche del sistema agro-industriale regionale; rafforza-mento dell'osservatorio export;

- prosecuzione dell'attività, iniziata nel corrente anno, di analisi delle problematiche del turismo emilia-no-romagnolo nei diversi segmenti che lo compongono; prosecuzione e valorizzazione dell'Osservatorio sulla subfornitura assieme ad altre strutture camerali regionali. Si sta attualmente operando per avviare, sempre d'intesa con la Regione e le associazioni imprenditoriali interes-sate, un Osservatorio sul trasporto merci in Emilia-Romagna ed un Os-servatorio sulle problematiche del

commercio emiliano-romagnolo, nonché un Osservatorio sugli scambi di mercato nel comparto agroalimentare, assieme a Regioni e sistema camerale del centro nord Italia. Difficoltà non dipendenti dalla nostra volontà rendono invece estremamente problematico l'avvio del previsto Osservatorio sui servizi di pubblica utilità d'intesa con Ci-spel Emilia-Romagna;

- ulteriori attività di studio e ricerca che nel 1995 riguarderanno: un'in-dagine d'intesa con la Regione Emilia-Romagna e le Associazioni di categoria sul diffuso fenomeno dell'abusivismo commerciale che, soprattutto nella stagione estiva, manifesta punte preoccupanti di il-legalità; la continuazione del pro-getto di orientamento scolastico in-dirizzato nel 1995 alle scuole medie superiori, dopo gli ottimi risultati ot-tenuti con il completamento del progetto di orientamento scolastico rivolto alla scuola media inferiore.

Nel corso del corrente anno ha ripre-so la propria attività il Centro per il Commercio Interno, concretizzatasi nella riattivazione del Servizio Docu-mentazione sul Commercio, nel completamento e nella pubblicazione di alcuni studi su problematiche commerciali, nella conclusione dei la-vori della Commissione creata oltre un anno fa per elaborare e presenta-re alla Regione un progetto di nuova legge regionale sulla disciplina e la normativa di gestione dei mercati al-l'ingrosso, nell'avvio infine di un ciclo di iniziative seminariali sulle proble-matiche del commercio.

Analisi, studi e ricerche di carattere economico e sociale hanno e conti-nuano a caratterizzare in positivo l'at-tività dell'Unione Regionale, divenuta un qualificato e riconosciuto punto di riferimento in materia di ricerca eco-nomica in Emilia-Romagna.

Il problema è semmai di far conosce-re all'esterno il più possibile l'attività svolta e le iniziative realizzate dall'U-nione regionale.

Le iniziative editoriali dell'Unioncame-re sono: il quadrimestrale Statistiche Regionali, il trimestrale Congiuntura Industriale, il quindicinale Nota di Mercato, il quadrimestrale Borsa Re-cuperi Industriali, il mensile Flash Eu-ropa Eurosportello. A queste si ag-giungono le collane Studi e Ricerche ed Emilia-Romagna Economia, que-st'ultima edita da F. Angeli che in questi anni è andata arricchendosi di numerosi ed interessanti volumi.

Sta inoltre prendendo il via il quindi-cinale "Consorzi Notizie", uno stru-mento di informazione rapida su atti-vità e servizi offerti dai Consorzi Re-gionali di garanzia fidi che, come è noto, hanno sede, eccezion fatta per Artigiancredit, presso l'Unione regio-nale.

Nel corrente anno ha inoltre visto la luce la nuova rivista mensile dell'U-nione regionale denominata "Econer-re", acronimo di Economia Emilia Ro-magna Regione. La rivista si propone l'obiettivo di sviluppare analisi, con taglio giornalistico, dei caratteri e del-le probdel-lematiche del sistema impren-ditoriale emiliano- romagnolo favo-rendo la conoscenza e la diffusione di opinioni, progetti ed iniziative del

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emiliano-romagno-lo in riferimento all'economia regio-nale. La rivista, che comporta un no-tevole sforzo organizzativo, ha otte-nuto già in questi primi mesi di uscita lusinghieri apprezzamenti. Nel corso del 1995 ci si propone di qualificarla ulteriormente negli aspetti grafici e di contenuto, nonchè di aumentare considerevolmente la diffusione di copie, in particolare tra le imprese, il che comporterà un significativo au-mento del budget.

Sempre nel 1995 dovrà partire il ser-vizio di Televideo RAI 3, nel quale il sistema camerale emiliano-romagno-lo immetterà quotidianamente o co-munque con cadenze quasi quotidia-ne informazioni brevi su attività, servi-zi, iniziative, programmi, etc., delle singole Camere di Commercio di in-teresse per le imprese o comunque per la società regionale. Anche in questo caso si tratta di un notevole sforzo organizzativo che richiederà un grande impegno da parte di tutti, ma soprattutto la convinta collabora-zione da parte delle singole Camere di Commercio.

L'Unione Regionale, come del resto le CCIAA a livello provinciale, svolge un'importante funzione di supporto dei consorzi fidi regionali, garantendo loro un servizio potenziato di segrete-ria e maggiori risorse rispetto al pas-sato.

Nel 1995 questo impegno sarà con-fermato e rafforzato, nella consape-volezza che il sistema dei consorzi e delle cooperative di garanzia fidi nei diversi settori rappresenta l'unica op-portunità per le piccole imprese di

andare ad un rapporto facilitato ed agevolato con il sistema creditizio.

L'intero sistema camerale del resto è fortemente impegnato, con mezzi fi-nanziari e risorse umane, a sostegno della pluralità dei consorzi fidi locali.

In un periodo nel quale il credito age-volato per le imprese è pressochè scomparso e risulta indispensabile il trasferimento progressivo dell'indebi-tamento delle imprese dal breve a medio termine, l'attività dei consorzi e delle cooperative di garanzia fidi rappresenta l'unico reale servizio fi-nanziario di sostegno della piccola impresa.

Si sta costituendo inoltre un nuovo importante consorzio regionale nel settore cooperativo, COOP.E.R.FIDI.

che avrà sede presso l'Unioncamere, promosso dalla Regione Emilia-Ro-magna (che ha previsto nella LR 22/90 un contributo per la costituzio-ne di un Consorzio Regionale tra im-prese cooperative), dall'Unione Re-giona-le delle Camere di Commer-cio, dalla Associazione Generale del-le Cooperative Italiane E.R. dalla Confcooperative E.R. e dalla Lega delle Cooperative E.R.

L'Unione regionale intende continua-re ad operacontinua-re, con un proprio speci-fico ufficio che si dovrà provvedere a rafforzare quando sarà operativo il COOP.E.R.FIDI, al fianco delle Came-re di Commercio, anche con inter-venti straordinari per consolidare tale importante realtà di concreto servizio delle imprese.

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Intervento del Presidente di Unioncamere Pietro Baccarini 87 Villa Cicogna, San Lazzaro di Savena (Bo), 30 Giugno 1995

Il 1994 ha segnalato la definitiva uscita dalla recessione del sistema industriale emiliano-romagnolo. Il sistema industriale delle piccole e medie imprese dell’Emilia-Romagna ha reagito con un’enorme vitalità al-la recessione: al-la ripresa produttiva, sostenuta in una prima fase dalla ri-presa delle esportazioni, si è diffusa e rafforzata tramite la crescita della domanda interna e la ripresa degli investimenti. Nel primo trimestre del 1995 la ripresa ha portato con sé anche una crescita occupazionale dell’ordine del 2,5%, segnale, que-sto, significativo dello slancio della ripresa in atto.

Al di là dei dati aggregati, che tutti noi conosciamo, la vitalità del siste-ma di imprese è fatta da numerosi casi singoli, da numerose imprese eccellenti che rappresentano le punte emergenti del nostro sistema industriale. Spesso sia l’opinione pubblica che gli operatori però non conoscono queste imprese eccel-lenti, non ne conoscono la storia, i successi, l’operosità.

Con questa iniziativa abbiamo in-tenzione di portare all’atin-tenzione del pubblico queste storie eccellen-ti di impresa, di conoscere e farle conoscere meglio, di dare un volto ai successi del sistema industriale dell’Emilia-Romagna, andando al di là delle significative presenze di successo e dei grandi marchi del nostro sistema industriale, già noti in tutto il mondo.

La decisione quindi di istituire un premio coinvolge due aspetti: da una parte è una modalità simbolica

ma formale di riconoscimento del successo, successo d’altra parte già decretato, ancor prima che dal-le nostre analisi, dai mercati nazio-nali ed esteri sui quali operano que-ste imprese, dall’altra è un modo per portare all’attenzione di tutti, e speriamo che fra questi vi siano an-che operatori economici, la realtà, le storie di queste imprese. Nomi-sma ha accettato l’incarico di indivi-duare queste imprese e di stilare 5 graduatorie (ciascuna divisa in una prima graduatoria per le imprese con meno di 100 addetti ed in una seconda graduatoria per le imprese con più di 100 addetti) ed una gra-duatoria finale di sintesi. Incarico questo non facile, sia per il grande numero di imprese eccellenti da esaminare, sia per la complessità

stessa della vita delle imprese, complessità che mal si presta a qualsiasi sintesi, che per sua natura riduce a pochi numeri molti fattori di successo che spesso sono qualita-tivi. Riteniamo comunque che i ri-sultati e la metodologia della ricerca costituiscano un utile di riferimento per tutte le imprese coinvolte e per il mondo della ricerca economica.

La metodologia utilizzata sarà poi integrata e migliorata nei prossimi anni, dato che è intenzione dei pro-motori ripetere questa esperienza anche in futuro.

Nel promuovere questa iniziativa siamo stati mossi anche da un’altra intenzione, oltre a quella di far emergere e rendere visibile l’eccel-lenza. E’ auspicabile che la nostra iniziativa stimoli nei prossimi anni in

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