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Seconda fase: Scoprire la corrispondenza tra sillabe globali del parlato e della scrittura

la mente, propria e altrui, lungo percorsi intenzionali”

CAPITOLO 5 IL METODO SIGLO

5.4 L’intreccio di diverse fasi: scrivere per comunicare

5.4.2 Seconda fase: Scoprire la corrispondenza tra sillabe globali del parlato e della scrittura

La seconda fase introduce i bambini alla scoperta della corrispondenza tra le sillabe globali del linguaggio parlato e quelle della scrittura. Tale intuizione può già avvenire nei bambini durante la prima fase, soprattutto se essi possono vivere molte situazioni di lettura condivisa. Risulta centrale lavorare sempre a livello di fonosillabe e grafosillabe, evitando l’analisi delle singole lettere, in modo da arrivare spontaneamente alla scoperta della corrispondenza.

Alcune attività del mio progetto sono state costruite, in accordo con la tutor, mettendo in relazione i percorsi della prima fase con quelli della seconda, inserendo la scrittura delle grafosillabe in giochi previsti per i percorsi della prima fase. Questa scelta è legata all’osservazione dei bambini nel nostro specifico contesto: molti di loro avevano competenze maggiori nella percezione e nel riconoscimento visivo rispetto a quello uditivo, quindi quest’ultimo poteva essere supportato dalla presenza delle sillabe globali scritte. Essendo presenti bambini di età e livelli di competenza diversi, ho prestato molta attenzione alla presentazione delle attività, guidandoli con modalità diverse, seguendo i loro approcci e lasciando molto spazio di lavoro autonomo.

In seguito descrivo le principali attività che hanno sostenuto lo sviluppo di questa fase, è possibile osservare come in tutte siano presenti supporti grafici che rendono più agevole la percezione delle grafosillabe: scrittura in un colore diverso della grafosillaba iniziale, oppure posizionamento delle singole grafosillabe su cartoncini o supporti separati.

Tra le attività che hanno sostenuto la messa in corrispondenza di suoni e pezzi ritroviamo l’attività dei bottoni utilizzata per la scoperta delle fonosillabe. I bambini dovevano pronunciare la parola sillabata per contarne le sillabe e mentre lo facevano avevano a disposizione la scritta con le grafosillabe separate da uno spazio. Questo accorgimento poteva veicolare l’intuizione che

ogni PEZZO corrispondesse ad un suono e agevolare quindi la messa in corrispondenza.

Una seconda attività che ha contribuito alla scoperta della corrispondenza tra PEZZI e SUONI è stata quella dei tappi (figura 12) costruita per la familiarizzazione con le grafosillabe. L’attività richiedeva di pronunciare il nome suddiviso in fonosillabe e di ricercare le grafosillabe ed attraverso alcuni accorgimenti è stata agevolata la loro messa in corrispondenza. Nel mostrare l’attività ai bambini venivano indicati i tappi contenenti le grafosillabe mentre si pronunciavano le fonosillabe corrispondenti: nella sillabazione precedente alla ricerca dei tappi uguali, mentre si posizionava il tappo e nella fase finale, quando era stato portato a termine l’abbinamento e si pronunciava la parola completa. Questa attività guida i bambini nel ricercare l’associazione tra pezzi e suoni facendo intuire che i pezzi servono per essere visti mentre i suoni per essere sentiti, ad ogni suono corrisponde sempre e soltanto un suo proprio pezzo e viceversa. Inoltre è possibile iniziare a memorizzare alcune grafosillabe, individuandole poi in altre attività.

Una terza attività che ha condotto i bambini alla scoperta della corrispondenza tra fonosillabe e grafosillabe è quella precedentemente illustrata in figura 14. Nello svolgimento dell’attività era possibile ricomporre la parola g l o b a l e r i c o n o s c e n d o l e c o r r e t t e g r a f o s i l l a b e e p r o n u n c i a n d o contemporaneamente la parola sillabata.

Queste ultime due attività, contenendo grafosillabe con alcune lettere uguali, questo gioco può sostenere la scoperta per analogia del sistema alfabetico nei bambini

c o n m a g g i o r i c o m p e t e n z a alfabetiche.

U n a q u a r t a a t t i v i t à i n s e r i t a i n questa fase, è stata utilizzata per condurre

i bambini a trovare Figura 18: attività di ricerca della stessa grafosillaba in parole diverse con il supporto del suo suono.

pezzi e suoni uguali in parole diverse (figura 18). Ho costruito alcune tessere con grafosillabe pure, e per ognuna di esse tre figurine con relativa scritta del nome, la cui sillaba iniziale era la grafosillaba della tessera, evidenziata in rosso (figura 18). I bambini potevano procedere seguendo due modalità:

1- ritrovare i pezzi uguali nelle diverse scritte delle figure, abbinarli alla tessera con la medesima grafosillaba e pronunciare i nomi delle figure.

2- individuare i suoni uguali nei nomi delle figure, raggruppare e infine associare il gruppo alla tessera confrontando la grafosillaba iniziale.

Entrambe le procedure agevolavano l’intuizione che a suoni uguali corrispondano pezzi uguali e, per i bambini con maggiore padronanza del linguaggio alfabetico, creavano la possibilità di avviare la memorizzazione della corrispondenza grafosillabe-fonosillabe. Per lo svolgimento di questa attività è stata centrale la fase di preparazione, in cui sono state condivise parole emerse nelle esperienze dei bambini, ma non conosciute da tutti. Attraverso i dialoghi con loro, le parole nuove sono diventate parte del patrimonio linguistico della classe e quindi ho potuto inserirle nell’attività. E’ possibile osservare come questa attività possa sostenere anche i bambini nello sviluppo della capacità di riconoscere grafosillabe uguali (Percorso 2).

Un’altra attività significativa nel percorso in sezione, è la stessa descritta in riferimento al percorso ‘costruire scritture per comunicare’. Tale attività prevedeva la ricomposizione del nome di una figura attraverso le sillabe iniziali dei nomi di altre due figure (figura 19). Nella costruzione del gioco ho inserito la scrittura della grafosillaba, quindi i bambini compivano la ricerca del suono necessario attraverso l’analisi della fonosillaba iniziale del nome, ed erano anche esposti alla sua corrispondente grafosillaba. Questo sosteneva la nascita di intuizioni relative alla corrispondenza tra linguaggio alfabetico e parlato.

Un’altra attività, risultata significativa in ambito domestico, è stata quella della ‘lettura a dito’ (LAD). I nomi delle tessere utilizzate per la memorizzazione globale dei nomi cari, sono stati suddivisi in PEZZI. Veniva svolta la scansione fonosillabica del nome scritto, si procedeva con la ricostruzione del nome attraverso i pezzi osservando la scrittura intera; si concludeva con la ricomposizione del nome senza il modello, vocalizzando ogni singolo pezzo. Ho