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12.1. Allievi/e italiani in formazione all’estero: una ricerca

Le trasformazioni culturali, politiche ed economiche degli ultimi decenni hanno ridefinito i confini del mondo dell’istruzione e della formazione e il sistema appren-dimento-formazione rappresenta oggi un sistema complesso. Mentre in passato era possibile individuare tempi differenti per apprendere, per fare e per lavorare, oggi questi tre momenti del processo formativo sono concepiti in maniera continuativa.

La formazione oggi accoglie nuove sfide provenienti da una realtà in cui i processi di trasformazione si ridefiniscono con una velocità sempre maggiore e in cui il concetto di mobilità è diventato una realtà imprescindibile per i cittadini europei, in particolare proprio per gli studenti in formazione.

Percorsi di mobilità supportano e arricchiscono l’esperienza educativa e lavorativa dei soggetti che vi partecipano, a migliorare le esperienze e le competenze di setto-re e trasversali, e a contribuisetto-re a incentivasetto-re le capacità di adattamento e di gestione della quotidianità delle nuove generazioni. Tali risorse hanno contribuito a promuovere all’interno della Comunità Europea progetti di scambi, cooperazione e mobilità tra sistemi di istruzione e formazione.

Possiamo individuare le azioni di mobilità in tre misure specifiche: mobilità rivol-ta a persone in formazione professionale iniziale, tirocini transnazionali in imprese o organismi di formazione per persone disponibili sul mercato del lavoro, mobilità per professionisti nell’ambito dell’istruzione e della formazione professionale. In questa sede ci occuperemo della prima tipologia di azioni di mobilità, quella appunto rivolta agli studenti in formazione nel settore della Formazione Professionale: il Progetto Leonardo. Il programma nasce nel 1995, imperniato sulle esigenze delle persone attive nel campo dell’insegnamento e della formazione professionali, sia come docenti, sia come allievi, nell’intento di favorire l’acquisizione di nuove capacità, conoscenze e qualifiche da parte dei cittadini europei.

Migliorare i processi di mobilità è una delle priorità del prossimo periodo di programmazione 2014-2020 per il sistema della formazione, che prevede l’investimento in esperienze di mobilità il più possibile attrattive.

A tal proposito, in riferimento al Progetto Leonardo, è interessante sottolineare l’esistenza di tre programmi che mirano a promuovere la mobilità e a conciliare l’offerta e la domanda degli enti e dei soggetti partecipanti:

- Progetto Premo (Prepara alla mobilità): si occupa di come preparare la mobilità e come inviare le persone all’estero. Obiettivo del progetto è il trasferimento ed innovazione di strumenti, dispositivi e metodi da utilizzare nella fase dell’organizzazione (prepa-razione) e gestione della mobilità transnazionale. Migliorare la capacità di sostenere la mobilità attraverso il trasferimento di modelli e strumenti di supporto alle attività preparatorie della mobilità per target giovane e il trasferimento di strumenti e modelli per scambi reciproci di stagisti e tirocinanti.

- Progetto Go and Learn: si occupa di come organizzare visite in azienda e esperienze all’estero, modelli, contratti, procedure amministrative, programmi di formazione e orientamento per la mobilità; di promuovere uno scambio di conoscenze fra 13 partner di 6 diversi Paesi per sostenere la mobilità internazionale e il ruolo formativo delle imprese attraverso la creazione di un catalogo europeo di visite di studio e seminari in azienda;

- Progetto Track (Transnational acknowledgement of experience in foreign companies): ha il fine di valorizzare la fase ex post dell’esperienza di mobilità internazionale; si occupa di come riconoscere e certificare le competenze acquisite durante l’esperienza all’estero e di aumentare il valore dell’uso delle competenze certificate nel mercato del lavoro locale.

In questa dimensione di riflessione assume dunque un’importanza strutturale la di-mensione della soggettività, sia degli individui in formazione, sia dei committenti istitu-zionali, sociali ed economici, come anche le figure di competenza esperta. Tali progetti mirano a svilupparsi come processo/agire formativo volto a promuovere ed agevolare l’apprendimento attraverso percorsi di vita ed esperienze in un contesto caratterizzato da un agire partecipato del “soggetto in formazione pratico” (Grimaldi, 2004).109

In questa sede si intende ragionare sulle esperienze formative di mobilità, soffer-mandosi sul punto di vista degli allievi stessi che vi partecipano. A tal fine si è predi-sposta una traccia di intervista110 che andasse ad individuare un profilo degli studenti e dei progetti a cui hanno partecipato, le motivazioni che li hanno spinti a partecipare, il vissuto pratico della loro esperienza, le competenze acquisite, professionali ma anche in riferimento alla propria persona, i consigli e i punti di forza ricavati da tale esperienza, e infine si è voluto andare ad indagare quale fosse la percezione degli allievi in merito alla Comunità Europea. Tale traccia è stata somministrata on-line, in modo da raggiungere un numero più elevato di intervistati e poter creare una matrice dati per l’analisi sia di tipo statistico, sia di tipo qualitativo (per le domande a risposta aperta). Il periodo di raccolta dati è stato da gennaio a marzo 2014.

109 Del Cimmuto A, De Rossi G., Grimaldi A., Quaglino G., Reynaudo M., (2004), ISFOL. Tra orientamento e auto-orientamento, tra formazione e autoformazione, ISFOL Editore, http://www.labeleuropeolingue.it/guida/

biblioteca/tes_sr5_tra_orientamento.pdf

110 In allegato A si può trovare la traccia completa dell’intervista. Tale traccia è stata utilizzata per gli allievi italiani, e tradotta per gli allievi stranieri.

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La nostra popolazione è composta dagli studenti che dal 2010 al 2014 sono partiti per un soggiorno esperienza formativa in Europa; a questi si aggiungono sette stu-denti spagnoli venuti in Italia, di cui parleremo in seguito.

Il campione è composto da 106 studenti italiani, di cui 10 di origine straniera: 4 di origine albanese, 1 di origine marocchina, 1 di origine moldava, 1 di origine olandese, 2 di origine rumena.

Al momento dell’intervista, 52 casi erano ancora in formazione, mentre 54 casi l’avevano già conclusa.

Vediamo ora nel dettaglio come si compone il profilo degli studenti. I corsi frequen-tati variano da Operatore della ristorazione (28%), Operatore elettrico (12%), Accon-ciatore (10%), a Trattamenti estetici (8%); si sottolinea inoltre un 14% di soggetti laureati che partecipano a progetti di mobilità (Tab. 1).

Tab. 1 - Tipo di corsi frequentati

Corsi Frequentati Frequency Percent

acconciatore 11 10,4

carpentiere 1 0,9

istituto alberghiero 9 8,5

istituto tecnico 1 0,9

itis fotografia 1 0,9

laurea 15 14,2

operatore ai servizi di vendita 3 2,8

operatore dell’abbigliamento 3 2,8

operatore della ristorazione 30 28,3

operatore elettrico 13 12,3

operatore meccanico 6 5,7

panettiere 1 0,9

praticante avvocato 1 0,9

qualifica professionale 1 0,9

tecnico di progetti di

coope-razione internazionale 1 0,9

trattamenti estetici 9 8,5

Total 106 100,0

La durata dei corsi a cui sono iscritti nelle agenzie formative, o università, di rife-rimento varia da sei mesi a cinque anni, con una prevalenza di tre anni, 69%, e un 20% di due anni. Gli enti di formazione coinvolti nelle interviste sono di diverso tipo, in prevalenza appartengono al settore alberghiero, ad esempio 30,6% AFP Colline Astigiane, CIAC alberghiera 15,3%. Come abbiamo detto, alcuni allievi stanno parte-cipando a un progetto di mobilità europea anche avendo già finito il loro percorso di studio, che può essere anche di tipo universitario (9,2%) (Tab. 2).

Tab. 2 - Enti di formazione

Enti di formazione Frequency Valid Percent

AFP Colline Astigiane 30 30,6

Apro formazione professionale 19 19,4

Azienda formazione professionale 11 11,2

CIAC alberghiera 15 15,3

CNOS FAP 1 1,0

Enaip Piemonte 5 5,1

For.Al 6 6,1

Politecnico di Torino 1 1,0

Studio legale 1 1,0

Università di Torino 9 9,2

Total 98 100,0

Missing Total 8

Sono state coinvolte agenzie dislocate su tutte le province del territorio piemontese (Tab. 3).

Tab. 3 - Provincia degli enti di formazione

Provincia Frequency Valid Percent

AL 6 5,8

AT 35 34,0

BI 1 1,0

CN 31 30,1

NO 1 1,0

TO 27 26,2

VC 2 1,9

Total 103 100,0

Missing 3

3

Il Progetto Leonardo da Vinci è dunque il progetto cardine da cui partono i vari percorsi di mobilità; ne esistono diverse specifiche, ognuna con caratteristiche sue proprie, delle quali non entreremo in merito, ma che è interessante tenere in conside-razione per avere un profilo dettagliato degli studenti che partecipano a tali percorsi di mobilità transnazionale (Tab.4).

Tab. 4 - I progetti di formazione

Progetti Frequency Valid Percent

Progetto Erasmus, Progetto Leonardo da Vinci 2 2,0

Progetto Europass “Vision of the future” 2 2,0

Progetto Leonardo “Passport for work” 1 1,0

Progetto Leonardo da Vinci 48 48,5

Progetto Leonardo da Vinci “Brace yourself” 28 28,3

Progetto Leonardo da Vinci “Polar Star” 14 14,1

Progetto Leonardo da Vinci “Vision of the future” 1 1,0 Progetto Leonardo Da Vinci “Vision of the future” 1 1,0

Progetto Nureler 1 1,0

Youth in Action 1 1,0

Total 99 100,0

Missing 7

Total 106

Tra gli Stati ospitanti, i principali sono la Spagna, con 59 allievi italiani, Malta con 17 allievi italiani, la Francia con 9 allievi italiani e la Germania con 7. L’anno di parteci-pazione ai progetti di mobilità varia dal 2010 al 2014, con una maggioranza, nel 2013, di 46 casi, di 36 casi a inizio 2013 e di 12 casi nel 2012. La durata della permanenza è variabile: nel 74% ha visto un mese di permanenza, nel 12% tre mesi. Inoltre si sot-tolinea che la quasi totalità degli intervistati ha partecipato una volta sola al progetto (85%), mentre l’11% ha partecipato due volte e il 4% più di tre volte.

12.2. Giovani europei in trasformazione: