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Principi e assetti organizzativi del fenomeno sanitario nelle esperienze statali americane

3.2 Il ruolo degli Stat

3.2.1 Gli Stati e la salute pubblica

Nonostante il potere di regolare la materia sanitaria sia condiviso dalla Federazione e dai singoli Stati, i governi statali possiedono un ruolo indubbiamente prioritario e predominante ed esercitano le proprie competenze in materia attraverso vari enti, responsabili per specifici servizi sanitari. I vari organi statali sono infatti chiamati a risolvere singole problematiche sanitarie, anche di rilevanza meramente locale, a far rispettare leggi e regolamentazioni a tutela della sicurezza e della salute, essendo inoltre responsabili dell’applicazione e dell’esecuzione di programmi federali, ricevendo fondi federali e gestendo direttamente il programma Medicaid36.

La più tipica espressione del potere statale è tuttavia il police power, potere di origini antichissime, ereditato dai principi della common law inglese (riassunti dal brocardo latino “Sic utere tuo ut alienum non laedas”) che già legittimava una limitazione dei diritti dei privati se finalizzata alla salvaguardia del bene comune. Adottato negli Stati Uniti, anche con la Costituzione federale esso rimase una prerogativa dei singoli Stati, seppur limitato dalla Supremacy Clause dell’art. VI37 che, come noto, nelle materie delegate al Congresso comporta la preminenza del diritto federale su quello statale, e dagli emendamenti che proteggono i diritti individuali. Gostin lo ha definito come il potere caratteristico dello Stato (in parte delegabile anche ai governi locali) di emanare leggi al fine di proteggere e

36 Nancy J. Niles, Basics of the U.S. Health Care System, cit., p. 106.

37 “This Constitution, and the laws of the United States which shall be made in pursuance thereof;

and all treaties made, or which shall be made, under the authority of the United States, shall be the supreme law of the land”. Sui rapporti tra tale clausola e le norme degli Stati, si veda Erwin Chemerinsky, Constitutional law. Principles and policies, New York, Wolters Kluwer, 2015, p. 410 e ss.

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promuovere la salute, la sicurezza ed il benessere generale degli individui. Per realizzare tali obiettivi, lo Stato può dunque limitare, entro certi limiti definiti dalla Costituzione federale e da quella del singolo Stato, gli interessi dei privati e le libertà economiche, come ad esempio la libertà contrattuale ed il diritto di godere e di disporre pienamente della proprietà38. Al riguardo, molte anche le pronunce della Corte Suprema. Già con la decisione Gibbons v. Ogden39 del 1824 la Corte Suprema

ebbe modo di affermare che tale potere è particolarmente pervasivo, costituendo:

“[…] a portion of that immense mass of legislation which embraces everything within the territory of a State not surrendered to the General Government; all which can be most advantageously exercised by the States themselves. Inspection laws, quarantine laws, health laws of every description, as well as laws for regulating the internal commerce of a State, and those which respect turnpike roads, ferries, &c., are component parts of this mass. No direct general power over these objects is granted to Congress, and, consequently, they remain subject to State legislation”.

Similmente, in Manigault v. Springs il potere di polizia fu definito “an exercise of the sovereign right of the government to protect the lives, health, morals, comfort and general welfare of the people”40. Il caso in esame riguardava una legge

statale che disponeva la costruzione di una diga su un torrente in violazione di un contratto tra i proprietari terrieri secondo cui nel luogo non avrebbe potuto essere istallato alcun argine artificiale. Ebbene, la Corte Suprema, sancendo la legittimità della legge statale, stabilì che la libertà contrattuale dei privati cittadini non può impedire allo Stato di legiferare a tutela di un bene pubblico. Stabilendo che le amministrazioni statali possono legittimamente interferire sulle attività dei privati, la Corte pose così le premesse per il riconoscimento di numerose regolamentazioni pubbliche contrastanti con i diritti dei singoli.

Più specificamente, con riferimento alla tematica sanitaria, tale potere ha permesso la promozione della salute pubblica e la prevenzione delle malattie,

38 Lawrence O. Gostin, Public health law. Power, duty, restraint, Berkeley, New York, University

of California Press, Milbank Memorial Fund, 2008, p. 92. Si confronti anche Jorge E. Galva, Christopher Atchison, Samuel Levey, Public health strategy and the police powers of the state, Public Health Reports, 2005, Vol. 120, Suppl. 1, pp. 20-27.

39 Gibbons v. Ogden, 22 U.S. 1, 203 (1824). 40 Manigault v. Springs, 199 U.S. 473, 480 (1905).

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essendo altresì stato impiegato anche per regolare lo smaltimento dei rifiuti, le ispezioni dei luoghi di esercizio delle attività commerciali, la sicurezza degli alimenti e l’abilitazione professionale dei professionisti medici.

Caso tipico è quello delle vaccinazioni, la cui obbligatorietà, disposta dalle amministrazioni statali, è stata in numerose occasioni confermata dalla giurisprudenza. In Jacobson v. Massachusetts è stata infatti ritenuta espressione del

police power degli Stati, potere cui gli Stati non hanno rinunciato con l’istituzione

del Governo federale e che si estende naturalmente a tutte le situazioni interamente interne ad uno Stato e che non coinvolgono cittadini di altri Stati41. Del tutto similmente, in Zucht v. King la Corte Suprema ritenne legittima un’ordinanza della Città di San Antonio (Texas) che non permetteva ai minori di frequentare gli istituti scolastici della città in assenza di un certificato che comprovasse l’effettuazione di alcuni vaccini. Le autorità dello Stato godono infatti di un’ampia discrezionalità nell’esercizio del proprio potere di polizia, finalizzato a proteggere il benessere e la salute pubblica, e ciò non contrasta con il XIV emendamento42.

L’uso del police power è stato inoltre impiegato per legittimare normative statali che, in certi casi, imponevano la quarantena, misura di sicurezza pubblica finalizzata a fermare la diffusione di una malattia infettiva. Essa comportava generalmente la limitazione della libertà di circolazione di persone sane (ovvero anche di animali o imbarcazioni) che tuttavia erano state esposte a malattie trasmissibili. Sebbene lo stato federale sia competente, in base alla sezione 42 U.S.C. 264(c)43, in ordine alla quarantena dei cittadini di altri Stati dell’Unione o da

41 Jacobson v. Massachusetts, 197 U.S. 11 (1905). Nel caso in esame, la Corte Suprema negò che

l’atto legislativo dello Stato del Massachusetts (che imponeva talune vaccinazioni al fine di tutelare la salute e la sicurezza pubblica) fosse contrario alla Costituzione. Infatti, le libertà da questa garantita non possono assurgere ad un diritto assoluto ad essere, sempre ed in ogni circostanza, completamente privo da limitazioni e vincoli, talvolta rese necessarie per il bene comune. Una minoranza di cittadini di un’area dove si registrano molti casi di vaiolo non può opporsi alle regolamentazioni adottate dalle autorità competenti. Al riguardo, a differenza della vita, libertà e proprietà garantite dalla Costituzione, la sicurezza e la salute dei cittadini del Massachusetts rappresenta una competenza propria delle autorità locali e non del governo federale.

42 Zucht v. King, 260 U.S. 174 (1922).

43 Lo United States Code raccoglie e codifica tutti i provvedimenti legislativi federali, ordinati in

titoli sulla base delle diverse materie regolamentate. Attualmente il codice consta di 54 titoli; la sua versione ufficiale è curata dall’OLRC (Office of the Law Revision Counsel), ufficio della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti e può essere consultata on-line. Si veda: http://uscode.house.gov/browse/prelim@title42/chapter7&edition=prelim (link verificato in data 6.1.2017).

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Stati esteri, gli Stati hanno sempre avuto un ruolo fondamentale per la protezione della salute pubblica dei propri cittadini, come dimostra il già citato brano tratto dal caso Gibbons v. Ogden ovvero la decisione Morgan's Steamship Co. v. Louisiana

Board of Health44 ove la Corte Suprema affermò che il sistema di leggi dello Stato

della Louisiana relativo alla quarantena, pur avendo innegabili effetti sul commercio, costituiva un legittimo esercizio del potere di polizia per la salute della salute, non proibito dalla Costituzione americana45.

Devono infine essere ricordati anche i c.d. Parens Patriae Powers, che fanno riferimento agli obblighi delle amministrazioni statali di tutelare e proteggere i minori e gli individui incapaci. Di derivazione inglese (già esistenti sotto il regno di Edoardo I), tali prerogative impongono ai singoli Stati di rappresentare e assistere le persone incapaci (ad esempio per il compimento di atti giuridici, quali un’accettazione di eredità ovvero la stipula di un contratto) e di garantire loro salute e benessere, con inevitabile compressione dei loro diritti di libertà, di proprietà e alla privacy. Tratto caratteristico di quest’ultimo punto è il potere/dovere di proteggere il benessere di tali individui, impossibilitati a comprendere la natura e le conseguenze giuridiche delle proprie azioni, con riferimento, ad esempio, all’affidamento dei minori, alla custodia legale dei beni dell’incapace, alle decisioni relative alle terapie mediche o alla loro interruzione46, fino al ricovero delle persone con disabilità mentali47.

44 Morgan's Steamship Co. v. Louisiana Board of Health, 118 U.S. 455 (1886).

45 Si confrontino Edward A. Fallone, Preserving the public health: a proposal to quarantine recalcitrant AIDS carriers, Boston University Law Review, 1988, Vol.68, n. 2, p.441-505; William J. Novak, The people’s welfare. Law and regulation in nineteenth-century America, Chapel Hill, London, University of North Carolina Press, 1996, p. 204 e ss.; Angie A. Welborn, Federal and State

Isolation and Quarantine Authority, CRS Report for Congress, 2005,

http://famguardian1.org/PublishedAuthors/Govt/CRS/RL31333.pdf (link verificato in data 7.03.2017).

46 Sul punto si veda Cruzan v. Director, Missouri Department of Health, infra, cap. IV, nota n. 17. 47 Lawrence O. Gostin, Public health law. Power, duty, restraint, cit., pp. 95-98.

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