5. L'INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE MINORI
5.6 Il caso italiano
5.6.2 I tratti comuni delle imprese minori che hanno successo internazionale
Dai numerosi studi empirici che hanno esaminato le caratteristiche delle piccole e medie imprese internazionali, sono emersi dei tratti comuni tra quelle imprese
43 Elaborazioni dati istat, anno 2014, Commercio estero e internazionalizzazione delle imprese.
44 da La Repubblica 17.01.2015 - PMI motore dell'Italia: l'export n crescita di 2,4 miliardi
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che sono riuscite a condurre l'espansione estera con successo. Questi tratti comuni sono riconducibili a45:
la qualità imprenditoriale
lo sviluppo del capitale immateriale
la competizione focalizzata
la capacità innovativa diffusa
Il primo fattore di successo è sicuramente la qualità imprenditoriale, in termini di elevate competenze tecniche, gestionali, e più ampiamente culturali, nonchè di energia propulsiva dell'imprenditore e delle figure che con lui svolgono funzioni imprenditoriali. Attorno alla figura dell'imprenditore ruotano poi gran parte delle relazioni che si vengono ad instaurare tra l' ambiente esterno e l'impresa; quest'ultima, anche se di dimensioni ridotte, riesce, grazie a tali relazioni, da un lato ad assumere un ruolo e una reputazione riconosciute nel proprio business, e dall'altro a disporre delle risorse e delle competenze di cui necessita per attuare una certa strategia di internazionalizzazione. Nelle piccole e medie imprese di successo accanto alla centralità della figura dell'imprenditore vi è comunque un assetto di governance coerente con la complessità del business e caratterizzato dalla progressiva valorizzazione e da un maggiore coinvolgimento di figure manageriali. Una seconda leva per il successo internazionale dell'impresa minore è rappresentata dal costante sviluppo del capitale immateriale riconducibile alla capacità di valorizzare a livello internazionale le competenze distintive sviluppate nel Paese d'origine e, al tempo stesso, alla capacità di trarre dai contesti esteri dove si va ad operare continue opportunità di apprendimento e arricchimento delle proprie competenze tecniche, organizzative e di marketing. Nonostante la relativa dimensione e i limiti organizzativi, le Pmi di successo si caratterizzano per una reputazione d'eccellenza riconosciuta a livello internazionale, che se sommata alle oggettive competenze tecnico-produttive
45 Questo paragrafo, tratto dal manuale" CAROLI M.,(2012), Gestione delle imprese internazionali ,
McGraw-Hill, Milano" riprende e aggiorna i contenuti sviluppati dallo stesso autore nel volume da lui curato Il processo di internazionalizzazione delle piccole imprese- un' indagine sulle aziende del Lazio, Franco Angeli, Milano, 2007.
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possedute, permette a questi piccoli operatori di presentarsi come interlocutori credibili anche in progetti internazionali di notevole complessità. E' noto come le imprese minori tendano a privilegiare strategie di focalizzazione , cercando di individuare delle nicchie46 di mercato dove poter raggiungere e mantenere qualche fattore di vantaggio competitivo. Le Pmi riescono a replicare questa strategia su diversi mercati geografici, sapendo peraltro apportare le dovute modifiche necessarie ad adattare il prodotto/servizio alle esigenze dei diversi Paesi. L'aspetto di notevole rilevanza è proprio legato alla capacità delle imprese di mantenere una forte focalizzazione di business, allargando la presenza nei mercati internazionali, e riuscendo in tal modo a trasformare la nicchia in nicchia internazionale, strategia che implica una precisa competenza nell'adattamento del marketing mix alle esigenze di differenziazione di uno stesso tipo di acquirente collocato in aree geografiche diverse. Altro aspetto che caratterizza gran parte delle Pmi competitive all'estero è la notevole capacità innovativa che riguarda in primo luogo le innovazioni di prodotto e una determinata attitudine al cambiamento organizzativo e alla flessibilità strategica. L'innovazione diffusa risulta certamente da un'attitudine culturale dell'azienda di successo, generata a sua volta dall'azione imprenditoriale; è comunque resa possibile in concreto dall'allocazione di risorse consistenti su progetti di ricerca e sviluppo e dallo sviluppo di relazioni e collaborazioni con soggetti anche istituzionali insieme ai quali realizzare tali progetti. I risultati di un'indagine condotta da uno dei principali gruppi bancari del Paese47 su un campione di oltre 6000 piccole imprese mostrano quali sono, nella percezione degli stessi imprenditori, i punti di forza e di debolezza nonchè i vincoli e le opportunità, distinguendo coloro che svolgono le loro attività oltreconfine da coloro che invece sono focalizzati solo nel proprio contesto d'origine. Da quanto dichiarato dalla compagine imprenditoriale emerge chiaramente come la capacità di eccellere sul prodotto
46 la nicchia può essere definita come: "uno spazio competitivo a sé, relativamente piccolo e caratterizzato
da un'offerta di prodotto speciale, la cui promessa di valore è superiore a quella media di categoria e il cui percepito si caratterizza per la sua originalità" in MATTIACI A., (2008), Nicchia e Competitività.
Strategie di focalizzazione per la competizione globale,Carocci Editore, Roma, pag 50.
47 Cfr. Unicredit Family & SME Italy network, Indagine sulle piccole imprese . I risultati cui facciamo
riferimento sono presenti in: Osservatorio Unicredit Piccole Imprese, Rapporto sulle piccole imprese , VII edizione 2010-2011
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rappresenti il fulcro dell'internazionalizzazione dell'impresa minore; un dato rilevante evidenzia come il 25% delle imprese ritiene come proprio punto di forza all'estero l'unicità di prodotto, a dimostrazione della grande diffusione di strategie di nicchia. Anche l'immagine del prodotto e la qualità del processo produttivo (per molti è rilevante il " made in") rappresentano due nodi cruciali per il successo sui mercati internazionali. La dimensione non adeguata viene riconosciuta invece come il principale problema per la piccola impresa operante all'estero. Gli altri punti di debolezza, tra cui ad esempio la mancanza di risorse umane, di conoscenze sugli aspetti normativi o di un'adeguata rete commerciale, sono in gran parte una diretta conseguenza della conformazione dimensionale ridotta. La difficoltà di instaurare e consolidare valide relazioni con il mercato, l'onerosità in termini di costi di trasporto e trasferte, i fattori di rischio paese e le barriere all'entrata sembrano rappresentare le criticità principali per le Pmi. Come opportunità l'internazionalizzazione è considerata invece soprattutto nella prospettiva del mercato, sia per allargare gli ambiti dove sfruttare il potenziale del proprio prodotto, sia per cogliere opportunità oggettive offerte dagli alti tassi di crescita dei mercati emergenti.
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