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Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze. 1957, Anno 16, n.3, settembre

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Academic year: 2021

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(1)

Spedizioni in abbonamento postale - Gruppo I V

RIVISTA DI DIRITTO FINANZIARIO

E S C I E N Z A D E L L E F I N A N Z E

Fondata da

B E N V E N U T O G R IZ IO T T I

(e

RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO FINANZIARIO)

(2)

”*• Pubblicazione sotto gli auspici della Camera di Commercio di Pavia

-La Redazione è a Pavia, Istituto di Finanza presso l ’Università e la Camera di Commercio, Strada Nuova n. 65. Ad essa devono essere inviati manoscritti, bozze corrette, cambi, libri per recensione in duplice copia etc. Redattore

Cavo, Francesco Forte.

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Ai collaboratori saranno inviati gratuitamente 50 estratti dei loro saggi. Copie supplementari eventualmente richieste all’atto del licenziamento delle bozze ver­ ranno fornite a prezzo di costo. La maggiore spesa per le correzioni straordinarie è a carico dell’ autore.

(3)

P A R T E P R I M A

STUDI IN MEMORIA D I BENVENUTO GRIZIOTTI

Pag. P. J. A. Adeiani - Des sociétés en droit fiscal comparé et international 237

Henry Laufenburger Imposition plurale des benefices sociaux distribué 255 Federico Maefezzoni - Contributo alla teoria giuridica del presupposto

di fatto dell’imposta generale sull’entrata prelevata col sistema « una tantum » ...262 Antonio Pesenti - La capacità contributiva delle società . . . . . 305 Cam ille Scailteur - L’imposition des sociétés de personnes en Belgique 319

Louis Trotabas, Les pouvoirs des commissions des finances dans la nou­ velle presentation du budget fr a n ç a is ... : 329 RECENSIONI - ALTRE OPERE RICEVUTE - RASSEGNA DI PUBBLI­

CAZIONI RECENTI (segue a p. II).

P A R T E S E C O N D A

Gl ÜRISPR UDENZA

Gian Antonio Micheli - In tema di imposta di registro sulle cessioni di

crediti a garanzia di finanziamenti bancari e legge regionale siciliana 193

Fil ip p o Gazzerro - Casi di ammissibilità dell’ accertamento induttivo per l’imposta di R.M...201 Giu se p p e Greco - Processo tributario, motivi di resistenza alla pretesa

dell’ amministrazione finanziaria dedotti per la prima volta in grado di appello e ritualità di proposizione ...207 Primiano Picarelli - Natura ed effetti delle note informative della Guar­

dia di Finanza, ai fini del ricorso alle Commissioni per l’I.G.E. in a b b o n a m e n t o ...211 Giuseppe Tarzia - In tema di espropriazione esattoriale durante il falli­

(4)

II

RECENSIONI

pag. K. A. Kukihara - Monetary theory and public Policy (J. Griziotti

Kretsch-mann)...342 W. A. Lewis - The theory of economic growth (J. Griziotti Kretschmann) 342 J. Robinson - The accumulation of capital (F. V o lp i)...343

ALTRE OPERE R IC E V U T E ... 347

RASSEGNA DI PUBBLICAZIONI R E C E N T I...349

SENTENZE E DECISIONI ANNOTATE

Sicilia - Regione Siciliana - Potestà normativa della Regione Siciliana per i tributi erariali (Statuto regionale artt. 17 e 36) - Imposta di registro, legge regionale 1° agosto 1953 n. 44, art. 2 - Legittimità costituzionale (Gorte Costituzionale, 1 marzo 1957 n. 42) (con nota di G. A. Mich eli) ...193 R.M. - Casi di ammissibilità dell’ accertamento induttivo - Redditi classi­

ficabili in Cat. G1 (Comm. Centr. Sez. I, 26 novembre 1956 n. 86775) (con nota di F. Gazzerro) ... 201 Processo tributario - Eccezioni del contribuente - Proponibilità per la

prima volta in appello - Ritualità (Comm. Centr. SS. UtJ., 6 marzo 1956 n. 79754) (con nota di G. Greco) ... 207 I.G.E. - Ricorso alle Commissioni - Rapporto dell’Ufficio a margine -

Validità - Mancato invio del rapporto della P.T.I. - Nullità della decisione (Comm. Centr. Sez. VII, 28 gennaio 1957 n. 88955) (con nota di P. Picarelli) ...211 Azione esecutiva dell’esattore delle imposte - Improcedibilità dopo la

dichiarazione di fallimento (Trib. Monza, 31 agosto 1955) (con nota di G. Tarzia) ... 218 Contrabbando - Nave straniera - Fermo in alto mare - Ammissibilità per

esercizio diritto di inseguimento (Cass. Penale Cam. Consiglio, 18 gennaio 1957, McSporran e altri) (con nota di A. Dus) . . . . 228

(5)

INDICE PER MATERIA

AVVERTENZA. — I singoli tributi sono collocati in ordine alfabetico, se­ condo la loro denominazione specifica (per es. Imposta di Ricchezza Mobile, si cerchi sotto Ricchezza Mobile (Imposta di), Tassa sulle insegne sotto Insegne

(Tassa sulle), ecc.). I numeri sono quelli delle massime del Massimario, ad ec­

cezione di quelli in corsivo che rinviano alla prima pagina delle sentenze e decisioni annotate.

Autorità amministrativa

Competenza territoriale ufficio ac- certatore, 91, 343.

Motivazione ricorso gerarchico, 109, HO.

Rappresentanza della finanza, 14, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 113, 154, 155, 156, 157, 325, 326, 327, 328, 329. Ricorso gerarchico improprio, 109,

110, 331. Autorità giudiziaria

Autonomia processi tributario e or­ dinario, 147.

Azione giudiziaria, 117, 151, 248, 333, 334, 335, 431.

Competenza A. G-, 150, 152, 153. Controversie di estimazione sempli­

ce, 103, 148, 149, 248. Deposito per multa, 81. Foro erariale, 76, 116.

Notifica Avvocatura distrettuale, 330.

Opposizione ingiunzione, 113, 114, 119. 154, 155, 156, 157.

Previo procedimento amministrati­ vo, 151.

Ricorso per Cassazione, 76, 77, 78, 79, 81, 326, 328, 330, 331, 386. Bollo

Atti non bollati, 64.

Delegazione di pagamento, 65. Effetto della regolarizzazione, 220. Giudizi contro l ’ I.N.A.M., 257. Ripetizione imposta, 65. Commissioni amministrative

Calcoli per la determinazione dei valori, 82.

Carattere giurisdizionale delle Com­ missioni, 82.

Competenza, 91, 92, 159, 160, 161, 162, 163, 164, 165, 310, 311. Composizione Commissioni, 312, 313. Decisione G.P.A. in sede normale,

314, 331.

Facoltà delle commissioni di au­ mentare l ’imponibile, 93.

Giudizio di rinvio, 83, 22.

Motivazione delle decisioni, 86, 91, 105, 163.

Complementare (Imposta)

Accertamento induttivo, 88, 208. Reddito confermato col silenzio, 89. Tenore dì vita, 208.

Termine prescrizione rettifica Fi­ nanza, 89.

Consumo (Imposta di)

Agenti imposte di consumo, 292. Azione giudiziaria con provvedi­

mento ministro Finanze, 431. Colonia per tracomatosi, 429.

Conferma dell’appaltatore, 118. Consorzio agrario provinciale, 71. Consorzio nazionale produttori ca­

napa, 72.

Domanda di oblazione, 138. Ingiunzione, 155.

Materiali da costruzione, 71, 72, 73, 137, 291, 429, 430.

Morte appaltatore riscossione iihp. consumo, 117.

Opifici, 430. Prescrizione, 139.

Rappresentanza della Finanza, 155. Ricostruzione, 291.

Strada, 137.

(6)

IV

Contenzioso tributario

Appello contribuente solidale, 1C9. Appello ufficio, 318, 319.

Condanna Amministrazione alle spese, 332, 333.

Controversia di valutazione, 335. Definitività decisioni delle Commis­

sioni, 316.

Domanda rinvio intempestività av­ viso audizione, 178.

Eccezione di prescrizione proposta in Comm. Centr., 166.

Eccezione nuova in appello, 90, 158, 173.

Gestione d ’affari processuali, 325. Mancata notifica motivi accerta­

mento induttivo, 87, 88.

Motivi del ricorso o dell’appello, 56, 86, 88, 104, 170, 174.

Notifica a funzionario diverso dal­ l ’Intendente, 74, 75, 76, 77, 154, 156, 157, 325, 326, 327, 328, 329. Notifica al defunto, 305.

Notifica all’ apparente titolare, 2. Notifica a Società, consegna allo

amministratore nella sua casa, 96.

Notifica decisione oltre i termini, 317.

Notifica per affissione, 179.

-Presentazione ricorso ufficio incom­ petente, 168.

Revocazione, 321, 322.

Ricorso contro il ruolo, 175, 323, 324.

Ricorso interruttivo, 174, 320. Ricorso non firmato, 171, 172. Spese di lite, 332, 333.

Termine appello, 173. Termine deposito, 167. Termine notifica, 317, 335.

TTfficio competente a ricevere il ri­ corso, 315.

Contrabbando

Destinazione diversa merce agevo­ lata, 130, 131, 132, 415.

Detenzione in zona vig. dog. 133. ' Orologi svizzeri, 421. Pietrine focaie, 412. Quantitativi esigui, 126. Tabacchi esteri, 126, 127, 128, 141, 418, 419. Diritto penale

Agenti imposte di consumo, 292.

Aggravante, 284, 413, 414, 419. Amnistia e indulto, 121. Art. 4 C. P , 422. Art. 109 L. D., 134, 283, 420. Art. 148 L. D., 127. Attenuanti, 124, 419.

Concorso materiale di reati, 129, 418.

Confisca doganale, 122. Cosa giudicata, 129. Domanda di oblazione, 138. Decreto penale intendentizio, 136. Deposito superiore a 50 litri, 411. Dichiarazione doganale inesatta,

285, 286.

Elemento psicologico del reato, 125, 126.

Esenzione tabacco greggio in colti­ vazione autorizzata, 416.

Evasione I.G.E., 135, 136. Imposte di consumo, 137, 138, 139. Infrazioni al divieto di importazio­

ne, 129.

Morosità profitti di contingenza, 209.

Motivazione, 128, 132.

Nave sorpresa fuori zona vig. dog., 422, 423.

Onere della prova, 133.

Pena eccezionale - Motivo illegitti­ mità Cosi., 141.

Prescrizione, 135, 136, 139, 28. Presentazione merce visto dogana­

le, 417.

Prova indiziaria, 128. Reato complesso atipico, 127. Reato continuato, 123, 191, 192, 342. Reato istantaneo, 135.

Recidiva, abitualità, professionali­ tà, 412.

Spiriti, 411. Tentativo, 138.

Tolleranza della polizia di confine, 125.

Trasbordo tabacchi esteri in acque italiane, 128.

Dogana

Controversia qualificazione merci, 300.

Diritto di licenza, 302. Entrata (Imposta generale sulla)

Abbonamento, 104, 408.

(7)

Calcolo ammontare dell’imposta, 136, 282.

Commissioni ditte estere, 63. Consumazioni accessorie ristoranti

prima eateg., 406.

Cooperativa di frutticultori - Som­ me trattenute per spese di lavo­ razione, 281.

C.R.A.L., 407.

Estimazione semplice, 103. Evasione, 135, 136, 409.

False attestazioni in fattura, 410. Libri contabili, 135, 136.

Provvigioni, 63.

Kappresentanza della Finanza, 329. Rettifica dichiarazione in sede con­

tenziosa, 408.

Arendite a non soci, 407. Fabbricati (Imposta sui)

Colonie marine, 194.

Esenzione venticinquennale, 194, 195.

Immobili patrimonio indisponibile dello Stato, 1.

Locali adibiti a scuole, 193. Famiglia (Imposta di)

Accertamenti e rettifiche d’ufficio, 427.

Agiatezza, 289.

Avviso di accertamento con firma del Sindaco stampata, 106. Duplicazione concernente una sola

annata, 110.

Iscrizione a ruolo illegittima, 107. Iscrizione a ruolo senza riserva,

108.

Motivazione ricorso gerarchico, 109, 110.

Motivi dell’accertamento, 70. Parroci, 70.

Pronuncia G.P.A. sulla residenza, 109.

Residenza, 109, 110, 180.

Ricorso gerarchico improprio, 109, 110.

Spettanza a Comuni e Provincie di­ verse, 109, 110, 180, 331.

Ipotecaria (Imposta) Controgaranzie, 268.

Credito alle medie e piccole indu­ strie, 55.

Garanzie di terzi, 267 , 268. Iscrizione ipotecaria a garanzia di

cambiali, 55.

Mutuo cambiario, 38.

Mutuo imprese artigiane, 267. Negoziazione (Imposta di)

Aumento di capitale con prelievo dalle riserve, 56.

Competenza Comm. prov., 161, 162. Mancanza titolo definitivamente

negoziabile, 396.

Patrimonio (Imposta ord. sul) Azione giudiziaria, 334.

Omissione nella dichiarazione cer­ ti!. valut. titoli, 357.

Rettifica della Finanza, 357. Patrimonio (Imposta straord. prog.

sul)

Avviamento, 360, 361. Cespiti venduti, 359.

Competenza Comm. Centr., 164. Competenza territoriale ufficio ac-

certatore, 343.

Debiti contratti all’estero, 364. Debito colonico, 365.

Determinazione del patrimonio, 93. Detrazione tributi, 215.

Dispersi sui campi di battaglia esteri, 211.

Divisione ereditaria, 216.

Fabbricato a disposizione del pro­ prietario, 363.

Minimo denunziabile ed imponibile, 177.

Parere Comm. Cens. Prov-, 94. Passività deducibili, 93, 215, 364,

365.

Penalità per infedele od omessa de­ nunzia, 11, 218, 219.

Questioni riflettenti la non corri­ spondenza dei fondi alle qualità di coltura catastali, 94.

Ricorso sul quantum alla Centrale, 177.

Sentenza dichiarativa morte pre­ sunta, 217.

Valutazione colonia ad melioran- dum, 362.

Valutazione scorte, 214. Valutazione terreni, 94, 212, 213. Patrimonio (Imposta straord. prop.

sul)

(8)

Profitti di guerra e contingenza Affitto fondi rustici, 352.

Attività illecita esplicata da S.R.L., 90.

Autonomia del tributo, 353. Detrazione del 50 e 20 %, 352.

Eccezioni del contribuente - Propo­ nibilità in sede d’appello, 90. Lavori eseguiti a regia per lo Sta­

to, 9.

Morosità pagamento, 209. Notifica, 210, 352.

Rappresentanza della finanza, 76. Vendita prodotti boschivi propri,

354.

Profitti di regime

Alienazione beni soggetti ad avoca­ zione, 356.

Attività d’intermediazione, 355. Competenza territoriale ufficio ac-

certatore, 91.

Contraversie - Competenza, 91, 92. Domanda di danni, 10.

Morte del contribuente, 91, 92. Rappresentanza della Finanza, 77,

78, 325, 326.

Revoca sequestro conservativo, 10. Regioni

Determinazione aliquota I. G. E., 299.

Determinazione regimi speciali im­ posizione I.G.E., 293.

Esazione imposte erariali, 297, 298. Modifica imposte attribuite in parte

alla Regione, 140.

Nomina membri Commissione im­ poste, 295.

Potestà normativa, 293.

Revisione valori ai fini imposta di registro, 296.

Ricorsi avverso ordinanza Inten­ dente, 294. Registro Abbonamento, 258. Accertamento valore, 13, 95, 96, 97. 98, 366. Accessione, 254.

Acqua, gas ed elettricità, 15, 231, 377.

Acquisto immobili danneggiati dal­ la guerra, 99.

Alienazione immobile dotale, 381, 382.

Apertura di credito garantita da pegno, 12.

Appalto, 18, 32, 33, 34, 260, 372, 373, 375, 377.

Appalto e concessione ammin., 14, 377.

Appalto e vendita - criteri discri­ minanti, 33, 221, 368, 370, 374. Appalto separato rifiniture, 368, 369,

370.

Associazione in partecipazione, 13, 236.

Attestazione Sindaco o Ufficio Ge­ nio Civile, 99, 367.

Atti dichiarati nulli, 51, 53. Atti non registrati, 41, 42, 43, 44.

45, 46, 47, 48. 100, 240, 241, 255, 385, 386.

Azienda, 16, 17, 30, 31, 245. Bonifica, 262, 263, 264.

Caso d’uso, 19, 33, 230, 238, 239, 374. Cessione immobile posto su terreno

demaniale, 235.

Cessione quote s.r.l., 391, 392. Cessione permesso ricerca minera­

ria, 247.

Cessione sfruttamento miniera di zolfo, 52.

Concentrazione di aziende, 30, 31. Concessione pubblico servizio, 222. Concordato valore, 146.

Consorzio agrario, 37, 379. Contratto di fornitura alle ammini­

strazioni statali, 25, 221, 376. Contratto di spedizione, 18. Contratto per persona da nominare,

101, 252.

Contratto utenze telefoniche, 258. Contratto verbale di trasporto, 19. Contributo spese impianto linea,

378. Cooperativa, 259. Cooperativa edilizia, 39. Corrispondenza commerciale, 53. Credito agrario, 28. Data certa, 114, 242.

Data della valutazione, 243, 244. Debito di valuta, 48.

Decadenza per tardiva registrazio­ ne, 40, 264, 265.

Dichiarazione contestuale, 34, 35, 37, 39, 262, 263, 371.

Divisione, 226, 380.

Divisione beni di plurima prove­ nienza, 232, 233, 234.

Donazione in contemplazione di ma­ trimonio, 401.

Donazione tra coniugi annullata, 237.

(9)

Enunciazione in scrittura privata. 243.

Enunciazione in sentenza, 26, 249, 250, 390.

Enunciazione rivelata dai versa­ menti I.G.E., 251.

Fallimento, 22.

Fideiussioni da parte di terzi, 229, 230.

Finanziamento per la ricostruzione, 383.

Finanziamento verso cessione di credito contro PP. AA., 375. Forza maggiore, 372.

Garanzia di terzi, 27.

Giudizi contro l ’I.N.A.M., 257. Giudizio di valutazione, 17, 165, 245, 247. Imposta complementare, 99, 249. Imposta di consolidazione, 228. Imposta di locazione, 224. Imposta di obbligo, 378. Imposta di retrocessione, 16. Imposta di titolo, 25, 256. Infissi edifici scolastici, 373. Ingiunzione, 20, 114, 115, 116, 157. Jus superveniens, 43. Lesione di legittima, 226, 227, 393. Mutuo cambiario, 38. Mutuo fondiario, 27. Nuda proprietà, 36, 228, 246, 394. Notifica al venditore, 97 , 308. Nullità di atti, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 255, 381, 382. Occultazione di prezzo, 18, 250. Onere dell’imposta, 239, 25. Pena pecuniaria per occultazione ài

prezzo, 18, 250.

Pertinenze vendute con prezzo se­ parato da quello dell’immobile, 21, 387, 388.

Prescrizione, 249.

Presunzione trasferimento pertinen­ ze, 384.

Promessa di vendita, 49, 244. Proroga termine decadenza e pre­

scrizione, 98.

Prova entità del danno, 35. Rappresentanza della finanza, 79,

154, 157, 327.

Responsabilità del notaio, 395. Rettifica alla divisione, 380. Ricostruzione, 34, 35, 36, 261, 370,

383.

Ricostruzione impianti industriali, 33, 79.

Ricostruzione opere pubbliche, 32, 260, 371.

Rimborso imposta, 49, 50, 51, 52, 53, 256, 381.

Rinunzia a decadenza da parte del Comune, 24.

Scadenza in giorno festivo del ter­ mine, 366.

Scritto ad substantiam, 100. Sentenza dichiarativa di nullità,

382.

Serbatoi e laghi artificiali, 266. Servizi marittimi sovvenzionati,

229.

Società di fatto, 22, 249. 390. Società per azioni scaduta, 29, 389.

Solidarietà processuale e sostanzia­ le, 97.

Sospensione azione in giudizio, 240, 241, 385.

Sospensione imposizione scrittura privata invalidata per nullità, 98. Sovraprezzo azionario, 11.

Stralcio di quota, 393.

Tempo di riferimento per la valu­ tazione, 20, 22.

Termine di prescrizione ripetizione imposta, 51.

Terreno soggetto a scorporo, 50, 51 Transazione tra coeredi, 20. Trasferimento tra parenti entro il

terzo grado, 114, 384.

Trasformazione di società in liqui­ dazione, 225.

Usufrutto, 36, 228, 246, 394. Vendita occulta presunta, 395. Vendita merce a consegna dilazio­

nata, 223.

Vendita sotto condizione sospensi­ va, 23, 49.

Vendita tra commercianti, 238. Verbale di aggiudicazione, 40. Ricchezza mobile (Imposta di)

Accertamento diretto al nome del creditore, 4.

Accertamento in base a bilancio, 350.

Accertamento induttivo, 84 , 85, 86, 87, 349, 350.

Avviamento, 198, 199 , 200, 201. Classificazione del reddito, 1Ì6. Compensi ai soci, 348.

Contributo dello Stato, 197. Dichiarazione unica annuale, 84,

85, 86, 204.

Enti collettivi trasformazione pro­ dotti, 206, 344.

Estimazione semplice, 87.

Finanziamento del socio, 4, 5, 345. Immobile destinato ad impresa in­

(10)

V i l i

I.N.P.S., 207.

Interessi Casse Risparmio, 196, 346. Interessi passivi, 6, 345.

Motivazione accertamento, 350. Notifica società di fatto, 205, 306,

307.

Presunzione di interessi, 4, 5. Rappresentanza della Finanza, 80. Redditi dei notai, 8, 349.

Redditi società cooperative, 202. Reddito agrario, 206, 207, 344. Rettifica da parte dell’Ufficio, 84,

204. Soccida, 351. Società di fatto, 351. Soggetto d’imposta, 2. Sopravvenienze passive, 348. Spese deducibili, 6, 7, 203 , 347, 348. Stipendi, 347. Riscossione Aggio dell’esattore, 186.

Appalto riscossione imposte di con­ sumo, 117, 118.

Carenza di certezza ed esigibilità del credito, 113.

Decreto di sospensione Presidente del Tribunale, 113.

Deposito del prezzo, 337. Diritti aggiudicatario, 337.

Elementi essenziali dell’ingiunzio­ ne, 115.

E.N.A.L., 187.

Esecuzione immobiliare, 337. Esecuzione presso i terzi, 336. Fallimento contribuente moroso,

190, 338.

Fal'imento fiscale, 112.

Fallimento ordinario per iniziativa dell’esattore, 112.

Foro erariale, 116. Indennità di mora, 3, 188.

Ingiunzione, 20, 113, 114, 116, 119, 154, 155, 156, 157.

Ingiunzione del Comune all’appal­ tatore, 341.

Ingiunzione per riscossioni entrate patrimoniali dello Stato, 120. Trretrattabilità dell’ aggiudicazio­

ne, 189.

Ist. Naz. Commercio con l ’estero, 120.

Omissione invito al pagamento, 113. Onere della prova, 119.

Premi o contributi assicurativi, 119. Presunzione cessione di esercizio,

111.

Privilegio, 102, 111, 3, 187, 188, 339.

Riscossione a mezzo ruoli o ingiun­ zioni, 340.

Soprattassa, 102. Spese del giudizio, i l i . Solve et repete

Controversia d’imposta, 183. Fallimento fiscale, 112.

Imposta complementare, 99, 114. Imposta supplettiva, 114.

Opposizione di erede alla liquida­ zione dell’imposta, 102.

Opposizione ingiunzione, 113, 114, 119.

Prima facie, 113, 341.

Questioni di giurisdizione, 182. Rimessione ai primi giudici, 185. Sistema dei ruoli e sistema dell’in­

giunzione, 184.

Successione (Imposta di) e Donazione Azienda commerciale, 273.

Azioni ed obbligazioni, 276. Beneficio d’inventario, 102, 275. Beni soggetti a riforma fondiaria,

403.

Certificato Pubblica Amministrazio­ ne, 62.

Cessione di titoli per girata non annotata prima della morte, 271. Concordato - Errore estensione del

fondo, 277.

Credito danni di guerra, 274. Cumulo delle donazioni, 60, 399, 400. Debiti, 62, 102, 278, 279, 2S0. Dichiarazione giudiziale di filiazio­

ne dopo morte padre naturale, 402.

Donazione ad ente morale non an­ cora riconosciuto, 54.

Donazione in linea retta, 253, 401. Fallimento post mortem, 58, 405. Gioielli, denaro e mobilio, 275, 404.

Legato con obbligo di manutenzio­ ne e officiatura di cappella fune­ bre, 61.

Oggetto imposta valore globale, 270. Privilegio, 102.

Rimborso imposta, 50. Rinunzia all’eredità, 272. Violazioni fiscali, 397, 398. Surrogazione delle tasse di bollo •

registro (Imposte in) Assicurazioni, 57. Navi, 57.

(11)

Tasse e imposte in genere

Assolvimento del tributo - Impossi­ bilità contestazione condebitore solidale, 145.

Benefici fiscali ex art. 35 L. 11 gen­ naio 1951, n. 25, 143, 144, 264, 303. Decreti legislativi del periodo co­

stituente, 269.

Esonero contrattuale dalle imposte, 302.

Interessi su somme indebitamente percette, 73.

Interpretazione estensiva leggi tri­ butarie, 301.

Notifica all’albo pretorio, 304. Notifica alla figlia del contribuente

in pubblica via, 309.

Pagamento da parte di un solo ob­ bligato in solido - Gestione d 'a f­ fari, 142.

Pena pecuniaria, 152, 153.

Soprattasse - Inapplicabilità privi­ legio, 102.

Tributi locali

Imposta sulle industrie, 288. Imposta sulle insegne, 290.

Sospensione prefettizia iscrizione a ruolo, 181.

Tassa occupazione suolo pubblico, 340.

Tributo esportazione generi larga produzione, 428.

Tributi speciali e tasse

Contributi Ente Turismo, 69. Contributo di miglioria, 66, 67, 424,

425, 426.

Corrispettivi uso bombole metano.

68.

(12)

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mico; Amedeo Gambino, Lo sviluppo economico nella concezione dei clas­

sici; Paolo Syi.os Labin i, Il problema dello sviluppo economico in Marx

ed in Schumpeter; Fausto Pit ig l ia n i, Considerazioni su talune teorie

contemporanee dello sviluppo economico; Mario De Luca, Una determi­

nante essenziale dello sviluppo delle economie arretrate; Vittorio Marrama,

Sui fattori determinativi dello sviluppo economico delle aree arretrate; Manlio Resta, Aspetti teorici dello sviluppo economico ; Giovanni Fran­

cesco Malagodi, Osservazioni sui fattori psicologici e politici dello svi­

luppo economico; Federico Caffè, Considerazioni sulla formazione del

capitale nelle aree economicamente arretrate■ Glauco Della Porta, Ri­

flessioni in tema di investimento pubblico e sviluppo economico; Valerio

Selan, Aspetti della manovra finanziaria pubblica in un paese sottosvi­

luppato; Giovanni Gera, Aspetti economici della imposizione nei paesi

arretrati; Agostino Salvi, Politica creditizia all’interno del paese da

rilevare; Fausto Clem en ti, Commercio estero e sviluppo economico; Asso­

ciazione’per lo svilu ppo dell’ Industria nel Mezzogiorno, Strumenti per una programmazione a lungo periodo dello sviluppo economico dell’Italia

Meridionale; Celestino Arena, Il Mezzogiorno d’ Italia area arretrata;

Giovanni Maria Di Simon e, Le organizzazioni internazionali ed il problema dello sviluppo economico.

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(14)

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(15)

D I

BENVENUTO GRIZIOTTI

(16)
(17)

E T IN T E R N A T IO N A L

Le présent article sera une tentative de donner un aperçu des régimes fiscaux des sociétés et leurs actionnaires. Cet aperçu ne s ’étendra pas au delà du necessaire à un traitement du droit fiscal international notamment pour autant qu’il s’agit des conflits entre les différents systèmes fiscaux nationaux qui se présentent lors­ qu’ une société exerce ses activités en dehors du territoire de son propre pays. Une telle situation doit en premier lieu être étudiée d’ après le droit interne de quelques pays. Ensuite on étudiera les nombreuses conventions de doubles impositions.

En faisant une telle recherche il faut se limiter nécessairement aux systèm es appliqués dans les législations nationales et dans les conventions. Des rapports avec le reste des législations fiscales ne seront indiqués que si cela est indispensable pour une juste com­ préhension des problèmes. On ne s ’ occupera pas d’ une élaboration des systèmes ni du régime juridique, de sorte que beaucoup de dé­ tails d’ ailleurs très intéressants resteront hors discussion.

(18)

I. — D

roit comparé

Introduction.

Une étude historique n ’ est pas dans la ligne du présent article. Toutefois il peut y avoir intérêt à dire quelques mots sur deux systè­ mes fiscaux que l ’on rencontrera à maintes reprises au cours du pré­ sent article. Comme exemples je mettrai le développement en France à côté du développement en Allemagne.

France. — Sous l ’Ancien Régime les entrepreneurs avaient à payer une rétribution à leurs corps de métier pour les avantages et la protection attachés à leur qualité de membre. En 1791 cette rétri­ bution passa à l ’ É tat qui avait émancipé les entreprises. Il en ré­ sultait la Patente. Les sociétés anonymes étaient sur la même ligne que d’autres entrepreneurs. Cette Patente fu t en principe remplacée par l ’impôt cédulaire sur les bénéfices industriels et commerciaux, frappant également les sociétés anonymes. Cette cédule ne constituait qu’ une unité de toute une série qui ensemble formaient les impôts sur le revenu. La société anonyme trouvait donc d’ une façon toute naturelle sa place dans le système.

Allemagne. — La Prusse fut un des premiers pays où l ’ on intro­ duisit un impôt synthétique sur l ’ensemble des revenus des personnes physiques. L ’ idée était de faire contribuer chaque habitant aux dé­ penses publiques d'après sa capacité contributive. Dans ce système des réglementations spéciales étaient nécessaires pour faire contri­ buer également les sociétés anonymes. L ’imposition des sociétés ano­ nymes se plaçait donc à côté de celle des personnes physiques.

Voici donc un contraste entre les systèmes français et allemand : dans le premier la société anonyme se range dans le système valable également pour les personnes physiques, dans le dernier elle reste en dehors de ce système.

(19)

C’ est ce contraste qui forme le fond des systèmes divergents con­ cernant le régime fiscal des sociétés anonymes et des actionnaires et au sujet desquels suivent quelques données dans le paragraphe A .

A - Les systèm es et le u r classification dans le droit interne.

Il me semble que l ’ on pourrait classer les systèmes existants eu trois groupes principaux, à savoir:

— imposition exclusive de la société anonyme ; — imposition exclusive des actionnaires ;

— - imposition et de la société et des actionnaires.

Dans la troisième catégorie on traitera également les pays, où pour quelques impôts la première, et pour d’autres la deuxième mé­ thode est appliquée.

§ 1er. Im position exclusive de la société.

a. Argentine. La bénéfice de la société est imposé dans son chef, actuellement au taux de 30 p.c. Avant 1955 les dividendes étaient imposés en ce sens que la société était redevable de 24 p.c. mais qu’elle devait retenir 6 p.c. lors de la distribution de dividendes. A partir de 1955 les dividendes ne sont plus imposés.

Pour la constitution de la réserve, légale, s’élevant à 10 p.c. du capital social, 2 p.c. du bénéfice peuvent être mis en réserve en franchise d’ impôt jusqu’à ce que le maximum soit atteint.

La société paye en outre un impôt sur les bénéfices extraordinai­ res, c ’est-à-dire ceux qui dépassent les 12 p.c. du capital plus les réserves.

b. Japon. L ’ actionnaire doit déclarer le dividende ; l ’impôt, calculé sur le revenu global, est diminué de 30 p.c. du dividende. La société anonyme est imposé pour l ’ ensemble de ses bénéfices.

c. E tats-U n is d’ Amérique. La société est imposée pour son bénéfice. Pour le dividende qu’il touche l ’ actionnaire (personne phy­ sique) est bénéficiaire de deux réductions :

1. les premiers $ 50 sont exempts d’im pôt;

(20)

— 242 —

est accordé. C’ est doue l'impôt qui est diminué de 4 p.c. des di­ videndes.

d. Canada. L ’actionnaire, personne physique, peut déduire de l ’impôt dû un montant égal à 20 p.c. des dividends qu’il a touchés.

Résumé. Il n’existe pas d ’uniformité parmi les pays où l ’actionnaire en

principe reste hors de l ’imposition et où celle-ci ne regarde donc que la so­ ciété. On peut distinguer entre une application —

pure: l ’actionnaire reste hors de l ’imposition, (pays a); et — impure: au moyen de certains calculs et déductions (pays 6, o, et d).

§ 2. Le bénéfice de la société est imputé aux actionnaires qui sont imposables à ce titre.

Je n ’ ai trouvé cette méthode nulle part comme principe directeur sauf dans la relation entre une société-mère et ses filiales; ce sujet sera traité ci-après sous B , §§ 4 et 5.

Ici je me bornerai à citer des cas spéciaux dont voici quelques exemples :

a. E tats-U nis d’ Amérique. Lorsque le bénéfice d’une société étrangère provient pour plus de 60 p.c. de titres et que plus de. 50 p.c. du capital social sont dans les mains de cinq « citizens » ou « residents » au moins, le bénéfice non distribué est imputé aux actionnaires.

b. Nouvelle Zélande. Dans le cas d’ une « proprietary com­ pany » le bénéfice est imputé aux actionnaires.

c. P ays-Bas. En 1925 entra en vigueur une loi d’après laquelle, pour autant que cela concerne les impôts directs, abstraction est faite d’actes anti-fiscaux qui n ’apportaient pas de changements es­ sentiels dans les relations réelles. Ladite loi était principalement un instrument contre la formation de sociétés de famille. Depuis 1925 la législation fiscale a subi de telles modifications que la loi n ’ est plus guère appliquée.

Résumé. Le deuxième système est appliqué surtout pour les sociétés

holding. Pour d ’autres cas il n’est employé que pour éliminer certaines con­ séquences jugées indésirables de la législation fiscale.

§ 3. Im position et de la société anonyme et de ses actionnaires. C’ est le système généralement appliqué.

(21)

donc viser à systématiser, mais on se heurtera fréquemment à des différences entre ce qui est classé dans une même rubrique.

Je crois pouvoir dresser les rubriques suivantes :

1. La société est imposée à un seul taux, les actionnaires payent l ’impôt ordinaire sur leurs dividendes.

2. La société est imposé à une taux variable d’ auprès diffé­ rentes circonstances. Ci-après ces dernières sont subdivisées en qua­ tre rubriques.

3. Lors de l ’ imposition de la société on fa it une distinction d’après les différentes formes de société.

4. La société est assujettie en outre à un impôt sur le capital. 5. L ’imposition des actionnaires en général.

6. L ’ imposition des actionnaires a lieu à des taux variables. 1. La société est imposée à un seul taux; les actionnaires payent

l’ impôt ordinaire sur leurs dividendes.

Souvent on oppose deux systèmes d’impôts sur le revenu l ’ un à l ’autre : l ’impôt sur le revenu synthétique et analytique. On peut classer le premier parmi les impôts subjectifs, le dernier parmi les impôts objectifs.

J ’ appelle subjectifs les impôts dont la perception part de la p er­ sonne du contribuable parce que celui-ci appartient en tant que per­ sonne à la communauté qui perçoit les impôts. Par contre, sont objectifs les impôts qui sont perçus lorsqu’il se présente quelquechose mentionnée dans la loi fiscale : un acte, une situation, un événement.

Les impôts subjectifs partent de la personne ; pour pouvoir l ’im ­ poser on cherche un objet ; les impôts objectifs partent de l ’objet ; pour pouvoir percevoir l ’ impôt il faut chercher une personne.

L ’impôt sur le revenu peut être perçu en tant qu’un ensemble d’ impôts objectifs sur différents produits. Alors ce n ’est pas le re­ venu comme unité qui est imposé mais les éléments qui ensemble constituent le revenu brut. Voilà ce qu’ il y a d ’analytique dans ce système. Opposons-y l ’impôt subjectif qui frappe l ’ensemble du re­ venu net et qui donc en réunit — en un tout synthétique —* tous les éléments qui s ’y rapportent.

(22)

— 244 —

personnes physiques, la société anonyme reste hors du système. C’est la raison pour laquelle dans beaucoup de pays la s.a. est imposée de façons différentes.

Impôt analytique. F rance: le bénéfice global (après déduction d ’autres

impôts) est imposé dans le chef de la société, les actionnaires sont assujettis à la taxe proportionnelle et, le cas échéant, à la surtaxe progressive. La

Belgique et l’Angleterre, levant, elles aussi, un impôt analytique, seront traitées

sous 2 ci-après.

Impôt synthétique. La société est imposée pour son bénéfice, les action­

naires sont à leur tour imposables pour les dividendes. Il en est ainsi en

Autriche et aux Pays-Bas. Ce système est rarement appliqué sous une forme

pure. Sur certains points il y a souvent des déviations au principe. On les traitera ci-dessous. Sous cette réserve on peut encore mentionner ici: l’ Alle­

magne, la Nouvelle-Zélande, la Suède.

2. La société est imposée à an taux variable.

a. Le bénéfice non-distribué est imposé à un taux extraordi­ naire.

Les législateurs veulent donc favoriser le passage du bénéfice « entre les mains du public » ; ils prennent des mesures contre la constitution de réserves en général ou contre des réserves excessives.

Allemagne. Imposition de bénéfices distribués au taux de 30 p.c., de béné­

fices non distribués au taux de 45 p.c. Au Brésil il existe un impôt extraordi­ naire sur la partie non distribuée du bénéfice. Il en est en principe de même en Grèce et en Afrique du Sud, où il y a des taux spéciaux pour les bénéfices non distribués. La Suède mérite une attention spéciale: impôt spécial de 25 p.c. du bénéfice réservé pour autant que celui-ci n’est pas considéré comme motivé vu la position financière de l ’entreprise. Si l ’on peut prouver qu’il y avaient bien des raisons pour une telle réserve, l ’impôt n ’est pas perçu. En

Norvège le système est différent: outre les 30 p.c. du bénéfice total on perçoit

un supplément d'impôt de 10 p.c. du bénéfice déduction faite des dividendes distribués et des dotations à des fonds légaux de réserves, c.à.d. à des réserves non obligatoires.

b. Un système contraire constitue la taxation supplémentaire des bénéfices distribués dans le chef de la société.

Comme exemple on peut citer le Danemark. Les Pays-Bas ont également appliqué ce système pendant de longues années; en 1940 on a adopté le système mentionné sous 1 ci-dessus.

a. Imposition de la société pour le bénéfice non distribué, im ­ position des actionnaires en ce qui concerne les dividendes. A cause de nombreuses modifications ultérieures, et vu que dans quelques pays il existe différents impôts l ’un à côté de l ’ autre, on ne re­ trouve guère le système fondamental. La technique d’imposer est aussi très divergente.

Sous une forme assez simple on trouve le système en Belgique et en

(23)

où trois impôts méritent l ’attention: 1. Vincome tax perçu de la société qui retient l ’impôt lors de la distribution de dividendes; 2. le profits tax, impôt exclusivement à la charge de la société; 3. le surtax, perçu des actionnaires.

On trouve une pareille méthode au Canada et en Inde ; L ’actionnaire doit comprendre les dividendes dans sa déclaration annuelle, et 1 impôt payé^ pai la société est proportionnellement porté en déduction (système du « crédit »). Cette méthode ne s’applique qu’à l ’income tax et non pas au supertax qui a le même caractère que le surtax anglais.

d. Souvent- le taux d’après lequel la société est imposée dépend d’ autres facteurs encore que le bénéfice.

En premier lieu on peut mentionner sous ce rapport le cas où le taux dépend du rendement de l ’ entreprise exploitée par la société, c.à.d. de la relation entre le bénéfice et le capital investi.

Il va sans dire qu’il existe plusieurs variations de cette méthode que je ne discuterai pas davantage. Je me- bornerai h mentionner l ’Italie, la Suisse et le Danemark.

3. Lors de Vimposition de la société on fait une distinction d aptes les différentes form es de société.

Ce système est peu employé. L ’Espagne a des règles spéciales pour les grandes sociétés.

4. La société est assujettie à un impôt sur le capital.

On peut mentionner ici entre autres: VAllemagne, l ’Autriche, le Danemark, la Finlande, la Norvège et la Suisse.

5. L ’ imposition des actionnaires.

La règle commune est que les actionnaires sont imposés pour les divi­ dendes, dans un impôt synthétique ainsi que dans un impôt analytique. Je n’ai pas besoin d’entrer dans les détails après ce que je viens de dire ci-dessus. Voici seulement quelques cas particuliers:

Norvège: les dividendes restent hors considération pour l ’impôt communal,

mais sont taxables lorsqu’il s’agit de l ’ impôt d’Etat. Etats-Unis d’Amérique: les actionnaires ont droit à deux déductions; les premiers $ 50 sont exempts d’impôt, et du montant de l ’impôt on déduit ensuite 4 p.c. du montant des dividendes distribués par des sociétés américaines. Canada: l ’actionnaire peut déduire de son impôt un montant égal à 20 p.c. des dividendes qu’il reçoit. 6. Les actionnaires sont imposés d’ après des taux variables.

En Espagne le taux dépend de la relation entre le dividende et le capital plus réserves.

B - La société-m ère et ses fil ia l e s en droit fiscal interne.

Introduction.

(24)

— 246

O’est pourquoi restent hors discussion: concern, cartel, syndicat, société de placement, société de famille. Je me bornerai à un traitement de la société-

holding comprenant le cas où une société possède toutes les actions d ’une

autre société, et le cas où la première en possède une partie considérable. Il existe des combinaisons. On parle de formes cumulatives visant les cas où une société possède les actions d ’une autre société qui, à son tour, possède des actions dans une troisième société, etc. Je ne traiterai pas ces cas non plus.

I)u point de vue fiscal la relation entre une société-mère et ses filiales est considérée de deux façons différentes. On part ou tien de l ’ indépendance formelle-juridique (§ 4), ou bien de l ’ unité éco­ nomique ( § 5 ) .

Le deuxième point de vue est le plus simple parce qu’en premier lieu la double imposition est évitée tandis qu’en second lieu les pertes subies par une société sont compensées par les bénéfices du même exercice de l’ autre société.

Par contre, le premier point de vue donne lieu à une double imposition à moins que le système général de l ’impôt sur le revenu ne prévienne cette conséquence. On peut distinguer trois possibilités:

1. c’est le système qui exclut la double imposition ;

2. il existe des règles spéciales pour éviter une telle double imposition. Alors il faut se demander: pour quels cas, et quelles sont les règles en question?

3. il n'existe pas de règles en principe mais la crainte de la fraude fiscale a donné lieu à quelques mesures particulières.

§ 4. Le point de départ est l’ indépendance formelle-juridique de la société-mère et des filiales.

1. C’est le système qui exclut une double imposition. Tel est le cas lorsque le. principe « non bis in idem » est strictement appliqué et que les actionnaires ne sont pas considérés comme personnes dis­ tinctes de la société.

On trouve ce système en Belgique. Je n’entrerai pas dans les détails en ce qui concerne l ’élaboration technique de ce principe. T,’Italie a le même principe pour l ’impôt de « richesse mobilière ». Toutefois la loi du 6 août 1954 n’ a pas maintenu ce principe pour l ’impôt sur les sociétés qui frappe toute société pour son capital et pour la partie du bénéfice qui excède 6 p.c, du capital. On peut mentionner aussi VAngleterre par rapport au « profits tax ». Dans ce pays on déduit, pour la détermination du bénéfice imposable, les dividendes qu’une société regoit d ’une autre société si cette dernière a subi déjà l ’impôt sur les sociétés. Pour 1’« income tax » le système du « crédit » susmentionné est valable.

2. I l existe des mesures spéciales pour éviter la double impo­ sition. Voici une première question : pour quels cas? Dans la plupart des cas ce système, que les Allemands appellent le « Schachtelpri- vileg », dépend du pourcentage de la participation au capital d’une société filiale.

(25)

de minimum; les pays suivants exigent un minimum et notamment de 25 p.c.:

Allemagne, Autriche, Luxembourg, Pays-Bas, et de 20 p.c.: France, Suisse.

Deuxième question : En quoi consiste la favorisation ? Réponse . en une déduction totale ou partielle des dividendes reçus d’ une filiale établie dans le même pays. Pour une filiale établie à l ’étranger voir § 7 ci-dessous.

On trouve une déduction totale en Allemagne, en Autriche, au Canada, au Luxembourg, aux Pays-Bas; aux Etats-Unis on peut déduire 85 p.c., en

France 75 p.c. du montant des dividendes; en Suisse il existe une méthode

compliquée; le montant de l ’impôt est réduit d’une somme dans la proportion réduction dividendes

suivante: ___________ = --- • Je suppose que cette méthode résulte du impôt total bénéfice total

taux progressif en Suisse.

3. Dans beaucoup de pays on trouve des mesures tendant à évi­ ter une fraude fiscale. Ces mesures ne se dirigent pas spécialement contre la relation entre une société et ses filiales, mais peuvent bien se réaliser dans ces cas si se présentent des relations craintes par le législateur.

Assez souvent ces mesures se rapportent aux sociétés de famille, aux so­ ciétés immobilières, et aux formes cumulatives. Je ne peux entrer dans les détails. On trouvera des exemples entre autres en Belgique, en Israël, aux

Pays-Bas, en Suède, en Suisse.

§ 5. Le point de départ est l’ unité économique.

D ’ après la théorie organique (en allemand : Organtheorie) toutes les sociétés interdépendentes sont imposées comme une seule personne morale. Dans plusieurs cas le résultat est le même que celui de la méthode décrite dans le § 4 ci-dessus : les « intepcorporate dividends » ne sont pas imposés. I l y a toutefois une importante différence, tant en principe qu’en conséquences. La théorie organique ne connait pas les sociétés séparées, l ’autre méthode les connait bien mais prévoit des mesures contre la double imposition. La différence en est non seulement formelle (une ou plusieurs cotes) mais surtout matérielle en tant que les bénéfices et pertes sont automatiquement compensés dans la théorie organique. Les règles normales de la compensation des pertes restent donc hors application. Cette théorie a un désa­ vantage lorsque l ’ impôt sur les sociétés est perçu d’ après un taux progressif et que l ’ ensemble des bénéfices est plus élevé que le bé­ néfice d’ une seule des sociétés interdépendentes.

(26)

il s’ agit de déplacements internes. VAllemagne n’ a pas maintenu cette consé­ quence en 1946; par contre, les Pays-Bas l’ont toujours maintenue. On trouve la théorie organique en Allemagne pour l’ impôt sur les sociétés, et — dans certaines circonstances et après approbation ministérielle — aussi aux Pays-Bas. Dans ce dernier pays on trouve même des conditions standardisées.

I I . __ Droit international

Introduction.

Celui qui, après avoir étudié le régime fiscal des sociétés et des actionnaires dans le pays du siège, s est plus ou moins familiarisé avec les différences dans les méthodes suivies, subira un véritable alarme lorsqu’ il pense aux cas où une société exerce ses activités hors du territoire de son propre pays, et donc tombe sous deux ou plusieurs des méthodes décrites.

Deux questions se présentent; de quelle façon le pays étranger traitera-t-il la société étrangère, et est-ce que le pays du siège tien­ dra compte de l ’impôt payé à l ’étranger, et, dans l ’ affirmative, dans quelle mesure? La solution trouvée sera valable également pour la société-mère et ses filiales mais cela seulement dans le cas rare où les deux pays partent de l ’ unité économique décrite dans le § 5. Dans la plupart des cas de nouvelles complications se présenteront lorsque les filiales sont établies dans d’autres pays que la société- mère.

La situation est donc déjà très compliquée pour autant que cela concerne le droit interne. Elle devient plus compliquée encore par les nombreuses conventions qui plus ou moins dérogent aux dis­ positions nationales.

I l n ’est pas question d’ un traitement en quelque sorte complet des différents problèmes. Le présent article a pour but exclusif de donner une impression de l ’image mondial que présentent les législa­ tions nationales.

(27)

A - Dispo sitio ns de droit interne.

§ 6. Dispositions nationales relatives au régime fiscal d une société étrangère.

Le point de. départ est l ’hypothèse d’ après laquelle la société est imposée, dans le pays de son siège, conformément aux règles mentionnées ci-dessus dans les §§ 1, 2 et 3, donc d’ après l’ ensemble de ses bénéfices, tant nationaux qu’étrangers et que l ’autre pays frappe les bénéfices qui en proviennent selon les mêmes règles. Une double imposition peut en résulter. I l faut étudier de quelle façon une telle double imposition est évitée ou mitigée en droit interne.

En faisant une telle étude on peut faire remarquer que les règles internes partent tantôt des intérêts nationaux, tantôt des intérêts internationaux.

L'A ngleterre connaît le soi disant « unilatéral double taxation relief »,

17th Sehedule, Income Tax Act, 1952.

Etats-Unis d’ Amérique: «c r é d it» pour l ’impôt payé à l ’étranger, sections

901 et suiv. de l ’ internai Revenue Code, 1954. Il en est de même au Canada.

Belgique-, réduction de la taxe professionnelle à 1/5, art. 35 § 11 Lois

coordonnées. Voir aussi, pour la taxe mobilière, art. 34 L.C.

Pays-Bas. Par la loi du 14 juin 1930, J. O. 244, le ministre est autorisé

à promulguer des mesures tendant à éviter des doubles impositions. D après le droit néerlandais une société étrangère est imposable au Pays-Bas pour ses bénéfices provenant de sources néerlandaises.

L ’Allemagne n'a pas de règles internes. On trouve des dispositions spé­

ciales dans les conventions conclues par ce pays.

§ 7. Les actions dans une société étrangère ( y compris les sociétés holding) en droit interne.

Les nombreux cas où une société participe dans une autre so­ ciété qui exerce ses activités à l ’ étranger, doivent être étudiés de deux côtés. D ’abord il faut tenir compte du droit du pays de la pro­ duction, où donc la filiale est établie, et en second lieu le droit du pays oit vont les dividendes, c’ est donc le pays du siège de la so­ ciété-mère.

(28)

Pays Filiale Société-mère

A Pour autant que le béné­ fice est distribué à des non residents, il est frap­ pé d ’un taux moins élevé

!

I (25 p.c.) Allemagne 1

'

B

I

Le « Schaehtelprivileg » ne joue un rôle que pour les dividendes d ’une filiale natio­

1

I

nale. La société-mère est donc imposable pour les di­ videndes qu’elle reçoit de sa filiale à l ’étranger. A imposable

_

1

Angleterre

1

1 B

1

__

« credit » pour l ’impôt étran­ ger payé par la filiale sur la partie du bénéfice qui a été

\ distribué. A imposable

_

Belgique

( B

1

réduction de la taxe profes­ sionnelle et de la taxe mobi­ lière si un impôt a été payé à l’ étranger.

\

l A imposable

Brésil

! E

non imposable si le pays étranger a perçu un impôt.

[

A imposable

_

Canada

\

B

1

_

non imposable s’il existe une participation d’au moins 25 p.e. / Etats-Unis d’ Amérique A B France Norvège BA imposable imposable imposable

« credit against tax » pour l ’impôt étranger payé par la filiale en raison du bénéfice distribué, mais seulement s’il existe une participation de 10 p.c. ou plus.

en cas d’une participation de 20 p.c. au moins 75 p.c. des dividendes reçus sont exempts d’impôt.

(29)

A B

imposable

non imposable pour les divi­ dendes provenant d’une lilia­ le étrangère si celle-ci a subi un impôt sur le bénéfice à l ’étranger, et s’il est ques­ tion d’une participation im­ portante (§ 4 ci-dessus), donc de 25 p.c. au moins.

Pays-Bas

Suède BA imposable imposable.

B - Dispo sitio n s dans les conventions.

Introduction.

D ’ après ce qui a été dit ci-dessus sur les régimes fiscaux na­ tionaux des sociétés anonymes et sur les dispositions de droit in ­ terne que je viens de mentionner, il est bien évident qu’il n ’existe absolument pas de principes généraux fondementaux sur lesquelles ces règles sont basées; je reviendrai sur ce point ci-après dans la conclusion. On a fa it cependant pas mal de tentatives pour aboutir à plus d’ uniformité.

En 1922 déjà la Société des Nations avait nommé une commission d’experts qui a exploré le terrain dans plusieurs rapports. Lors de quelques conférences (La Haye, 1940 et surtout Mexico, 1940 et 1943 et Londres, 1946) on a établi des conventions-modèles. Malheureusement il faut constater que les conven­ tions conclues depuis ne partent pas des mêmes idées et principes. Maintenant un réseau de conventions est tendu sur le monde, mais on ne peut pas parler d’une unité quelconque de notions de sorte que nous avons la forte impression que l ’image déjà très trouble résultant de l ’étude des systèmes nationaux est devenu moins clair encore. Ce qui ne veut pas dire toutefois que dans de cas concrets on ne saurait trouver une solution convenable.

§ 8. Les conventions en général.

Je n’ attirerai l ’ attention que sur l ’ imposition des dividendes distribués par une société à des habitants d ’un pays étranger. On a recommandé ou appliqué quatre solutions:

a. Convention-modèle de M exico : imposabilité dans le pays où le capital est investi.

(30)

b. Convention-modèle de L o n d res: imposabilité dans le pays où la société distributrice a son siège fiscal.

On ne trouve presque pas non plus ce système comme tel, sauf dans les pays où 11 existe une imposition effectuée par stoppage à la source, où donc l ’impôt est retenu lors de la distribution des dividendes, même si l ’action­ naire habite l ’étranger. Dans ces cas les conventions contiennent parfois des dispositions concernant le remboursement de l ’impôt retenu. Voir entre autres les conventions Suisse-Suède, Suisse-Pays-Bas, France-Pays-Bas.

o. Imposabilité des dividendes dans le pays où l ’ actionnaire est imposable pour son revenu global, le plus souvent donc dans le pays du domicile.

Comme exemples je citerai les conventions anglo-américaine, amérieo- suédoise, anglo-néerlandaise, anglo-sudafricaine. Egalement la convention entre les Etats-Unis et la Belgique, mais seulement en tant que cela concerne la Belgique, voir sous d.

d. I l existe une solution intermédiaire : le pourcentage de l ’im ­ pôt est limité dans quelques cas déterminés. Le plus souvent une telle limitation a lieu dans un seul des pays contractants, par rap­ port à son régime fiscal propre.

On trouve cette méthode dans les conventions conclues par les Etats-Unis avec la Suisse, l ’ Italie, la Belgique; entre le Canada et le Boyaume-Uni; entre la Suède et les Pays-Bas.

§ 9. Les sociétés holding dans les conventions.

Souvent les conventions entendent par sociétés holding les so­ ciétés qui possèdent un pourcentage déterminé des actions dans une société-mère.

Dans la plupart des cas ce pourcentage est de 50, entre autres dans la convention franco-anglaise, et dans les conventions conclues par les Pays-Bas avec la Finlande, la Norvège, la Suède. Dans quelques cas le pourcentage est de 95, comme p. ex. dans la convention entre la Suisse et les Etats-Unis.

Les solutions dans les conventions sont différentes l ’ une de l ’au­ tre. Tantôt l ’ impôt payable par l ’actionnaire (donc par la société- mère) est beaucoup moins élevé, tantôt la société-mère est totale­ ment exempte d’ impôt, tantôt il existe une autre limitation.

Pourcentage réduit: convention Etats-Unis - Suisse;

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