• Non ci sono risultati.

i centri di ricerca del m iniStero delle P olitiche

3.4 Gli aspetti operativi e procedural

In qualità di ente pubblico non economico di ricerca, al CRA si applica il DL.vo n. 204/1998, che prevede l’obbligo di pianificazione delle proprie attività in coerenza con le finalità del Programma Nazionale della Ricerca (PNR). Peraltro, lo stesso DL.vo n. 454/99 isti- tutivo dell’Ente prevede che esso operi sulla base di un Piano triennale di attività, redatto tenendo conto degli indirizzi del MiPAAF (sentiti i Ministri delle Attività Produttive e dell’U- niversità e Ricerca, la Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province

Autonome, il Tavolo agroalimentare8), dei programmi di ricerca dell’Unione Europea e delle

esigenze di ricerca e sperimentazione per lo sviluppo dei territori regionali9 (CRA, 2007).

8 Si tratta di uno strumento di concertazione istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico per le questioni riguardanti lo sviluppo, il rafforzamento, il rinnovamento e la valorizzazione della filiera agricola, agroalimenta- re e agroindustriale.

9 La proposta del Piano triennale, elaborata dal Consiglio dei dipartimenti, viene sottoposta (prima dell’adozione da parte del CdA) alle organizzazioni sindacali, alle organizzazioni agricole, alle Regioni e P.A., alle organizzazioni del comparto agroindustriale, alle associazioni dei consumatori e a istituzioni e organizzazioni interessate alla ricerca in agricoltura. In particolare, alla luce della riorganizzazione del CRA del 2006, le Regioni e P.A., in qua- lità di organi di raccordo con le realtà territoriali, hanno assunto un ruolo di primo piano nella definizione degli orientamenti della ricerca del CRA.

Il Regolamento di organizzazione e funzionamento dell’Ente indica alcuni ulteriori elementi per la redazione del Piano, quali: il ricorso ai tavoli di dialogo permanente e ad altre iniziative specifiche individuate dal CdA per la valutazione della domanda di ricerca e di sviluppo tecnologico; l’analisi dei progetti di altri soggetti pubblici in ambito inter- nazionale, comunitario, nazionale e regionale; la valutazione critica delle attività e delle potenzialità di ricerca e sviluppo delle strutture afferenti al CRA (CRA, 2007).

Il Piano triennale di attività, aggiornabile annualmente, determina quindi obiettivi, priorità e risorse umane e finanziarie per l’intero periodo di validità. Con il primo Piano triennale della ricerca, relativo al triennio 2008-2010, l’attenzione del CRA si è focalizzata sulla “domanda di ricerca” del Paese, candidandosi a giocare un ruolo di attore centrale nel sostenere l’agricoltura, l’agroindustria e l’ambiente rurale e forestale nelle sfide, sem- pre più complesse, della globalizzazione dell’economia e della sostenibilità dello sviluppo. In aggiunta, l’ente ha inteso proporsi come promotore di aggregazione nel complesso e frammentato panorama della ricerca agraria e forestale, attivando sinergie con altri enti di ricerca ed Università, e con le imprese.

Per la programmazione l’Ente ha fatto ricorso a diversi strumenti operativi quali in particolare tavoli di dialogo permanente con le Regioni, con le Organizzazioni dei produt- tori e del comparto agroindustriale e con le Associazioni dei consumatori, secondo moda- lità stabilite dal CdA.

Il Piano triennale del CRA disegna anche un complesso rinnovamento del modo di operare dell’Ente, introducendo un sistema trasparente non solo di programmazione e pro- gettazione, ma anche di monitoraggio e valutazione delle attività e delle strutture coinvolte. Quanto al primo aspetto, anche in coerenza con la riforma degli apparati pubblici introdotta con il DL.vo n. 150/09, il CRA ha adottato nel 2010 il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2011-2013, finalizzato a realizzare condizioni di trasparenza effettiva non soltanto rendendo pubbliche le informazioni di cui il CRA dispone (in primis dati e iniziative), ma anche agevolando la comprensione, da parte dei cittadini, dei fenome-

ni gestionali e amministrativi propri dell’Ente10.

Quanto al monitoraggio e alla valutazione, il CdA ha istituito sempre nel 2010 il già citato OIV (a sostituzione del precedente “Nucleo di valutazione e controllo strategico”, istituito dallo stesso CdA nel 2009 e costituito da 3 membri di cui 1 con funzione di Pre- sidente).

Il monitoraggio dell’attività di ricerca è condotto attraverso una specifica banca dati dei progetti di ricerca del CRA denominata Monitor: si tratta di una procedura informatiz- zata che consente di verificare lo stato di attuazione di singoli progetti. Attualmente risulta costituita da diversi archivi, ed in particolare:

- l’archivio dei progetti e delle attività “in conto terzi” svolte dall’Ente, con informazio-

ni dettagliate di carattere scientifico e finanziario (figurano in esecuzione, all’ottobre 2011, 360 progetti di ricerca, di cui 295 coordinati dal CRA);

10 Secondo il disposto del Piano citato, l’Ente si impegna a pubblicare sul sito per l’intero triennio 2011-2013 le infor- mazioni di maggiore rilevanza riguardo alle seguanti attività svolte: promozione e valorizzazione della ricerca; procedimenti di brevettazione; contratti di collaborazione con soggetti pubblici e privati; accordi di partenariato; gestione del patrimonio. Rende inoltre pubbliche inoltre informazioni di dettaglio circa le strutture afferenti (com- presi recapiti), il personale, gli incarichi e le consulenze, la gestione economica e finanziaria, i contatti più utili (indirizzi e-mail). Quanto alle iniziative, il CRA intende proseguire in primis sia con l’attività di monitoraggio e valutazione (dell’organizzazione e dei singoli), sia con l’attività di formazione del personale.

- l’archivio degli enti di ricerca che prendono parte ai progetti CRA (presenti 1.089 schede analitiche di organismi che a vario titolo partecipano ai progetti CRA);

- l’archivio delle pubblicazioni scientifiche realizzate nell’ambito dei progetti di ricerca

(1.972 pubblicazioni nell’anno 2008, 2.015 per il 2009, 1.883 per il 2010);

- l’archivio dei risultati realizzati dalla ricerca (presenti 290 schede descrittive dei ri-

sultati trasferibili in materia agro-alimentare ed ambientale, con informazioni anche sulla loro classificazione e natura, sull’impatto dal punto di vista tecnico, socio-eco- nomico e ambientale, sulla loro trasferibilità e sugli strumenti atti alla loro adozione)

- l’archivio delle proprietà intellettuali riguardanti le invenzioni industriali, le novità

vegetali protette, le novità vegetali iscritte ai registri vegetali nazionali (per il detta- glio si rimanda alla sezione che segue).