energetica, sempre partendo dalla conoscenza e dall’audit.
• Contribuire allo sviluppo delle industrie sussidiarie a quella culturale, mettendo così in collegamento il settore dei beni culturali con altri settori produttivi.
• Puntare sulla razionalizzazione e l’efficientamento energetico dell’edilizia storica, sia pubblica che privata, accrescendo così l’offerta dei servizi e la loro fruizione, riducendone i costi unitari di gestione.
• Operare una profonda trasformazione istituzionale, tecnologica ed organizzativa del patrimonio immobiliare pubblico (archivi, musei, edifici governativi e territoriali, biblioteche).
Secondo un’elaborazione CENSIS ed un censimento MIBACT possiamo affermare che nel nostro paese ci sono 140.000 edifici storici, tra pubblici e privati, quelli strettamente vincolati alla legislazione vigente, che risultano anche i più energivori (con Lazio, Campania, Toscana ed Emilia Romagna in testa) e con diverse destinazioni d’uso: museo, galleria, sito archeologico, biblioteche, dimore storiche. Da elaborazioni ENEA del 2016 su base MIBACT (ICCD), del parco degli edifici storici si riportano i seguenti indicatori:
• Edifici non rispondenti alle normative sul risparmio e l’efficienza energetica: 75%.
• Edifici rispondenti alle più recenti normative in materia di usi finali dell’energia (vedi legge 10 del 1991): 15%. • Edifici a basso consumo energetico con fabbisogno termico inferiore a 50kWh/mq: 8%.
• Edifici passivi con buona qualità indoor e notevole risparmio economico: 8%.
Secondo stime e scenari ENEA è possibile ridurre del 40% i consumi di energia del patrimonio culturale per l’illuminazione e la climatizzazione, partendo dai check-up energetici per poi realizzare progetti in grado di integrare le tecnologie green, l’efficienza, le fonti rinnovabili, lo smart lighting, ma anche i servizi come sicurezza e ICT, che incidono in modo significativo sulla bolletta energetica. La bolletta energetica per gli edifici storici ammonta a 250 milioni di euro di spesa annua. A questo proposito, obiettivo del Protocollo ENEA-MIBACT è di ridurre del 40% i consumi energetici e quindi la spesa pubblica.
Alcuni dei principali strumenti che possono favorire l’attuazione di Programmi di recupero energetico del patrimonio edilizio storico, che richiedono sempre più costosi ed innovativi accorgimenti tecnici e tecnologici e considerevoli sforzi finanziari:
PROGETTO - EuroPACE - Piattaforma innovativa di miglioramento degli edifici
D. Cannarozzi
L’approccio del progetto H2020 di EuroPACE, liderato dalla società GNE Finance, si ispira al successo di un modello di finanziamento on-tax chiamato PACE, sviluppato per la prima volta in California nel 2008. Negli ultimi quattro anni, il mercato PACE ha superato i $5,7 miliardi di progetti finanziati nei soli Stati Uniti, incluso il retrofit di oltre 200.000 abitazioni, che hanno portato alla creazione d’oltre 45.000 nuovi posti di lavoro locali e alla creazione di centinaia di nuove aziende. Il modello PACE può essere utilizzato per finanziare i miglioramenti di un immobile, nell’ambito dell'efficienza energetica, delle energie rinnovabili e della conservazione delle risorse negli appartamenti e negli edifici, sia a livello residenziale che commerciale.
EuroPACE adotta le migliori pratiche sviluppate dal meccanismo PACE in U.S.A., Canada e Australia ed intende migliorare ulteriormente la portata e l'impatto complessivo andando ben oltre l'esperienza statunitense. L’obiettivo è quello di accelerare gli investimenti in efficienza energetica negli appartamenti ed edifici esistenti, andando ben oltre il risparmio energetico, per supportare lo sviluppo economico sostenibile di comunità resilienti al cambio climatico. Alla base del progetto del meccanismo PACE c’è l’idea che l’efficienza energetica negli immobili privati è una priorità d’interesse pubblico e che come tale, deve potersi finanziare utilizzando fondi privati però con meccanismi di raccolta del debito tipici dell’amministrazione pubblica come tassi e tributi. Questo finanziamento, denominato “on-tax financing” supera efficacemente alcune barriere legate al tradizionale finanziamento dell’efficienza energetica, utilizzando un sicuro meccanismo di raccolta dei pagamenti nel quale il servizio del debito avviene attraverso il pagamento di una quota aggiuntiva alle tasse municipali o locali. Questo permette offrire ai propietari degli immobili di finanziare il 100% dei lavori, su un periodo fino a 25 anni e ad un interesse attrattivo. In questo modo, si genera un prodotto finanziario che è standardizzato, replicabile e aggregabile, quindi ideale per cartolarizzazione del portafoglio generato attraverso l’emissione di obbligazioni verdi garantite (ABS green bond).
Il prestito ottenuto, eventualmente combinato con programmi di incentivi, locali, regionali e statali, è utilizzato per erogare prestiti ai cittadini per finanziare al 100% interventi di riqualificazione energetica: in questo modo proprietari di case e clienti commerciali non dovranno anticipare capitali propri per l’esecuzione dei lavori e ripagheranno il costo degli interventi tramite la propria bolletta energetica, secondo la logica EPC, eventualmente cedendo i costi e i benefici a un nuovo proprietario in caso di vendita dell’immobile oggetto di intervento. EuroPACE offre ai residenti locali l'opportunità di utilizzare uno strumento finanziario innovativo per ristrutturare le loro proprietà: il rimborso del prestito in 10-25 anni rende possibili interventi complessi e di taglia maggiore, quali quelli che interessano il sistema edificio-impianto di un intero edificio di dimensioni medio-grandi, che presentano tipicamente tempi lunghi di recupero dell’investimento. Per i governi locali, si tratta anche di uno strumento per la rigenerazione e riqualificazione urbana sostenible, con cui combattere anche la povertà energetica dei cittadini più vulnerabili ed allo stesso tempo per stimolare lo sviluppo economico e la creazione di posti di lavoro qualificati a livello locale senza alcun debito pubblico aggiuntivo (PACE non rappresenta un ingresso pubblico).
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• Ricorso al mercato delle ESCo, eventualmente ricorrendo all’EPC.
• Accesso ai Meccanismi d’incentivazione anche per gli edifici soggetti a deroga, per interventi di riqualificazione energetica. Interventi agevolati: miglioramento della prestazione energetica degli involucri di pregio, integrazioni e sostituzione negli impianti di climatizzazione invernale, installazione di sistemi di schermatura/ombreggiamento, sostituzione di sistemi d’illuminazione d’interni, building automation, inserimento delle fonti rinnovabili con varie dimensioni e modalità
• Ricorso a Modelli ed opportunità di finanziamento degli interventi di riqualificazione energetica, EFFF - Fondo EU Efficienza Energetica; FNEE (Fondo Nazionale Efficienza Energetica), art. 15 del D.Lgs 102/2014, concessioni di garanzie ed erogazioni di finanziamenti (direttamente o attraverso Banche /intermediari/BEI).
Misure e buone pratiche nella procedura sistematica ENEA finalizzata al miglioramento della prestazione energetica dell’edificio storico sono rappresentate da:
CASO STUDIO – Il patrimonio storico della Regione Siciliana
R. Sannasardo
Gli interventi sono stati realizzati dal Gruppo Metaenergia, azienda energetica che ha firmato un Accordo Quadro con il Dipartimento Beni Culturali e Identità Siciliana della Regione Sicilia. L’accordo prevede che parte del fatturato venga reso disponibile per sponsorizzare interventi di efficientamento energetico.
Nuova illuminazione a Led della Valle dei Templi di Agrigento
La Valle dei Templi è stata scelta come sito ideale per l’intervento relativo al primo anno. Nello specifico gli interventi realizzati sono stati: 1. Illuminazione Via Sacra: 177 proiettori Led, potenza totale 2.655 W.
2. Illuminazione Tempio della Concordia: 4 proiettori Led, potenza totale 171 W; 38 proiettori Led, potenza totale 1.326 W. 3. Illuminazione Tempio di Giunone, 11 proiettori Led, potenza totale 471 W; 41 proiettori Led, potenza totale 1.430 W. 4. Illuminazione Tempio di Ercole 2 proiettori Led, potenza totale 85 W; 24 proiettori Led, potenza totale 837 W.
A questi si aggiungono altri corpi illuminanti a Led in sostituzione di quelli preesistenti per un totale di circa 400. Rispetto all’impianto precedente si è ottenuto un risparmio superiore agli 84 MWh/anno, con una riduzione della spesa energetica di oltre il 66% e delle emissioni in atmosfera di 32,9 tonnellate/anno di CO2. I nuovi apparecchi a Led, circa 400, hanno sostituito proiettori per lampade a scarica Indio e
Litio, equipaggiati con sorgenti al sodio a luce gialla. Per i tre templi gli apparecchi a Led sono stati installati nelle stesse posizioni, mentre nella Via Sacra, oltre alla sostituzione dei vecchi apparecchi, sono stati individuati nuovi punti di installazione, che assicurano una maggiore visibilità. I Led ad alta efficienza hanno una temperatura colore di 3000K: si tratta quindi di una luce che aumenta la visibilità delle architetture, rispettando i colori originari dei materiali con cui sono state costruite le antiche colonne.
Prima Dopo
Tempio di Giunone
Nuova illuminazione a Led del Teatro Antico di Taormina
Il secondo intervento è stato realizzato nel teatro antico di Taormina dotandolo di un impianto d’illuminazione capace di rendere fruibile il monumento nelle ore successive al tramonto nel miglior modo possibile. Il progetto è stato sviluppato a partire dalle varie esigenze che dovranno essere soddisfatte dall’impianto d’illuminazione e dall’analisi del complesso monumentale nel rispetto anche, per quanto compatibili, dei valori delle grandezze fotometriche consigliati dalla norma UNI 10380. Sono stati utilizzati 171 corpi illuminanti di varia potenza oltre 250 ml di strip led per complessivi 4.571 W. La sostituzione integrale dei corpi illuminanti esistenti con nuovi elementi a led garantisce poi una riduzione dei consumi di oltre il 60% e un conseguente abbattimento dei costi di gestione. Con la nuova illuminazione il Teatro antico di Taormina, oltre a consentire la fruizione notturna, può inserirsi nelle illuminazioni “a tema” che, in occasioni particolari, colorano i monumenti simbolo in tutto il mondo.
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• Analisi del profilo del sistema edificio-impianto: qualità dell’involucro, microclima, adeguatezza degli impiantiesistenti, fabbisogno energetico.
• Determinazione della capacità di saper sfruttare il contesto ambientale, espressa dalla composizione architettonica e dall’architettura dell’involucro, che varia in funzione dell’orientamento.
• Composizione di un audit energetico sull’edificio, articolato in:
o Analisi climatico-ambientali dalla scala di contesto al microclima degli spazi espositivi. o Analisi qualitative per la definizione del comportamento energetico dell’involucro.
Roberto Sannasardo
Energy Manager
Regione Siciliana,
Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana
La Via Sacra prima
Ing. Sannasardo, quali sono state le azioni intraprese per l’efficientamento energetico dei siti del Dipartimento dei Beni Culturali della Regione Siciliana?
Siamo partiti dall’efficienza finanziaria, realizzata attraverso la ricontrattualizzazione delle forniture di energia elettrica, per porre in essere, attraverso le previsioni dell’Accordo Quadro, gli strumenti necessari, quali le diagnosi energetiche, per l’avvio della fase di cantierizzazione degli interventi che ci vede oggi impegnati, attraverso un percorso di evidenza pubblica, nella realizzazione di un PPP mediante un Energy Performance Contract (EPC) secondo il modello contrattuale del tipo “Shared savings”.
Che valore attribuite alla corretta illuminazione dei beni monumentali e artistici della vostra Regione? Riteniamo molto importante una corretta illuminazione dei monumenti al punto di richiedere corpi illuminanti in esecuzione speciale per gli interventi realizzati. Ricordo che oltre L’impianto di illuminazione della Via Sacra e dei Templi di Ercole, di Giunone e della Concordia sono stati anche effettuati:
• Il progetto di illuminazione del teatro antico di Taormina.
• L’impianto di illuminazione del Castello della Colombaia di Trapani, alimentato da un impianto ibrido
microeolico-fotovoltaico.
• L’illuminazione della facciata dell’Albergo delle Povere di Palermo.
e dopo Il Castello della Colombaia di Trapani
In relazione al progetto di nuova illuminazione della Valle dei Templi quali sono le particolarità più
importanti del progetto illuminotecnico?
In primo luogo avevamo l’esigenza di mettere in sicurezza la Via Sacra che non risultava correttamente illuminata. In questo caso ci sono venute incontro le norme relative all’illuminamento delle vie di esodo. Contestualmente ritenevamo indispensabile restituire ai Templi, come per gli altri edifici storici per quali siano intervenuti, il loro colore naturale. Qui, non essendoci norme di riferimento, si è fatto ricorso all’esperienza, alle simulazioni realizzate con il software ed alle prove illuminotecniche.
Quali sono stati i maggiori risultati ottenuti in termini di Risparmio energetico?
Più del risparmio energetico, comunque importante, abbiamo realizzato l’Illuminazione per offrire la possibilità di visitare le nostre aree archeologiche in sicurezza anche dopo il tramonto in modo da ampliare la fruizione ed offrire un’esperienza unica ai visitatori.
In generale si è altresì ritenuto, in linea con quanto auspicato nella Direttiva 2012/27/UE, che fosse necessario effettuare azioni che avessero funzione di indirizzo ed esempio con l’obiettivo di dimostrare che l’efficienza energetica, se è possibile praticarla all’interno dei beni culturali e monumentali, è possibile applicarla in ogni settore.
Come hanno risposto i cittadini agli interventi effettuati?
Ho avuto però modo di cogliere un apprezzamento generale sia da parte degli addetti ai lavori che dei visitatori dell’area archeologica, apprezzamento che ci conforta e ci spinge ad andare avanti con altri interventi negli spettacolari siti archeologici e monumentali di cui è ricco il territorio della Regione Siciliana.Particolare soddisfazione è stata riscontrata per l‘illuminazione del Teatro Antico di Taormina, che ha usufruito della grande vetrina mondiale resa possibile dal G7 2017.
Quali iniziative sono in corso?
È in atto una procedura di gara per la definizione di un Energy Performance Contract (EPC) secondo il modello contrattuale del tipo Shared savings, avente per oggetto la progettazione esecutiva e la realizzazione degli interventi di efficientamento energetico in 95 siti tra Musei, Soprintendenze ed aree archeologiche del Dipartimento regionale dei Beni Culturali e I.S. nel territorio della Regione Siciliana.
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• Monitoraggi ambientali su aree distintive (individuazione delle criticità dal punto di vista del comfort termico, visivo, acustico e qualità dell’aria indoor).
• Indagini termografiche per la definizione delle prestazioni dell’involucro e degli impatti sulla superficie architettonica.
• Simulazioni delle prestazioni energetiche dell’edificio con software dedicati, graficizzate e modellate tridimensionalmente, per evidenziare gli effetti dell’incidenza solare, in base all’orientamento ed all’influenza del contesto.
• Valutazione dei risultati (qualitativi e quantitativi) sulla prestazione energetica ed individuazione di buone pratiche di risparmio ed efficienza energetica, da applicare in un’azione combinata di tecnologie tradizionali ed innovative.
• Applicazione della domotica nello schema di funzionamento dell’edificio «intelligente» basato sull’ottimizzazione ed il controllo delle prestazioni energetiche dell’involucro, garantendo non solo il corretto funzionamento dei fenomeni fisici e del comfort termico, ma anche il controllo dei fattori correlati: comfort visivo, acustico e qualità dell’aria negli ambienti.