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119 Appendice A8.2 Principali strumenti dei paesi europei partner del progetto ASSIST

REGNO UNITO – 2 W

e H e at Ince nt iv e (R H I) Criteri di eleggibilità in riferimento alla povertà energetica

Home Heating Cost Reduction Obligation (HHCRO) – si è eleggibili sotto quest’aspetto di ECO se si riceve almeno uno dei seguenti benefici assistenziali e si soddisfano i requisiti di reddito, laddove applicabili:

• (ESA) sussidio di disoccupazione relativo al reddito

• (JSA) sussidio per chi cerca lavoro basato su reddito

• supporto al reddito

• Pension Credit Guarantee credit per i pensionati • Tax Credits (a condizione che il reddito della

famiglia non superi la quota stabilita nel nostro schema

• Universal Credit ( a condizione che le entrate della famiglia nei precedenti periodi di valutazione non superino la quota prevista dallo schema).

Si riceve fino 10% del finanziamento HHCRO attraverso I criteri di eleggibilità determinati dall’Autorità locale. Tali criteri saranno confermati nella Dichiarazione di intenti che viene pubblicata nel sito web dell’Autorità Locale.

The Carbon Emissions Reduction Obligation (CERO) –

Per questo elemento dello schema non ci sono specifici requisiti di eleggibilità, tranne che una certa quota di misure deve essere dedicata alle aree rurali.

Per ottenere l’incentivo RHI l’impianto di riscaldamento domestico deve riscaldare una singola proprietà che è in grado di ottenere un certificate di rendimento energetico

Scopo delle misure Isolamento termico (CERO e HHCRO); isolamento delle pareti esterne; pannelli isolanti; soffitte; altro isolamento (finestre, porte, sotto i pavimenti); impianti di

riscaldamento (HHCRO solo); riparazione o sostituzione caldaie; riparazione o sostituzione sistemi di riscaldamento elettrici ad accumulo; aggiornamento sistemi; impianti di microgenerazione

Le tecnologie di riscaldamento eleggibili per RHI sono: • caldaie a biomassa e stufe a pellet •pompe di calore ad aria •pompe di calore a terra

• collettori solari e tubi evacuati

Impatto della misura sui più bisognosi

- Si. I criteri di eleggibilità assicurano che lo strumento sia indirizzato solo ai più vulnerabili e a coloro che si trovano in una condizione di povertà energetica, comunque è difficile giudicare l’efficacia di tali criteri

Il finanziamento è destinato solo a coloro che hanno istallato una tecnologia a fonti rinnovabili. Non proprio indirizzato alle famiglie in povertà energetica

Stabilità

Lo schema è aperto a cambiamenti dal governo centrale. Le versioni attuali sono in vigore fino a settembre 2018 e sono attese delle revisioni

Schema in vigore. - Le domande possono essere fatte entro 12 mesi dalla data di installazione.

Disponibilità del finanziamento

Lo schema ECO è partito a gennaio 2013 ed è stato prorogato fino a settembre 2018 (ECO2t)

Il finanziamento dipende dalla quota di energia rinnovabile prodotta

Uso della misura in termini di percentuale sul totale dei consumatori

Informazione non disponibile. La disponibilità del finanziamento può cambiare. Non sempre finanziamento pieno, che può limitarne l’accessibilità

Informazione non disponibile. Pagamenti trimestrali sono effettuati tramite Ofgem basati sulla stima del numero di unità di calore rinnovabile prodotto (in kWh)

Finanziamento della misura

nessuno Se il calore è utilizzato solo per uso domestico personale, i

pagamenti che si ricevono non sono imputabili alle imposte sul reddito

Garanzia 1 anno di garanzia

REGNO UNITO – 2 W int e r Fue l P ay m e nt W ar m H om es D is count Sche m e Criteri di eleggibilità in

Over 65 Si è eleggibili se:

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riferimento alla povertà energetica

schema

• il proprio nome (o il nome del proprio partner) è intestatario delle bollette

• si sta usufruendo del Guarantee Credit del Pension Credit (anche se si usufruisce anche del Savings Credit)

Si può anche essere eleggibili se • si ha un reddito basso

• si usufruiscono determinati benefici

Scopo della misura Aiuto per i costi di riscaldamento in inverno. Il Warm Home Discount è un programma di sostegno per le famiglie in difficoltà con le bollette energetiche. Lo schema fu introdotto dal Governo il 1 aprile 2011 e sarà in vigore fino al 2021. I fornitori di elettricità forniranno lo schema e l’aiuto prima di tutto qualificando i consumatori con ribassi sul conteggio dell’elettricità per aiutarli con le bollette quando possono diventare più alte durante l’inverno.

Impatto della misura sui più bisognosi

Diretto agli over 65, senza considerare il reddito, dunque non è indirizzata alle persone a basso reddito, ma utilizza l’età come principale criterio di vulnerabilità

L’eleggibilità varia dal fornitore di energia e può creare confusione ma dovrebbe soddisfare criteri generali di reddito etc..

Stabilità In vigore, Schema soggetto a modifiche dal Governo Centrale . Schema confermato fino a marzo 2021

Disponibilità del finanziamento

I consumatori hanno tempo fino al 31 marzo 2018 per richieste riguardanti l’inverno dal 2017 al 2018

Schema confermato fino a marzo 2021

Uso della misura in termini di percentuale sul totale dei consumatori

Informazione non disponibile. Pagamenti automatici tra novembre e dicembre per chi ha fatto richiesta prima o che sta ricevendo la pensione di stato o un’altra forma di assistenza sociale (non Housing Benefit, Council Tax Reduction

o Child Benefit). Se il proprietario di casa non ne ha fatto

richiesta prima o non sta ricevendo i benefit, dovrà ottenere un modulo di richiesta chiamando la linea telefonica dedicata

Informazione non disponibile. Se si ha il diritto, si riceverà una lettera entro il 30 novembre che dice come fare richiesta. Il fornitore applicherà lo sconto sulla bolletta entro la fine di marzo .

125

9.

Comunicazione e Informazione

A cura di A. Disi

Le azioni per incrementare la consapevolezza del pubblico, indurre cambiamenti comportamentali e fornire informazioni necessarie ad agire, rappresentano una componente fondamentale delle politiche e dei programmi per l’efficienza ed il risparmio energetico alle diverse scale territoriali. In particolare, l'obiettivo generale di tali azioni è di ridurre il consumo di energia ed i relativi impatti sull’ambiente, attraverso misure non tecnologiche, ma di natura sociale e psicologica destinate agli individui, alle comunità ed alle organizzazioni.

In tale direzione, la Direttiva sull'efficienza energetica (2012/27/UE) include agli articoli 12 e 17 disposizioni specifiche riguardanti l’informazione e la formazione ai consumatori. Il nostro Paese ha recepito tali disposizioni nell’art. 13 del Dlgs 102/2014, prevedendo un Programma triennale di Informazione e Formazione (PIF) rivolto alla Pubblica Amministrazione, alle PMI, agli Istituti bancari e ancora alle famiglie e agli studenti.

L’Italia vanta una lunga tradizione nell’informazione sui temi del risparmio energetico. A partire dagli anni ’80 sono state realizzate numerose iniziative di informazione destinate ai diversi target, per promuovere l’uso razionale dell’energia o di accompagnamento all’attuazione di norme e all’implementazione di politiche nazionali e locali. Tuttavia, fornire informazioni non è sufficiente a raggiungere efficacemente gli obiettivi prefissati. L’attuale mancanza di conoscenza sui temi del consumo di energia e dei relativi impatti sull’ambiente non è dovuta solo ad una mancanza di informazioni, ma il suo sviluppo dipende molto dal modo in cui le informazioni sono fornite.

L’ENEA, ai sensi del predetto art. 13, anche in collaborazione con le associazioni di categoria, in particolare le ESCO e i Servizi energetici, con le associazioni dei consumatori e con le Regioni, ha avuto il compito di predisporre e di attuare il Programma triennale di informazione e formazione, finalizzato a promuovere e facilitare l'uso efficiente dell'energia. Tale percorso ha consentito di operare una seria riflessione sulle barriere comunicative e di individuare principi e strategie per superare tali barriere.

Di seguito sono analizzate le barriere individuate e la strategia di comunicazione adottata, articolandola in 12 principi che possono rappresentare una guida, rivolta agli addetti alla comunicazione di PA, imprese e associazioni, ma anche a tutti gli operatori che intendono inserire nella propria strategia di comunicazione tali temi. Inoltre, vengono decritti i principali prodotti realizzati nella seconda annualità del PIF, nonché i risultati ottenuti sia in termini di obiettivi comunicativi raggiunti che di effetto dal punto di vista del risparmio ottenuto.

9.1

Dagli incentivi economici alla sensibilizzazione basata su leve socio-psicologiche

Tradizionalmente, le politiche pubbliche di sensibilizzazione circa i temi del risparmio e dell’efficienza energetica sono state basate prevalentemente su incentivi di natura economica. Le analisi di tali iniziative compiute da studiosi di settore117 hanno evidenziato come l’incentivo economico possa sicuramente rappresentare una buona motivazione per raggiungere gli obiettivi prefissati ma che, nel momento in cui tali incentivi terminano, parallelamente si riduce drasticamente sia la motivazione dei consumatori che la permanenza del messaggio. Tale evidenza, in questi anni, ha spinto i policymaker a sperimentare politiche che fossero focalizzate su un approccio che affiancasse all’incentivo economico motivazioni di tipo ambientale e che facessero leva sul senso di comunità.

In molti casi il messaggio scelto si è rivelato negativo ed estremamente pessimista118 e, nella maggior parte dei casi, il target individuato ha considerato gli impatti relativi ad un uso non razionale dell’energia come un rischio non urgente e psicologicamente distante119.

Basandosi sull’evidenza che il comportamento umano e il processo decisionale sono al centro del problema ambientale e del cambiamento climatico120, andrebbe immaginato un approccio sociale, cercando di integrare le norme sociali con le misure per l'informazione e la consapevolezza del comportamento energetico4. Le norme sociali,

117 Steg, 2008, Van der Linden et al, 2015 118 Griskevicius et al, 2008

119 Harries, 2012 120 Glifford 2011

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infatti, hanno un enorme potere di influenzare il comportamento pro-ambientale non solo stimolando il consumatore, ma guidando anche l'azione in modi diretti e significativi121.

Inoltre, per raggiungere il miglioramento sperato, le persone hanno bisogno di essere ispirate e di divertirsi quando ricevono il messaggio. Il modo in cui ci sentiamo di fronte a una determinata situazione spesso ha una forte influenza sulle nostre decisioni122. Il messaggio, quindi, deve essere attentamente selezionato e mantenuto il più semplice possibile e le parole chiave da utilizzare sono: intrattenere, coinvolgere, integrare ed educare!123.

Una volta ottenuta la consapevolezza di base, il secondo passo è quello di fornire informazioni mirate sulle potenziali misure di efficienza energetica. Per questo motivo risulta essenziale comprendere e studiare il pubblico di riferimento. Oltre alla componente sociale, vanno stimolate linee guida politiche, lezioni apprese ed esempi incentrati su principi psicologici chiave, che possono guidare la progettazione e l'implementazione di efficaci misure di informazione e formazione sull’efficienza energetica ed i relativi impatti ambientali, come nelle interessanti esperienze provenienti dagli Stati Uniti.

9.2

Le barriere comunicative all’efficienza energetica

Gli ostacoli all’impegno pubblico sul risparmio energetico considerati nella predisposizione della strategia comunicativa, che presentano una natura prevalentemente socio-psicologica e si riferiscono sia agli individui che alle comunità in genere, sono i seguenti:

• Distanza dal problema. • Effetto catastrofe. • Dissonanza cognitiva. • Negazione del problema. • Identità e convinzioni.

Queste barriere impediscono ai messaggi sull’efficienza energetica di coinvolgere il pubblico. La Figura 9.1 illustra come tali barriere creino cerchi concentrici attorno all’individuo e alla comunità, quasi come le mura di una cittadella. Questa cittadella rappresenta una sfida per i comunicatori sui temi del risparmio energetico.

Distanza dal problema. I consumatori finali considerano lo spreco di energia ed il relativo impatto sull’ambiente un problema serio, ma lo percepiscono temporalmente e geograficamente distante. Dal momento che i maggiori impatti si faranno sentire in futuro, il pubblico non viene coinvolto dalle strategie di comunicazione che non trasferiscono un senso di urgenza più immediato e sensibile alla variabile tempo. Allo stesso modo, testi ed immagini che mostrano

121 P. Wesley Schultz et al, 2007 122 Slovic e Peters 2006

123 Rapporto di valutazione della ricerca di Eco-action games 2015

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