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CASH GENERATING UNIT E REPORTING UNIT

C) Repubblica Ceca

7. RIDUZIONE DUREVOLE DI VALORE DELLE ATTIVITA’ E IMPAIRMENT TEST ATTIVITA’ E IMPAIRMENT TEST

7.6. CASH GENERATING UNIT E REPORTING UNIT

È immaginabile che per alcune attività non sia possibile calcolare il valore recuperabile in quanto non è possibile determinare né il fair value per mancanza di un mercato attivo, né il valore d’uso poiché la singola attività non genera flussi finanziari autonomi.

26 IAS 36, par. 59. 27 IAS 36, par. 60. 28 IAS 36, par. 62. 29 IAS 36, par. 63. 30 FAS 144, par. 25. 31 FAS 142, par. 29.

In questi casi lo IAS 36 prevede la stima del valore recuperabile di un insieme di attività, definito “unità generatrice di flussi finanziari o cash generating unit”.

Una cash generating unit è il più piccolo gruppo di attività in grado di produrre flussi finanziari ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività (definizione data dallo stesso IAS 36 al par.6).

Le cash generating unit devono essere identificate con criteri uniformi da esercizio ad esercizio in modo da rendere comparabili nel tempo i bilanci; ciò implica che qualsiasi cambiamento nell’allocazione di un’attività in una cash generating unit deve essere giustificato e motivato nelle note al bilancio32.

Il valore contabile di una cash generating unit è dato dalla somma del valore contabile delle attività che possono essere attribuite direttamente o ripartite secondo un criterio ragionevole ed uniforme all’unità generatrice di flussi finanziari, mentre non devono essere inclusi i valori contabili di passività a meno che il valore recuperabile dell’unità non possa essere determinato senza tener conto di questa passività.

Allo stesso modo delle attività considerate singolarmente, il valore recuperabile di una cash generating unit è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita e il valore d’uso, anche se molto raramente è difficile determinare il fair value di una unità generatrice di flussi finanziari33.

Per determinare il valore d’uso di una cash generating unit, il flusso netto da attualizzare è l’EBITDA (Earning Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortisation) in quanto il valore attuale di tali flussi deve essere confrontato con la somma dei valori contabili delle attività materiali e immateriali alla data di riferimento dell’impairment test della cash generating unit. Il tasso di attualizzazione coerente con tale approccio è rappresentato dal costo medio ponderato del capitale determinato con la formula WACC34.

La determinazione della cash generating unit è importante anche nell’allocazione dell’avviamento. Tale attività deve essere sottoposta ad impairment test in ogni esercizio od in presenza di condizioni che possono indicare una perdita di valore. Per poter essere sottoposto ad impairment test, l’avviamento deve essere allocato alla cash generating unit o gruppo di cash generating unit a cui si riferisce (par. 80). Inoltre ogni cash generating unit o gruppo di cash generating unit a cui l’avviamento è attribuito deve:

32 IAS 36, par. 72 e 130.

33 Diverso il caso in cui la cash generating unit corrisponda ad un’azienda o ramo d’azienda in via di dismissione o alienabile. In questi casi è infatti possibile stabilire un accordo vincolante o una determinazione del valore basata su informazioni disponibili.

- rappresentare il più basso livello all’interno dell’entità per il quale l’avviamento è monitorato dal management ai fini gestionali;

- non essere più grande di un settore operativo in coerenza con le informazioni settoriali che l’impresa fornisce ai sensi dell’IFRS 8.

Se l’allocazione iniziale dell’avviamento acquisito in una aggregazione aziendale non può essere completata prima della fine dell’esercizio in cui avviene l’operazione, tale allocazione iniziale deve essere completata entro la fine dell’esercizio che ha inizio dopo la data di acquisizione35.

Se l’entità dismette un’attività che è parte di una cash generating unit a cui è stato allocato un avviamento, l’avviamento associato all’attività dismessa deve essere compreso nel valore contabile dell’attività in sede di determinazione dell’utile o della perdita da dismissione. La determinazione dell’avviamento avviene sulla base di valori relativi dell’attività dismessa e della parte mantenuta nella cash generating unit, a meno che non venga dimostrato che altri metodi riflettano meglio l’avviamento associato all’attività dismessa36.

La riallocazione dell’avviamento è necessaria anche nel caso di riorganizzazioni del sistema informativo che impattino la composizione di una o più cash generating unit in cui l’avviamento è allocato37.

Quando l’avviamento si riferisce a più unità generatrici di flussi finanziari, ma non è stato ad esse allocato, il gruppo di cash generating unit deve essere sottoposto ad impairment test nella sua globalità annualmente, mentre la singola cash generating unit deve essere sottoposta a verifica solo quando vi è un’indicazione che l’unità possa aver subito una perdita durevole di valore.

Inoltre, per evitare che l’impairment test sia reso inefficace in presenza di interessi di minoranza determinati secondo lo standard method (in quanto i valori di confronto del valore recuperabile e del valore contabile potrebbero non essere omogenei), lo IAS 36 prevede che in sede di attuazione dell’impairment test il valore dell’avviamento originariamente rilevato, con riferimento alla quota degli interessi di controllo, venga rettificato attraverso l’individuazione di un goodwill “nozionale”38 che permetta il corretto confronto tra il valore di carico delle attività nette ed il valore d’uso complessivo39.

Come già accennato per gli US GAAP, anche per gli IAS/IFRS quando le attività che costituiscono l’unità generatrice di flussi finanziari a cui l’avviamento è stato allocato vengono

35

IAS 36, par. 84.

36 IAS 36, par. 86.

37 IAS 36, par. 87.

38 L’avviamento nozionale è calcolato attraverso una proporzione con l’avviamento riferito alla quota di controllo e gli interessi di minoranza.

sottoposte ad impairment test, le singole attività devono essere verificate per riduzione durevole di valore prima dell’unità che contiene l’avviamento40. Allo stesso modo si deve procedere per le singole unità generatrici di flussi finanziari che costituiscono un gruppo di cash generating unit al quale è stato allocato un avviamento. Così facendo è possibile individuare eventuali perdite di valore subite dalle singole attività senza farle ricadere direttamente ed esclusivamente sull’avviamento.

In alcune imprese ed in alcuni gruppi articolati in più cash generating unit, è possibile che siano presenti beni destinati alle attività ausiliarie o comuni, come l’edificio della sede centrale o un centro ricerca. Questi sono i cosiddetti corporate assets e generalmente non originano flussi finanziari in entrata pertanto i loro valori contabili non possono essere totalmente imputati all’unità generatrice di flussi finanziari con la conseguenza che il loro valore recuperabile non può essere determinato, se non nel caso in cui la direzione aziendale decida di dismettere l’attività41.

Conseguentemente quando si presenta un’indicazione che possa far pensare che un corporate asset abbia subito una riduzione di valore, è necessario determinare il valore recuperabile dell’intera unità generatrice di flussi finanziari o del gruppo di unità generatrici di flussi finanziari a cui esso appartiene che dovrà quindi essere confrontato con il valore contabile.

Se una parte del valore contabile di un’attività gestita centralmente può essere allocata secondo un criterio ragionevole e coerente, l’impresa deve confrontare tale valore contabile con il relativo valore recuperabile e l’eventuale perdita deve essere rilevata secondo quanto disposto dal par. 10442 del presente principio contabile internazionale.

Nel caso invece in cui una parte del valore contabile dell’attività gestita centralmente non possa essere allocata secondo un criterio ragionevole e coerente, l’impresa deve procedere come indicato dal par. 102 dello IAS 36:

- confrontare il valore contabile dell’unità, esclusa l’attività centralizzata, con il suo valore recuperabile e rilevare l’eventuale perdita per riduzione di valore secondo quanto disciplinato dal par. 104 dello IAS 36;

40 IAS 36, par. 97.

41 IAS 36, par. 100 e 101.

42

IAS 36, par. 104: Una perdita per riduzione durevole di valore deve essere rilevata per una unità generatrici di flussi finanziari (il più piccolo gruppo di unità generatrici di flussi finanziari cui l’avviamento o un’attività gestita centralmente è stato allocato) se, e soltanto se, il valore recuperabile dell’unità (gruppo di unità) è inferiore al valore contabile dell’unità (gruppo di unità). La perdita per riduzione durevole di valore deve essere imputata a riduzione del valore contabile delle attività che fanno parte dell’unità (gruppo di unità) nel seguente ordine: (a) prima, per ridurre il valore contabile di qualunque avviamento allocato all’unità generatrice di flussi finanziari (gruppo di unità); e (b) quindi, alle altre attività dell’unità (gruppo di unità) in proporzione al valore contabile di ciascuna attività che fa parte dell’unità (gruppo di unità). Tali riduzioni dei valori contabili devono essere trattate come perdite per riduzione durevole di valore delle singole attività e rilevate in conformità alle disposizioni contenute nel paragrafo 60.

- identificare il più piccolo gruppo di unità generatrici di flussi finanziari che includa l’unità generatrice di flussi finanziari in questione ed a cui una parte del valore contabile dell’attività centralizzata può essere allocata secondo un criterio ragionevole e coerente;

- confrontare il valore contabile di tale gruppo di attività incluso nel valore contabile dell’attività centralizzata allocata a tale gruppo di unità, con il valore recuperabile del gruppo di unità. Qualunque perdita per riduzione di valore deve essere rilevata secondo quanto previsto dal par. 104.

Una volta accertata la presenza di una perdita di valore e che quindi il valore recuperabile della cash generating unit sia inferiore al suo valore contabile, tale perdita deve ridurre il valore contabile delle attività dell’unità generatrice di flussi finanziari nel seguente ordine:

- riduzione del valore di carico dell’avviamento fino a concorrenza dello stesso;

- riduzione del valore delle altre attività della cash generating unit assoggettate allo IAS 36 in base al criterio proporzionale. Il valore di carico di queste attività non deve tuttavia essere ridotto al di sotto del più elevato tra il suo fair value (al netto dei costi di dismissione), il suo valore d’uso qualora sia determinabile e zero.

Negli US GAAP si parla invece di reporting unit, definite dal FAS 14243 come il segmento operativo o un componente del segmento operativo. Il segmento operativo è il segmento di un’entità44:

- che svolge un’attività da cui si ottengono ricavi e che comporta il sostenimento di oneri; - i cui risultati operativi sono regolarmente rivisti da un responsabile che prende le decisioni per quanto riguarda l’allocazione delle risorse al segmento e che ne esamina i risultati;

- di cui è possibile ottenere informazioni.

Un componente di un segmento operativo è una reporting unit quando tale componente costituisce un business per il quale sono disponibili informazioni e i cui risultati sono sottoposti regolarmente a verifica. Le componenti di un segmento che hanno medesime caratteristiche economiche devono essere raggruppate in un’unica reporting unit45.

Per la verifica dell’avviamento, le attività e le passività acquisite o assunte in un’aggregazione individuale o singolarmente devono essere attribuite alla reporting unit se sono soddisfatti i seguenti criteri46:

- l’attività sarà utilizzata nella reporting unit o la passività è relativa alla reporting unit; 43 FAS 142, par. 30. 44 FAS 131, par. 10. 45 FAS 142, par. 30 e 31. 46 IAS 142, par. 32.

- l’attività o la passività sarà inclusa nella determinazione del fair value della reporting unit.

Un’attività, incluso l’avviamento, o una passività possono essere attribuite a più reporting unit solo se esistono presupposti ragionevoli e documentabili applicati in modo coerente nel tempo. Allo stesso modo attività e passività, incluso l’avviamento, devono essere riattribuite se la composizione di una o più reporting unit cambia; l’avviamento deve essere riattribuito alle reporting unit in base al relativo fair value delle reporting unit prima del cambiamento47.