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LE CARATTERISTICHE QUALITATIVE

C) Repubblica Ceca

3. ANALISI COMPARATIVA DEI FRAMEWORK E DELLA STRUTTURA DEL BILANCIO IAS/IFRS E US DELLA STRUTTURA DEL BILANCIO IAS/IFRS E US

3.1. IL CONCEPTUAL FRAMEWORK IASB

3.1.2. LE CARATTERISTICHE QUALITATIVE

Dopo l’illustrazione delle finalità di bilancio, lo IASB ne definisce le cosiddette caratteristiche qualitative: si tratta di requisiti che le informazioni contenute nel bilancio devono soddisfare per far si che il documento sia effettivamente utile ai suoi utilizzatori, indirizzandoli

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Le soluzioni al riguardo avanzate dalla dottrina e dalla pratica sono molte, al punto da poter individuare diverse accezioni di competenza economica, ciascuna delle quali rappresenta il frutto dell’ambiente economico cui il bilancio è chiamato a veicolare le informazioni. - A.A. V.V., Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS –

Regole e applicazioni, Giappichelli Editore (2008). 11

SANNINO G., Framework in A.A. V.V., Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS – Regole e

verso scelte economiche corrette. La funzione di queste caratteristiche è infatti quella di definire meglio la finalità del bilancio precedentemente definita.

Le caratteristiche qualitative individuate dallo IASB occupano una posizione intermedia tra la finalità e gli elementi costitutivi del bilancio e a loro volta si distinguono in caratteristiche di I e di II livello, come illustrato nella Figura 612.

Figura 6 - Le caratteristiche qualitative del bilancio secondo il Framework IASB

Al primo livello figurano la comprensibilità, la significatività, l’attendibilità e la comparabilità; le caratteristiche di secondo livello sono invece attribuibili solo alla significatività (rilevanza) e all’attendibilità ( rappresentazione fedele, prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica, neutralità, prudenza e completezza). La funzione delle caratteristiche di secondo livello è di meglio definire la significatività e l’attendibilità, specificando quali attributi esse devono possedere.

Comprensibilità

L’informazione di bilancio deve essere comprensibile dai suoi utilizzatori, lasciando trasparire nella maniera più chiara possibile l’attitudine dell’impresa a generare flussi di cassa in futuro. Questo però non significa che informazioni particolarmente complesse debbano essere omesse dal bilancio, altrimenti esso si rivelerebbe di scarsa significatività per gli utilizzatori, con la possibilità di fuorviarne i processi decisionali. Lo IASB presuppone che gli utilizzatori del bilancio abbiano una ragionevole conoscenza dell’attività commerciale ed economica e degli aspetti contabili.

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A.A. V.V., Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS – Regole e applicazioni, Giappichelli Editore (2008).

Secondo Di Pietra, la comprensibilità deve anche consentire “la piena coscienza dei processi di valutazione che hanno condotto alla formazione delle grandezze aziendali”13.

Significatività

Per essere considerata utile, un’informazione deve essere significativa per le esigenze informative riguardanti il processo decisionale degli utilizzatori. L’informazione è infatti considerata significativa quando è in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori aiutandoli a valutare gli eventi passati, presenti o futuri: in questo contesto si fa quindi riferimento alla natura dell’informazione e non alla sua dimensione quantitativa.

In altri casi invece l’informazione è significativa solo se è rilevante, cioè quando essa supera quantitativamente una certa soglia. Lo IASB precisa poi che la rilevanza non costituisce una caratteristica qualitativa primaria dell’informazione di bilancio ma fornisce un limite oltre il quale diviene significativa, la cui individuazione, non espressamente definita dal Framework, è completamente rimessa al redattore del bilancio.

Nel caso in cui un’informazione fosse poco significativa, questo non autorizza ad escluderla dal bilancio, a meno che essa non sia priva dei requisiti che lo IASB identifica per la sua iscrizione nel Framework.

Attendibilità

L’attendibilità implica che l’informazione sia priva di errori e distorsioni rilevanti e che gli utilizzatori possano far affidamento su di essa come presentazione attendibile di ciò che intende rappresentare o di ciò che si può ragionevolmente ritenere che essa rappresenti. L’informazione può essere significativa, ma talmente inattendibile che la sua rilevazione può essere potenzialmente ingannevole.

Con lo scopo di precisare quando un’informazione può essere considerata attendibile, lo IASB subordina la presenza di questa qualità alla contemporanea sussistenza di cinque requisiti (le caratteristiche qualitative di secondo livello): rappresentazione fedele, prevalenza della sostanza sulla forma, neutralità, prudenza e completezza.

In primo luogo l’attendibilità presuppone una rappresentazione fedele degli accadimenti aziendali. La maggior parte delle informazioni finanziarie corre il rischio di non fornire una presentazione completamente attendibile non a causa di distorsioni volute, ma per difficoltà intrinseche nell’identificazione delle operazioni e degli eventi che devono essere valutati o nell’applicazione dei criteri valutativi ed espositivi in grado di fornire messaggi corrispondenti agli

eventi in oggetto. Gli elementi che compongono il bilancio possono infatti assumere diversi valori, tutti ugualmente validi, in rapporto alle molteplici finalità che gli possono essere state attribuite. L’espressione di un giudizio di attendibilità sul bilancio presuppone quindi che il soggetto che lo deve esprimere sia ben a conoscenza della finalità del bilancio stesso.

In secondo luogo le operazioni e gli eventi rappresentati in bilancio devono essere rilevati conformemente alla loro sostanza economica e non solamente in relazione alla loro forma legale. I casi in cui i due aspetti entrano in conflitto sono molteplici: leasing finanziario, operazioni di pronti contro termine, vendite con patto di riacquisto, ecc. L’osservanza di questa caratteristica presuppone un’analisi approfondita da parte dei redattori di bilancio delle operazioni effettuate e degli effetti che le stesse determinano tra i soggetti contraenti.

La terza caratteristica di secondo livello dell’attendibilità è la neutralità: non è considerata neutrale quell’informazione selezionata, elaborata, distorta e presentata con lo scopo di influenzare il processo decisionale o di giudizio al fine di ottenere un predeterminato risultato o esito. La dottrina evidenzia che, sotto un profilo operativo, la neutralità presuppone l’identificazione tra gli utilizzatori di comuni esigenze conoscitive verso le quali orientare il bilancio in modo da evitare che questo documento possa privilegiare alcuni a scapito di altri. Secondo lo IASB alcune conoscenze degli investitori, le cosiddette cash generating ability, rispondono a questi requisiti cosicché la loro soddisfazione comporta automaticamente il soddisfacimento delle esigenze avvertite anche da altri soggetti14.

L’informazione di bilancio inoltre è ritenuta attendibile se presenta anche la caratteristica della prudenza. I redattori del bilancio si trovano a confrontarsi con eventi e circostanze caratterizzati dall’incertezza. Queste incertezze sono rilevate tramite la specificazione della loro natura e misura e tramite l’esercizio della prudenza nella preparazione del bilancio. Secondo lo IASB la prudenza consiste nell’impiego di un certo grado di cautela nell’esercizio dei giudizi necessari per effettuare una stima in condizione di incertezza, in modo che le attività o i ricavi non risultino sovrastimati e le passività o i costi non risultino sottostimati. La prudenza può però assumere caratteri diversi in ambito internazionale in quanto influenzata dalle condizioni che sussistono negli specifici contesti. Nel Framework però la prudenza assume un’importanza di secondo piano, contrariamente a quanto avviene nel nostro paese, e non si estrinseca in nessuna regola comportamentale. L’uso della prudenza è quindi lasciato nelle mani del redattore del bilancio, con la sola limitazione che nel far ciò, egli non deve dar origine a spiacevoli conseguenze valutative sulle poste dell’attivo e del passivo. Bisogna poi precisare che il corretto impiego della prudenza non consente la creazione di riserve occulte o eccessivi accantonamenti, la sottostima

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A.A. V.V., Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS – Regole e applicazioni, Giappichelli Editore (2008).

deliberata di attività o di ricavi o la sovrastima deliberata di passività o costi che altrimenti implicherebbero la neutralità e quindi l’attendibilità del bilancio.

La prudenza fornisce in sostanza ai redattori del bilancio un indispensabile orientamento per la selezione degli accrescimenti patrimoniali e dei relativi ricavi che si decide di contabilizzare in via anticipata rispetto al momento dello scambio. Questa caratteristica qualitativa ha perciò una notevole influenza sulla competenza economica al punto che l’accrescimento patrimoniale riconosciuto non concorre alla formazione del reddito dell’esercizio ma viene allocato nel patrimonio netto in attesa di realizzo.

È possibile che questo caso sia da ricondurre alla destinazione riservata ai beni oggetto di valutazione nell’ambito della combinazione produttiva aziendale; laddove il management si sia approvvigionato con lo scopo di sfruttarne il valore nel tempo, i prezzi rilevati nei mercati attivi alla data del bilancio sono certo più significativi, senza perdere affidabilità, rispetto ai valori storici15.

Per questi e per altri motivi lo IASB ha recentemente completato il progetto del comprehensive income16, con il quale si è provveduto ad allargare il contenuto e a modificare la struttura del conto economico, accogliendo in questo prospetto tutti gli accrescimenti patrimoniali che si sono determinati nel corso dell’esercizio, dando separata evidenza di quelli che in precedenza trovavano collocazione nelle poste di patrimonio netto.

L’ultima caratteristica che completa il quadro dell’attendibilità è la completezza dell’informazione entro i limiti di rilevanza e di costo. Una omissione infatti può rendere l’informazione falsa o fuorviante e quindi non attendibile o non significativa. In alcuni casi però lo IASB ammette la possibilità di offrire informazioni incomplete: è il caso di informazioni di scarsa rilevanza o che presentano un costo eccessivo rispetto all’utilità offerta agli utilizzatori.

Comparabilità

Secondo quanto stabilito dal Framework, gli utilizzatori devono poter comparare il bilancio di un’impresa sia nel tempo allo scopo di identificare gli andamenti tendenziali della situazione patrimoniale – finanziaria e dell’andamento economico (comparabilità temporale), sia nello spazio con bilanci di altre imprese per valutare le relative situazioni patrimoniali – finanziarie e gli

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Si pensi ad esempio ai beni immobili non strumentali all’esercizio dell’attività come gli investimenti immobiliari o ai beni di agevole smobilizzo o estinzione. Il vincolo di destinazione impresso ai beni e la facilità con cui è possibile smobilizzarli contribuiscono a rendere più attendibile la variazione patrimoniale accertata e quindi meno aleatorio il ricavo ancora da realizzare, autorizzandolo a concorrere alla formazione del reddito di esercizio. Non vale invece lo stesso per i beni strumentali, per i quali l’assenza frequente di mercati attivi di riferimento e l’impiego congiunto ad altri beni rendono i maggiori valori accertati meno affidabili, anche se non al punto tale da rinviarne la rilevazione al momento dello scambio. - A.A. V.V., Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS – Regole e

applicazioni, Giappichelli Editore (2008). 16

La definizione di questo progetto ha comportato a gennaio 2009 una modifica dello IAS 1 per quanto riguarda i prospetti di bilancio.

andamenti economici (comparabilità spaziale), soprattutto se tali imprese appartengono allo stesso settore. Quest’ultima tipologia di comparabilità, nel caso di imprese simili, può essere indicativa dell’operato dei rispettivi management.

A questo proposito è però necessario fare una ulteriore precisazione: affinché l’utilizzatore possa trarre dei benefici dalla comparazione di due bilanci, è necessario che i criteri di valutazione e di classificazione adottati dai redattori del bilancio siano i medesimi17.

La diretta conseguenza di questa osservazione è che gli utilizzatori devono essere informati dei principi contabili impiegati nella preparazione del bilancio, di qualsiasi cambiamento di tali principi e degli effetti di tali cambiamenti per poter giudicare se eventuali differenze siano da ricondurre a diversi standards utilizzati o a motivazioni diverse.

La comparabilità non deve però influenzare negativamente la qualità delle informazioni e non deve impedire l’introduzione di nuovi principi contabili.

Ostacoli a un’informativa significativa e attendibile

Il Framework, dopo aver elencato le caratteristiche qualitative delle informazioni, descrive brevemente i possibili ostacoli per un’informativa significativa ed attendibile: la tempestività e l’equilibrio fra benefici e costi.

Informazioni giunte in ritardo possono infatti perdere di significatività: per fornire informazioni tempestivamente può essere necessario riportare l’informazione prima che tutti gli aspetti delle operazioni o degli eventi siano conosciuti, riducendo così l’attendibilità dell’informazione stessa. Viceversa se l’informazione viene riportata solo dopo che tutti gli aspetti siano conosciuti e risulti quindi totalmente attendibile, potrebbe essere di scarsa utilità per gli utilizzatori che nel frattempo hanno dovuto prendere decisioni. È quindi necessario trovare un corretto equilibrio tra significatività e attendibilità.

L’equilibrio fra costi e benefici è un ostacolo onnipresente nell’informativa di bilancio: i benefici derivanti dall’informazione devono essere superiori ai costi necessari per fornirla. Bisogna però in questo caso considerare due aspetti: innanzitutto che i costi non sempre ricadono su quegli utilizzatori che beneficiano dell’informazione; in secondo luogo anche utilizzatori diversi da coloro per cui l’informazione è stata preparata possono fruire dei benefici.

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Del resto uno dei principali obiettivi della diffusione dei principi contabili internazionali è proprio il miglioramento sulla comparabilità dei bilanci.