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La compensazione lorda

Nel documento IlSettoreBancario PaoloBiffis (pagine 134-139)

3.8 Il sistema dei pagamenti bancari

3.8.2 La compensazione lorda

La compensazione netta riguarda i saldi quotidiani fra banche: tali saldi ven-gono alimentati da flussi di diversa entità e di diversa origine che alimentano la situazione debitoria e creditoria di ciascuna banca (registrata in «una specie di stato volante», per usare la terminologia di Jevons) durante la giornata e fino alla sua chiusura. Se generati da pagamenti di importo relativamente ridotto, la di-mensione ‘volante’ della situazione debitoria e creditoria non sarà particolarmente elevata e quindi non preoccupa molto l’eventualità che, al termine della giornata, non si dia luogo alla dovuta compensazione.

Diverso invece il caso di afflussi anche di pagamenti di ingenti importi, quali quelli che avvengono in contropartita con la banca centrale, quelli che avvengono nel mercato interbancario dei depositi e quelli che stanno a fronte della negozia-zione di strumenti finanziari. Se i flussi dei pagamenti da regolare sono di dimen-sione ingente, il rischio che, a fine giornata, si creino problemi di compensazione fra flussi a credito e flussi a debito di ciascuna banca tali da non compensarsi, risulta elevata con la possibilità di trasmettere anche alla banca centrale le ten-sioni del mercato. Tali tenten-sioni provocano la necessità di agire, a fine giornata, all’interno dei seguenti limiti: da un lato, non è possibile che uno degli aderen-ti al sistema della compensazione nazionale sia inadempiente, non riesca cioè a

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compensare sistematicamente i propri debiti con i propri crediti, potendo così in-nestare l’aspettativa di un momento di discontinuità nella regolazione quotidiana delle partite che potrebbe propagarsi pericolosamente; dall’altro, non è possibile che la banca centrale, al fine di evitare il verificarsi della citata aspettativa, sia costretta a finanziare, comunque, tutte le situazioni di tensione di tesoreria che affondano le loro radici in latenti tensioni di liquidità.

Per ridurre il pericolo che tale aspettativa si manifesti a fine giornata e per evitare a qualsiasi costo l’eventualità di una sua manifestazione effettiva, vi è la necessità di approntare:

a) un sistema di segnali che precedano il più possibile gli eventi di fine giornata; b) un insieme di provvedimenti ad hoc.

Il punto di debolezza della compensazione netta consiste appunto nel fatto che essa avviene sui saldi di fine giornata: se tali movimenti, nel corso della giornata, sono di entità molto rilevante e, purtuttavia, non fanno registrare velocemente andamenti di segno opposto, compensativi rispetto ai primi, le parti corrono il rischio che, all’approssimarsi della chiusura, i movimenti compensativi divengano più vischiosi. Ad esempio, perché più costosi a causa del diradarsi delle contratta-zioni dato che tutti i partecipanti al mercato avranno, a mano a mano, col passare delle ore, regolato le rispettive partite.

Nel corso della giornata, dunque, i pagamenti da regolare possono restare tali per parecchie ore e per ingenti ammontari rendendo incerta la situazione e riducendo l’autonomia della banca centrale: non potendo, infatti, consentire il maturare di aspettative di discontinuità del circuito dei pagamenti quest’ultima si troverebbe di fronte ad una chiusura del circuito tramite immissione, seppu-re temporanea, di nuova base monetaria. L’evidente forzatura del sistema che deriverebbe dall’inadempienza di un partecipante alla compensazione riduce l’au-tonomia della banca centrale la quale deve difendere il settore del credito dal rischio sistemico, dal rischio cioè che l’inadempienza di un operatore si trasformi, data la struttura multilaterale dei saldi, nell’inadempienza di altri operatori.

Per evitare tali eventi, si sono così lasciati alla compensazione netta (net set-tlement ) tutti i pagamenti di ridotto ammontare, mentre si è attivato e messo a punto il sistema di compensazione lorda (RTGS), un sistema cioè relativo agli im-porti di elevato ammontare, che interessa direttamente i movimenti piuttosto che i saldi, e che regola continuativamente (in ‘tempo reale’) i conti in contropartita diretta con la banca centrale.

È evidente che le transazioni trovano così contropartita ‘immediata’ e che si riduce la quantità dei pagamenti sospesi con grande beneficio per le condizioni di rischio sistemico insite nella compensazione multilaterale.

Presso i Paesi dell’UME, il principale servizio di compensazione era gestito dalla banca centrale e, fino all’inizio del 2008, era un servizio di regolamento lordo in tempo reale (RTGS) la cui prima versione, in Italia, era denominata BI-Rel (Banca d’Italia – Regolamento Lordo), seguita, successivamente, da una nuova versione denominata NUOVO BI-Rel.

Il sistema RTGS dunque regolava flussi i quali, essendo di importo rilevante, era conveniente trovassero contropartita immediata per cui il loro regolamento lordo e in tempo reale, significava che la transazione veniva eseguita non appena sorgeva una posizione debitoria o creditoria e che l’esecuzione del pagamento av-veniva nel ‘momento stesso’ in cui si ‘inseriva’ l’ordine nel sistema. Per ‘momento di inserimento nel sistema’ si doveva e si deve intendere, tuttavia, che il paga-mento da regolare viene inserito nelle cosiddette ‘code’ per mezzo delle quali un pagamento resta in attesa di essere regolato finché non si crea la disponibilità di fondi49.

L’elemento centrale dei sistemi RTGS era costituito dal fatto che i pagamenti da regolare non potevano mantenersi tali fino a fine della giornata, o fino ad una determinata ora (cut–off, v. Glossario), né che si procedeva a computare il saldo fra ragioni di debito e ragioni di credito prima di procedere al pagamento del differenziale: si sarebbe trattato, in tali casi, di un sistema di compensazione netta (net setting ) con i connessi rischi, soprattutto nel caso i pagamenti da regolare fossero di importo rilevante.

Il net setting restava invece compatibile con pagamenti di ammontare ridotto, per cui pure l’ammontare del divario fra i saldi non è rilevante; esso consente di regolare i saldi a orari prestabiliti o, più comunemente, al termine della giornata operativa. In questi sistemi tutte le posizioni vengono dapprima registrate ma non eseguite, cioè i pagamenti da regolare restano tali fino a fine giornata; all’orario prestabilito (cut–off relativo alle transazioni di una determinata specie) si esegue la transazione per un ammontare pari al saldo fra posizioni a debito e a credito e solo a quel punto i pagamenti divengono effettivi50.

Riassumendo, la compensazione può avvenire in senso proprio, netting , cioè

49Le ‘code’ operano secondo il principio FIFO (First In First Out ) o, se più sofisticate, FAFO (First Available First Out ). Oltre ai cut–off (v. Glossario), un altro meccanismo per rendere più affidabile il sistema era ed è quello della liquidità infragiornaliera (v. ultra) di cui le banche possono avvalersi.

Nell’ambito della definizione di regolamento in tempo reale, la gestione delle code operative non deve essere vista come uno strumento per differire le esecuzioni in quanto il sistema prende in considerazione gli ordini solo nel momento in cui vengono approvati dalla Tesoreria: non conta il momento dell’immissione in coda. Ad esempio, un ordine di pagamento confermato alle ore 14:32 può seguire uno dei seguenti percorsi: inserimento in coda alle 14:30 e conferma alle 14:32; inserimento in coda alle 08:20 e conferma alle 14:32; inserimento in coda il giorno T–1 ma conferma alle ore 14:32 del giorno T. In tutti i casi, l’elemento che il sistema prende in considerazione per regolare in tempo reale è l’ora di approvazione dell’ordine (14:32).

Invece, nel sistema a regolamento netto differito, EURO1 (v. ultra, § 3.8.5, n. 70), assumono rilevanza due momenti: l’inserimento dell’ordine e l’orario di regolamento del saldo finale.

50Vi sono anche sistemi di regolamento ‘ibridi’ ([45]: 30) che cercano di combinare i vantaggi del regolamento lordo con quelli del regolamento netto mediante una frequente determinazione delle posizioni nette, cui segue il regolamento immediato. Si cerca in tal modo di ridurre la liquidità del sistema, cioè di ridurre la quantità di pagamenti sospesi.

I sistemi che utilizzano una tipologia di regolamento ‘ibrida’ sono il Paris Net Settlement System (PNS) in Francia, il new CHIPS statunitense e il RTGS–plus in Germania. L’applicazione di questa modalità è prevista anche per TARGET2 ([72]: 1–3).

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sono solo i saldi in capo ad un soggetto ad essere regolati in base monetaria, op-pure mediante compensazione aritmetica, offsetting , con regolamento simultaneo dei pagamenti su base lorda. Il fine raggiunto dalle due modalità di regolamento è lo stesso ma varia la rilevanza giuridica: nell’offsetting i flussi rimangono distinti (e lordi), nel netting si regolano solo i saldi fra posizioni a debito e a credito. Un modo di operare in offsetting consiste nel trattenere i pagamenti in una coda operativa centrale e nel compensarli continuativamente (o a intervalli frequenti) a fronte di pagamenti di altri partecipanti; il vantaggio dell’operazione risiede nell’ottimizzazione dei tempi di gestione della liquidità. Ad esempio, quando una banca deve rinnovare un prestito ad un’altra, non può trasferire nuova base mone-taria finché la controparte non ha restituito il capitale e gli interessi; si dovranno quindi effettuare verifiche periodiche per assicurarsi che i fondi siano rientrati. L’automatismo permette di incassare gli interessi non appena si crea la disponi-bilità; i fondi incassati potranno essere prontamente utilizzati per effettuare altri pagamenti51.

I mezzi monetari adeguati a questa funzione sono rappresentati, come si è più volte richiamato, dalla base monetaria: ciò implica che vi è una strettissima relazione fra politica monetaria e sistema dei pagamenti nel senso che la politica monetaria si trasmette attraverso operazioni che debbono transitare attraverso un sistema di conti che rende tecnicamente unitario il sistema dei pagamenti, il sistema di produzione della base monetaria, la gestione della liquidità e il mercato interbancario dei depositi.

Tale unitarietà si realizza prevedendo un sistema cui le banche possono acce-dere direttamente o indirettamente, ma con regole tassative.

51Non sfugge la necessità di definire standard minimi regolamentari, tecnici ed operativi per fronteggiare i rischi sottesi anche ai sistemi di pagamento: rischi di credito, di liquidità, legale, operativo e sistemico (v. Glossario). Le linee guida atte a conseguire l’efficacia e l’efficienza dei sistemi di pagamento poggiano sui seguenti principi: 1) il sistema deve essere giuridicamente fondato: la base giuridica (leggi, regolamenti e convenzioni) deve essere inserita nell’ambito di un’armonizzazione minima internazionale; 2) i partecipanti debbono avere consapevolezza e conoscenza del funzionamento del sistema e dei rischi che si corrono durante il suo utilizzo, altrimenti ne rimane preclusa una gestione efficace ed efficiente; 3) a livello aziendale vi deve essere suddivisione delle responsabilità nell’assunzione dei rischi; 4) il regolamento deve avvenire entro fine giornata: quando un ordine viene inoltrato, il sistema deve validarlo per renderlo irrevocabile e quindi atto a modificare la situazione debitoria/creditoria; 5) il sistema salvaguarda il partecipante con la più elevata posizione debitoria netta (cioè il partecipante che a fronte dei propri pagamenti da regolare, non ha costituito i fondi o mezzi a garanzia); 6) mezzi di pagamento utilizzabili: di regola base monetaria, ma è ammessa moneta bancaria emessa da banche che presentano rischi di liquidità nulli o quasi; 7) il sistema deve avere requisiti di sicurezza e di affidabilità e disporre di dispositivi di emergenza: ‘la sicurezza di ogni sistema è forte solo quanto il suo anello più debole’; 8) efficienza, efficacia e adeguatezza dei servizi di pagamento rispetto allo stato evolutivo del Paese cui appartiene il sistema: un basso numero di transazioni richiede strumentazioni telematiche più ridotte; 9) equità e trasparenza dei criteri di partecipazione per ridurre il trade off fra il livello di concorrenza fra istituzioni e la riduzione del numero di concorrenti indotta dalla dimensione minima necessaria per partecipare ai SIPS: 10) efficacia, responsabilità e trasparenza della governance dei sistemi [45].

Gli intermediari monetari che vi accedono direttamente hanno l’obbligo di accendere, presso la Banca d’Italia, il conto PM (PM Account ) ove far transitare i pagamenti ove, cioè, scambiare base monetaria già in circolazione o addizionale. Gli intermediari monetari che vi accedono indirettamente hanno l’obbligo di accendere un conto ad hoc, il PHA (Property Home Account ), ove mantenere e mobilizzare la riserva obbligatoria.

Solo le banche commerciali, essendone assoggettate, possono dunque mobi-lizzare la ROB ma solo i partecipanti diretti possono avvalersi dell’anticipazione infragiornaliera (cioè di ottenere base monetaria addizionale) per saldare la com-pensazione. Gli altri intermediari monetari debbono invece transitare attraverso i diretti per poter disporre di base monetaria addizionale. A livello di singola banca, in caso di riscossione di crediti di compensazione si avrà un rimborso di finanziamenti utilizzati oppure una riduzione della parte mobilizzata della ROB. È intuitivo osservare che ben difficilmente si produce naturalmente un saldo nullo da compensazione; sarà quindi sempre possibile una immissione di moneta necessaria a far sì che il sistema dei pagamenti quadri in modo che, a loro volta, quadrino le transazioni dell’economa reale. È, inoltre, evidente come la posizione di ciascuna banca sia diversa: vi sono banche che hanno riserve disponibili sufficienti e altre che ne sono deficitarie. A livello complessivo lo sbilancio deve compensarsi sempre: la banca centrale non può consentire il contrario. A livello di singola banca si possono avere ripercussioni sui costi connessi con le penalizzazioni relative ad eventuali inadempienze del vincolo di riserva, con i costi di acquisizione di liquidità sull’interbancario, con la necessità di disporre di strumenti finanziari ammissibili a garanzia dei prestiti della banca centrale (eligibiles).

Ad esempio, nel corso della crisi in atto la qualità degli eligibiles si è di molto abbassata proprio per consentire alle banche centrali di immettere dosi massicce di base monetaria a favore di banche i cui attivi erano divenuti immobilizzati a causa del crollo dei loro prezzi. L’esempio appena addotto è anche utile per annotare che la moneta può perdere, entro determinati limiti e per alcuni soggetti, il proprio connotato di scarsità perché la banca centrale, costretta a finanziare sbilanci di compensazione generati da singole banche, può vedere ridotta la propria autonomia rispetto al sistema: nel corso della crisi in atto, infatti, le banche centrali hanno visto ridursi le rispettive autonomie per salvaguardare la stabilità del sistema, divenuta la priorità assoluta. La quantità di moneta immessa è stata enorme e gli effetti futuri in termini inflazionistici sono ignoti.

Il sistema di compensazione è stato profondamente revisionato nel corso de-gli ultimi anni, passando da un sistema della compensazione multilaterale netta ad un sistema di compensazione continua, giungendo alla compensazione multi-laterale lorda in sede di BCE tramite il sistema TARGET che sintetizzava dati e informazioni provenienti dai diversi sistemi RTGS vigenti nei diversi Paesi europei che vi partecipavano.

L’eterogeneità di TARGET, che doveva raccogliere dati provenienti da diversi RTGS non omogenei fra loro, fece emergere però diverse difficoltà operative per

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cui si è reso necessario ridisegnare la struttura del sistema per adeguarlo alle richieste di un servizio maggiormente armonizzato, per superare le carenze di una struttura decentrata e costosa e in previsione dell’allargamento del numero dei partecipanti all’UME. Nell’ottobre 2002 il Consiglio direttivo della BCE decise, dunque, di sviluppare la nuova generazione di TARGET, appunto TARGET252, definendo le linee di indirizzo strategiche sull’architettura e sulle caratteristiche del nuovo sistema.

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