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I sistemi ancillari

Nel documento IlSettoreBancario PaoloBiffis (pagine 146-151)

3.8 Il sistema dei pagamenti bancari

3.8.5 I sistemi ancillari

Al sistema di compensazione principale TARGET2 restano affiancati i sistemi ancillari : nazionali (Bi–Comp, Express II, e–MID) e quelli internazionali.

Questi ultimi sono: EURO1 che regola, su base netta, i pagamenti di ‘elevato ammontare’ fra le 126 banche dell’Unione Europea ammesse63 e CLS, finalizzato alla realizzazione di un meccanismo di regolamento Payment–Versus–Payment (PVP) delle operazioni in cambi64.

Tutti i sistemi ancillari operano in modo automono e regolano in base mone-taria i pagamenti finali65.

Il sistema Bi–Comp

Il sistema di compensazione cui per anni si è fatto riferimento, e che è ora diven-tato ancillare rispetto a TARGET2, avveniva presso le Stanze di Compensazione (più o meno, mutatis mutandis, come descriveva Jevons): ha sempre funzionato per risolvere problemi connessi con la circolazione dei mezzi di pagamento e con la circolazione dei valori mobiliari.

Il sistema [78] compensa quotidianamente le partite di importo non rilevante provenienti da altre procedure, Recapiti locale (v. Glossario) e Dettaglio (v.

Glos-63Attivo dal 1998, è gestito dall’ABE Clearing sas, composta da 52 stanze di compensazione aderenti all’associazione ABE (v. Glossario). Regolando i pagamenti su base netta, sono stati definiti i limiti di credito (credit cap) e di debito (debit cap). Le banche che non possono o non desiderano partecipare a EURO1, possono avvalersi di STEP1 per regolare i pagamenti di importo ridotto su base netta. La società ha allo studio un sistema di pagamenti al dettaglio (STEP2) di importo ridotto che dovrebbe sostituire Bi–Comp.

64Continuous Linked Settlement, è gestito dalla CLS Bank di New York, utilizza base mone-taria di 11 diversi Paesi per scambiare valute fra gli aderenti. Si stima che la valute diventeranno 15 e conta l’adesione di 67 banche residenti in 17 Paesi. È operativo dal settembre 2002 ed è stato creato per fronteggiare il rischio di regolamento nelle operazioni in cambi, cioè il rischio che la controparte consegni (paghi) la valuta da pagare prima di (o senza) riscuotere la valuta da ricevere.

65I sistemi ancillari e le modalità di adesione sono disciplinati a livello europeo, nel regolamento TARGET (direttive ECB/2005/16 e 2006/21/EC)

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sario), in modo da consentire i pagamenti di crediti liquidi, esigibili ed espressi in valuta legale senza provocare spostamenti di circolante.

Relativamente alla procedura Recapiti locale è consentita la partecipazione indiretta, cioè tramite altro operatore che possa regolare direttamente in TAR-GET2; quanto invece alla procedura Dettaglio, la partecipazione deve essere diret-ta e quindi il partecipante deve essere partecipante diretto in TARGET2 e dunque disporre del conto PM.

Tramite la Banca d’Italia che lo gestisce, i partecipanti66compensano le reci-proche ragioni di debito e di credito ed inviano eventuali saldi multilaterali alla procedura TARGET2 per il loro regolamento67per cui il buon fine del regolamen-to di tutti i saldi dà ragione anche dell’avvenuta compensazione multilaterale in Bi–Comp.

L’aggiornamento di questo sistema al sistema paneuropeo SEPA (Single Euro Payments Area) ha allargato l’area dei possibili partecipanti al SEE, ha favorito l’adozione di standard procedurali ed ha favorito relazioni con servizi di pagamento anche esterni alla Repubblica italiana [66].

Il sistema Express II

Il sistema ancillare nazionale ExpressII consente, a partire dal gennaio 2004, la liquidazione e il regolamento dei titoli e viene gestito dalla Monte Titoli Spa (v. Glossario). La società si occupa della gestione degli strumenti finanziari non derivati mentre la Banca d’Italia funge da tramite nel controllo e nella gestione della base monetaria: in presenza di regolamento titoli contro contante i due soggetti comunicano tramite TARGET2. Lo scambio avviene in modalità Delivery Versus Payment (DVP) in quanto i titoli vengono trasferiti solo nel momento in cui vi è certezza di disponibilità di base monetaria.

Liquidazione e regolamento avvengono sia su base netta sia su base lorda per minimizzare il rischio di inadempienza o insolvenza degli aderenti.

La liquidazione netta segue due cicli: l’uno notturno (dalle 21:00 alle 7:00) e l’altro diurno (dalle 9:30 alle 12:30) che regola le operazioni non andate a buon fine (fail ) durante la notte: eventuali fail del ciclo diurno vengono trasmessi alla liquidazione lorda che funziona dalle 8:00 alle 21:00 [245].

Express II (liquidazione e regolamento netti e lordi) mette in contatto Monte Titoli e Banca d’Italia per regolare transazioni che, fino ad allora, sono pagamenti

66I partecipanti possono essere: banche centrali, banche, enti creditizi non bancari, enti che offrono servizi di compensazione e/o di regolamento, Ministeri del Tesoro o organi equivalenti, enti del settore pubblico: le Sezioni di Tesoreria dello Stato e la Banca d’Italia vi partecipano di diritto.

67Il sistema effettua tre cicli di clearing e di settlement per strumenti SEPA: alle 8, alle 12 e alle 16.30 mentre i pagamenti con strumenti tradizionali vengono regolati alle 12.00 (2◦cut-off, v. ultra e Glossario)

da regolare, cioè sospesi fino al momento dello scambio di titoli contro moneta (pagamento)68.

Relativamente alle penalità in caso di inadempienza (assegnazione69), attual-mente Express II consente ai partecipanti di conoscere con largo anticipo l’even-tuale scopertura in modo da poter attivare opportune procedure volte ad ottenere prestiti di titoli o di base monetaria necessari.

Lo scopo delle penali è quello di incentivare gli aderenti al sistema ad essere adempienti durante la fase di regolamento: sono quindi proporzionate all’entità al numero ed alla frequenza delle scoperture. Fra i casi di fail, si deve distinguere fra le posizioni di scopertura causate da comportamenti non diligenti dei soggetti interessati e inadempimenti che, nonostante le appropriate procedure di coper-tura, hanno sofferto della mancata consegna di titoli e/o di base monetaria da controparti scoperte. La penalità si applica nel primo ma non nel secondo caso. Oltre alle penali, Monte Titoli può anche ricorrere a sanzioni di natura non eco-nomica in base al comportamento del partecipante, tenuto conto della gravità e della frequenza dei disservizi causati e dei volumi di operatività. Esempi di moral suasion possono essere: segnalazioni alle autorità; richiami formali; esclusione dal sistema di liquidazione.

Le penalità sono quantificate sia giornalmente sia periodicamente in modo da tener conto della condotta complessiva dell’intermediario70. Le penali di periodo sono invece finalizzate a penalizzare la frequenza delle scoperture titoli e contan-te al fine di sanzionare l’incontan-termediario che ostacola ripetutamencontan-te il processo di liquidazione.

Il sistema comprende un importante servizio di prestito di titoli che consente, alle controparti bancarie operanti in Italia ammesse alle operazioni di politica mo-netaria dell’Eurosistema, il trasferimento alla Banca d’Italia, a titolo di garanzia, di determinati strumenti di debito71, a fronte dell’ottenimento, a titolo di prestito,

68Il sistema è preceduto da un meccanismo ove si incrociano tutti gli ordini di acquisto e di vendita di titoli al fine di stabilire il saldo in contanti di ogni aderente nei confronti degli altri; queste operazioni sono svolte dal servizio di Riscontro e Rettifica Giornalieri (RRG) suddiviso in RRG–NET, rivolto alla liquidazione netta, e RRG–REL, per la liquidazione lorda [60] ed è previsto che per il regolamento delle operazioni sia necessario aderire a TARGET2, in modalità diretta o indiretta (v. supra, n. 58).

69L’assegnazione era una penalità che la Stanza di compensazione applicava nel momento in cui l’aderente non consegnava gli strumenti finanziari perché scoperto [67].

70Le penali giornaliere vengono calcolate durante le fasi della liquidazione netta ma si ipotizza il pagamento al termine del cut–off delle ore 15:30 della liquidazione lorda; la penale giornaliera complessiva è la somma delle penali delle fasi precedenti. A situazioni di inadempienza lunghe corrispondono penali molto onerose; in particolare, dopo il cut–off contante si applica la sanzione più gravosa perché il danno prodotto al sistemi di liquidazione è rilevante in quanto bisogna attivare meccanismi di ricalcolo di tutti i dati generati nel ciclo diurno.

71Gli strumenti in questione sono:

— 1) strumenti di debito, anche subordinato, nella forma di titoli bullet, zero coupon, strip, floater, covered bond e ABS (v. Glossario);

— 2) contratti di deposto conclusi sul Mercato Interbancario Collateralizzato (MIC). Si veda www.bancaditalia.it/sispaga/prestito_titoli/Caratteristiche_delle_operazioni.pdf.

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di titoli governativi presenti nel portafoglio di investimento della Banca d’Italia stessa.

Le operazioni vengono effettuate su iniziativa della Banca d’Italia che ne dà avviso sul proprio sito web il giorno precedente: le controparti interessate pro-pongo le garanzie alla Banca d’Italia che le valuta. La risposta dipende dai tempi di esecuzione dell’operazione: se le operazioni avvengono nella stessa giornata, gli strumenti a garanzia debbono essere denominati in una delle valute dei Paesi del G10 e devono disporre di un significativo prezzo di mercato; se le operazioni avranno seguito in futuro, gli strumenti possono essere denominati in una valu-ta diversa e possono essere ammesse anche le opzioni non quovalu-tate e le ABS non valutabili in giornata.

In generale il prenditore può usare gli strumenti presi a prestito per conse-gnarli (cioè dare seguito ad una precedente operazione di vendita allo scoper-to) e adempiere quindi alle proprie obbligazioni; chi presta ottiene un vantaggio monetario.

Nel caso delle operazioni appena descritte e poste in essere dalla Banca d’Italia, l’obiettivo è quello di sostituire nei portafogli bancari i titoli scarsamente liquidi con titoli di più largo mercato quali sono i titoli governativi oggetto dei prestiti: l’iniziativa infatti è stata intrapresa a metà del primo semestre 2009 in presenza della profondità della crisi in corso.

In precedenza, tali prestiti venivano attivati quando l’intermediario non pos-sedeva gli strumenti finanziari da consegnare e la garanzia era costituita da base monetaria: si poteva cioè usufruire del servizio solo se non si era in possesso dei titoli da consegnare ma se si disponeva dei fondi in contante per poterli acquistare. In situazione normale, l’accensione del prestito obbliga il prenditore a versare base monetaria in misura pari al valore di mercato dello strumento finanziario più un haircut, come margine di sicurezza72; al momento dell’estinzione del contratto il prestatore incasserà i titoli e restituirà la base monetaria al netto di un corri-spettivo (commissione fissa e interessi maturati sul controvalore degli strumenti finanziari).

Apparentemente, la necessità di disporre del contante per accedere al servizio potrebbe indurre l’intermediario a rivolgersi al mercato interbancario per ottenere lo stesso prestito a condizioni più vantaggiose oppure consegnando garanzie diverse dalla base monetaria. In realtà, sembra vi siano tre circostanze che spingono a preferire i meccanismi offerti da Monte Titoli: – la temporanea indisponibilità di particolari titoli nel mercato; – l’importo delle penali in seguito al generarsi di fail che crescono con il protrarsi dello stato di inadempienza del ciclo notturno; – la

72«Lo haircut viene calcolato su controvalore tel quel degli strumenti finanziari oggetto dell’o-perazione di accensione in base ad un percentuale specifica per lo strumento finanziario oggetto del contratto o, in assenza, specifica per tipologia di strumento finanziario» ([245]: 28). Le per-centuali di haircut per tipologia di strumento finanziario ammontavano a: 10% per le azioni del Mib30 e per i Titoli di Stato; 40% per azioni Nuovo Mercato, warrant e covered warrant ; 20% per altre azioni, obbligazioni e obbligazioni convertibili.

possibilità di evitare i fail : durante il ciclo notturno i prestiti sono automatizzati e vengono attivati non appena si verifica una scopertura (il prestatore può definire gli strumenti che intende impiegare durante la fase di pre–settlement ). Il ciclo diurno consente interventi specifici degli aderenti ma dopo che è stato appurato lo stato di fail durante la liquidazione notturna.

Se l’intermediario non dispone né dei titoli né della base monetaria allora si genera un fail che potrà essere regolato nel corso della giornata o nei giorni successivi. È in fase di progettazione un sistema di prestito titoli che consenta di scambiare una tipologia di strumento finanziario con un’altra, così da fornire i titoli al partecipante per estinguere la scopertura: la soluzione eviterebbe il sostenimento dei costi che si sostengono per la vendita dei titoli, al fine di incassare la base monetaria da impiegare presso Monte Titoli73.

Evidenze empiriche

Alla fine del 2002, i partecipanti diretti operativi in BI-Rel (il primo sistema RTGS italiano) erano 663: 652 banche soggette al regime della ROB (cioè tutte banche di deposito); una banca centrale; Poste Italiane Spa; Monte Titoli Spa; una Clearing House; una pubblica Autorità; 6 istituzioni finanziarie vigilate ([167]: 25). Per cui oltre il 98% degli aderenti erano banche; le imprese finanziarie vigilate rappresentavano meno dell’1% del totale.

Il NUOVO BI-Rel (il secondo sistema RTGS italiano), costituito anche per consentire una partecipazione a più livelli sia per dare la possibilità alle banche centrali di avere pochi interlocutori diretti, sia per incentivare molti aderenti a passare all’adesione indiretta (differenziando la tariffazione sulla base dei servizi offerti) e tenendo conto dei non irrilevanti costi di partecipazione alla rete SWIFT, ha indotto molte banche a scegliere un servizio di base, delegando al partecipante diretto la gestione delle altre funzioni [62]74.

La situazione all’inizio del 2007 indica un notevole aumento degli aderenti in-diretti passivi (654) probabilmente dovuto ai costi da sostenere per la partecipa-zione, evitabili grazie alla partecipazione a più livelli: è verosimile che le banche di minori dimensioni abbiano trovato più conveniente delegare agli istituti più

73Gli strumenti finanziari ammessi al prestito sono quelli accentrati presso Monte Titoli ad eccezione di titoli il cui valore non è determinabile o stabile per la durata del contratto di prestito.

Non sono ammessi: strumenti finanziari per i quali non è possibile reperire un prezzo di valutazione in euro; diritti; obbligazioni soggette ad estrazione; obbligazioni con rimborso totale aventi scadenza anteriore o coincidente con quella di chiusura del prestito; strumenti finanziari per i quali sono in corso operazioni sul capitale, di stacco cedole o di pagamento dividendi aventi scadenza coincidente con quella di chiusura del prestito; strumenti finanziari per i quali sono in corso operazioni di conversione aventi scadenza coincidente con quella di chiusura del prestito ([245]: 4–5).

74A marzo 2003, gli aderenti diretti erano 594; all’inizio di maggio 2004, termine del periodo di migrazione al NUOVO BI-Rel, i partecipanti diretti erano 122 mentre gli indiretti attivi erano 3 ed i passivi 647 ([73]: Tav. aH17), ([75]: Tav. aH16)

Nel documento IlSettoreBancario PaoloBiffis (pagine 146-151)