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I conti PM e HAM

Nel documento IlSettoreBancario PaoloBiffis (pagine 143-146)

3.8 Il sistema dei pagamenti bancari

3.8.4 I conti PM e HAM

I partecipanti diretti (la capogruppo di un gruppo bancario e le relative banche; la casa madre nel caso di sportelli di banche estere) hanno dunque accesso all’in-sieme delle infrastrutture del modulo PM che sfociano nel conto PM ove si

regola-62Le opzioni a disposizione sono due: il Virtual Account (VA) o il Consolidated Account Information (CAI).

Il VA consente alle banche dell’area dell’euro di effettuare pagamenti avvalendosi della liquidità disponibile nei conti aperti presso le banche centrali dell’Eurosistema: ciascuna delle banche può utilizzare per il regolamento delle operazioni la liquidità dell’intero gruppo. Il conto virtuale consente una completa gestione integrata della liquidità disponibile sui conti del pool.

L’Informazione consolidata sul conto (CAI) fornisce invece l’importantissima informazione sulle disponibilità liquide integrate a livello di gruppo.

L’obiettivo del Consiglio direttivo nell’introdurre il liquidity pooling è stato quello di agevolare la gestione integrata della liquidità senza obbligare le banche a concentrare i pagamenti in una singola piazza, coerentemente con la natura decentrata del sistema dei pagamenti e dello stesso Eurosistema. Per incentivare l’utilizzo del pooling il Consiglio ha agito sulla variabile prezzo stabilendo tariffe regressive (il goup pricing).

no i pagamenti. Questi soggetti hanno facoltà di accedere anche all’anticipazione infragiornaliera.

I pagamenti che affluiscono al modulo hanno svariate origini; con riferimento alla ROB e all’anticipazione infragiornaliera, il conto PM funziona nel seguente modo:

– gli addebitamenti vengono contabilizzati dapprima sul conto di Riserva (del Reserve Management Module) fino ad esaurimento delle disponibilità mo-bilizzabili (cioè la riserva dovuta) e, successivamente, sul conto di Anticipazione Infragiornaliera (del Standing Facilities Module);

– gli accreditamenti vengono contabilizzati dapprima sul conto di Anticipa-zione Infragiornaliera fino al rimborso del dovuto e, successivamente, sul conto di Riserva, per la ricostituzione della riserva dovuta.

La procedura consente di eseguire discrezionalmente giroconti tra i due conti; inoltre il titolare del conto PM può estendere la facoltà di movimentare il mede-simo conto ad un altro partecipante diretto, ferma restando la responsabilità del comovimentato per le obbligazioni connesse con la titolarità del proprio conto.

I partecipanti indiretti possono disporre delle infrastrutture del modulo HAM che si compone di due altri moduli: l’uno che gestisce la ROB (il Reserve Ma-nagement Module), l’altro che gestisce i conti connessi con le operazioni politica monetaria su iniziativa delle controparti. Gli indiretti possono così regolare auto-nomamente sia la ROB sia la partecipazione alle operazioni di politica monetaria ma non possono disporre dell’anticipazione infragiornaliera, riservata ai diretti. Resta così esclusa la possibilità di essere contemporaneamente titolari di conto HAM e partecipanti diretti.

La nuova architettura ha richiesto adeguate revisioni delle regole sul deposito overnight, sul rifinanziamento marginale e sulla gestione della riserva obbligatoria. Tuttavia il conto di Riserva resta una delle componenti fondamentali sia del conto PM sia del conto HAM: vi affluiscono i fondi necessari ad assolvere l’obbligo e da dove defluiscono i fondi mobilizzati, limitatamente ai soggetti tenuti al rispetto dell’obbligo.

Le disponibilità presenti su tale conto, ivi comprese la riserva dovuta nonché l’eventuale riserva detenuta per conto di altri soggetti (c.d. riserva indiretta), pos-sono essere utilizzate dal titolare del conto (o da un suo eventuale procuratore); le riserve libere ivi depositate sono remunerate, nel caso delle riserve in eccesso, al tasso di interesse stabilito dal Governatore con proprio provvedimento (attual-mente, pari a zero); nel caso dei depositi liberi, al tasso di interesse, stabilito dal Consiglio Direttivo della BCE che delimita inferiormente il corridoio dei tassi; la ROB viene remunerata al tasso di interesse stabilito dal Consiglio direttivo della BCE, cioè, attualmente, alla media dei tassi sulle operazioni di rifinanziamento principale effettuate durante il periodo di mantenimento.

Il collegamento fra conti nell’ambito del Modulo PM, come emerge da questa descrizione, diviene così funzionale anche all’obiettivo della compensazione e ten-de a monitorare la formazione ten-dei pagamenti da regolare in quella seten-de. È eviten-dente

3.8. IL SISTEMA DEI PAGAMENTI BANCARI 139

come la convenienza della banca centrale sia quella di controllare autonomamente la base monetaria, il che accade con maggiore facilità se la compensazione quo-tidiana ha saldo nullo. In caso contrario il saldo mancante resta ‘a carico’ della banca centrale che utilizza l’anticipazione infragiornaliera. La banca centrale gene-ra così, tempogene-raneamente, nuova base monetaria la quale viene riassorbita a fine periodo (overnight ). Qualora essa non venga riassorbita, l’operazione si trasforma automaticamente in una operazione di rifinanziamento marginale: dal punto di vista economico essa quindi produce costi per l’utilizzatore; dal punto di vista monetario, la base monetaria rimane nel mercato con effetti moltiplicativi della moneta bancaria indipendentemente dalla volontà della banca centrale medesima. Si vede dunque che qualora essa venisse riassorbita quotidianamente e quoti-dianamente prestata nuovamente, si avrebbe produzione di base monetaria effet-tiva che formalmente rientra tutti i giorni: l’unico limite alla perdita del controllo della quantità di moneta sta così nell’obbligo, in capo alle banche, di disporre di titoli da costituire a garanzia del prestito di ‘ultima istanza’.

Le somme da addebitare e da accreditare sul conto PM richiedono specifiche transazioni, specifiche operazioni, che si concretizzano in messaggi telematici. La transazione clou avverrebbe tendenzialmente a fine giornata, quando per l’ap-punto diviene più urgente l’esigenza di aggiustare la liquidità: ma proprio per evitare questa situazione (saldi di fine giornata troppo elevati e contemporanea rarefazione della liquidità) è stato costituito il sistema di regolamento continuo che consente di considerare il saldo dei Conti PM come saldi del Conti di Riser-va. A questo punto, il saldo verrà considerato nell’ambito dell’obbligo di riserRiser-va. Questo elemento è il tassello estremo che consente la continuità del circuito dei pagamenti fra banche e sistema di banche centrali (BCN–SEBC–BCE), oltre che la continuità fra riserva obbligatoria e sistema dei pagamenti: non sembra esservi cioè soluzione di continuità fra i diversi moduli che presiedono alla meccanismo di trasmissione della politica monetaria.

Merita attirare l’attenzione sul miglioramento del controllo della liquidità che ne deriva per la banca centrale e sulla necessità per le banche di dotarsi di avan-zati strumenti di gestione della tesoreria per migliorare il controllo del comparto. Come si può osservare questa scelta tecnica ha implicazioni di politica monetaria piuttosto consistenti in quanto obbliga le aziende di credito a scegliere sistemati-camente fra la mobilizzazione della riserva, l’utilizzo delle operazioni di rifinanzia-mento gratuite e a pagarifinanzia-mento, la detenzione di titoli stanziabili e l’utilizzo delle disponibilità offerta dalle negoziazioni sul mercato interbancario.

Le implicazioni di politica aziendale non sono meno evidenti e rilevanti: sa-rà necessario superare le notevoli difficoltà organizzative e contabili connesse con il reperimento di professionalità adeguate alla tenuta in tempo reale, ed in ma-niera del tutto autonoma, del ‘conto reciproco specchio’, in capo alla tesoreria dell’azienda di credito. Una banca, infatti, non ha convenienza a detenere fondi a credito nel conto di riserva, data la remunerazione nulla: si crea, dunque, anzi-tutto il problema di evitare di detenere, su quel conto, saldi positivi maggiori del

dovuto; inoltre i saldi medi negativi connessi con l’utilizzo della mobilizzazione divengono strategici a fini di governo della liquidità della singola banca, sia in contropartita con la banca centrale sia in contropartita con le altre banche. Sotto questo profilo va ricordato che le penalizzazioni in caso di inadempienze provoca-no un effetto sostituzione fra riserva mobilizzabile, anticipazione infragiornaliera e fondi interbancari dato che, per definizione, ciascuna banca deve risultare sol-vibile quotidianamente all’interno del sistema di compensazione. Le oscillazioni del tasso interbancario risentono appunto della capacità delle banche di gestire la liquidità all’interno di un vincolo essenziale: il costo dell’inadempimento degli obblighi di riserva.

Nel documento IlSettoreBancario PaoloBiffis (pagine 143-146)