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Le variabili di aggiustamento della liquidità

Nel documento IlSettoreBancario PaoloBiffis (pagine 162-166)

Il problema dell’aggiustamento della liquidità, peculiare del settore bancario, deriva dal fatto che solo per le banche commerciali sussiste la necessità quotidiana ed inderogabile di dare luogo a pagamenti; per tutte le altre imprese del settore del credito e per quelle degli altri settori, tale necessità non sussiste perché è sempre possibile mantenere in essere pagamenti da regolare, cioè di prorogare le promesse di pagamento e, quindi, di ottenere credito. In altri termini, è sempre

90The ECB’s key interest rates have been left unchanged since 13 May 2009, with the rate on the main refinancing operations standing at 1%, the marginal lending rate standing at 1.75% and the deposit rate standing at 0.25%. The EONIA was largely stable over the three maintenance periods under review, standing close to the rate on the deposit facility and averaging 0.358% (. . . ) This compares with 0.464% over the previous three maintenance periods. On 3 November the EONIA reached a record low of 0.324%. In addition, the spread between the three-month EURIBOR and the three-month EONIA swap rate - which indicates the level of credit and liquidity risk - continued to decline in the period under review, averaging around 35 basis points. This compares with 48 basis points in the previous three maintenance periods and 64 basis points in the maintenance period prior to the collapse of Lehman Brothers in mid-September 2008. Following that collapse a peak spread of 186 basis points was observed on 12 October 2008. Throughout the period under review the EONIA was higher on the last day of the maintenance period, when the ECB carried out its regular liquidity-absorbing fine-tuning operation. This is in line with the pattern observed for the previous three maintenance periods» [172].

91«Transazioni interbancarie fluide e articolate sulle varie scadenze facilitano la pronta ed efficace trasmissione degli impulsi provenienti dalla politica monetaria, si riflettono sull’attività svolta nei mercati dei titoli e delle valute, contribuiscono all’efficienza del pricing delle operazioni di raccolta e di impiego di fondi con la clientela.

La Banca d’Italia ha valutato con preoccupazione il diradarsi degli scambi sul e-MID a partire dal mese di settembre: ha per questo intrapreso, in collaborazione con la società mercato e con le associazioni delle banche e dei tesorieri bancari, un’iniziativa volta a costituire un nuovo com-parto interbancario, nel quale fosse possibile scambiare depositi interbancari in condizioni tali da abbattere i rischi di liquidità e di controparte. Lo scorso 2 febbraio [2009] è divenuto operativo il Mercato interbancario collateralizzato (MIC), che si avvale della piattaforma di negoziazione della e-MID SIM spa e, per il regolamento delle operazioni, di TARGET2. Le transazioni vengo-no effettuate su base avengo-nonima e garantita e sovengo-no relative a scadenze comprese tra una settimana e sei mesi. Le esposizioni nette di ciascun partecipante sono commisurate al valore delle attività da esso conferite quale garanzia; è inoltre prevista una componente mutualistica della garan-zia, pari per ciascun partecipante al 10% delle attività conferite. La Banca d’Italia interviene assicurando il completo anonimato delle transazioni, custodendo, amministrando e valutando le garanzie versate dagli intermediari, gestendo l’eventuale inadempimento di un partecipante.

Al mercato hanno aderito oltre 52 gruppi bancari, fra i quali 4 di matrice estera, rappre-sentativi di oltre l’80% delle attività complessive del sistema bancario in Italia; a esso possono partecipare banche estere anche in via remota, previa intesa delle rispettive banche centrali con la Banca d’Italia.» [84]: 271.

3.11. LE VARIABILI DI AGGIUSTAMENTO DELLA LIQUIDITÀ 157

possibile rinnovare il credito già ottenuto in precedenza oppure, ed è la stessa cosa, mantenere in essere i debiti contratti.

Tale necessità inderogabile non è dovuta soltanto al fatto che le promesse di pagamento, una volta fatte entrare scientemente nel circuito dei pagamenti, debbono essere onorate dall’emittente: qualsiasi ragione di credito, fatta confluire in compensazione, deve infatti dar luogo ad un pagamento effettivo anche se vi è entrata indipendentemente dalla volontà dell’emittente. Ciò accade per tutti gli intermediari finanziari: al verificarsi di un evento, le imprese di assicurazione debbono pagare la prestazione; una compravendita di titoli richiede la consegna degli strumenti finanziari contro il corrispettivo; un prestito revocato, richiede il rientro da parte dell’affidato, ecc. In tali casi il circuito dei pagamenti ha l’altissimo pregio di ridurre la quantità di circolante necessaria agli scambi e, nel contempo, di rendere certi, affidabili, liquidi ed esigibili gli scambi di mezzi pagamento contro beni e servizi.

Ma la necessità inderogabile cui si è accennato deriva, soprattuto, dal mecca-nismo della ROB attivato dalla banca centrale a fini monetari: è la banca centrale che, richiedendo di mantenere un livello di riserva, pur mobilizzabile in toto du-rante il periodo di mantenimento, impone alle banche di dar luogo a prelievi e a versamenti di base monetaria la cui media si attesti, ex post, sul livello dovuto. Qualora ciò non accada, si hanno penalizzazioni (perché in media non si rispetta il vincolo) oppure mancati ricavi (perché in media si hanno riserve in eccesso). Af-fiancando all’onere della ROB, il sistema dei pagamenti, la banca centrale agevola, nel contempo, la regolazione dei pagamenti sospesi fra intermediari e il rispetto dell’obbligo.

Le modalità di computo della ROB hanno anche evidenziato come, non trat-tandosi di una quantità statica ma di una quantità obiettivo, essa sia raggiungibile attraverson modalità. Dal punto di vista della banca centrale, come si è visto, si attua il controllo monetario; dal punto di vista della singola banca, si tratta di un vincolo alla gestione corrente.

Riassumendo, le variabili di aggiustamento della liquidità delle banche che possono avvalersene sono le seguenti:

— la mobilizzazione della ROB : si tratta della variabile principale ed è con-nessa con il problema del rispetto dell’obbligo, esterno alla banca e precipuo solo della banca di credito ordinario;

— le operazioni di banca centrale gratuite: l’anticipazione infragiornaliera, accessibile solo alle banche assoggettate alla ROB e partecipanti dirette a TAR-GET2, pur in misura illimitata e gratuita dal punto di vista della banca centrale, dal punto di vista della singola banca richiede tuttavia la dotazione di strumen-ti finanziari stanziabili (collateral ) da predisporre per assistere con garanzie le anticipazioni92;

92Nel corso della crisi del 2007-2008, si è visto che le banche centrali, per fornire liquidità al sistema, hanno allargato la gamma di titoli stanziabili e, oltre a fornire base monetaria, hanno fornito titoli di Stato a fronte dell’ampliata gamma di collateral.

— le operazioni di banca centrale a pagamento: la liquidità ottenuta ha un costo superiore a quello del mercato interbancario, si è visto osservando il corri-doio dei tassi; gli eccessi di liquidità, invece, o non valgono nulla (remunerazione nulla nel caso delle riserve in eccesso) oppure (caso dei depositi liberi) vengono remunerate meno di quanto non accada nel mercato interbancario.

Fra le istituzioni finanziarie che possono utilizzare il sistema TARGET2, par-ticolare attenzione va rivolta dunque alle banche commerciali che vi partecipano direttamente (772, si è visto) perché sono le uniche controparti ammesse all’anti-cipazione infragiornaliera e sono assoggettate alla ROB e ai partecipanti indiretti, relativamente alla ROB: tutti, diretti e indiretti, hanno facoltà di accedere alle operazioni a pagamento di rifinanziamento della banca centrale. TARGET2 assol-ve così alle funzioni di sistema di pagamenti sia di canale per la trasmissione della politica monetaria. Su quel circuito infatti transitano sia le transazioni relative ai pagamenti da regolare fra intermediari finanziari bancari, fra questi e i non ban-cari, sia le transazioni relative alle operazioni di banca centrale, sia le transazioni rivenienti dai sistemi ancillari.

Resta da ricordare che le banche partecipanti a TARGET2 hanno anche l’ob-bligo di costituire le seguenti riserve di liquidità ad hoc ([68]: Cap. III).

— una riserva destinata esclusivamente al regolamento dei saldi del contan-te del ciclo notturno di ExpressII ‘liquidazione netta’, non utilizzabile per altre operazioni sino al regolamento del saldo del contante della liquidazione93;

— una riserva per il regolamento dei pagamenti indicati come ‘urgenti’ dalle banche stesse94;

— una riserva per soddisfare le esigenze di cassa (prenotazione del contante). Il sistema dispone di un meccanismo di riproposizione automatica delle ope-razioni temporaneamente prive di copertura (c.d. liste di attesa).

Merita ora richiamare l’attenzione su alcune questioni che non possono venire trascurate quando si ricercano specifiche condizioni di compatibilità finanziaria e cioè quando, in concreto, si pongono problemi di gestione della liquidità e della tesoreria:

A) i valori mobiliari possono venire considerati parte della situazione di tesore-ria e/o della liquidità. Si deve infatti ricordare che qualsiasi prestito acceso presso la banca centrale necessita di essere garantito da strumenti finanziari precisamen-te individuati dall’autorità: ne segue che una parprecisamen-te non trascurabile di strumenti

93Ha carattere di ‘riserva esclusiva’ sino al regolamento del saldo del contante della liquidazione, previsto per le ore 7:00 all’apertura del sistema [62].

«La presenza del ciclo notturno di compensazione, liquidazione e regolamento (cioè in orari non presidiati dagli operatori) comporterà, per gli intermediari, la necessità di calcolare e predisporre, la sera prima, la liquidità necessaria ai fini del regolamento delle operazioni in titoli attraverso la costituzione della riserva di liquidità presso TARGET2 e l’individuazione del quantitativo dei titoli destinati alla collateralizzazione ai fini di ottenere l’eventuale finanziamento dalla Banca d’Italia» [63].

94Sono le banche a poter qualificare un pagamento come urgente e a modificare direttamente in tempo reale l’importo da destinare a questa riserva [62].

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finanziari di proprietà della banca farà parte della situazione di liquidità. Si è già attirata l’attenzione sulla gratuità e sulla illimitata disponibilità di fondi erogati dall’anticipazione infragiornaliera che tali non sono per chi vi accede: essa richiede infatti investimenti non trascurabili in strumenti finanziari stanziabili.

B) la situazione di tesoreria e di liquidità è collegata con i flussi di fondi generati dalle modalità di pagamento e di riscossione di costi e di ricavi. Il col-legamento fra aspetti finanziari ed economici, in quanto i costi e i ricavi bancari danno luogo a versamenti e a prelevamenti e/o ad addebitamenti e accreditamenti che si ripercuotono proprio per questo in maniera diversa sugli stock di attività e di passività è evidente: per la banca è infatti conveniente sostenere i costi in-vece che per contanti, addebitando i conti attivi (cioè aumentando i prestiti) e/o accreditando i conti passivi (cioè aumentando i depositi), ed è invece conveniente riscuotere i ricavi acquisendo base monetaria piuttosto che accreditando i conti attivi (cioè riducendo i prestiti) e addebitando i conti passivi (cioè diminuendo i depositi). La questione ha un rilievo non indifferente in termini di significatività finanziaria del conto economico delle banche, sul divario fra saggi attivi e saggi passivi e sulle condizioni di liquidità. Essa richiederebbe di approntare sistemi di contabilità industriale e di controllo di gestione e di derivarne un rendiconto finan-ziario, di pubblico dominio, espressivo dei movimenti effettivi e non dei movimenti contabili: questi ultimi, infatti, danno conto, al massimo, dei fenomeni economici ma non certo di quelli finanziari e monetari che interessano precipuamente una parte significativa dell’attività caratteristica della banca.

C) riserva ‘obbligatoria’ e riserva ‘libera’ sono intercambiabili per effetto della mobilizzazione. In proposito è necessario ricordare che la liquidità del sistema ban-cario e di ciascuna banca viene influenzata dalle modalità di computo della riserva obbligatoria, la variazione del suo livello, invece, influenza solo temporaneamente la liquidità95.

D) l’efficacia e l’efficienza del sistema dei pagamenti sono determinanti. Il siste-ma dei pagamenti è stato predisposto per ottimizzare la liquidità infragiornaliera: l’alto livello di automazione raggiunto rende maneggevole il sistema di regolamen-to e di compensazione dei pagamenti interbancari e dei pagamenti connessi con la negoziazione degli strumenti finanziari. Ciò consente alle banche di ridurre rischi

95Nel passato, in Italia, lo stock di riserva obbligatoria rimaneva non disponibile fino al mo-mento in cui i parametri rispetto ai quali essa veniva calcolata non si modificavano in maniera tale da consentire una liberazione dei mezzi vincolati. In tale situazione la ROB poteva venire considerata riserva di liquidità solo in termini alquanto generici poiché essa non era disponibile ad nutum della banca, ma solo a seguito del modificarsi di alcune grandezze sostanzialmen-te al di fuori del suo controllo: il livello di ROB, infatti, a ciascuna scadenza, doveva essere adeguato alle grandezze di riferimento. Si trattava, in realtà di un impiego obbligatorio e, per giunta, scarsamente liquido e scarsamente remunerato (per decenni la remuneraizone fu pari al 5% nonostante il tasso di inflazione per molti, lunghi periodi fosse anche di molto superiore). La mobilizzazione totale, invece, consentendo di utilizzare tutta la riserva dovuta, rende possibile effettuare prelevamenti e/o versamenti temporanei ‘compensati’ da versamenti e/o prelevamenti successivi e ne rende così più adeguata la funzione di riserva di liquidità.

e costi operativi, ma anche di agevolare la gestione degli scambi in controparti-ta con la banca centrale sia relativamente alla liquidità (conto di Riserva), sia relativamente ai titoli stanziati (conto di Deposito Titoli).

Nel documento IlSettoreBancario PaoloBiffis (pagine 162-166)