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Capitolo 5. Un processo di riqualificazione urbana equilibrato: il piano

5.4 Una valutazione preliminare del piano di trasformazione urbana

5.4.3 Equità e coesione sociale

Il rifiuto da parte del governo municipale di piani di riqualificazione alternativi, che intendevano trasformare le vecchie aree industriali in complessi residenziale di elevata qualità (cosa che però è stata fatta in parte nei dintorni come nel caso del complesso Diagonal-Mar), rappresenta una

chiara indicazione della centralità assegnata dalla strategia di trasformazione urbana agli obiettivi di equità e coesione sociale. L’accettazione di queste tipologie di piani di trasformazione avrebbe aperto la strada ad una grande operazione di carattere speculativo, che avrebbe contribuito ad indebolire la struttura economica della città e a creare una maggiore polarizzazione sociale riflessa nello spazio, attraverso la creazione di un’area esclusiva per gruppi sociali benestanti20.

Per quanto riguarda l’equità spaziale è importante evidenziare che il

22@Barcelona, a differenza di numerosi progetti di riqualificazione urbana,

non riguarda quello che Harvey (1989) descrive come la “costruzione di un luogo”, che generalmente implica un piccolo impatto socio-economico sul territorio dove è realizzato il progetto; piuttosto, esso segue un approccio di sviluppo territoriale ampio, nel senso che è disegnato per migliorare le condizioni di produzione, lavoro e di vita con ricadute su un’ampia area, di livello metropolitano. In aggiunta, sempre per quanto riguarda l’equità spaziale, il piano non sottrae denaro pubblico da altre aree o progetti urbani e il governo locale non sostiene alcun rischio finanziario associato al processo di trasformazione (come è invece accaduto in altre operazioni), poiché copre solo una parte dei costi relativi alle opere di riurbanizzazione come normalmente avviene per i progetti di riqualificazione in altre parti della città.

E’ indubbio che il processo di trasformazione urbana, se procederà con successo, sarà accompagnato da una profonda trasformazione della composizione sociale all’interno del barrio, con l’arrivo di nuove popolazioni urbane. Centralità, migliore qualità dell’ambiente, prossimità a nuove fonti di occupazione qualificata e coesistenza di diverse funzioni urbane, caratteristiche particolarmente apprezzate da parte di gruppi sociali composti da individui altamente qualificati e benestanti, contribuiranno ad aumentare con molta probabilità la domanda di spazi all’interno del quartiere, spingendo così i prezzi dei terreni e degli immobili verso l’alto. Questo potrebbe generare, nel medio-lungo periodo, un processo di gentrificazione dell’area, con la progressiva esclusione dall’area dei gruppi sociali più vulnerabili. Lo scenario futuro del quartiere appena tratteggiato porta l’attenzione sul ruolo che i

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La sola trasformazione della destinazione d’uso del terreno, da industriale a residenziale, avrebbe determinato un aumento del valore del suolo pari almeno al doppio del valore attuale, generando una sostanziale rendita economica ad un ristretto gruppo di possessori di terreni e promotori immobiliari.

meccanismi di redistribuzione della rendita urbana, generata dal processo di trasformazione, possono assumere nel promuovere l’equità sociale, preservare il tessuto sociale tradizionale del barrio e facilitare l’integrazione dei nuovi gruppi sociali.

Il disegno strategico del 22@Barcelona tiene in adeguata considerazione questi aspetti. Le norme che regolano il processo di trasformazione dell’area includono un’articolata gamma di meccanismi atti a garantire la redistribuzione di parte del surplus generato dal processo di trasformazione alla comunità, attraverso la tassazione delle rendita urbana generata, la contribuzione dei promotori immobiliari per le opere di riurbanizzazione, la creazione di edilizia residenziale sovvenzionata, spazi verdi e strutture pubbliche21. In particolare, la predisposizione di alloggi sovvenzionati rappresenta l’impegno, in ambito sociale, più consistente del piano. Attraverso questa misura il piano

22@Barcelona intende contrastare il processo di sostituzione della

popolazione messo in moto dai precedenti processi di riqualificazione realizzati nell’area. Mentre la realizzazione dei complessi residenziali di

Diagonal Mar e Vila Olimpica ha contribuito ad aumentare la polarizzazione

sociale e promuovere uno sviluppo urbano più frammentato, creando aree per famiglie ad alto reddito; di contro, il piano 22@Barcelona mira a ridurre la polarizzazione sociale e riequilibrare la configurazione sociale nel barrio di

Poblenou, sostenendo l’inclusione di famiglie a basso reddito e la permanenza

dei residenti locali. Riguardo l’importanza di preservare il tessuto sociale tradizionale del quartiere, dopo un periodo di negoziazione, l’associazione dei vicini del quartiere e il Comune di Barcellona hanno raggiunto un accordo che prevede che il 33% del totale delle nuove residenze in regime agevolato dovranno essere destinate ad attuali residenti di Poblenou.

Inoltre, la ristrutturazione e il riutilizzo di numerose strutture industriali per ospitare nuove funzioni produttive, residenziali e pubbliche rappresenta un valido meccanismo per preservare l’identità culturale e sociale del distretto.

L’accessibilità alle opportunità di occupazione costituisce un'altra componente fondamentale dell’equità sociale. Il piano affronta questa questione in due modi: attraverso il miglioramento del sistema dei trasporti

21 La contribuzione per la creazione di spazi e strutture pubbliche, richiesta ai promotori immobiliari private, è più

pubblici, che accresce ad esempio la possibilità dei residenti di accedere ad occupazioni su un’area più vasta; e, soprattutto, tramite la creazione di nuovi posti di lavoro nell’area. Il piano di trasformazione prevede, infatti, di generare un numero elevato di nuovi posti di lavoro per l’intera regione metropolitana in funzioni economiche avanzate, ricerca e attività di servizio correlate. Per cercare accrescere il grado di accessibilità dei residenti di Poblenou a queste forme di occupazionale più qualificate, sono stati introdotti di recente due programmi: Poblenou Digital per incentivare l’uso delle nuove tecnologie tra gli abitanti ed Educational Project, che attraverso corsi e programmi di work-

experience, intende accrescere le competenze degli studenti del quartiere

nell’uso di nuove tecnologie (Ajuntament de Barcelona, 2005).

Alcune preoccupazioni emergono in relazione alla realizzazione delle strutture pubbliche (scuole, centri civici, ecc) che rappresentano un’altra dimensione importante dell’equità sociale poiché svolgono un ruolo centrale nel sostenere gli individui ad accrescere la gamma di “capacitazioni” (Sen, 1999) che consentono agli individui di vivere vite piene di significato. Il piano per la costruzione delle strutture pubbliche programmato per l’area non specifica chiaramente dove, quando e che tipo di strutture saranno costruite. A questo, si aggiunge la preoccupazione dei veïns che ritengono queste strutture insufficienti, considerato l’aumento di popolazione che dovrebbe accompagnare il processo di trasformazione urbana dell’area. Attualmente, questa questione rappresenta uno dei principali aspetti in negoziazione tra il Comune e le associazioni di vicinato, che criticano l’operato del governo municipale su questo aspetto, reo – a detta delle associazioni – di aver venduto in passato parte del terreno pubblico ai privati che oggi, invece, sarebbe già disponibile per la realizzazione delle strutture pubbliche. Uno dei principali ostacoli alla costruzione delle strutture pubbliche consiste proprio nella mancanza disponibilità del suolo, che diverrà disponibile con l’avanzamento del processo di trasformazione e la concessione da parte dei privati di una parte del suolo trasformato al settore pubblico22.

In sintesi, sebbene ci siano delle questioni pendenti, come quella riguardante la creazione delle strutture pubbliche, nel caso del piano

22

Seppur esista un piano per la creazione di nuove strutture pubbliche ancora non è disponibile un piano esecutivo, questo perché il suolo non è ancora disponibile. Non è, infatti, possibile predisporre un piano esecutivo fin quando il suolo non diventa di proprietà pubblica.

22@Barcelona gli aspetti riguardanti l’equità e la coesione sociale sembrano

essere affrontate in maniera concreta. Questo rivela la presa di responsabilità del piano in merito alla redistribuzione dei benefici del processo di riqualificazione alla collettività, rendendo la riqualificazione più rilevante alle necessità dei residenti più deboli.