Il processo di cancellazione, di annichilimento del personaggio, indissolubilmente riferito al tema della morte, porta anche a considerare il quarto ed ultimo punto del modello proposto, ovvero il gesto irriverente. Per gesto ‘irriverente’ si intendono tutte quelle azioni legate al personaggio che deviano dalla convenzionalità, andando a creare situazioni fisicamente o logicamente impossibili. Nei romanzi ‘liquidi’ è proprio il personaggio a volersi elidere dalla narrazione (self-erasure), optando per
24 Per denarration Richardson intende un tipo di “narrative negation in which a narrator denies significant aspects of her narrative that had earlier been presented as given” (2001: 168). Una definizione più completa e non strettamente legata alla figura del narratore si può trovare nel
Dictionary of Unnatural Narratology: “[d]enarration occurs when events or aspects of a fictional world
are negated or cancelled. It is an ontological rather than epistemological alteration: the narrator does not simply correct a misremembered fact or revise an incorrect judgment, but rather changes some part of the fictional world. An example of this would be: ‘On June 8th it rained all day in Deauville. On June 8th it did not rain at all in Deauville.’ Particularly interesting examples of denarration occur throughout Beckett's “Worstward Ho,” near the beginning of Margaret Drabble’s The Waterfall , and at the end of
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un movimento centripeto (pertinente quindi al livello narrativo a cui appartiene) o centrifugo (fuga dal testo). Esempi di un gesto estremo centripeto sono riscontrabili nell’ultimo romanzo di Nabokov The Original of Laura (pubblicato postumo nel 2009), dove il protagonista maschile, il dottor Wild, preoccupato per la sua morte, decide di sperimentare una tecnica di ‘auto-cancellazione’. In Le Vol d'Icare di Raymond Queneau [Icaro Involato, 1968], invece, si può riscontrare il secondo tipo di gesto estremo, caratterizzato da movimento centrifugo. Qui Icaro, un personaggio nel romanzo di Hubert (a sua volta personaggio del romanzo), fugge dalla dimensione testuale per esplorare il mondo del suo autore. Il comportamento di questi personaggi può esser adeguatamente descritto utilizzando una terminologia liquida, perché il loro movimento non viene arrestato dai limiti che governano il mondo reale.
Anche la vita postuma può essere ricordata come un esempio di gestualità irriverente, che inoltre implica la sostanziale assenza del personaggio, come visto in precedenza con l’esempio della vecchietta di Charms.
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I termini qui passati in rassegna (nome, artificialità, assenza, gesto) costituiranno i capisaldi del modello liquido, nonché i fulcri concettuali attraverso i quali si snoderà l’analisi a livello sincronico. Infatti, per verificare la correttezza della proposta, si rende necessaria un’analisi testuale non solo sincronica, ma anche diacronica. Attraverso questi elementi sarà inoltre possibile rintracciare le dinamiche che hanno portato allo sviluppo e alla ‘canonizzazione’ di determinate strategie narrative. La proposta si adatta bene anche un approccio interdisciplinare, poiché permette di prendere in considerazione, oltre al romanzo, anche testi teatrali. Per converso, l’ampliamento del ventaglio di possibilità e prospettive conferisce energia ancor maggiore alla teoria.
L’adozione di un modello liquido renderà possibile un’analisi che non sia dominata da un tentativo di naturalizzazione del testo; al contrario, ne metterà in risalto le peculiarità e l’originalità. Ricordando le parole di Alber, “[o]ne should allow this limbo world to seep into the ‘real world’ and not attempt to explain this different counterworld by means of ‘real world’ knowledge” (2002: 70). Una simile immagine, che significativamente evoca il concetto di liquidità, chiarisce l’importanza di uno studio incentrato sull’universo finzionale creato nell’opera letteraria, che allo stesso tempo recupera in maniera funzionale alcuni elementi relativi al mondo reale, utili per l’interpretazione. Il potenziale disorientamento che ne deriva, nonché la caratteristica di aperta resistenza alla realtà e ai metodi che tentano una ‘naturalizzazione’ degli elementi problematici, costituiscono un impedimento non indifferente per una corretta
interpretazione; pertanto, bisognerà prestare la massima attenzione ad ogni dettaglio esibito dal testo, nonché avere una particolare cura nel commento critico, specialmente in un momento come quello attuale in cui l’unnatural narrative theory risulta ancora in fase di definizione e di rodaggio.
Seguendo la logica bottom up, ovvero dal testo alla teoria, sarà possibile esaminare gli scritti partendo dai termini chiave sopra elencati, per trarre conclusioni che permetteranno non solo di ridefinire una fondamentale nozione a lungo messa in secondo piano come quella di personaggio, ma anche di verificare il nuovo, flessibile modello di personaggio in grado di includere un’aggiornata mappatura delle strategie narrative correlate (Fig. 1).
Il necessario punto di partenza sarà quindi l’analisi testuale caratterizzata dal “close- reading” del testo che già Vladimir Nabokov nelle sue Lectures on Russian Literature esaltava come miglior pratica possibile per arrivare a delibare meglio il vero gusto della letteratura:
Literature, real literature, must not be gulped down like some potion which may be good for the heart, or good for the brain, the brain, that stomach of the soul. Literature must be taken and broken to bits, pulled apart, squashed, then its lovely reek will be smelt in the hollow of the palm, it will be munched and rolled upon the tongue with relish. Then and only then its rare flavour will be appreciated and its true worth and the broken and crushed parts will come again together in your mind and disclose the beauty of a unity to which you will have contributed something of your own blood (1981: 105).
Un simile trattamento del testo viene suggerito anche da Richardson: “such an inductive approach is essential because many extreme forms of narration seem to have been invented precisely to transgress fundamental linguistic and rhetorical categories” (2006: ix). Dall’analisi con la lente d’ingrandimento di ogni minimo aspetto significativo, prestando attenzione al punto in cui si collocano questi elementi nel testo, si passerà al commento degli effetti peculiari che creano, cercando di capire se e come vengono trasgredite le regole del mondo reale, considerandone anche le implicazioni ideologiche e filosofiche.
Una volta portata a termine l’analisi, sarà possibile ritornare su questo schema provvisorio, per verificare gli aspetti di questa teoria che hanno retto. Qualora invece il modello non si fosse rivelato adeguato, si cercherà di capirne i motivi ed eventualmente procedere apportando le modifiche del caso.
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Nome (blending, contaminazione, fusione, oscillazione)
Artificialità (ibridismo, gioco consapevole, plausibilità)
Statuto Liquido del Personaggio
Assenza (cancellazione, morte, implosione, collasso)
Gesto (fuga dal testo, dichiarazione di autonomia/ passività nei confronti dell’autore, marionetta)
Fig. 1. Modello provvisorio per uno statuto ‘liquido’ del personaggio.
Fig. 2. La struttura molecolare dell’acqua.