Parte II La metodologia e l’analisi dei dispositivi digitali nei muse
3 Metodo di analisi dell’integrazione topologica e narrativa dei disposit
3.7 La guida di osservazione
Per procedere all’osservazione e alla raccolta dei dati sugli aspetti della comunicazione museale che rilevino l’impatto dell’integrazione topologica e narrativa dei dispositivi digitale nel percorso espositivo, è stato scelto di adottare una guida di osservazione che potesse essere applicata nei diversi contesti museali. La guida stabilisce un protocollo unico di osservazione e garantisce uniformità nella tipologia di informazioni raccolte adattandosi, al tempo stesso, sia alle diverse realtà museali indagate sia alle caratteristiche specifiche di ogni dispositivo preso in esame.
La guida è stata elaborata cercando di integrare le esigenze di raccogliere informazioni sul processo di interpretazione del visitatore secondo un approccio spaziale e pragmatico e di identificare strategie di comunicazione per ogni tipologia di dispositivo integrato nell’esposizione secondo un approccio comunicazionale.
La struttura della guida segue e, al tempo stesso, rielabora le indicazioni di Pignier e Drouillat per l’analisi dei dispositivi multimediali. Dopo una prima parte dedicata alla descrizione degli aspetti formali del dispositivo, la guida è organizzata su più livelli per tipologie di caratteristiche evidenziate.
3.7.1
Descrizione del dispositivo
Le prime informazioni riguardano la descrizione del dispositivo in termini di caratteristiche formali e di supporto materico. Nel caso in cui il dispositivo sia composto di più strumenti di mediazione culturale integrati tra loro, l’osservazione descrive il modo di funzionamento integrato del dispositivo e le caratteristiche specifiche di ogni supporto.
3.7.2
Posizione del dispositivo in relazione all’esposizione
In questa parte della guida sono raccolti due tipi di dati che sono in stretto rapporto tra loro: la posizione del dispositivo in relazione allo spazio fisico dell’esposizione e il rapporto tra dispositivo e trama espositiva.
Prendendo in considerazione il primo aspetto, la guida permette di descrivere la posizione del dispositivo in rapporto allo spazio museografico, agli altri dispositivi presenti nell’unità espositiva e agli oggetti del patrimonio. Sono dunque identificati gli elementi del dispositivo che strutturano la narrazione del dispositivo attraverso l’individuazione dell’operatore di integrazione e dell’operatore di traiettoria di lettura. In altre parole, in questa parte della guida è descritto quello che, seguendo un approccio semio- pragmatico, è definito come contesto spaziale della comunicazione (Davallon - Flon 2013). In una seconda parte l’osservazione si concentra sul rapporto tra dispositivo e trama narrativa dell’intero percorso espositivo. In questo caso è possibile determinare quale aspetto della narrazione è delegato a ciascun dispositivo integrato.
3.7.3
Modalità di interazione
Per questo aspetto è preso in considerazione il ruolo, più o meno attivo, del visitatore nell’utilizzo del dispositivo. Quest’ultimo può essere concepito come parte integrante del progetto museografico (ad esempio un video proiettato di continuo o un pannello)
oppure può essere messo semplicemente a disposizione del visitatore che sceglie indipendentemente se utilizzarlo o no (il caso delle postazioni multimediali o dei contenuti di un’audioguida). Il dispositivo può essere progettato per guidare un’attività del visitatore sia all’interno delle risorse offerte dal dispositivo stesso, sia in rapporto ad altri elementi che costituiscono l’esposizione (l’oggetto del patrimonio esposto o il rimando ad altri strumenti di mediazione). In altri casi si lascia la possibilità al visitatore di scegliere tra diverse modalità di utilizzo o tipologie di contenuto e di controllare l’intero processo di mediazione attraverso il dispositivo.
3.7.4
Rappresentazione dell’informazione
Questa parte della guida si concentra sulle modalità con le quali si sviluppa il “racconto” comunicato dal dispositivo e sugli effetti di questo sul processo di produzione di significato del visitatore.
Se in un primo momento sono identificati alcuni aspetti del processo comunicativo, quali la scelta degli attori della comunicazione (chi sono, qual è il loro ruolo all’interno del processo: il museo, gli archeologi, l’uomo del passato…), o le modalità di presentazione dei contenuti multimodali (video, immagini, testi, animazioni, audio), nella seconda parte la guida si focalizza sulle condizioni e sugli effetti di un coinvolgimento diretto del visitatore sia a livello comunicativo sia a livello percettivo. In particolare sono considerate le condizioni imposte dal dispositivo, attraverso l’operatore di integrazione, che consentano al visitatore di prendere parte attivamente al processo di creazione di significato. In questo caso facciamo riferimento all’operatività esterna del dispositivo o, in altre parole, al contesto pragmatico della comunicazione.
3.7.5
Genere del discorso
L’utilizzo di un genere del discorso (sia esso descrittivo, narrativo, esplicativo, discorsivo, normativo…) è strettamente connesso alla strategia di comunicazione messa in atto. Inoltre è possibile effettuare una comparazione tra il genere di discorso predominante nella selezione dei contenuti del dispositivo con il tipo di trama che caratterizza più in generale il discorso espositivo (narrativo, argomentativo, documentario, classificatorio).
3.7.6
Selezione e organizzazione dei contenuti
In questa parte della guida sono prese in esame la selezione e l’organizzazione dei contenuti anche in rapporto a quelli presenti in altri dispositivi di mediazione. Particolare attenzione è dedicata alla relazione interna dei contenuti in termini di gerarchizzazione delle informazioni, alla coerenza tra tipologie di contenuti differenziati (testo e immagini) in relazione anche al carico cognitivo del visitatore (Mayer 2009), all’adattabilità e alla compatibilità sulla base di diverse tipologie di pubblico64.
Livello di osservazione Elementi osservati Esempi
Tipologia di dispositivo Caratteristiche Dispositivo multimediale, pannello, audioguida…
Supporto Postazione con personal
computer, touchscreen, pannello testuale… Posizione del dispositivo in
relazione all’esposizione Disposizione spaziale Posizione all’inizio di ogni sezione, alla fine del percorso espositivo, di fronte al reperto archeologico… Relazione con la trama
dell’esposizione Sottolinea un particolare aspetto della trama espositiva, introduce un nuovo argomento, ne caratterizza alcuni aspetti… Modalità di interazione Modalità di accesso Automatizzato, su selezione
del visitatore… Possibilità di utilizzo
autonomo Scelta tra menu, applicazioni, tipologia di contenuti…
Indicazioni per il visitatore Per utilizzare il dispositivo, per effettuare altre azioni…
64 Pignier-Drouillat intendono per adattabilità la capacità dell’interfaccia di modificarsi secondo le esigenze
Rappresentazione
dell’informazione Attori della comunicazione Il museo, gli archeologi, il curatore, l’uomo del passato…
Modalità di presentazione
dei contenuti Testo, video, immagini, audio, animazioni… Coinvolgimento diretto del
visitatore a livello comunicativo
Il visitatore è il destinatario diretto del discorso,
esistono riferimenti al mondo reale… Coinvolgimento diretto del
visitatore a livello percettivo
Influenza sulla percezione dello spazio espositivo, influenza sulla percezione dell’oggetto del
patrimonio…
Genere del discorso Tipo di discorso Descrizioni, aneddoti, spiegazioni, analisi… Organizzazione e selezione dei
contenuti Numero e tipologia dei contenuti Presentazione contesto storico, ricostruzione, aspetti degli oggetti del patrimonio…
Organizzazione dei
contenuti Struttura dell’interfaccia, gerarchizzazione dei contenuti…
Relazioni tra canali
multimodali Relazione tra testo, immagini, audio in rapporto al carico cognitivo del visitatore..