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I nodi e le forme della partecipazione politica

5.3 L’impegno nella Rete: i nodi Lilliput

5.3.2 I nodi e le forme della partecipazione politica

Che l’interesse per la politica sia una caratteristica degli attivisti della Rete Lilliput è un elemento accertato e di cui abbiamo avuto modo di parlare con riferimento al loro background. Nel corso della nostra indagine ci chiediamo come viene intesa la partecipazione politica all’interno dei nodi. Pertanto, indirizziamo ai presenti in assemblea una domanda (per la quale sono previste quattro possibilità di risposta) volta a sondare le modalità più diffuse attraverso cui essi, come nodo- lilliput, si rapportano alla politica (tab. 20):

Tab. 20: modalità di partecipazione del nodo-Lilliput alla politica

Percentuale

In nessun modo 4,2%

Concorrendo con la sua attività alla costruzione del bene di tutti 52,1% Ponendo questioni di interesse comune 59,2% Facendo pressione sul sistema politico 60,6% Svolgendo attività di supporto ad un partito politico - Agendo direttamente in politica 4,2% Impegnando direttamente in politica alcuni dei suoi aderenti 5,6% Organizzando attività di formazione alla politica 5,6% Attraverso la discussione interna su temi di carattere politico 39,4% Fonte: nostra elaborazione

Pur essendo in presenza di una quota rilevante (pari al 52,1%) di attivisti che considera il proprio nodo d’appartenenza di per sé un soggetto politico, capace di concorrere con la sua attività alla costruzione del “bene comune”, la principale modalità attraverso cui si esprime il proprio apporto alla politica sembra essere quella che ha a che fare con l’attività di pressione sul sistema politico: il 60,6% dei nostri intervistati si esprime in tal senso. La partecipazione alla politica è percepita come fonte e nello stesso tempo, prodotto di una responsabilità civica indispensabile alla costruzione di “un mondo migliore”116. Pertanto, pur essendo l’attività di pressione sul sistema politico la modalità più ricorrente, altrettanto importante risulta essere la quota di quanti ritengono che, ponendo questioni di interesse comune, si dia il proprio contributo alla costruzione dell’oggetto della politica. Più della metà dei nostri intervistati, precisamente il 59,2%, si esprime in questo senso. Le idee appena illustrate trovano un’ulteriore conferma nella percentuale di coloro i quali manifestano il loro distacco dalla politica “tradizionale”, dichiarando di non percepire l’attività politica del nodo come collaterale a quella partitica. Come prova di quanto appena detto, possiamo riportare il numero, davvero molto ridotto, di quanti dichiarano che il proprio nodo d’appartenenza agisce direttamente in politica (il 4,2%) e la percentuale di coloro che ritengono che il nodo impegna in politica alcuni dei propri aderenti (il 5,6%).

Da quanto detto fino ad ora, emerge con chiarezza che per i soggetti interrogati “l’obiettivo della partecipazione politica è un obiettivo perseguito direttamente” [Bova 2003a, 212] nel concreto agire quotidiano, attraverso una chiara rinuncia a forme di delega le quali, infatti, vengono percepite come elementi che allontanano il cittadino dall’assunzione di responsabilità e dalla conseguente partecipazione alla costruzione del “bene comune”. Ciò è ancor più evidente se consideriamo la quota di quanti affermano che “in nessun modo” la politica rientra negli obiettivi del nodo d’appartenenza è veramente esigua. La percentuale di coloro che ritengono l’impegno del nodo dal quale provengono ininfluente sulla politica è, infatti, pari al 4,2%.

116 L’obiettivo a lungo termine della Rete Lilliput, dichiarato nel “Manifesto” che le dà avvio, è proprio “la costruzione di un

mondo dove ogni abitante della terra possa soddisfare i propri bisogni materiali, sociali e spirituali nel rispetto dell’integrità dell’ambiente e del diritto delle generazioni future ad ereditare una terra feconda, bella e vivibile”.

Inoltre, pur agendo principalmente attraverso forme di pressione politica, i nostri intervistati sottolineano il loro impegno, attraverso la partecipazione alla Rete Lilliput, sia nel porre questioni di interesse comune sia nel concorrere, con la propria attività, al raggiungimento del “bene comune”.

Nel questionario somministrato ai partecipanti all’incontro romano inseriamo anche una domanda riguardante i rapporti dei nodi con le forze politiche tradizionali. Più precisamente, la domanda è relativa al livello di visibilità esterna dei nodi e alla loro conseguente “desiderabilità” per i partiti e soggetti politici istituzionali.

La domanda chiede se, nelle ultime elezioni, il nodo viene contattato da forze politiche o singoli candidati che cercano consenso. Per la maggior parte degli intervistati la risposta è negativa: il 77% dichiara di non aver ricevuto richieste di appoggio elettorale. Per la restante parte, pari al 23%, sembra invece che questi contatti ci sono, ma ciò non significa necessariamente un coinvolgimento diretto dei nodi nella competizione politica. Abbiamo, infatti, più volte sottolineato il distacco evidente dei gruppi di cui stiamo parlando dalle forme della politica partitica. Il rifiuto verso questa politica avvertita come lontana e autoreferenziale spinge i nostri intervistati a costruire altri luoghi nei quali sperimentare una politica più vicina agli individui. In questo senso, il nodo di cui si è parte è inteso come un vero e proprio spazio di partecipazione politica.

La domanda analizzata prevede, inoltre, la possibilità di specificare se gli appartenenti ai nodi sono stati contattati da un solo candidato, da più candidati di uno stesso partito, da più candidati di una stessa coalizione o, infine, da candidati di coalizioni differenti. I dati evidenziano una quota pari al 64,3% di contatti pervenuti ai nostri intervistati da “più candidati di una stessa coalizione”, cui si aggiunge un 35,7% di contatti provenienti da “più candidati di differenti coalizioni”.

Se teniamo conto della provenienza geografica dei lillipuziani, possiamo notare che le richieste di appoggio in campagna elettorale sono avanzate soprattutto nei confronti dei lillipuziani appartenenti ai nodi del Mezzogiorno (tab. 21):

Tab. 21: contatti da parte di forze politiche / provenienza del nodo

Nodo

Nord Centro Sud Totale no 82,4% 76,7% 75,0% 78,0% contattati da parte di forze politiche

sì 17,6% 23,3% 25,0% 22,0% Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: nostra elaborazione

Come mostrato dalla tabella sopra riportata, il 25% dei nodi del Sud dell’Italia dichiara d’essere stato contattato da forze politiche richiedenti sostegno nella competizione elettorale. Un dato simile si riscontra anche nel caso dei nodi provenienti dal Centro, mentre sembra che solo il 17,6% dei nodi del Nord abbia ricevuto simili richieste.

Nel tentativo di capire verso chi sono dirette le richieste provenienti da candidati di differenti coalizioni ci imbattiamo in un dato che sottolinea ancora una volta la peculiarità dei nodi del Mezzogiorno rispetto alle altre realtà italiane della Rete Lilliput. Dando uno sguardo alla tabella sotto riportata (tab. 22) ci rendiamo conto che gli appartenenti ai nodi lilliput provenienti dal Sud sono quelli che ricevono il maggior numero di contatti da forze politiche differenti:

Tab. 22: provenienza del nodo / contatti da parte di forze politiche

Contattati pervenuti da

da più candidati di una stessa coalizione da più candidati di differenti coalizioni Totale

Nord 66,7% 33,3% 100,0%

Centro 85,7% 14,3% 100,0%

Nodo

Sud 33,3% 66,7% 100,0%

Totale 69,2% 30,8% 100,0%

Fonte: nostra elaborazione

L’attenzione dei politici verso i partecipanti all’assemblea appare più presente, quindi, per quanti provengono dal meridione. Questo elemento descrive un Mezzogiorno in cui le relazioni fra politica e società civile hanno un peso più consistente rispetto ad altre zone del paese, relazioni la cui incisività decresce man mano che ci si sposta verso Nord.

Ma facciamo un passo indietro, e ritorniamo al numero di contatti ricevuti dagli attivisti presenti all’incontro nazionale. Nonostante l’eterogeneità dei gruppi che compongono i nodi della Rete, i dati sottolineano che quando siamo in presenza di richieste di consenso esse, in genere, non pervengono da forze politiche appartenenti ad aree diverse dello scenario politico: sono i “candidati di una stessa coalizione” che cercano appoggio presso i nostri intervistati. Quanto detto mette in evidenza un fatto interessante. Sembra, infatti, che alle realtà della Rete Lilliput, pur tra mille difficoltà, viene riconosciuta dall’esterno l’esistenza di una certa “visione del mondo” che caratterizza il loro agire, alimenta la loro progettualità, e che le rende non “appetibili” per qualsiasi forza dell’arena politica. E questo è tanto più vero quanto più ci si sposta dai nodi del Mezzogiorno i quali, invece, sembrano essere più esposti ai contatti con differenti forze politiche in competizione.