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L’offerta urbanistica nella Facoltà di Architettura di Roma Tre Integrazione tra didattica e ricerca

Il CdL in Scienze dell’Architettura propone una combinazione delle componenti essen- ziali (scientifiche, umanistiche, storiche e strumentali) della cultura architettonica. Tutte insieme le materie, comprese quelle urbanistiche, contribuiscono ad assimilare l’indagine progettuale ad una sorta di ca- talizzatore in grado di testare e di affinare cognizioni convergenti o interrelate. Il CdL in Architettura-Progettazione archi- tettonica, ponendo l’organismo edilizio al centro dell’esperienza progettuale, affida alle discipline urbanistiche un ruolo mi- noritario ed essenzialmente funzionale a controllare l’inserimento dell’architettura contemporanea nei tessuti urbani esistenti. Una particolare attenzione rivolta agli aspetti storico/analitici della città e del ter- ritorio caratterizza il CdL in Architettura- Restauro, che si fonda sullo studio dei pro- cessi di formazione dei tessuti urbani e dei caratteri peculiari della tradizione archi- tettonica, soprattutto italiana, e fornisce nello stesso tempo possibilità di sperimen- tazione progettuale sul tema del recupero del patrimonio architettonico, con riferi- mento sia agli aspetti edilizi e monumen- tali, che a quelli del contesto urbano dei centri storici.

Maggiormente centrato sulle discipline ur- banistiche è il CdL Architettura-Progetta- zione Urbana, il quale pone al centro della ricerca progettuale l’insieme urbano inteso come risultato equilibrato di fattori com- positivi, urbanistici, funzionali, ambien- tali, sociali ed economici, con attenzione al rapporto con l’ambiente e il tessuto ur- bano preesistente sia moderno che antico. I temi di studio sono quelli che concorrono alla costruzione del progetto urbano, inte- so come strumento per la messa in atto di azioni complesse e integrate di trasforma- zione urbana (iniziative, programmi, pro- getti) riguardanti i soggetti, le funzioni, la tipologia degli interventi, la gestione delle risorse e le procedure amministrative. Gli argomenti affrontati sono quindi preva- lentemente quelli della ristrutturazione, riqualificazione e riorganizzazione della città e del territorio, con particolare atten- zione al contesto spaziale e morfologico e alle ricadute ambientali e sociali delle tra- sformazioni indotte.

Il percorso formativo delle Lauree Magi- strali è articolato in semestri tematici, ca-

ratterizzati da laboratori applicativi di ca- rattere spiccatamente interdisciplinare. In particolare, il CdL di Progettazione Urbana prevede una sequenza che, partendo dagli aspetti analitici legati alla lettura della cit- tà esistente, affrontati nel primo semestre, arriva a delineare quelli della progettazio- ne urbana, affrontati nei laboratori succes- sivi. Di questi ultimi, il primo è orientato all’uso degli strumenti dell’urbanistica contemporanea e il secondo è incentrato sul progetto architettonico a scala urbana. Una specifica attenzione è rivolta al siste- ma delle autonomie locali e territoriali, con un riferimento particolare alle istituzioni laziali e del contesto romano, con le quali sono in essere diverse collaborazioni. Tra queste annoveriamo un affiancamento a Tivoli, Comune dell’area metropolitana romana caratterizzato da qualità “uniche” (siti Unesco, area termale, cave di traverti- no, centro storico, fiume Aniene…), le quali attendono di essere messe a sistema in un progetto complessivo di rigenerazione ur- bana e territoriale, quale quello che intende avviare il redigendo nuovo Piano regolato- re. In tale prospettiva, l’Amministrazione ha chiesto al Dipartimento di Architettura un supporto, volto al riconoscimento e alla valutazione critica dei limiti e delle poten- zialità presenti nel territorio tiburtino, i quali vengono indagati da diversi punti di vista (storico, paesaggistico, ambientale, architettonico…) all’interno di vari corsi e ricerche, con l’intenzione di esplorare, in maniera per quanto possibile integrata, il ruolo che Tivoli può giocare all’interno del contesto metropolitano romano.

Di fatto, il presupposto comune, da cui par- te la programmazione delle materie urba- nistiche all’interno dei diversi Corsi di Lau- rea, consiste proprio nella consapevolezza che una gestione efficace del processo di trasformazione della città contemporanea, del suo ambiente e del suo territorio – cen- tro e periferia, antico e moderno, costruito e spazi aperti, aree pubbliche e aree private, spazio antropizzato e ambiente naturale – richiede il controllo di molteplici stru- menti analitici ed interpretativi e di appro- priate tecniche di intervento e, soprattutto, l’acquisizione di una lucida visione d’insie- me. Alle competenze storiche, costruttive e urbane si aggiungono istanze di tipo eco- nomico, tecnologico ed energetico-ambien-

tale, che portano a sviluppare la capacità di interloquire e confrontarsi con discipline e specializzazioni spesso assai distanti. In- quadrare la figura dell’architetto e del suo futuro contributo alla società all’interno di un campo così composito richiede ac- corte scelte di fondo, legate sia ai mutevoli contorni delle opportunità di lavoro, sia ai livelli di specializzazione, talvolta molto spinti, tipici di alcuni settori.

Il Dipartimento di Architettura è quindi incentrato sui temi dell’architettura e della città ed aperto verso collaborazioni multi- disciplinari, didattiche e scientifiche, es- senziali per completarne il campo d’azione e di conoscenza.

Il campo tematico che caratterizza, in par- ticolare, la ricerca dell’area urbanistica è denominato “Studi urbani e territoriali”, e riguarda l’insieme delle condizioni inse- diative ed ambientali che scandiscono ed accompagnano i diversi processi di urba- nizzazione. I campi di riflessione e ricerca si propongono di essere fortemente inter- connessi, fidando su un elevato livello di collaborazione fra le diverse unità di ricer- ca impegnate, e su collaborazioni e conven- zioni con un importante partenariato isti- tuzionale, scientifico e imprenditoriale, di livello nazionale ed internazionale. I temi di ricerca spaziano dalle politiche e dai pia- ni per il governo del territorio allo svilup- po sostenibile delle economie territoriali, dalla storia della città e del territorio al pro- getto urbano nei suoi connotati morfo-tipo- logici, funzionali e di senso, dalle politiche infrastrutturali alla pianificazione per il paesaggio e le aree agricole, dalla valutazio- ne ambientale alle riflessioni sui beni co- muni e sulla produzione dei beni pubblici, dall’abitare la città contemporanea all’arte urbana, sino alle forme di partecipazione collettiva alla progettazione. Una specifi- ca linea di ricerca, a carattere fortemente interdisciplinare, è relativa ai temi della sostenibilità energetico-ambientale degli insediamenti, con particolare riguardo alle azioni di mitigazione e adattamento agli ef- fetti prodotti dal cambiamento climatico. Sul tema delle energie rinnovabili, in linea con l’urgenza di sviluppare competenze adeguate a seguirne la programmazione e la gestione, si inserisce una delle ricerche più recenti (ancora in corso). Si tratta del progetto “E-Resplan – Strumenti educativi

innovativi per la pianificazione energeti- ca”, finanziata dal programma Erasmus+ nell’ambito della sezione “Partenariati stra- tegici nel campo dell’istruzione, della for- mazione e della gioventù”, e si pone in linea con la priorità relativa al miglioramento dell’integrazione digitale per l’apprendi- mento, l’insegnamento, la formazione e il lavoro dei giovani a vari livelli. Il progetto coinvolge diverse università e agenzie per l’energia (Slovenia, Croazia, Italia, Malta, Spagna e Portogallo) e mira a sviluppare e sperimentare strumenti educativi inno- vativi e nuove tecniche di apprendimento, destinati ad accrescere nei neolaureati e nei laureandi abilità interdisciplinari per la pianificazione energetica, utili a predispor- re percorsi di trattamento integrato della risorsa energia in ambito urbano.

L’offerta didattica

Fondata nel 1962 e divenuta università sta- tale nel 1982, l’Università di Trento negli ultimi anni, ovvero dall’Accordo di Milano (2009) tra Governo e Provincia Autonoma di Trento, ha potuto contare su una stret- ta relazione con le amministrazioni locali, anche in termini di certezza e adeguatez- za nell'attribuzione di risorse finanziarie. Ateneo e città (e per estensione, diremmo territorio) sono da anni in cima alle classi- fiche per offerta formativa e qualità della vita. L’attrattività dell’uno dipende profon- damente dalla qualità dell’offerta dell’altra e viceversa.

In sintesi l’Ateneo in numeri: 17.000 stu- denti di cui 1600 stranieri, circa 600 tra do- centi e ricercatori e altrettanti tra personale tecnico e amministrativo; 10 Dipartimenti, 60 Laboratori, 3 Centri di ricerca, 5 Biblio- teche. L’offerta formativa, inoltre, è caratte- rizzata da 25 Corsi di Laurea a Ciclo Unico, 35 Corsi di Laurea Magistrale, 4 Master di I e II livello, 18 Corsi di Laurea Magistrale in inglese, 15 Dottorati di ricerca, di cui 11 in lingua inglese, e 1 Scuola di specializza- zione.

All’interno di tale offerta l’insegnamen- to dell’Urbanistica (ICAR 21 e ICAR 20) è presente in quattro distinti Corsi di Laurea afferenti a due diversi Dipartimenti. Nello specifico si tratta dei Corsi di Laurea Ma- gistrale in Gestione delle Organizzazioni e del Territorio (Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale), di Ingegneria per l’Am- biente e il Territorio, di Ingegneria Civile e, infine, di quello in Ingegneria Edile-Archi- tettura (Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica - DICAM).

Nel primo caso si tratta del solo corso di Pianificazione territoriale (6 CF), presente, seppur in anni diversi, sia nell’indirizzo di

Gestione delle Organizzazioni, sia in quello di Gestione del territorio e dell’ambiente. In questo caso l’insegnamento della Piani- ficazione Territoriale ha un forte orienta- mento alle discipline sociali. Esso, infatti, si propone di dotare gli allievi di conoscenze e strumenti per comprendere l’organizza- zione del territorio in relazione alle dina- miche sociali, così da poter interagire in modo appropriato con gli altri esperti di settore e i diversi attori coinvolti nei pro- cessi di pianificazione territoriale.

Più strutturato è invece il percorso didat- tico relativo all’urbanistica offerto dai tre Corsi di Laurea del Dipartimento di Inge- gneria Civile Ambientale e Meccanica. Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio (LM35) pre- vede un percorso relativo alla disciplina urbanistica così composto: Pianificazione Territoriale (9 CF), al primo anno e comu- ne ai due indirizzi; Valutazione d’impat- to ambientale di piani e progetti (6CF), al secondo anno dell’indirizzo di Difesa del suolo e protezione civile; ed infine il corso di Progettazione integrata dell’ambiente e degli insediamenti (6CF) al secondo anno dell’indirizzo di Progettazione integrata dell'ambiente e del territorio nei contesti di cooperazione internazionale.

Il corso di Pianificazione Territoriale ha l’obiettivo di fornire agli studenti gli stru- menti analitici che sono utilizzati nella lettura delle trasformazioni della città e del territorio e gli strumenti operativi di con- trollo di tali trasformazioni. Una particola- re attenzione è dedicata alle problematiche ambientali, con riferimento da un lato alle interazioni tra processi insediativi e proces- si naturali e dall’altro alla pianificazione e progettazione ambientali, con riferimento alla sostenibilità dello sviluppo.

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