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Il procuratore reale don Giacomo Artale de Castelvì, il maestro razionale don Antonio Masons ed il reggente la Tesoreria don Vincenzo Bacallar, insieme ai

Nel documento a cura di Giovanni Murgia (pagine 189-200)

dottori della Reale Udienza, sollevano la questione riguardante l'ordine ed il posto che dovranno occupare nell'accompagnare il viceré al soglio del Parlamento. Questi, senza ledere i diritti acquisiti dai due rispettivi Consigli, di giustizia e patrimoniale, risponde loro che, nel precederlo, dovranno procedere schierati su due ali, a destra il primo ed a sinistra il secondo. Ordine questo che dovrà essere rispettato fintanto che non si pronuncerà diversamente il Consiglio Supremo d'Aragona, sul cui tavolo, al riguardo, pende un contenzioso.

Die quinta februarii 1642 in regio et patrimoniali concilio. Callari. c. 44 Haviendo hoido su excellencia la pretengion que tienen los nobles y magnifficos don Jaime Artal de Castelvi, procurador real, don Antonio Masons, maestre ragionai y don Vicente Bacallar, regente la generai Thesaureria, con los nobles y magnifficos doctores de la Real Audiencia sobre haver de assistir hoy, die presente, al acompagnamento de su excellencia para el solio, acudiendo en palagio para dicho effecto y haver de hir en dos alas, assaber es el consejo de justiOa a mano derecha y junta patrimonial a la mano esquierda, su excellencia haviendo discorrir en la materia a todos los sobre dichos ministros de dichos dos consejos, viendo que por los processos de los demas Parlamentos no se halla actuado el puesto y lugar en el qual en semejantes ocasiones del solio han hido" dichos ministros patrimoniales con el consejo de justigia, ordena y manda que sin periudigio del derecho de ambos consejos hayan de concurrir ambos en esta ocasion del acompagnamento del solio en

57 Lo scrivano, a carta 44, ha corretto "sido" in "hido".

dos alar, ocupando la mano derecha de su excellencia los nobles y magnifficos doctores de la Real Audiencia y la esquierda dichos nobles y magnifficos ministros patrimoniales y en las demas ocasiones de acompagnamentos, exgeptuando los que se offresseran en las Cortes presentes, ordena y manda que basta tanto que su magestad declare el pleíto y pretengion que pende en el sacro supremo concilio de Aragon sobre dichos puestos hayan de acudir y acudan los dichos nobles y magnifficos ministros reales patrimoniales en el lugar que han ocupado siempre delante del consejo de justicia quando entervienen los jurados d.esta ciudad en el acompagnamento y esto sin perjudicio de sus pretenciones de quibus.

Don Montserratus Vacca secretarius /

27 1642 febbraio 5, Cagliari (Cattedrale)

Il viceré e presidente del Parlamento don Fabrizio Doria, assieme ai suoi ufficiali ed ai componenti i tre Stamenti, partendo in corteo dalla sede del Tribunale della Reale Udienza, dove ad accoglierlo si sono radunati i giudici dello stesso tribunale ed i ministri patrimoniali, oltre al governatore del Capo di Cagliari e Gallura don Diego de Aragall, accompagnato da una numerosa folla, si reca nella vicina cattedrale per l'apertura dei lavori del Parlamento. Il corteo è aperto, in ordine turbato, seguendo quindi una rigorosa disposizione gerarchica, dai rappresentanti dello Stamento militare, tra i quali si segnalano don Biagio Alagon, marchese di Villasor, conte di Montesanto e gentiluomo di camera di sua maestà; don Giovanni de Castelvì, marchese di Laconi e visconte di Sanluri; don Alfonfo Gualbes Zuiiiga, marchese di Palmas, e don Francesco Lussorio Ruecas Brondo, marchese di Villacidro, oltre a numerosi baroni, nobili e cavalieri del Regno. Seguono, in rappresentanza dello Stamento ecclesiastico, i sindaci ed i procuratori delle chiese cattedrali e delle abbazie. Precedono il viceré, disposti su due file, gli uni a destra gli altri a sinistra, i giudici della Reale Udienza ed i ministri patrimoniali. Al centro delle due ali del corteo si dispongono Cosimo Bonaventura, portiere di camera, e Pietro Antich, portiere del Razionale, suo figlio Giorgio e l'alguazile maggiore Gavino Rossellas, che tiene ben sollevato il simbolo del suo potere, con alla destra Diego Cunei!, procuratore fiscale della regia corte, ed alla sinistra Giovanni Angelo Demontis, procuratore fiscale patrimoniale. Segue la persona del viceré, accompagnato alla sua destra da Gaspare Fortesa, consigliere in capo della città di Cagliari, ed alla sua sinistra dal vescovo di Arborea don Pietro Vico, mentre gli copre il fianco il canonico Giovanni Cao, vicario della sede arcivescovile cagliaritana, in quanto la gran parte dei componenti lo Stamento ecclesiastico, tra cui i vescovi di Ampurias, Ales ed Alghero, l'attendono in cattedrale. Il viceré è poi accompagnato da don Diego de Aragall, governatore del Capo di Cagliari e Gallura, affiancato sul lato destro da Giovanni Jacco Martio, secondo

consigliere della città di Cagliari, e da Francesco Ravaneda, sindaco della stessa;

mentre alla sua sinistra procede il sindaco della città di Sassari, don Angelo Manca Zonza, seguito da Giovanni Antonio Carena, terzo consigliere della stessa città, il quale ha alla sua destra don Marco Boyl, sindaco della città di Alghero, e alla sua sinistra don Angelo de Moncada, sindaco della città d'Oristano. Questi è seguito da Francesco Lecca, quarto consigliere della stessa città, il quale ha alla sua destra don Salvatore Pixi, sindaco d'Iglesias, ed alla sua sinistra don Paolo Solar Spinola, sindaco di Castellaragonese, seguito dal quinto consigliere della stessa città Francesco Marchia, affiancato, a destra, da don Pietro Delitala, sindaco di Bosa, ed a sinistra da Francesco Corellas, &vario ordinario della città di Cagliari e guardia degli alabardieri Il viceré, giunto in cattedrale, scortato dal capitano della guardia Ignazio Torrella, e attorniato dai ministri patrimoniali e dai giudici della Reale Udienza, procede verso l'altare maggiore dove, genuflesso, rivolge la preghiera di rito al Signore, mentre viene intonato il Veni Creator.

Dopo l'orazione, pronunciata da don Pietro Vico, arcivescovo di Arborea, il viceré viene accompagnato al soglio, sontuosamente sistemato al centro della chiesa, tra le due porte principali, dirimpetto all' akar maggiore. Attorno a lui, assiso sulla cattedra, si dispongono tutti gli altri: sul primo gradino, alla sua destra, i dottori della Reale Udienza Giovanni Dexart, Michele Bonfant, Francesco Cartro, giudice di corte, e don Antonio Canales; alla sua sinistra, di seguito, il governatore del Capo di Cagliari e Gallura, don Diego de Aragall, già in passato viceré del Regno, don Giacomo Artale de Castelvì, procuratore reale, don Antonio Masons, mastro razionale, e don Vincenzo Bacallar, reggente della Tesoreria; sul secondo gradino, procedendo verso destra, siedono i capitani don Giovanni Battista Perez de Xea, commissario dell'artiglieria, don Giuseppe de la Mata, responsabile delle torri, ed i sergenti Pietro Carta, Pietro Manca e Giovanni Battista Pasqual, in rappresentanza dei tre appendicis di Stampace, della Marina e di Villanova; e verso sinistra Diego Marongio e Francesco Fontana, rispettivamente secondo e terzo coadiutore del Razionale; sul terzo gradino, a destra, trova posto Diego Curreli, procuratore del Fisco, ed a sinistra Angelo Demontis, procuratore del Patrimonio; al centro del soglio, invece, sta don Monserrato Vacca, notaio e segretario ufficiale del Parlamento, affiancato dall'alguazile maggiore Gavino Rossellas, mentre sulla sinistra trova posto il capitano della guardia Ignazio Torrella.

I rappresentanti dei tre Stamenti si dispongono all'interno della chiesa secondo un rigoroso ordine di postazione: l'Ecclesiastico alla destra del soglio; il Militare alla sinistra ed il Reale di fronte.

Nello Stamento ecclesiastico siedono nell'ordine: don Pietro Vico, arcivescovo di Arborea; don Andrea Manca, vescovo di Ampurias; fra Michele Beltram, vescovo di Ales; don Antonio Nuseo, vescovo di Alghero; il canonico

Giovanni Cao, vicario della vacante sede arcivescovile cagliaritana; il canonico Antioco Soler, sindaco del Capitolo cagliaritano; don Gavino Manca Figo, sindaco di quello turritano; il canonico Diego Straldo, sindaco di quello arborense; Giacomo Capai, decano e sindaco del Capitolo alense; il canonico Francesco Frasso, sindaco del Capitolo bosano; l'arciprete Antonio Cadello, sindaco del Capitolo di Iglesias; Giovanni Antonio Serra, procuratore del vicario della sede vacante di Iglesias; ed il canonico Diego Acorra, abbate del monastero di Saccargía e procuratore del cardinale Albornoz.

I membri dello Stamento militare si dispongono secondo il seguente ordine:

don Biagio Alagon, marchese di Villasor, conte di Monte Santo, e gentiluomo di camera di sua maestà; don Giovanni de Castelvì, marchese di Laconi e visconte di Sanluri; don Alfonso Gualbes Zuniga, marchese di Palmas; don Francesco Lussorio Ruecas Brondo, marchese di Villacidro; don Francesco Capata, barone di Las Plassas e cavaliere dell'abito di Alcantara; don Giovanni Battista C etrilles, signore dell'Incontrada del Gerrei; don Ignazio Aymerich, signore della villa di Mara Arbarei; don Agostino de Castelvì, cavaliere dell'abito di Calatrava; don Francesco Lussorio Cervellón, signore di Samatzai; don Francesco Barbarà, cavaliere dell'abito di Calatrava; Francesco Portugues, barone di Posada; don Antioco Sanjust; don Girolamo Torrella, barone di Capoterra; don Giuseppe de Castelvì, cavaliere dell'abito di Calatrava; don Antonio Cani, cavaliere dell'abito di Santiago; don Giovanni Battista Sanna, signore della villa di Gesico; don Giovanni Stefano Masons; don Domenico Pitzolo; don Antonio Barbarà; Michele de Borruesso, reggidore del marchesato di Quirra, cavaliere dell'abito di Montesa; don Pietro Deliperi; don Gavino Manca Zonza; don Francesco Sanjust; don Giovanni Selles; don Giovanni Battista Acorra; don Francesco Acorra; don Girolamo Martì; don Lussorio Cao e don Augusto Martì; don Francesco Vacca; don Benedetto Nater; il cavaliere dottor Francesco Aleo; il cavaliere dottor Leonardo Vacca; il cavaliere Giacomo Dessi; il cavaliere Salvatore Martì; don Luigi Espinosa; il cavaliere Tommaso Serra; il nobile Girolamo Meli Escarxoni; Dionigi Satta e numerosi altri nobili e cavalieri, tutti sistemati in ordine turbato.

Per lo Stamento reale sono presenti: Gaspare Fortesa, consigliere in capo della città di Cagliari, seduto nel mezzo del banco, di fronte al soglio, ed affiancato, sulla destra, da Francesco Ravaneda, sindaco della stessa, il quale ha al suo fianco il secondo consigliere Giovanni Giacomo Marco. Seguono nell'ordine, proseguendo nella medesima fila, don Marco Boyl, sindaco della città di Alghero, Francesco Lecca, quarto consigliere della stessa; il sindaco di Iglesias don Salvatore Pixi, ed il sindaco di Castellaragonese Paolo Solar Spinola. Alla sinistra del Fortesa trovano posto don Angelo Manca, sindaco della città di Sassari; Giovanni Antonio Carena, terzo consigliere della medesima; don Angelo de Moncada e Francesco Marcia rispettivamente sindaco

e quinto consigliere della città dí Oristano; don Girolamo Delitala e Francesco Corellas, clavario ordinario della città di Cagliari.

Díe quinta mensis februarii, anno a nativitate Domini millesimo sexagesimo c. 45 quadragesimo secundo, assignatto ad solium sacri regii generalis Parlamenti". Essent acudits en lo real Parlament de la present Qiutat y Castell de Caller, ahont solen residir los illustrissims y excellentissims setiors virreys, llochtinents y capitans generals, los nobles y magniffichs doctors de la Real Audiencia, don Juan Dexart, lo doctor Miquel Bonfant, lo doctor Francisco Cartro, jutge de cort y don Antonio Canales, jutge de dicha Real Audiencia y los nobles y magnifichs don Diego de Aragall, governador y refformador dels caps de Caller y Gallura, don Jaime Artal de Castelvi, procurador real, don Antonio Masons, mestre racional, don Vissent Bacallar, regent la general Thesaureria, y lo doctor Juan Lopez de Bailo, advocat patrimonial, ajuntats y congregats en la sala de dicha Real Audiencia trobantse lo illustrissim et excellentissim seflor don Fabricio Doria, duque de Avellano, del consell de la sua catholica regia magestad del rey nostre sei:1'0r y per aquella llochtinent y capita generai del present regne de Sardenia y president en lo present real, generai Parlament en lo seu quart ordinari de dit palaci, son acudits per acompafiar a sa excellencia a la iglesia cathedral primicial callaritana per celebracio del soli los tres estaments eclesiastich, militar y real, tots los quals juntament ab dits nobles y magniffichs doctors de dita Real Audiencia y ministres reals patrimonials, son anats acompagnant a dit illustrissim y excellentissim sei5or llochtinent y capita generale desde palaci fins en dita santa iglesia cathedral en la forma seguent, es lo illustre estament militar del present regne, en lo qual eran los illustrissims don Blasco de Alagon, marques de Vilacor, conde de Monti Santu, gentílhome de la camara de sa magestad, don Juan de Castelvi, marques de Laconi, biscompte de Sant Luri, don Alonco Gualbes y Suniga, marques de Palmas, don Francisco Luxorio Ruecas y Brondo, marques de Vilagidro, juntament ab altros molts magnates y barons, nobles y cavallers del present rene, ordine turbato en cupios numero / ab sas massas altas de dit estament, apres de tots los quals siguian c. 45v.

acompanant a sa excellencia tots los sindichs y procuradors de les iglesias cathedrals y abats del present regne, representant lo illustre estament eclesiastich ab sas massas altas ordine turbato, apres dels quals siguian acompagnant los dits nobles y magniffichs doctors de la Real Audiencia y ministres reals patrimonials an[ant] en dos alas, co es dits nobles y magniffichs doctors de la Real Audiencia a m [a] dreta de sa excellencia y dits nobles y magniffichs ministres reals patrimonial[s] a ma esquerra ab las massas que dita Real Audiencia acostuma portar en semblant[s] actes publichs de acompagnaments anant en mig de ditas dos massas que portavan Cosma Bonaventura, porter de cambra y per Pere Antich, porter del rational, Jorgi Antich son fill, lo

58 Confronta la nota 9. Si segnala inoltre che la lista dei nomi dei convocati dello Samento militare presente a c. 10v. è incompleta. La sua continuazione si trova infatti a c. 47.

alguagir major Gavi Rossellas ab sa vara alta y a ma dreta de aquell Diego Correli, procurador fiscal de la regia cor[t] y a ma esquerra Juan Angel Demontis, procurador fiscal patrimonial y apres d[e] dits consells de justigia y patrimoni seguia la persona de dit illustrissim y excellentissim serior llochtinent y capita general acompagnat a ma dreta de sa excellencia del magnifich Gaspar Fortesa, conseller en cap de la present ciutat de Caller y a ma esquerra lo reverentissim don Pedro Vico, arquibisbe de Arborea, cubrintli lo costat lo venerable doctor Juan Cao, vicari sede vacante del arquibisbat de Caller y canonje de dita santa iglesia, essentse restats en dita santa iglesia cathedral los demes prelats de dit revetendissim estament eclesiasti[ch], es los reverents bisbes de Ampurias, Alas y Alguer y apres de sa excellencia s[e]guian lo espectable don Diego de Aragall, cavaller del habit de Santia[go], governador y refformador dels caps de Caller y Gallura, anant en mig del conseller segon d.esta ciutat de Caller Juan Jacco Martio y de Francisco d[e] Ravaneda, cavaller del habit de

c. 46 Montesa y sindich de aquella, que / venia a ma dretta y a la esquerra de dit conseller segon lo noble don Angel Manca y Zonza, conseller en cap de la ciutat de Sasser y sindich de aquella y apres seguia Juan Antoni Carena, conseller ters de dita cíutat, portant a ma dreta a don March Buill, conseller en cap de la ciutat de 1.Alguer y sindich de aquella y a ma esquerra al doctor don Angel de Moncada, sindich de la ciutat de Oristani y apres seguia lo conseller quart Francisch Lecca, portant a ma dreta a don Salvador Pixi, capita y sindich de la ciutat de Iglesias y a ma esquerra ab Pablo Solar Espinola, sindich de la ciutat de Castell Aragones y apres seguia lo conseller quint Francesch Marchia, portant a ma dreta a don Pedro Delitala, sindich de la ciutat de Bosa y a ma esquerra a Francesch Corellas, clavari ordinari d.esta ciutat de Caller y la guarda dels alabarders seguint y rodeant la persona de sa excellencia de una y altra part y lo capita de la guardia Ignagi Torrella abans de las massas de dits dos conseills y en dita forma son entrats en dita santa iglesia cathedral y pujats a 1.altar major, en lo qual estava aparellat lo estrado de sa excellencia, y fetta la solita oragio se ha cantat Veni Creator Espiritus y, apres a dit la oragio acostumada dit reverendissim arcibisbe de Arborea, son anats acompagnats en la matexa forma a sa excellencia al dit soli, que estava apparellat molt sumptuosament en mig de las dos portas principals devant de 1.altar major y essent muntat en aquell y segut en lo trono, que estava aparellat baix del dozeill y los dits nobles y magnifichs doctors de dita Real Audiencia don Juan Dexart, Miquel Bonfant, Francischo Cartro, juje de con y don Antonio Canales,

c. 46v. seguts a ma dreta en la primera grada de dit soli y a ma / esquerra en dita grada los dits nobles y magnifichs ministres reals patrimonia[ls], fent cap ad aquells lo dit spectable don Diego de Aragall, governador y refformador del[s] caps de Caller y Gallura, olim president y capita general de dit e present regne y seguin[t] a dit spectable governador don Jaime Artal de Castelvi, procurador real, don Antonio M[a]sons, mestre racional y don Vigent Bacallar, regent la general Thesaureria y en l[a] segona grada estavan seguts a ma dreta lo capita don Juan Baptista Peris, comi[s]sari de la artellaria, don Jusepe de la Matta, capita de las torres y los tres

sergentos dels tres appendigis de Stampaig, la Marina y Vila nova, nomenats Pedro Carta, Pedro Manca y Juan Baptista Pascual y a ma esquerra de dita grad[a] Diego Maronjo segon coadiutor del ragionai, Frangisch Funtana, terser coadiu[tor] y en la tersera grada, a ma dreta, Diego Correli, procurador fiscal de la regia cort y a ma esquerra Juan Angel Demontis, procurador fiscal patrimonial y devan[t] de dit solio, a ma dreta, yo dit don Montserrat Vacca, notari y segretari infrascrit, y Gavi Rossellas, alguazir major, a ma esquerra y atras de la cadira de sa excellencia dit capita de la guardia, Igna0 Torrella, estant tots tres de peus, y apres de tots los sobredits ministres y offigials reals siguian per son orde en lo presbiteri de la iglesia segueix los tres estaments, eclesiastich, militar y real, es lo eclesiastich a ma dreta, lo militar a ma esquerra y lo real en la travessera, tots seguts en los banchs en la forma seguent.

Estament eclesiastich.

Lo reverendissim don Pedro Vico, archibisbe da Arborea.

Lo reverendissim don Andreu Manca, bisbe de Ampurias.

Lo reverendissim don fray Miquel Beltran, bisbe de Alas.

Lo reverendissim don Antonio Nuseo, bisbe de 1.Alguer.

Lo venerable doctor Juan Cao, canonge callaritano y vicari sede vacante del archibisbat de Caller.

Lo doctor Antiogo Soler, canonge callaritano y sindich del venerable capitol de la santa iglesia de Caller.

Don Gavi Manca y Figo, sindich del venerable capitol de la santa iglesia de Sasser./

Lo doctor Diego Straldo, canonge de Arborea y sindich del venerable capitol de la c. 47 santa iglesia da Oristani.

Lo doctor Jaime Capai, dega de Ales y sindich del venerable capitol de la santa cathedral de aquella.

Lo doctor" [Francisco] Frasso, canonge de Bosa y sindich del venerable capitol de la santa iglesia de aquella.

Lo doctor Antonio Cadello, archipreste de la seu de Iglesias y sindich del venerable capitol de aquella.

Lo doctor Juan Antoni Serra, procurador del vicari sede vacant del bisbat de Iglesias.

Lo doctor y canonge Diego Acorra, procurador de Leminentigim cardenal Albornoz, abat de Sacarja.

Estament militar.

Lo illustre don Blasco de Alagon, marques de Minor, conde de Monti Santo, gentil hombre de la camara de su magestad.

59 Lo scrivano, a carta 47, lascia in bianco lo spazio riservato al nome.

Lo illustre don Juan de Castelvi, marques de Laconi, biscompte de Sant Luri.

Lo illustre don Alono Gualbes y Suniga, marques de Palmas.

Lo illustre don Francisco Luxorio de Ruecas y Brundo, marques de Vila Sidro.

Lo noble don Francisco Sapatta, baro de Las Plassas, cavaller del habit de Alcantara, castella del Castell de Caller.

Lo noble don Juan Baptista Setrillas, setior de la encontrada de Gerrei.

Lo noble don Ignagi Aymerich, setior de la vila de Mara Arborea.

Lo noble don Agusti de Castelvi, cavaller del habit de Calatrava.

Lo noble don Francisco Luxori de cervello, serior de Sematsai.

Lo noble don Francisco Barbara, cavaller del habit de Calatrava.

Francisco Portugues, baro de Posada. /

c. 47v. Lo noble don Antiogo Sanjust.

c. 47v. Lo noble don Antiogo Sanjust.

Nel documento a cura di Giovanni Murgia (pagine 189-200)

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