Paragrafo IV: Quando il uomo e' arrivato a Roma, ha vista la sconosciuta e' l'ha
6.5. Posta elettronica.
6.5.2. Produzioni spontanee.
In questa sezione prendiamo in esame le comunicazioni completamente spontanee che gli informanti ci hanno inviato per segnalare qualche situazione personale particolare che influiva nel rapporto didattico con l’insegnante. Sono quindi campioni di lingua completamente spontanei, in cui emerge un controllo sulla performance da parte dello scrivente minimo, se non nullo. Gli informanti si rivolgono alla loro insegnante di lingua e quindi sono animati dal desiderio di mostrare la loro competenza, ma spesso riferiscono fatti personali che comportano un certo coinvolgimento emotivo da parte loro, per cui l’attenzione è quasi completamente focalizzata su quello che vogliono dire, piuttosto che sul come devono dirlo.
Esaminando questi messaggi di posta elettronica, il dato che emerge per primo è, anche in questo caso, la forte ricorrenza del verbo essere impropriamente usato al Passato imperfettivo:
MS: Grazie mille Fiorenza. Mi dispiace molto per aver perso classe oggi!! Non era
la mia intenzione...era una strana combinazione degli eventi. Ma grazie mille per l'informazione.
A domani!!
Dopo qualche giorno la stessa studentessa, scrive:
Cara Fiorenza,
Ecco il mio composizione delle donne. Grazie mille per tutto... mi è piaciuto MOLTISSIMO la nostra classe (e nostra discussione oggi era molto interessante...). A domani,
AH: Era un caso molto discutibile e mostrava la differenza tra jurisprudenza negli
GG: Sono andata al negozio ANGELO oggi con C. e S. e era molto interessante e
divertente.
Nel caso di AH sembra che la studentessa percepisca l’intero contesto come imperfettivo: anche il verbo non durativo mostrare è coniugato all’Imperfetto. A parte questo ultimo errore, nelle comunicazioni spontanee, l’uso deviante dell’Imperfetto dello stativo essere in contesti perfettivi, è quasi l’unico caso riscontrabile di errore di strutture aspettuali. Il messaggio di CG, riportato qui sotto, attesta ulteriormente questo punto:
CG: Ho provato di chiudere il mio computer, perche pensavo che era il mio
computer, ma la stessa coas succede. Ho provato anche di copiare il file sul desktop e niente. Solo c'e' una copia del file de Natalia. Io sempre ho avuto la mia copia nella mia chiaveta (flashdrive). La cosa peggiore di tutto questo e' che io ho avuto piu' pagine d'affare di Natalia. L'unica coas che puo' essere un puo' buono e' che ho stampato una copia. Allemeno ho il format. L'ultima volta che ho aperto questo file era alle 6:30 per mostrare il giornalino al mio nonno italiano (perche' sempre li piace vedere il mio lavoro), e solo ho salvato una piccola cosa che ho fissato, ma tutto era a posto a questo tempo. Sono ritornato a casa per caricarre la foto di Daniele che mi ha mandato sta serra, e era a questo tempo quando tutto questo ha cominciato.
Questa produzione presenta però anche la forma deviante ho avuto, che ricorre subito dopo un’altra forma perfettiva, quest’ultima usata correttamente. Come abbiamo notato anche nell’esercizio di completamento, sembra che fenomeni come questo riguardino una difficoltà di gestione dell’alternanza aspettuale in porzioni di testo contigue.
Un’altra devianza di questo tipo, ma non uguale, si registra nel messaggio di ADS, in cui il verbo continuativo pensare è codificato al Passato perfettivo in un contesto che richiederebbe invece l’imperfettivo:
ADS: Ciao Fiorenza,
Spero che la tua fine settimana sia andata bene. Mi dispiace tanto per chiederti questo, pero c'é la possibilitá di finire nostra tesina per domani sera? […] Ho lavorato molto, pero sono andata a siena prima di finirla, e sono tornata molto piú tarde che ho pensato. Mi dispiace tanto, pero posso prolungarla a domani sera? Grazie, mi dispiace di nuovo.
CG invece seleziona correttamente la struttura aspettuale per il verbo pensare, ma sbaglia la scelta aspettuale del verbo stativo avere, contraddicendo in questo le conclusioni raggiunte all’interno del Progetto di Pavia, nel corso del quale, gioverà ricordarlo, i ricercatori hanno preso in considerazione le produzioni orali di apprendenti spontanei, mentre qui stiamo analizzando le produzioni scritte di apprendenti guidati. Secondo lo schema acquisizionale, con valore implicazionale, elaborato in seno al Progetto di Pavia, infatti, l’apprendente che gestisce l’aspetto imperfettivo con i verbi continuativi dovrebbe già gestire anche la corretta selezione aspettuale imperfettiva con i verbi stativi.
In questi due messaggi l’errata selezione dell’Aspetto sembra piuttosto imputabile a un’inadeguata interpretazione del contesto che le due studentesse probabilmente percepiscono come compiuto. In entrambi i casi infatti il tempo di validità dell’asserzione include il tempo della situazione e questo dovrebbe attrarre un predicato imperfettivo, mentre nel caso delle produzioni di CG e di ADS il tempo di validità dell’asserzione è percepito come delimitato dalla fine del tempo della situazione e l’inizio di una nuova situazione. In altre parole entrambe le apprendenti sembrano ritenere che l’azione di avere e pensare sia limitata a un momento specifico, dopo il quale si è instaurata un’altra situazione, per esempio nel caso di ADS, l’andare a Siena.
Anche nelle produzioni spontanee, i verbi continuativi in contesto imperfettivo sono spesso resi con la perifrasi stare+gerundio al Passato imperfettivo, per esprimere non solo l’aspetto progressivo, come abbiamo visto precedentemente anche in altre produzioni estratte dal nostro corpus, ma anche quello continuativo, entrambi grammaticalizzati in inglese con la perifrasi progressiva be+gerundif. Il messaggio qui sotto ne è un esempio:
SG: Fiorenza,
Stavo pensando di aspettare fino a giovedì (quando abbiamo la nostra riunione) da
dire questo, però penso che sia meglio essere aperta adesso. Lunedì il 27 aprile non potrò venire alla lezione. Ho letto il syllabus, e non sarà un quiz, ODA, o WDA. Mi dispiace molto per questa mancanza.
Questa potrebbe dunque essere banalmente considerata come un’interferenza dalla lingua inglese, che ci proponiamo di indagare meglio nel capitolo 7, dedicato ad un’analisi più approfondita dei dati interlinguali del nostro corpus.
Un discorso a parte meritano le comunicazioni inviate da DM in un arco temporale di circa tre mesi, che documentano il progresso dell’interlingua di questo studente rispetto alla codifica aspettuale nel passato del verbo volere. Ne riportiamo di seguito i passi più significativi in progressione temporale:
DM: Ciao Fiorenza,
Sono appena tornato d'Abruzzo ma ho scritto la copia finale del mio composizione ed anche una brutta copia dell'articolo per il giornalino sul treno. Ho messo i due temi in questo messagio. È possibile che tu possa modificare mia brutta copia dell'articolo? Non sono sicuro che sia l'argomento che avete voluto. Anche ho aggiunto una parte più forte contro la Lega nella mia composizione per il corso.
Buongiorno Fiorenza, Un'altro messaggio da me!
Ecco una brutta copia dell'articolo della mia mamma. È possibile che tu possa leggerlo e mi dica qualsiasi problemi. Mi dica anche se discute l'argomento giusto che hai voluto, e se ci sono grandi sbagli della sua scrittura (penso di non).
Cara Fiorenza,
Spero che abbia avuto un buon fine settimana. Mi dispiace molto per il ritardo della mia composizione, ho voluto finirla il giovedi o il venerdi mattina e mandarla a te. Comunque quando l'ho finito il venerdi, il mio Internet a casa ha fermato funzionare.
Buongiorno Fiorenza,
[…] Sarai contento di sapere che ho incontrato due uomini di Bologna nella situazione ieri sera (loro volevano andare a Peking) e ho praticato l'italiano. Inoltre ci sono tre uomini vicino a me adesso che parlano italiano con un'accento molto forte e padanese...
Ciao Fiorenza,
auguri delle buone feste. Sono a Matera, in Basilicata, adesso (forse il più bel luogo che ho mai visto), ma volevo mandarti quest'immagine allegata. Mostra un poster che ho visto a Alberobello, in Puglia, contra Signore Berlusconi e i suoi amici della Lega Nord. Pensavo che forse ti piaccesse i commenti dei "socialisti di Alberobello."
Il progresso di DM attestabile in queste produzioni spontanee costituisce un caso particolare soprattutto perché, essendo uno studente di livello più alto, inserito nel corso di Italiano 22F, non ha ricevuto durante la frequenza del corso di Italiano, nessuna ulteriore revisione esplicita delle strutture aspettuali del Passato. Il lavoro didattico condotto in classe si è concentrato particolarmente sulla modalità verbale e sulla concordanza dei Tempi e dei Modi, quindi più che oggetto di una trattazione esplicita, l’alternanza aspettuale nel Passato è stata esercitata, in testi compiuti e mai in frasi isolate, soprattutto in relazione alle due categorie grammaticali menzionate poco sopra. Oltre a questo, DM ha potuto beneficiare di un ricco input fuori dalla classe, poiché era uno degli studenti più integrati nella vita sociale che conduceva fuori dall’istituzione scolastica con i parlanti nativi. Il progresso interlinguistico di questo apprendente qui documentato può quindi essere facilmente considerato come il prodotto di una concomitanza di fattori favorevoli, sia di tipo guidato che spontaneo.