Grafico 3.2. Spesa per l’istruzione elementare in percentuale sulla spesa totale effettiva, 1873.
8. Le scuole comunali alle fine degli anni ’70: iscritti e promossi agli esami.
Visti tutti limiti che le scuole rurali avevano incontrato nei primi due decenni dalla loro istituzione, gli iscritti erano andati aumentando molto lentamente. Non si trattava per la verità di aumenti relativi ad ogni singola scuola; anzi su questa base le iscrizioni si erano mantenute sostanzialmente stabili (si era per esempio passati da 42 iscritti nel 1869 a 45 nel 1878 nella scuola maschile di Galciana, da 41 a 35 in quella di S. Giusto, da 38 a 35 in quella di Vaiano, da 27 a 49 in quella di Iolo, mentre la cifra di 41 era rimasta uguale a Tavola dopo dieci anni). Ma le scuole erano cresciute in numero e nuove scuole maschili erano state istituite a Cafaggio, Pizzidimonte e Mezzana, quelle femminili a Iolo, Vaiano, Figline, Tavola e Galciana (sulla base del criterio che le scuole femminili andavano istituite dove esistevano già le maschili), talvolta dietro richiesta della popolazione, come si vedrà più avanti. Il numero degli iscritti era quindi passato dai 566 del 1869 ai 695 del 1878 (829, se si consideravano anche gli alunni delle scuole serali e festive).
Tenuto poi conto delle difficoltà con cui le lezioni si svolgevano, i risultati in termini di apprendimento, per come emergono dalle statistiche sugli esami sostenuti alla fine dell’anno scolastico, erano complessivamente negativi. Si deve comunque tenere presente, in modo preliminare, che in un contesto scolastico in cui la dimensione istituzionale era estremamente debole, la bocciatura e la ripetizione assumevano significati differenti rispetto a quelli che hanno in una società globalmente scolarizzata, in cui vigono il rispetto delle regole e degli orari, e in cui esistono curricula scolastici ordinati e controlli efficaci sull’evasione.
102 ACP, Carteggio degli affari comunali, Istruzione, filza n° 215, fascicolo 2, Lettera di Giani al sindaco
del 12 gennaio 1892.
103 ACP, Carteggio degli affari comunali, Istruzione, filza n° 220, fascicolo 4, Lettera di Giani al sindaco
del 23 aprile 1905.
104 ACP, Carteggio degli affari comunali, Istruzione, filza n° 223, fascicolo 3, Lettera di alcuni abitanti di
“Il tempo scuola, non come anno, ma come offerta durante l’anno, parzialmente e irregolarmente utilizzata, non solo comporta una dilatazione degli apprendimenti – tanto più lunga e inefficace quanto più rada la frequenza e quanto meno connaturati al vivere quotidiano il leggere, lo scrivere e il far di conto formale -, ma costituisce anche un contrasto permanente e insormontabile alla sequenzialità dell’insegnamento e dell’apprendimento, con una conseguente pratica didattica ripetitiva e occasionale”105.
Tabella 3.6. Esami finali dell’anno 1878-79.
Scuola iscritti presenti promossi promossi su iscritti (%)
promossi su presenti (%)
Maschile urbana, classe preparatoria 45 43 27 60,00 62,79 Maschile urbana, prima classe inferiore 46 40 25 54,35 62,50 Maschile urbana, prima classe superiore 8 8 5 62,50 62,50 Maschile urbana, seconda classe 21 21 11 52,38 52,38
Maschile urbana, terza classe 10 10 5 50,00 50,00
Maschile urbana, quarta classe 7 7 5 71,43 71,43
femminile urbana, prima classe inferiore
preparatoria 6 6 3 50,00 50,00
femminile urbana, prima classe
superiore 6 5 3 50,00 60,00
femminile urbana, seconda classe 7 7 6 85,71 85,71
femminile urbana, terza classe 4 4 4 100,00 100,00
Totale città 160 151 94 58,75 62,25 Maschile S. Giusto 53 35 22 41,51 62,85 Maschile Iolo 33 25 15 45,45 68,18 Maschile Vaiano 35 29 13 37,14 44,68 Maschile Cafaggio 76 35 9 11,84 25,71 Maschile Figline 65 24 11 16,92 45,08 Maschile Pizzidimonte 30 18 13 43,33 70,20 Maschile Tavola 58 28 2 3,45 7,14 Maschile S. Giorgio 43 25 5 11,63 20,00 Maschile Galciana 45 17 7 15,56 41,18 Maschile Mezzana 51 42 2 3,92 4,76 femminile Iolo 30 18 7 23,33 38,89 femminile Vaiano 25 17 10 40,00 58,82 femminile Figline 55 26 7 12,73 26,92 femminile Tavola 47 30 12 25,53 40,00 femminile Galciana 23 14 9 39,13 64,28 Totale campagna 669 383 144 21,52 37,60
Totale (città più campagna) 829 534 238 28,71 44,57
Fonte: ACP, Carteggio degli affari comunali, Istruzione, filza n° 212, fascicolo 2, Esami finali
delle scuole comunali per l’anno scolastico 1878-79.
In questo senso ripetere l’anno non costituiva necessariamente uno stop nella carriera scolastica, ma in qualche caso anzi la possibilità di aumentare o consolidare le conoscenze acquisite nell’anno precedente106.
La tabella 3.6 (nella quale per le scuole di campagna sono sommati gli iscritti alle scuole diurne feriali e a quelle festive e serali) mostra la bassissima percentuale di promossi, soprattutto in campagna, dove alle altre difficoltà si aggiungeva quel “controsenso pedagogico”107 costituito dalle scuole uniche, in cui l’insegnamento era impartito contemporaneamente ad alunni ed alunne delle età e delle competenze più diverse. Comunque anche il livello più alto delle promozioni in città deve essere corretto con le informazioni aggiunte al di fuori delle statistiche ufficiali dai maestri. Il maestro della classe preparatoria maschile, per esempio, notava che tra gli iscritti non aveva contato 47 alunni “non idonei a subire l’esame, perché molti di essi venuti analfabeti nel corso dell’anno, altri per infrequenza delle lezioni”108.
La severità del regolamento secondo il quale per non essere promossi bastava l’insufficienza in una sola materia, poi, non facilitava certo il compito di superare l’esame. Gli insegnamenti su cui gli alunni venivano esaminati andavano dalla lettura, dalla calligrafia, dall’aritmetica, dalla geografia e dalla dettatura della classe preparatoria, all’analisi grammaticale, al componimento, alla storia patria e alla storia sacra delle classi superiori, mentre le bambine dovevano superare anche una prova per i “lavori femminili”. Le insufficienze si concentravano soprattutto nell’aritmetica, mentre minori difficoltà si registravano nella lettura109.
Oltre a rimarcare la frattura la città e campagna, l’andamento degli esami consegnava il quadro di una forte variabilità di successo nelle diverse zone del contado, dove si andava da una percentuale di promozioni del 4,76% nella scuola maschile di Mezzana al
106 Ivi. In questo senso va letto il fenomeno non rarissimo, di coloro che, benché promossi, decidevano di
ripetere l’ultimo anno di scuola. Nel 1904, per esempio, con una circolare a tutti i sindaci della provincia di Firenze, il provveditore lamentava la diffusione del fenomeno; non pochi erano infatti i maestri, in particolare delle terze classi, che “non solo iscrivono arbitrariamente alle classi stesse alunni già prosciolti dall’obbligo, ma li ripresentano anche agli esami di proscioglimento”. ACP, Carteggio degli affari
comunali, Istruzione, filza n° 219, fascicolo 1, Lettera del provveditore ai sindaci della provincia di
Firenze, 10 gennaio 1904.
107 Corradini C., “L’ISTRUZIONE PRIMARIA E POPOLARE IN ITALIA, CON SPECIALE
RIGUARDOALL’ANNOSCOLASTICO1907-08…”,cit. Vol. I., p. 38.
108 ACP, Carteggio degli affari comunali, Istruzione, filza n° 212, fascicolo 2, Esami finali delle scuole
comunali dell’anno scolastico 1878-79. Anche nella classe preparatoria femminile si dovevano aggiungere alle 6 alunne presenti altre 12 non idonee a subire l’esame.
70,2% della scuola maschile di Pizzidimonte. Le differenze, che tra l’altro non erano puramente episodiche e rimanevano abbastanza costanti nel tempo, come mostra la tabella 3.7, non possono essere attribuite al modo in cui gli esami erano condotti, ovvero ad una maggiore o minore severità degli esaminatori, dato che la commissione esaminatrice, composta da tre membri, era unica per tutte le scuole del comune.
Le fonti non consentono di individuare delle ragioni esaurienti di questo fenomeno e neanche le diverse caratteristiche sociali ed economiche del contado costituiscono in questo caso degli efficaci fattori esplicativi, come dimostra proprio il confronto tra le diversissime esperienze delle scuole maschili di Mezzana e Pizzidimonte, due località che si trovavano entrambe nell’estremo lembo orientale del territorio pratese, a pochissimi chilometri l’una dall’altra, o quello parallelo tra le scuole maschili di Tavola e Iolo, due grossi borghi della piana occidentale, con caratteristiche territoriali, sociali ed abitative assai simili, ma con tassi di successo scolastico molto diversi. Il fattore particolare legato alle competenze e alle capacità didattiche dei maestri, nonché alla loro abilità di instaurare buoni rapporti umani con la popolazione locale, doveva comunque giocare un ruolo non indifferente nel determinare un migliore o peggiore funzionamento delle diverse realtà scolastiche. Talvolta era la stessa partecipazione ad aumentare o diminuire in relazione al livello di gradimento complessivo riservato all’insegnante110, cosa che a sua volta poi incideva sui risultati scolastici degli alunni. Lo stesso direttore delle scuole comunali si era trovato costretto in qualche caso ad attribuire alle capacità degli insegnanti l’elevatissima variabilità dei risultati ottenuti in diverse scuole111.
110 Fu questo per esempio il caso della scuola maschile di Vaiano, dove i genitori minacciarono di ritirare
i figli per il fatto che il maestro insegnava troppa religione (ACP, Carteggio degli affari comunali, filza n° 217, fascicolo 1, lettera degli abitanti di Vaiano al sindaco dell’11 luglio 1896) o quello della scuola femminile di S. Giusto la cui maestra, signora Luconi, era giudicata troppo severa e perfino violenta da numerosi genitori (ACP, Carteggio degli affari comunali, filza n° 223, fascicolo 1, Lettera degli abitanti di S. Giusto al sindaco, 24 aprile 1910). Si è già osservato come anche per il caso senese sia stata rilevata una notevole incidenza del gradimento riservato ai maestri nel determinare il livello della partecipazione scolastica (Resti G., 1987).
111 Nella relazione relativa agli esami dell’anno 1887-88, Giani sottolineava per esempio come gli scarsi
risultati della scuola femminile di Iolo rispetto a quelle di S. Giusto e di Galciana dovevano essere attribuiti alla maestra, la quale pure essendo “abile e a sufficienza colta”, non aveva però sufficiente zelo, soprattutto se confrontata con le maestre degli altri due paesi. ACP, Atti della giunta municipale, filza n° 73, affare 24.
Tabella 3.7. Confronto tra il tasso di promozione agli esami degli anni scolastici 1878-79 e 1881-82.
1878-79 1881-82
Scuola approvati su
presenti (%) approvati su presenti (%)
maschile S. Giusto 62,85 75,86 maschile Iolo 68,18 62,96 maschile Vaiano 44,68 30,43 maschile Cafaggio 25,71 38,46 maschile Figline 45,08 23,33 maschile Pizzidimonte 70,20 83,33 maschile Tavola 7,14 14,71 maschile S. Giorgio 20,00 50,00 maschile Galciana 41,18 47,83 maschile Mezzana 4,76 15,15 Femminile Iolo 38,89 47,83 femminile Vaiano 58,82 21,43 femminile Figline 26,92 17,39 femminile Tavola 40,00 13,64 femminile Galciana 64,28 65,00
Fonte: ACP, Carteggio degli affari comunali, Istruzione, filza n° 212, fascicolo 2, Esami finali
delle scuole comunali per l’anno scolastico 1878-79 e fascicolo 5, Esami finali delle scuole comunali per l’anno scolastico 1881-82.