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sette metodologie

CRITICITA’ 1 Garanzia di prudenza, analiticità, verificabilità e obiettività

8 Non specificato

Si rileva, innanzitutto, che in nessuno dei 27 casi il professionista fa riferimento all’utilizzo di tale metodo assumendo l’ipotesi di fondo di razionalità dell’uso della metodologia stessa, sopra richiamata, ovvero ipotizzando sostanzialmente un reddito normale atteso allineato al reddito equo.

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Agroalimentare f.lli Monaldi spa (2), B.p. Engineering srl Impianti Generali, Co.Imp srl, Cosmarini srl, Euro Costruzioni, Fabbrica Albisolese Ceramiche spa, Farmacia Scipioni, G&G srl, Gamma International srl, GL Investimenti srl, HMV srl, Impresa Edile CSG srl, Italtech spa, La Gen srl, Mobilex srl, Ora Acciaio spa, Sat srl, Spirntous spa, Tecnologie srl, Textil Plast srl, XXX12, XXX13, XXX14, XXX15, XXX16, XXX3, XXX9.

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In 10 valutazioni75 l’utilizzo di tale metodologia è connessa all’impossibilità, dichiarata da parte dei professionisti, di disporre di piani industriali, commerciali, business plan attendibili o di elaborare autonomamente in modo preciso e attendibile un programma di ristrutturazione per gli esercizi futuri su cui determinare la redditività prospettica e dunque flussi attendibili (in particolare il reddito medio prospettico normalizzato). Questo porta all’impossibilità di poter ricorrere a metodologie basate totalmente o in parte basate sui flussi con la conseguente esclusione della componente avviamentale dalla valutazione, o meglio, in questo caso, con l’inclusione solo della parte di essa relativa ai beni immateriali. In particolare, si ricorda che la valutazione “Agroalimentare f.lli Monaldi spa (2)” rientra nel caso delle tre valutazioni (insieme a “Agroalimentare f.lli Monaldi spa (1)”e “Agroalimentare f.lli Monaldi spa (3)”, nelle quali come visto si è utilizzato il metodo patrimoniale semplice) per le quali il professionista ha deciso di far rientrare tutti gli intangibles (racchiusi essenzialmente nel marchio non registrato) in un solo perimetro valutativo, ovvero quello della valutazione in esame. Nella valutazione “Mobilex srl” il professionista dichiara di adoperare il metodo misto con stima autonoma dell’avviamento per la necessità di mediare la componente patrimoniale con quella reddituale, pur tuttavia adoperando nella sostanza un metodo patrimoniale complesso, dato che il calcolo della componente avviamentale consiste nell’utilizzo del metodo delle royalties applicato all’unico elemento immateriale considerato, ovvero un marchio aziendale. Infine nella valutazione “Sat srl” a seguito dell’esclusione di metodi finanziari, reddituali e misti per la suddetta carenza di basi informative, il professionista ritiene inoltre che nonostante l’azienda abbia registrato una forte perdita, la stessa mantenga comunque potenzialmente la capacità di produrre redditi che potrà manifestarsi una volta attuata la necessaria ristrutturazione finanziaria organizzativa e commerciale. In tal modo non verrà fatto “pesare” all’azienda ceduta un potenziale badwill.

In 9 valutazioni76, l’utilizzo di questa metodologia valutativa deriva dalla scelta esplicita o implicita del professionista di stimare inesistente e, dunque, nulla a priori la componente avviamentale, ovvero escludendo, sulla base dei dati economico-finanziari fortemente negativi relativi agli anni precedenti alla stima, la componente reddituale o avviamento che indica la capacità di extrareddito (positivo o negativo) dell’azienda negli anni futuri, riducendo la valorizzazione del perimetro valutativo alla sola componente materiale e dei beni immateriali considerati. Ovvero i risultati fortemente negativi ottenuti negli anni passati dalle società poste a procedura concorsuale liquidatoria condizionano la possibilità di quantificare e valorizzare oggettivamente un sovra o sotto reddito, motivo per cui si è deciso di non includere nella stima

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Agroalimentare f.lli Monaldi spa (2), Euro Costruzioni, G&G srl, Gamma International srl, GL Investimenti srl, Italtech spa, La Gen srl, Mobilex srl, Sat srl.

76B.p. Engineering srl Impianti Generali, Fabbrica Albisolese, HMV srl, Ora Acciaio spa, XXX13, XXX14,

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la componente avviamentale, la quale, si ripete, altrimenti sarebbe negativa e/o non oggettivamente stimabile.

Nelle restanti 8 valutazioni77, non viene addotta né specificata alcuna precisa motivazione o argomentazione circa la scelta dell’applicazione della metodologia patrimoniale complessa da parte del professionista, ferma restando la sempre assente esplicitazione dell’ipotesi di fondo di razionalità di utilizzo della metodologia patrimoniale fra le assumptions assunte dai professionisti nelle proprie valutazioni. Fra di esse annotiamo come nella valutazione “XXX3” il professionista ritenga idoneo l’utilizzo della metodologia patrimoniale anche per la forte patrimonializzazione della società, dotata di ingenti attività immobilizzate78.

È poi doveroso soffermarsi un una constatazione: in pressoché tutte le valutazioni in cui viene utilizzato il metodo patrimoniale complesso, emerge come i professionisti giudichino il complesso o sub-complesso in esame possedere ancora importanti condizioni di vitalità commerciali, rinvenibili proprio nei beni immateriali (quali know-how specifici, competenze, coesione, portafogli commesse, portafogli clienti, proprietà intellettuale, diritti, tecnologie non brevettate, certificazioni, ecc); in tal caso si reputa che l’azienda o il ramo d’azienda oggetto di valutazione possa esprimere, proprio per la sua natura, un valore non appiattito alla mera sussistenza in vita o alla destinazione liquidatoria dei beni, ma premiato da fattori di avviamento, anche se tenui. In sostanza la valorizzazione dei beni immateriali, nella forma ma non nella

sostanza, viene assimilata concettualmente, da parte dei professionisti, alla valorizzazione

componente avviamentale.

Ricordando i requisiti necessari per la stima dei beni immateriali, ovvero l’utilità, la trasferibilità e la misurabilità, vogliamo adesso effettuare alcune considerazioni sulla valorizzazione attuata dai professionisti della componente immateriali in alcune valutazioni. Un bene immateriale appartenente al perimetro valutativo di varie valutazioni, siano esse incluse fra quelle in cui è stato adottata la metodologia patrimoniale complessa79 ovvero basata sui flussi, risulta essere un insieme di certificazioni SOA ottenute dal soggetto giuridico soggetto alla procedura concorsuale liquidatoria, ovvero Attestazioni di qualificazione per la partecipazione a gare d’appalto per l’esecuzione di appalti pubblici di lavori80

. Tuttavia queste attestazioni, alla stregua del titolo sportivo citato per il caso “Ascoli Calcio 1898 spa” al sub-

paragrafo precedente, non risultano essere cedibili tecnicamente (peccando, dunque del

requisito di trasferibilità), in quanto restano collegate al soggetto giuridico che le ha conseguite; tuttavia possono essere trasferiti ad altra azienda tutti i requisiti necessari all’ottenimento di una

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Co.Imp srl, Cosmarini srl, Farmacia Scipioni, Impresa Edile CSG srl, Spirntous spa, Tecnologie srl, Textil Plast srl, XXX12, XXX3, XXX9.

78 Nel perimetro valutativo infatti rientrano, fra gli altri, dei terreni, un fabbricato e vari beni mobili. 79

Abbiamo ritrovato fra i beni immateriali le Certificazioni SOA, fra le valutazioni in cui si è adottato il metodo patrimoniale complesso, nelle seguenti: B.p. Engineering srl Impianti Generali, Co.Imp srl, Cosmarini srl, Euro Costruzioni, La Gen srl, XXX12.

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nuova attestazione, ovvero i requisiti maturati, utilizzabili dal cessionario insieme a quelli eventualmente maturati dal cessionario stesso per l’ottenimento di una nuova attestazione. Fra le valutazioni che valorizzano fra i beni immateriali tali requisiti, spicca il caso “XXX12”, valutazione in cui viene effettuata una stima prudenziale e arbitraria attribuendo alla componente del valore dei beni materiali (Vbi) un valore pari all’1% del valore complessivo. Altro caso particolare lo rileviamo nella valutazione “HMV srl”, come esposto anche nel

paragrafo 5.2: il professionista adotta il metodo patrimoniale complesso attribuendo alle voci

(di soli beni materiali) rientranti nel capitale netto rettificato, il valore di liquidazione, mostrando una contraddizione di termini, maggiorato del 30%, ovvero un maggior valore forfettariamente e prudentemente stimato rispetto alla valorizzazione effettuata in ottica liquidatoria. Questo surplus simboleggia il maggior valore attribuibile al complesso aziendale di cui si valuta la cessione grazie ai beni immateriali81. In sostanza, pur esaltando l’impossibilità di attribuzione di alcun valore all’avviamento e azzerando nel corso della stima valore degli

intangibles presenti nel perimetro valutativo, il professionista usa di fatto un metodo

patrimoniale complesso, in cui attribuisce agli asset rientranti nel capitale netto rettificato il valore di liquidazione82 senza preventiva verifica dell’ipotesi di razionalità e alla componente immateriale questo maggior valore forfettario per il fatto stesso di essere un complesso organizzato di beni con un nesso funzionale.

Infine, si rileva come nei casi “G&G srl”, “XXX13”, “XXX14”, “XXX15”, “XXX16”, valutazioni in cui le aziende appartengono a società commerciali fallite83, la componente immateriale è riferita essenzialmente alla licenza commerciale, il cui valore, a parere dei professionisti, esprime il valore dell’avviamento: ovvero il valore del bene immateriale licenza coincide con il valore dell’avviamento, il quale assume dunque un valore positivo; possiamo notare come sia forte, in queste valutazioni, l’ipotesi di far coincidere il valore dei beni immateriali con il valore dell’avviamento, pur non fornendo alcun riferimento alla costruzione dei flussi di reddito su cui basare il confronto fra i flussi reddituali relativi al reddito medio normale atteso (R) e il reddito equo (Re), confronto che sta alla base della determinazione, in caso di differenziale non nullo fra tali valori, di un goodwill o di un badwill. Tuttavia anche in questi casi risulta carente la base informativa su cui costruire flussi reddituali attendibili.

6.2. METODO REDDITUALE

Il metodo reddituale è stato applicato complessivamente solo in 15 valutazioni dai professionisti nel nostro campione, intorno al 7% dei casi (considerando la media ponderata come esposto nel

81 Il professionista infatti scrive: “L’unico valore immateriale attribuito all’azienda è il fatto che l’azienda

possa essere considerata come un insieme di beni fra loro collegati e funzionalmente organizzati”.

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Non viene effettuata una stima rettificativa dunque al valore corrente di sostituzione a partire dal valore netto contabile.

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grafico 12) su 127 globali, sia esso adottato come metodo principale sia come metodo di

controllo. In particolare, è stato adottato il metodo reddituale semplice in 13 valutazioni84, mentre quello complesso85 solamente in un caso; inoltre abbiamo l’applicazione di un “metodo reddituale indiretto” effettuata dal prof. dott. Bini Mauro nella valutazione “Deiulemar Shipping spa”, molto accuratamente dettagliata, fondato sulla stima separata dei singoli addendi e minuendi che concorrono a formare il prezzo equo di cessione del ramo oggetto di valutazione. Dai dati del campione, emerge in particolare l’adozione delle seguenti varianti del metodo reddituale:

Figura 4.18: metodo reddituale

Tale metodo è stato utilizzato dai professionisti complessivamente solamente 3 volte come unica metodologia valutativa, 12 volte è stata affiancata da altre metodologie, di cui 2 volte è stata utilizzata come metodo di controllo.

Riepilochiamo nella seguente tabella le maggiori criticità emerse nel capitolo 3.

Tabella 4.11

CRITICITA’

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