Olimpiadi o se – come in certi periodi dell'antichità – sarebbe stata imposta la nudità generale (per proibire al sesso debole l'accesso agli stadi)178.
Il processo di trasformazione dello Sport da pratica d'intrattenimento elitaria a manifestazione competitiva complessa, in cui il dilettantismo viene superato per arrivare allo stadio successivo dell'agonismo179, si compie abbastanza velocemente nei primi decenni del XX secolo. Se nelle edizioni immediatamente successive di Parigi 1900 e Saint Louis 1904180, l'Olimpiade si confuse
direttamente con le grandi esposizioni universali, questa commistione venne corretta, arrivando all'organizzazione di quelle che sono state considerate le Olimpiadi ideali. L'edizione tenutasi a Stoccolma nel 1912, si distinse per la compresenza di alcuni fattori decisivi alla riuscita dell'evento: l'organizzazione scandinava, il rapporto di confidenza dell'uomo nordico, abituato a confrontarsi con la natura selvaggia e con le difficili condizioni climatiche, e la partecipazione della città nella logistica e nella costruzione delle infrastrutture dedicate; tutti questi fattori portarono al massimo compimento quel senso di sacrificio e di sforzo atletico che Coubertin considerava sublime, nella sua espressione fisica e simbolica.
L’analisi semantica del concetto di Sport si può sviluppare partendo da un altro punto di osservazione. Il termine Sport, strettamente imparentato con il termine Porto, significa letteralmente: Al di fuori del porto. Questo potrebbe corrispondere ad uno dei significati di Sport, dove l’azione dell’uscita dal porto equivarrebbe all’uscita dalla sicurezza, all’allontanamento da ciò che viene considerato Casa, Rifugio, Patria. Il concetto di patria potrebbe avvicinarsi ad un concetto allargato di Famiglia, nel suo valore nucleare e protettivo; quindi l’uscita, l’allontanamento, dalle qualità ritenute centrali – in una particolare civiltà - del vivere comunitario, essendo lo Sport, una pratica del tempo libero.
Il tempo libero è sempre esistito. Oggetti riconducibili alla cultura del tempo libero esistono nei manufatti dell’antichità, maggiormente sviluppati, e in maniera più sofisticata, nelle classi privilegiate. Il limite, tra produzione culturale e tempo libero, rimane come un confine labile o quantomeno molto sottile. Dove finisce il tempo libero, o la pratica dell’otium, e inizia l’azione culturale?
Lo Sport, o gli Sports, riflettono pratiche secolari che si sviluppano in un territorio specifico, in
178 Cfr. P.DE COUBERTIN, Memorie Olimpiche. Mondadori, Milano, 2001, p. 7
179 U. VOLLI, Per una definizione semiotica dello Sport, in Mitologie dello Sport. Nuova Cultura, Roma, 2010 180 “Nel 1904, la Louisiana Purchase Exposition, per celebrare il centesimo anniversario dell'acquisto, da
parte del governo statunitense, dell'immenso territorio della Louisiana, organizzò una Esposizione Univerale a Saint Louis. Il presidente Theodore Roosevelt, temendo una dispersione di pubblico, stabilì che anche i Giochi Olimpici, che si sarebbero dovuti tenere a Chicago, si svolgessero nella città del Missouri. In questo modo gli americani concentrarono il pubblico e i turisti verso un'unica meta”. In Le Cattedrali dell'Effimero, Accademia di Belle Arti di Napoli. 2015
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relazione ad un clima e alle caratteristiche geografiche contingenti dell’ambiente circostante. Secondo una interpretazione marxiana, l’analisi del contesto nel quale ogni Sport si è sviluppato, deve affiancarsi ad una operazione di analisi delle procedure di regolamento181 che vigono in ogni
pratica del gioco; ovvero ogni gioco, al suo interno, ricrea un ambiente di regole ed equilibri, sufficiente a se stesso.
Lo Sport infatti, non possiede solo una dimensione, che essa sia competitiva o amatoriale, ma è composto di un'anima complessa e plurivoca; la propria anima dilettantistica e amatoriale, come lo spirito dell’Olimpismo sottolinea a partire dalla sua rinascita nel 1896, così come il termine
Diletto182 suggerisce un'afferenza alla dimensione dell’intrattenimento, che non si esaurisce nella
pratica personale, ma che diventa spettacolo pubblico. Lo Sport infatti, non è soltanto agito, ma anche osservato, ovvero corrisponde ad uno spettacolo. L'atto di guardare 183 lo Sport,
ammirandone le gesta atletiche, la tensione verso il record, partecipando e sostenendo il tifo nazionale – o regionale – che contraddistingue la competizione internazionale, è fin dal principio dei giochi parte di un grande sistema di intrattenimento.
Se prima questo intrattenersi avveniva presso strutture pubbliche, pensiamo al colosseo, ai teatri costruiti nella città – lo stesso discorso è valido per la diffusione del cinema come luogo d’aggregazione, del cinema come spazio urbano, del cinema come tempio delle immagini – oggi lo spettacolo avviene a distanza, raggiungendo un numero imprecisato e maggioritario di persone in tutto il pianeta, rendendo l'evento ancora più astratto, così come era previsto per lo spazio classico di Olympia, dove nessuno risiedeva nell’intervallo di quattro anni tra un gioco e l'altro, lo spazio di Olympia era un luogo separato fisicamente dalla città di Elis, che ne manteneva l’amministrazione.
Such was Olympia. The beauty of the surrounding countryside, the wealth of art objects, the astonishing jumble of buildings, the high standing of the institution, the nobility and harmony of the pageants, the intensity of patriotic rivalries – all worked together to make Olympia one of the most moving and grandiose centers of ancient civilization184.
Questa distanza, oggi, è virtualmente anticipata grazie alle tecnologie della comunicazione. Il principio è ineguagliato: distrarre la propria mente, nel condividere un’emozione pubblica, in qualità di materia – concreta – capace di finalizzare il raggiungimento di un risultato, che ha un aspetto assolutamente simbolico, e dunque a sua volta astratto, del quale si fa portatore la più eterea delle
181 Cfr. U. VOLLI, Per una definizione semiotica dello Sport, in Mitologie dello Sportp. 333
182 Dal verbo latino Dilectare, che intensifica un’azione di tipo seduttivo, non lontano dal termine Delizia. 183 Qui nel senso di intrattenersi. In altro senso si è guardato oppure osservato lo Sport, come nel caso del
documentario d'esordio di Chris Marker Olympia 1952, commissionato dal governo francese e ambientato ad Helsinki, dove il giovane autore francese riflette tramite le proprie immagini, su di un mondo bizzarro composto di segni, simboli, leggi e regolamenti.
184 In P. COUBERTIN, The Philhellene’s Duty, Historical Perspectives on Olympism. IOC, Lausanne, 2000, p.
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manifestazioni, come può essere l’Olimpiade, nella sua forma di revival, figlia dello spirito ellenico. La soddisfazione estetica dello Sport è parte integrante della sua espressione all’aperto, spettacolo pubblico, fatto collettivo.
L’intrattenersi guardando lo Sport degli altri avveniva grazie ad elaborate ritualità collettive, in parte elitaristiche, in parte politiche e di massa. L'espressione Panem et Circenses tradisce al suo interno la natura degenerativa dello spettacolo pubblico offerto alla popolazione – incapace di riconoscere la differenza tra sottomissione spettacolare e intrattenimento fine a se stesso. Questo detto viene attribuito ad una satira di Giovenale, e intende la possibilità di calmare il turbolento popolo romano attraverso l'organizzazione di violente manifestazioni a carattere spettacolare. Forse non è così lontano il processo di mediatizzazione a cui stiamo assistendo, e al quale partecipiamo oggi, nell'era di internet, al momento di osservare la violenza delle guerre in atto in Siria, in Libia, in Mali, in un limitato riquadro della metropolitana che si autodefinisce finestra di
Infotainment. Siamo tutti spettatori di una violenta rappresentazione che non è soltanto attiva in un
luogo geografico su questo pianeta, ma viene trasmessa, come imitando un perverso ciclo di ripetizione e di sfruttamento degli avvenimenti.
Il momento dei giochi, raccoglieva forme diverse di spettatori:
Delegations from the Greek cities soon began arriving – distinguished guests and their entourages, artists, men of letters, merchants seeking lucrative orders or advantageous deals, and of course the <see and and be seen> crowd.185
Oggi, l’intrattenimento sportivo, come ci conferma lo sviluppo economicista preponderante delle Olimpiadi, è di natura televisiva, o comunque, produce una economia di carattere virtuale. Il moltiplicarsi dei dispositivi di visione, il concetto di mondo-visione o di euro-visione, ha determinato uno spostamento del limite.
Dove inizia l’industria – anche culturale – e finisce l’intrattenimento?
Questo limite non è chiaro; forse si nasconde all’interno degli stessi confini della partita a cui stiamo assistendo186. La finale di Wimbledon, è chiaramente un grande evento. Intrattenimento,
educazione ginnica, educazione alla competizione, educazione alla guerra. È evidente la centralità del dato pedagogico contenuto in queste manifestazioni di controllo che si diramano dal progetto educativo di Coubertin per divenire globali, per confondersi in dinamiche non prossime alla sola dimensione sportiva; dinamiche che si dilatano nella realtà sociale, ad esempio nella composizione della città attraverso strutture d'intrattenimento che possano contenere un grande numero di
185 Cfr. P. COUBERTIN, The Philhellene’s Duty, Historical Perspectives on Olympism. Lausanne, p. 251 186 Michelangelo Antonioni, Blow Up, 1966
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persone, strutture che devono essere aggiornate costantemente, mantenute, promosse. Il saggio di Orwell è stato e resterà illuminante a questo riguardo:
I am always amazed when I hear people saying that sport creates goodwill between the nations, and that if only the common peoples of the world could meet one another at football or cricket, they would have no inclination to meet on the battlefield. Even if one didn't know from concrete examples (the 1936 Olympic Games, for instance) that international sporting contests lead to orgies of hatred, one could deduce it from general principles187.
E continua:
I do not, of course, suggest that sport is one of the main causes of international rivalry; bigscale sport is itself, I think, merely another effect of the causes that have produced nationalism.
Confrontandosi analiticamente con il contenuto del saggio, troviamo un esempio straordinario che permette di mettere in relazione e di tematizzare, alcuni legami da chiarire necessariamente. La squadra di calcio sovietica della Dynamo era in Inghilterra nel 1938, per una tournée dimostrativa. Il motivo di tale visita era evidentemente celebrativo dei successi crescenti nell’organizzazione collettiva dell’Unione Sovietica, successo che doveva emergere anche grazie ad una tournée vincente nel territorio del liberismo, oltre che nella patria nativa del Soccer188, appunto l’Inghilterra.
La descrizione delle emozioni contrastanti suscitate dalle reazioni del pubblico, in seguito alla condotta degli atleti, oltre che a quella degli arbitri, e le conseguenze delle decisioni logistiche – politiche – vengono definite dal critico Orwell con una espressione sicuramente d’impatto: Orgies
of hatred.
Nel tradurre questa espressione, al di là del risultato semantico plurivoco dato dalla composizione che unisce il lato sessuale e carnale del concetto di Orgia189 a quello emozionale di Odio, arrivando a considerare lo Sport come esattamente il contrario di quello che si propone di essere, non si può non rilevare un richiamo ai fenomeni rituali arcaici che potevano prevedere l’uccisione di un prescelto – umano o animale - per fini propiziatori o simbolici. Il consumarsi di rituali orgiastici di tipo emancipatorio o funzionale, legati all’abbandono della ragione in determinati periodi, è un fenomeno che si tramanda fino al presente nel Carnevale190, e ricordato anche nel termine
187 G. ORWELL, The Sporting Spirit. Apparso sul Tribune, aprile 1945
188 Abbreviazione da Association Football, attestata in questa forma a partire dal 1895.
189 Il significato originario non è scontato. Orgia deriva dal termine greco Orgia, che appartiene alla famiglia
di Ergon: lavoro, per cui la messa in atto dell’odio.
190 “Per il loro carattere immediato, tangibilmente concreto, e per il potente elemento di gioco, esse – le