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L'arcivescovo di Cagliari prima voce fa pervenire allo Stamento ecclesiasti- ecclesiasti-co la memoria da lui letta durante il ecclesiasti-consiglio di guerra del 10 aprile 1793 sui

problemi della difesa.

Dall'essermi sottoscritto' alla rimostranza data da' due Stamenti ecclesiastico, E c. 98v.

e militare li 2 corrente per la raunanza di questo rispettabilissimo consiglio di guerra, ben si comprende quale sia il mio pensiero intorno alle cose tutte, che in quella sí contengono. Prescindo da ciò, che le provviste di viveri d'ogni specie, e l'annona riguarda; poiché già ne ha assicurato l'Eccellenza Vostra averne appoggiato l'incombenza alla regia giunta qui a tale uopo stabilita.

Nemmeno mi dilungherò nel trattare della necessità in cui egli è questa capi-tale, ed il Regno tutto, che venga favorevolmente provveduto, e colla maggio-re celerità ancora sugli oggetti di fortificazioni, distribuzione d'artiglieria, mi-glioramento, e provvista di polvere da guerra, e di palle parimenti. Tanto me-no mi diffonderò nella necessità, in cui siamo di vedere organizzate almeme-no per modo interinale le milizie di questo Regno, e posto mediante l'opposizio-ne di buoni cannoni un più sicuro ostacolo all'irruziol'opposizio-ne che pur è da temersi dalla parte de' francesi dell'isola di Sant'Antioco.

I motivi, che nell'additata rimostranza si addussero mi paiono abbastanza con-vincenti per dispensarmi da qualunque siasi più lungo ragionamento. Ciò non pertanto quanto alle mentovate fortificazioni, e distribuzione dell'artiglieria mi è d'uopo rammentare, che per ogni principio devesi impedire, e contrastare il più, che sia possibile, lo sbarco del nemico. Tendono principalmente a ciò le / istanze, che si sono fatte perché sia fortificato il littorale di Quarto, e se ne ot- E c. 99 terrà tanto più agevolmente l'intento se distrutta, ed atterrata l'inutile vecchia torre, presso la quale seguì lo sbarco de' francesi, vi si sostituirà una qualche opera forte, cui appoggiare buona artiglieria da far fronte a qualunque nuovo attentato.

Oltre il litorale di Quarto, ed i vari luoghi ivi indicati per le nuove fortificazio-ni sembrami pure opportuno, che si pensi pure a difendere la sponda opposta di San Rocco, Caputerra, e la Maddalena, dove fatto una volta lo sbarco, può avere il nemico l'accesso alla Scaffa, e di qui al sobborgo di Stampace. La tor-re del Loi sembra in istato di valida difesa, e qualche pezzo di buona artiglie-ria posto alla Maddalena, od anche più inverso la Scaffa potrebbe molestare assaissimo, e far prendere in mezzo a due fuochi i legni nemici, che tentassero di entrare tant'oltre nel golfo.

Migliorare la polvere, ed aumentarne il fondo, come pure accrescere il fondo delle palle per quanto sia possibile non ammette menoma difficoltà, e saranno pienamente soddisfatti i voti dello Stamento ecclesiastico, se gli ordini già dati dall'Eccellenza Vostra a tale riguardo non verranno più oltre trascurati.

i Pezza n. 14, Parere dell'arcivescovo di Cagliari dato nel consiglio di guerra tenutosi nel 10 aprile 1793] in margine.

Sebbene nel pensare all'organizzazione delle milizie si possa peranco pensare a sminuirne, se non toglierne affatto la dissipazione, che purtroppo se ne fa delle medesime ogni giorno; questo importantissimo oggetto siccome l'altro

E c. 99v. della distribuzione del pane, e / paga alle milizie istesse esige di tutta neces-sità, che tali corpi abbiano una persona di capacità, e probità, la quale facendo le veci di quartier mastro vi attenda colla massima sollecitudine.

Vi vogliono ruoli esatti, in cui siano descritti i miliziani, voglionvi quartieri per quanto più si possa isolati, e chiusi, e mattina e sera devesi procedere alla ras-segna de' medesimi.

Il pane va distribuito sotto la direzione di chi sovra ogni mattina ne' quartieri istessi; e sempre che sono per partire per una qualche spedizione deve a cia-scuno d'essi venir distribuita una eguale quantità di cartoccie, che a pena di pagarla in proprio dovranno restituire al loro ritorno al quartiere.

Nessuno de' miliziani potrà assentarsi senza la permissione in iscritto del co-mandante del proprio corpo, e i contravventori oltre la perdita della paga per un dato numero di giorni dovranno esser puniti, e tanto più quelli, che fuggis-sero in tempo d'una qualche azione.

Si richiede inoltre uno spedale volante pe' posti avvanzati provveduto di ben-de, e di carri, onde soccorrere immediatamente i feriti, e quindi trasportarli al-lo spedale generale fissato in San Michele. Su di che potrebbe eccitarsi il pro-tomedico a combinare co' chirurghi un piano adattato.

Fortificati i posti più ragguardevoli, distribuita l'artiglieria, organizzate le mili-zie, e provvedutosi alla polvere, ed all'annona, questa capitale, che è poi la /

E c. 100 chiave del Regno, non può che aspettarsi un successo eguale al primo, e tanto più sicuramente se coll'opposizione de' fortini, e dell'artiglieria si riuscirà ad impedire lo sbarco del nemico.

Più sono gli ostacoli, ossiano i fortini, che se gli oppongono, più se ne divide-ranno le forze per vincerli, e meno a noi costerà la difesa. La torre del Forte, ossia di Calamosca ben ci mostra come un piccolo ostacolo occupa spesse vol-te più d'un legno nemico per impadronirsene. Quindi quanto più saranno le opere forti, che si faranno nel litorale di Quarto, e spiaggia opposta, tanto maggiore sarà il nostro vantaggio sul nemico.

Siccome poi i baluardi di questo Castello, le fortificazioni verso il mare, e le altre tutte possono aver danno dal cannone nimico, e devono di notte tempo venir risarcite per quanto più si può; così è indispensabile, che si aduni tosto una grossa quantità di calcina, e pietre, onde fornire all'uopo. Quanto maggior difesa non farebbe insin d'addesso la celebre torre del Forte se si fosse potuta riadattare, e migliorare a tempo?

Il passo sul territorio di Palmas, ed Iglesias va contrastato al nimico nella gui-sa la più forte, e sicura, e così con buoni pezzi d'artiglieria. Se la nuova flotta porta con sé buon numero di truppe da sbarco, come è da temere, egli è faci-le, che profittando del possesso, in cui è dell'isola di Sant'Antioco, tenti in

E c. 100v. quella parte la discesa a terra; postovi una volta il piede, a brevi / giornate,

preceduta dall'artiglieria, si avvicinerebbe a noi, ed impadronitasi delle alture dalla parte di Stampace, che non sono difese, ci intimerebbe tosto la totale ro- vina, o la resa.

Quindi è, che per mio avviso anche per questo riguardo devesi assicurare il passo da quell'isola al territorio di Palmas.

Ma poiché il numero degli artiglieri egli è scarso assai, e lo diverrebbe mag- giormente coll'aumentarsi delle batterie, sembra perciò che dovrebbe accre- scersi; e sembra pure, che per assicurare vieppiù i colpi gli stessi artiglieri do- vrebbero venire esercitati in questi giorni nell'esercizio del cannone, e nel tira- re a segno.

Una porzione di essi dovrebbe parimenti venire addestrata a tirare le bombe, onde render utili que' pochi mortai, che si hanno.

Tale è il mio avviso, il quale presuppone, che siasi pensato, o si pensi almeno a far fondo del danaro opportuno per supplire alle riferite spese.

Sebbene la seconda rappresentanza de' Stamenti ecclesiastico, e militare rasse- gnata a Sua Eccellenza sía stata per parte del mio Stamento da me soscritta, nel mio particolare non credo conveniente la spedizione del pinco di questa Amministrazione delle Torri per provvedersi di cannoni da Napoli, mentre la stimo inutile, e pericolosa: inutile atteso il contegno sinora usato da quella corte verso la nazione francese; pericolosa per la moltiplicità degli armatori / nemici i, che corseggiano attorno a questi mari, tanto più, che la progettata as- E c. 102

sícurazione del bastimento non sarebbe mai al caso di compensare la perdita di esso, e del suo equipaggio.

Aderisco bensì all'aumento, ed esercizio de' cannonieri, confermando le ragio- ni già addotte nel precedente parere, come pure allo stabilimento delle ronde su' litorali più esposti, le quali oltre al prevenire qualunque furtivo sbarco del nemico, serviranno anche di appagamento al popolo, che lo desidera.

[-H L'arcivescovo di Cagliari prima voce dello Stamento ecclesiastico].

82 1793 aprile 22, Cagliari (Palazzo arcivescovile).

La prima voce comunica allo Stamento ecclesiastico di avere spedito a tutti i membri titolari copia del regio biglietto 20 marzo 1793 e consegna un esemplare a stampa del pregone viceregio sulle oblazioni volontarie per la costruzione dei fortini. Sopraggiunge una delegazione dello Stamento militare con la bozza di due rappresentanze al viceré, l'una sui problemi della difesa e l'altra sull'istitu-zione della zecca, su cui lo Stamento ecclesiastico è invitato a deliberare urgente-mente durante la seduta. Poiché gli oggetti da discutere sono di rilievo, lo Sta-mento ecclesiastico chiede del tempo per decidere e invita lo StaSta-mento militare, Le cc. 101-101v. sono occupate dal pregone a stampa corrispondente alla pezza n. 15.

ove lo ritenesse necessario, a inoltrare le rappresentanze a nome proprio,

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