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Il canonico Pietro Maria Sisternes, già procuratore del vescovo di Bosa, do- do-vendo partire per Torino come ambasciatore dello Stamento ecclesiastico,

Nel documento Torno II Atti dello Stamento ecclesiastico. (pagine 194-197)

sudde-lega quale procuratore del vescovo di Bosa il canonico Carlo Falqui

E c.

174 L'anno del Signore mille settecento novanta tre, ed alli ventisette del mese di luglio in questa città capitale del presente Regno di Sardegna, nanti l'infra-scritto notaio, e testimoni rogati, ed astanti.

La c. 173v. è bianca.

Ad ognuno sia manifesto qualmente l'illustrissimo canonico dottore don Pie-tro Maria Sisternes de Oblites, di questa città di Cagliari, e nel regio Castello domiciliato costituitosi personalmente nanti l'infrascritto notaio, e testimoni da' quali è pienamente conosciuto. Atteso è stato costituito procuratore dall'il-lustrissimo, e reverendissimo monsignore don fra' Giovanni Antonio Cossu vescovo di Bosa, in virtù di mandato conferitoli li 18 marzo corrente anno 1793 rogato dal notaio Giovanni Maria Virdis della città di Bosa per potere detto signor canonico Sisternes, con la clausola de rato habendo comparire allo stabilito congresso, ed altre radunanze da farsi nanti l'illustrissimo, e reveren-dissimo Stamento ecclesiastico affine di far presenti tutte quelle cose, che nel-le attuali circostanze saranno di convenienza al regio servizio, ed alla utilità pubblica, e fare tutti quelli eccitamenti, a qualunque oggetto opportuni, che ridondar possano in vantaggio di tutto il Regno, e per proporre, trattare, ed accettare quelle contribuzioni, che dal prelodato Stamento si giudicassero ne-cessarie per poter far fronte ai nemici francesi oprando in tutte le azioni, come opererebbe il prelodato illustrissimo monsignore costituente, se presente vi fosse con avere in amplissima forma promesso di essere grato, valido, e fermo tutto ciò, e quanto sarebbe agito da detto suo procuratore intorno a quanto sovra colla facoltà anche di sostituire uno, o più procuratori, occorrendo. Per-tanto il lodato signor canonico Sisternes non potendo personalmente interve-nire alle cose suddette per essere legittimamente impedito si prevale perciò de' rimedi legali, ed in vigore della clausola apposta nel surriferito mandato costituisce, e nomina per suo vero, e legittimo procuratore speciale, e genera-le, l'una qualità l'altra non derogando, né per il contrario all'illustrissimo si-gnore canonico don Carlo Falqui dí questa città assente ecc. acciocché a no-me di detto signor canonico Sisternes costituente in detto nono-me, e la sua no- me-desima persona rappresentando possa, debba, e permesso li sia comparire nanti il succennato Stamento ecclesiastico nelle adunanze da farsi per

provve-dere / a quelli oggetti tutti sovra enunziati, ed a qualunque altro riguardante il E c. 174v.

buon ordine della patria, dandogli tutta quella facoltà, che di diritto si richie-da in amplissima forma in maniera che per verun caso gli si possa opporre di-fetto di mandato che gli conferisce per cui colla clausola cum libera ut alter ego, promette di aver rato, grato, valido, e fermo tutto ciò e quanto sarà agito da detto suo procuratore intorno a quanto sovra, ed in tal maniera l'afferma, e giura manzi in pectore nanti lo stesso infrascritto notaio, e lo soscrive unitamen-te alli signori unitamen-testimoni, che astanti furono, e sono don Giuseppe Lepori di questa città, che soscrive, ed il domestico di livrea Angelo Mocci di Santo Lussurgiu, ed ora in questa città che non si soscrive per ignorarlo, e per esso lo stesso notaio infrascritto, del che ecc.

Canonico don Pietro Maria Sisternes de Oblites — don Giuseppe Lepori — Giovanni Usai pubblico notaio.

104/3 1793 luglio 27, Cagliari.

Il canonico Pietro Maria Sisternes, già procuratore del capitolo di Oristano, in procinto di partire a Torino per presentare al sovrano le cinque domande, sud-delega quale procuratore del capitolo di Oristano presso lo Stamento ecclesiasti-co il canoniecclesiasti-co Narciso Floris.

E c 175 L'anno del Signore mille settecento novanta tre, ed alli ventisette del mese di luglio in questa città capitale del presente Regno di Sardegna nanti l'infrascrit-to notaio e testimoni rogati, ed astanti.

Ad ognuno sia manifesto qualmente l'illustrissimo signor canonico don Pietro Maria Sisternes di questa città di Cagliari e nel regio Castello domiciliato co-stituitosi personalmente nanti l'infrascritto notaio, e testimoni da' quali è pie-namente conosciuto. Atteso è stato costituito procuratore dall'illustrissimo, e reverendissimo Capitolo arborense, e dall'illustrissimo, e molto reverendo si-gnor arciprete don Francesco Maria Sisternes de Oblites, e dai più canonici componenti detto Capitolo in virtù di mandato conferitogli li 19 febbraio cor-rente anno 1793 rogato dal notaio Giovanni Efisio Nonnis della città d'Orista-no per potere detto sigd'Orista-nor cad'Orista-nonico Sisternes con la clausola de rato habendo comparire allo stabilito congresso, ed altre radunanze da farsi nanti l'illustrissi-mo e reverendissil'illustrissi-mo Stamento ecclesiastico, affine di far presenti tutte quelle cose che nelle attuali circostanze saranno di convenienza al regio servizio, ed alla utilità pubblica, e fare tutti quelli eccitamenti a qualunque oggetto oppor-tuni, che ridondar possano in vantaggio di tutto il Regno, e per proporre, trat-tare, ed accettare quelle contribuzioni, che dal prelodato Stamento si giudicas-sero necessarie per poter far fronte a' nemici francesi, oprando in tutte le azio-ni, come oprarebbe il prefato illustrissimo Capitolo arborense, il molto reve-rendo signor arciprete, e di più rispettivi soggetti del medesimo constituenti se presenti vi fossero, con avere in amplissima forma promesso di essere grato, valido, e fermo tutto ciò e quanto sarebbe agito dal detto procuratore intorno a quanto sovra, colla facoltà anche di sostituire uno, o più procuratori occor-rendo. Per tanto il lodato signor canonico Sisternes non potendo personal-mente intervenire alle cose suddette per essere legittimapersonal-mente impedito, si prevale perciò de' rimedi legali, ed in vigore della clausola apposta nel surrífe-rito mandato sostituisce, e nomina per suo vero e legitimo procuratore specia-le, e generale l'una qualità all'altra non derogando, né per il contrario al illu-strissimo, e molto reverendo signor canonico Narciso Floris delegato apostoli-co per le appellazioni, e gravami di questa città assente ecc. acciocché a nome di detto signor canonico Sisternes costituente in detto nome, e la sua medesi-

E c. 175v. ma / persona rappresentando possa, e permesso gli sia comparire nanti il suc-cennato Stamento ecclesiastico nelle adunanze da farsi per provvedere a quelli oggetti tutti sovra enunciati, ed a qualunque altro riguardante il buon ordine della patria dandogli tutta quella facoltà, che di dritto si richieda in amplissima forma, in maniera che per verun caso gli si possa opporre difetto

di mandato che gli conferisce, per cui colla clausola

cum libera ut alter ego,

pro-mette di avere rato, grato, valido, e fermo tutto ciò, e quanto sarà agito, ed operato da detto suo procuratore intorno a quanto sovra, ed in tal conformità l'afferma e giura

manu in pectore

nanti lo stesso infrascritto notaio, e lo soscrive unitamente alli signori testimoni che astanti furono, e sono il molto reverendo don Giuseppe Lepori di questa città che si soscrive ed il domestico di livrea Angelo Mocci di Santo Lussurgiu, ed ora domiciliato in questa di Cagliari, che non si soscrive per ignorarlo, del che ecc.

Canonico don Pietro Maria Sisternes de Oblites — don Giuseppe Lepori — Giovanni Usai pubblico notaio'.

104/4 [1793 luglio 29, Cagliarli.

Il canonico Giovanni Agostino Cossu, procuratore del Capitolo della

Nel documento Torno II Atti dello Stamento ecclesiastico. (pagine 194-197)

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