Al-ghero Musio e Simon contro l'elezione del canonico Sisternes ad ambasciatore
presso il sovrano, in quanto non originario del Capo settentrionale. Dopo un'a-nimata discussione lo Stamento decide di rigettare le due opposizioni e si procede alla discussione delle domande da presentare al sovrano fatte conoscere dagli al-tri due Stamenti nella seduta del giorno precedente. Lo Stamento ecclesiastico decide di aderire a tutte le domande, fatta eccezione per quella della privativa delle prelature al clero sardo.
E c. 47 Sessione ventunesima il 14 maggio 1793.
Subito che si radunò nella forma solita la giunta di questo Stamento ecclesia-stico coll'intervento di tutti i membri ad eccezione dell'illustrissimo, e molto
reverendo signor decano di questa cattedrale don Diego Cadello, e dell'illu-strissimo signor canonico don Giuseppe Sevellin, prima di entrare nella tratta-tiva degli oggetti esposti nella precedente sessione dall'illustrissimo Stamento militare, la discussione de' quali erari riservata a quest'oggi, l'illustrissimo, e molto reverendo signor decano di Sassari don Salvatore Roig presentò in E c. 47v. iscritto una formale / protesta a nome dell'illustrissimo Capitolo turritano per la nomina del secondo deputato per la real corte don Pietro Sisternes canoni-co di questa cattedrale cagliaritana, ad oggetto di escludere il medesimo da questa deputazione per non esser egli del Capo di Sassari, come largamente apparisce dalla medesima, che ad istanza del predetto signor decano fu inseri-ta negli atti 3. Dopo la lettura di questa protesta ne presentarono un'altra simi-le l'illustrissimo, e molto reverendo signore dottor Giambattista Musiu arci-diacono, e vicario generale d'Alghero, e don Giambattista Simon canonico di questa cattedrale, nella forma, e nei temini da vedersi nella medesima inserita
3 Vedi la pezza n. 25] in margine. Cfr. doc. 92/1.
pure negli atti a loro istanza per parte dell'illustrissimo, e reverendissimo monsignor vescovo, e Capitolo d'Alghero, e dell'illustrissimo abate di Saccar-gia don Francesco Paliaccio. Alla quale protesta aggiunse inoltre a voce il si-gnor arcidiacono di Alghero, che protestava pure di nullità contro gli atti del-lo Stamento fatti, e da farsi per aver ammesso al medesimo i procuratori delle Collegiate di Osilo, di Ozieri, e di Nulvi, le quali non hanno dritto di concor-rervi, e molto meno ponno aver voce nel medesimo, come pure, che non in-tendeva obbligar il suo vescovo, e Capitolo a veruna contribuzione, se prima non divenivasi al nuovo ripartimento del donativo, mentre la diocesi di Al-ghero si trovava aggravata oltre il dovere dalla prima ripartizione: perlocché era stato egli incaricato di farne parola nello Stamento, e d'instare, che si pren-dessero in disamina / le ragioni, per cui la sua diocesi lagnavasi del carico im- E c. 48 postogli maggiore di quello che conveniva in confronto delle altre diocesi.
Furono stimate intempestive, ed inattendibili tutte queste proteste dagli altri membri dell'adunanza; e riguardo all'esclusione del secondo deputato da spe-dirsi alla regia corte per la ragione di non esser egli del Capo di Sassari fu ri-sposto, che non vi era la necessità di nominare uno di quel Capo per esser il Regno un solo, e formare lo Stamento ecclesiastico un solo corpo, né poteva limitarsi l'arbitrio dello Stamento, massime dopo che si era divenuto all'elezio-ne, e questo atto era seguito nella debita forma senza alcuna restrizioall'elezio-ne, e col-l'adunanza de' medesimi soggetti, che ora si protestano, come chiaramente ap-parisce nella precedente sessione; riguardo poi alla nullità degli atti si oppose, che una tal protesta non poteva ammettersi, perché contraria a' principi legali, e distruttiva della pacifica possessione in cui si ritrovano le suddette Collegia-te di concorrere, e di aver voto nello Stamento; motivo questo per cui la pri-ma voce del medesimo senza precedere un giudizio plenario non poteva trala-sciare di convocare le tre prime Collegiate sovramenzionate; e neppure quella di Nulvi, poiché sebbene sia di recente erezione, tuttavia non dovea distin-guersi dall'altre per essere stata eretta a somiglianza delle precedenti, e per es-sere un insigne corpo del Regno. E finalmente riguardo all'articolo del nuovo
ripartimento del donativo, senza / di che non acconsentiva la diocesi d'Alghe- E c. 48v.
ro a nessuna contribuzione, fu rilevato in contrario, che tal protesta non pote-va aver più luogo, per le spese da destinarsi pel viaggio, e manutenzione de' si-gnori deputati, perché fatta posteriormente all'elezione de' medesimi, e dopo che come sopra si è accennato, lo stesso protestante era stato uno de' votanti nello scrutinio fattosi nella precedente sessione a tal effetto.
Non avendo pertanto l'adunanza aderito alle proteste surriferite restò di bel nuovo confermata la suddetta deputazione con la pluralità de' voti, e quindi essendosi ripigliata la trattativa riservata nel dì precedente a questa sessione per deliberare se lo Stamento dovea aderire a tutti gli articoli proposti dallo Stamento militare sulle domande da umiliarsi al regio trono a nome de' tre ri-
Vedi la pezza n. 26] in margine. Cfr. doc. 92/2.
spettivi Stamenti, monsignor arcivescovo significò che riguardo agli altri arti-coli non trovava dificoltà di aderirvi, ma sul punto della privativa di tutte le prelature avea molti riflessi in contrario sia per le disposizioni canoniche, sia pel dritto di patronato, che vi ha Sua Maestà, sia finalmente per gli ostacoli che una tal proposta avrebbe trovato anche in Roma.
Tuttavia ch'egli lasciava alla prudenza e alla rettitudine dell'adunanza la deci-sione di questo punto, e stimava opportuno di ritirarsi per non avervi nessuna parte. Ritiratosi pertanto monsignor arcivescovo prese l'adunanza ad esamina-
E c. 49 re seriamente ognuno / degli esposti articoli, e dopo i più maturi riflessi deli-berò col suffragio di 19 voti di fare al suddetto Stamento militare la seguente risposta: cioè che l'ecclesiastico aderiva a tutte le proposte dell'illustrissimo Stamento militare; riguardo poi all'articolo della privativa di tutte le prelature del Regno a favore de' nazionali, per la delicatezza del proprio stato, che deve essere alieno da qualunque ambizione, non stimava conveniente di concorre-re nelle istanze da farsi al sovrano su tal particolaconcorre-re; ma non perciò si oppone-va, né si sarebbe mai opposto, che gli altri Stamenti facciano a quest'effetto presso il real trono tutte quelle rimostranze, che crederanno più opportune.
Per mezzo de' signori canonici deputati dottor Giuseppe Chiappe, e don Giambattista Simon fu immediatamente comunicata questa risoluzione all'illu-strissimi Stamenti militare, e reale, e colla stessa deputazione si partecipò a' medesimi la nomina sopradetta de' signori deputati da spedirsi alla real corte per parte dell'ecclesiastico. Perloché ne contestarono gli anzidetti Stamenti le loro congratulazioni per l'ottima scelta di soggetti così meritevoli, lo Stamento militare riguardo alla delicatezza dell'ecclesiastico in non voler aderire alle istanze da farsi al regio trono per la privativa di tutte le prelature a favore de' nazionali, fece nuovamente intendere, che tal domanda non poteva disdire al-l'ecclesiastico, perché oltre di essere stata qualificata da Clemente VIII per ae-
E c. 49v. qua et consona nella sua bolla Clemens.., / era stata fatta altresì a nome de' tre rispettivi Stamenti ne' capitoli di corte. E perciò pregava di volersi l'ecclesia-stico aderire anche in questo agli altri Stamenti per non esser egli causa di di-sunione, come già si era sparso nel pubblico. Udita questa risposta si determi-nò prendere di bel nuovo in disamina questo articolo, siccome per esser l'ora troppo avvanzata non poteasi fare nella stessa sessione, si prorrogò la medesi-ma al dì 19 del corrente, e rimedesi-mase in tal modo sciolto il congresso.
Giovanni Battista Hortal cancelliere.
92/1 1793 maggio 14, Cagliari.
Il decano della cattedrale di Sassari e procuratore di quel Capitolo don Sal-vatore Roig presenta alla prima voce dello Stamento ecclesiastico una formale protesta contro l'elezione del canonico Pietro Maria Si sternes a deputato per la delegazione da inviarsi a Torino in quanto quell'elezione esclude un rappresen-