Illustrissimo e reverendissimo monsignor arcivescovo della primaziale di Ca- E c.119 gliari, e prima voce dello Stamento ecclesiastico 1.
Don Antonio Guirisi priore di Bonarcado colla dovuta riverenza espone, che avendo aspettato il convocamento, ed avviso per concorrere alla prossima ge-nerai giunta de' tre Stamenti, come membro dello Stamento ecclesiastico, un tal avviso non li è finora arrivato. Onde ha sospettato il ricorrente, essersi in-sorto qualche dubbio su i privilegi del suo priorato, per altro chiarissimi, né mai, per quanto sappiasi, espressamente rivocati, o derogati.
Pertanto il detto priore ricorre a vostra signoria illustrissima, e reverendissima come prima voce dello Stamento ecclesiastico, affinché si degni far decidere in una pubblica giunta se debba, o no, esser convocato il ricorrente priore, e i suol successori a simili giunte generali degli Stamenti. Ed in caso di decisione affermativa si compiaccia convocare il suo procuratore, che comparirà munito della necessaria procura, ed assegnarli il luogo solito darli nello Stamento ec-clesiastico agli antecessori del suo principale, priori di Bonarcado, a seconda delle regie capitolazioni. Grazia, che spera ottenere dalla bontà di vostra si-gnoria illustrissima, e reverendissima, che Dio prosperi.
[Procura].
E c. 160v.Die vigesimo nono mensis aprilis anno a nativitate Domini millesimo septin-gentesimo nonagesimo tertio - Bonarcado.
Sea a todos notorio, como el illustre, y muy reverendo doctor don Antonio Guirisi prior de esta presente villa, del notarlo, y testigos infrascriptos muy bien conocido. Por quanto dicho illustre, y muy reverendo constítuyente no puede a las infrascriptas cosas personalmente intervenir por sus legitimas oc-cupaciones, en que se halla, y por la distancia del lugar. Por tanto en todo el mejor modo, y forma, que en derecho tenga lugar, nombra, y constituye en su legitimo procurador cierto, y especial, y para quanto se ofresca generai,
ita ut
Pezza n. 21, Rappresentanza del priore di Bonarcado alla prima voce dello Stamen-to ecclesiastico] in margine.
ecc. nec viceversa al muy reverendo canonigo Pedro Maria Sisternes de la illu-stre ciudad de Caller à estas cosas ausente: à quien confiere todo ampio po-der, que en derecho pueda, y en expecial pueda concurrir en la junta de los Estamentos, y estando en ella acconsentir, y venir a bien à lo que se propusie-re, mientras fuere utiloso, y dissentir conociendolo inconveniente, y odioso, tratar, y excitar puntos, y demandas que se jusgaren opportunas; por lo me-smo pueda dicho sefior procurador en nombre de dicho su principal obligar-se à alguna contribucion, que obligar-se conociere necessaria; finalmente pueda dicho sefior procurador hablar, y proponer todo y quanto dicho su principal propo-ner pudiera, si presente, y personalmente interveniesse en dicha junta, pues para todo se le confiere ampio poder in amplissima forma, aun con la clausula de alter ego, prometiendo, que todo y quanto por dicho su procurador estarà hecho, y obrado, lo darà por bien hecho, y agradable, segun assì cum posse sub-stituendi lo firma, y jura manu in pectore, y lo firma de su mano.
Doctor don Antonio Guirisi prior de Sancta Maria de Bonarcado - Josephus Fara publicus notarius - Presentes por testigos Francisco Matzussi de Oristan,
E c. 161 y comorante en esta, y Salvador Pili de / esta misma que no firman por no sa-berlo, de quibus etc. Fara publicus notarius - Concuerda etc. - In testimonium + veritatis - Josephus Fara publicus notarius.
Io sottoscritto sostituisco l'illustrissimo, e molto reverendo signor canonico di questa primaziale Niccolò Navoni, affinché possa adempiere a sì e quanto io potrei in forza del presente mandato di procura.
Cagliari li 3 maggio 1793.
Canonico don Pietro Maria Sisternes de Oblites.
87 1793 maggio 6, Cagliari (Palazzo arcivescovile).
Interviene alla seduta don Salvatore Roig in qualità di procuratore del Ca-pitolo turritano. In apertura di seduta vengono letti diversi atti: il riassunto dei verbali delle sedute sin qui tenute per consegnarlo allo Stamento reale; un bi-glietto viceregio di risposta alla rappresentanza del 26 aprile; la memoria indiriz-zata allo Stamento militare sul problema della richiesta di ripristinare la cele-brazione decennale delle Corti. Viene spedita un'ambasciata agli Stamenti mili-tare e reale per comunicare quanto è di loro pertinenza.
Nell'ultima parte della seduta il procuratore del priore di Bonarcado solle-va un problema di precedenza presto risolto dall'assemblea.
E c. 37 Sessione sedicesima il dì 6 maggio 1793.
Radunatosi nella forma solita Io Stamento ecclesiastico alle ore dieci e mezzo di mattina coll'intervento dell'illustrissimo, e molto reverendo signor don Sal-vatore Roig, come procuratore del Capitolo turritano 1, e di tutti gli altri mem-
' Cfr. doc. 87/1.
bri a riserva del canonico Sisternes, il quale in circostanze d'esser dovuto usci-re fuori di questa capitale sostituì le sue procuusci-re ad altri membri dello Sta-mento, cioè quella del vescovo di Bosa all'illustrissimo, e molto reverendo ca-nonico, e dottore don Carlo Falque, quella ed capitolo d'Oristano all'illustris-simo, e molto reverendo signor canonico dottore Narciso Floris, ambedue pe-rò durante solamente la sua assenza, e finalmente quella dell'illustrissimo, e molto reverendo don Antonio Guirisi priore di Bonarcado all'illustrissimo, e molto reverendo signor canonico don Nicolò Navoni senza riserva alcuna, e nella stessa forma, che fu a lui spedita, come tutto apparisce dalle medesime sostituzioni fatte a piè delle riferite procure. Si lesse primieramente il ristretto delle deliberazioni presesi dalla prima sessione fino a quella del dì 23 del pas-sato prossimo aprile sulli oggetti concernenti la pubblica difesa di questa
capi-tale, e del Regno per poi trasmetterlo all'illustrissimo Stamento reale / che lo E c. 37v.
domandò per mezzo della deputazione inviata nella sessione de' 30 aprile.
Quindi si lesse il qui unito viglietto' di Sua Eccellenza in data de' 2 maggio in risposta alla prima voce sulla memoria presentata ne' 26 aprile a nome dello Stamento, come apparisce nell'anzidetta sessione de' 30 aprile, e finalmente lettasi la memoria qui pure inserita 2 contenente il parere dell'ecclesiastico su proposta della celebrazione delle Corti che fu da tutti pienamente approvata, si deputarono i signori canonici don Pasquale Manca, e dottor Giuseppe Chiappe per portare allo Stamento reale il suddetto estratto delle risoluzioni dell'ecclesiastico, e per partecipare al medesimo la risposta che si faceva allo Stamento militare sull'oggetto delle Corti; e quindi per significare al suddetto Stamento militare il sentimento dell'ecclesiastico sulle Corti anzidette, leggen-do per ora la memoria ed assicuranleggen-dogli, che in seguito gliene sarebbe tra-smessa la copia, giacché non si era avuto tempo bastante di prepararla nella stessa sessione. Fatta questa ambasciata colle solite formalità l'anzidetti depu-tati ne riportarono in risposta, che lo Stamento reale avea gradito l'estratto delle risoluzioni rimessegli, e desiderava aver copia della surriferita memoria passata al militare, acciocché potesse ancor egli regolarsi co' riflessi in essa contenuti; quanto poi al militare, che questo pregava di trasmetterli la pro-messa copia prima delle quattro del dopopranzo perché dovendosi trovare a quell'ora nuovamente ne avrebbe preso in disamina il suo contenuto, e quindi
/ l'indimani ne avrebbe fatto risposta. E c. 38
Dopo di ciò il signor canonico Navoni chiese all'adunanza qual posto dovreb-be egli occupare qual procuratore del succennato priore di Bonarcado, men-tre secondo riferisce il Dexart su i capitoli di corte gli abati, ed i priori pren-dono la mano a' Capitoli: e sebbene il congresso opinasse, che ciò dovea inten-
1 Vedi la pezza n. 22] in margine. Cfr. doc. 87/2; copia dell'allegato in B, cc. 131-132, richiamato nel verbale del 6 maggio 1793, per cui cfr. doc. 31.
2 Vedi la pezza n. 23] in margine. La memoria, inserita in E come pezza 23, cc.121-122, è pubblicata in B, verbale 7 maggio 1793, doc. 32/3.
dersi solamente per il caso, che intervenissero personalmente gli abati ed i priori, non già pe' procuratori dei medesimi, riguardo a' quali vi era già l'uso nello Stamento ecclesiastico, che i medesimi sedessero sempre dopo i procu-ratori de' Capitoli, ciò non ostante stimò bene di far a voce la protesta che l'u-so osservato per l'addietro, e l'atto presente non dovesse portare pregiudizio alcuno al suo principale, sicché restasse al medesimo illeso il dritto di poter sempre esperire le sue ragioni su tale preminenza, e perciò instava che il tutto fosse registrato negli atti. Non essendosi fatta altra difficoltà su questo punto, si diede l'ordine al cancelliere di registrare negli atti la menzionata protesta. E quindi si sciolse il congresso prorrogando la sessione al dì seguente, ed all'ora conosciuta.
Giovanni Battista Hortal cancelliere..
87/1