loro recarsi a Cagliari; costituiscono come loro procuratore, con i vincoli espressi nella delega, il canonico della cattedrale cagliaritana Giuseppe Sevelin.
E c. 158 Dia 17 febrero 1793, Nulvi.
Sea à todos notorio, como el muy illustre y egregio doctor don Gavino Delita-la Zedde dean de Delita-la insigne Colegiata de Delita-la presente vilDelita-la de Nulvi, y este illu-
E c. 158v. stre Cabildo representando / conocido de los infrascriptos notarlo, y testigos, ante quienes personalmente constituydo dijo: que por quanto parecer perso-nalmente no puede en la ciudad de Caller para assistir a las juntas y congres-sos del Estamento eclesiastico, que se ha convocado para el dia 26 del cor-riente mes, y ano por hallarse convaleciente de una resia enfermedad, que ha padecido, valiendose de los remedios que el derecho dispone, ha resuelto en nombrar una persona que tiene acto de integridad, zelo, y piedad la conoe por su procurador. Portanto
gratis
etc. nombra, elige, y deputa por su procura-dor cierto, y especial, y para las infrascriptas cosas generai,ita quod etc., nec e
contra
al muy reverendo sefior doctor Joseph Sevelin canonigo prebendado de la dicha ciudad de Caller ausente etc. paraque en nom- bre, y por parte de di-cho muy illustre dean obtorgante, y este illustre Cabildo representando pue-da, y deva assistir, dezir, deducir, y alegar de las razones, que convienen al ser-vicio de Su Magestad que Dios guarde por el bien, y provecho de este Reyno, de la religion, y clero del mesmo; y quando se tratasse cosas de mucha conse-quencia, e importancia que pudiessen prejudicar los derechos, y personas deeste illustre Cabildo antes de establecer cosa alguna deverà dicho procurador comunicarla al dicho muy illustre dean obtorgante, paraque con parecer y co-mun acuerdo de su illustre Cabildo, y de mas clero de esta villa, pueda infor-mar lo que mas se jusgare combeniente, y oportuno; quando però se tratasse para alguna contribucion por la presente invasion de los franceses en este Reyno, se tendrà presente, que este illustre Cabildo por ser eregido de pocos arios à esta parte no puede concurrir à contribucion alguna, por quanto los sugetos, que el mismo componen, no tíenen anualmente la conveniente con-grua à motivo de las consecutivas isteriles afiadas que se han tenido en esta villa, y Capo del principado de Anglona, y atento se està en estos litorales con el mismo temor, y miedo de invasar este Cabo, estarà pronto este illustre Ca-bildo concurrir en lo que mas podrà para el mantenimiento, y gastos, que se necessitaràn para la guardia de tal invasion de franceses, i corsos que de un dia à otro vàn para invadir estos Cabos, y finalmente pueda dicho procurador hazer rodo y quanto el dicho muy illustre dean, y este Cabildo hazer podia, si presente, / personalmente se hallasse en dicho eclesiastico Estamento; por E c. 159 mas que las cosas que se trataràn, sean tales, que se requieran de mayor, y mas expecial mandato, de lo que en este viene expressado con poder de substituyr y revocar etc. et demum etc. promittens habere ratum, et non revocare sub obligatio-ne etc. relevans etc. super quibus credatur ecc. segun en esta manera lo jura manu in pectore sacerdotali more, y firma de su mano.
Presentes por testigos los infrascriptos, ambos de esta villa conocidos, de qui-bus etc. - doctor don Gavino Delitala Zedde dean, y por parte de este illustre Cabildo de Nulvi - reverendo Pedro Lepory testigo - reverendo Francisco Mura testigo Juan Guisu Muru publico notali() Concorda etc. y en fee etc. -Juan Guisu Muru + publico notario.
73 1793 marzo 18, Cagliari (Palazzo arcivescovile).
Trasferitosi dall'aula capitolare al salone appositamente predisposto nel Pa-lazzo arcivescovile, lo Stamento ecclesiastico inizia i suoi lavori. Le voci presen-ti come presen-titolari sono solo due, l'arcivescovo di Cagliari prima voce e don Diego Cadello abate di San Giovanni di Sinis; questi stessi e i restanti undici canonici presenti fungono da procuratori, in rappresentanza degli arcivescovi e dei Capi-toli delle cattedrali delle archidiocesi di Cagliari Sassari e Oristano, dei vescovi e dei Capitoli delle cattedrali delle diocesi di Iglesias, Ales-Terralba, Bosa, Alghe-ro, Tempio-Ampurias, Galtellì-NuoAlghe-ro, delle Collegiate di Castelsardo, Nulvi Ozieri, Osilo. Risultano assenti gli abati di Saccargi a e di Salvenero, in merito ai quali lo Stamento prende preliminarmente decisioni che li riguardano.
Si passa quindi a discutere gli oggetti all'ordine del giorno e vengono assun-te le seguenti decisioni: sollecitare la convocazione dello Stamento reale; far pre-sente al viceré la necessità di dotare la piazza di Cagliari di fortificazioni e di
artiglieria adeguate; chiedere la convocazione di un consiglio di guerra per di-scutere i problemi relativi alla difesa; proporre allo Stamento militare di agire di concerto per presentare al sovrano un piano comune per i bisogni del Regno.
E c. 6 Sessione terza il dì 18 marzo 1793.
In conformità della precedente citazione si congregarono alle dieci di mattina tutti i prenominati procuratori nell'aula capitolare di questa chiesa primaziale per la fissata giunta; ed essendosi già previamente fatto riflesso, che per la moltiplicità degli affari da trattarsi nelle presenti circostanze, ed urgenze sa-rebbe stato più opportuno il tenersi le adunanze di esso Stamento nel Palaz-zo arcivescovile, come si era praticato altre volte nelle giunte de' precedenti Stamenti, perciò vestiti con abito, e mantello talari, coperti col berreto checale, e preceduti dalla mazza capitolare portata da uno scolaro del duomo ri-vestito di zimarro violaceo si trasferirono collegialmente per la scala segreta della galleria al Palazzo arcivescovile, alla porta del quale furono ricevuti da due cappellani di monsignor arcivescovo, e quindi incontrandosi con il me-desimo nel primo salone s'introdussero nell'aula destinata per la suddetta giunta, nella quale si trovarono disposte alla dritta della sedia della prima vo-ce altre dodici sedie consimili per li membri componenti lo Stamento eccle-siastico, altre due sedie consimili alla sinistra per i deputati, che potrebbero inviare li altri Stamenti, alla immediata sinistra della sedia di essa prima voce discosto alquanto un tavolino con una sedia diversa da quella dei membri dello Stamento per il cancelliere; ed in prospettiva della suddetta prima voce
E c. 6v. al fondo della camera un tavolino, sopra il quale fu / riposta la mazza dallo scolaro, che immediatamente sortì dall'aula medesima. Prima di prender po-sto tra i membri congregati, l'illustrissimo, e molto reverendo signor dottore canonico decano di questa metropolitana don Diego Cadello si protestò, che intervenendo egli in nome proprio alla presente giunta come abate di San Ni-colò, e San Giovanni di Sinis, gli apparteneva di dritto la preminenza del luo-go immediato alla prima voce, mentre li altri soggetti vi concorrevano come procuratori benché i loro principali fossero costituiti in dignità arcivescovile, e vescovile; ed avendo la piena adunanza determinato, che l'ordine di prece-denza da tenersi nella presente, e successive sessioni dello Stamento non sa-rebbe stato di pregiudizio alli dritti tanto appartenenti alli soggetti presenti, quanto alli altri, che potrebbero comparire nella giunta del medesimo, implo-rato prima l'aiuto divino colla recita dell'inno Veni creator spiritus si mise a se-dere coll'ordine seguente:
1° - L'illustrissimo e reverendissimo monsignor arcivescovo di Cagliari don Vittorio Filippo Melano di Portula come prima voce dello Stamento.
2° - L'illustrissimo, e molto reverendo signor dottore e canonico don Diego Cadello decano del Capitolo di Cagliari, e vicario generale della diocesi come procuratore dell'arcivescovo di Sassari, del Capitolo pure di Sassari, ed in no-me proprio cono-me abate di San Nicolò, e San Giovanni di Sinis.
3° - L'illustrissimo e molto reverendo signor dottore, e canonico Narciso Flo- ris / giudice apostolico delle appellazioni, e gravami, come procuratore dell'ar- E c. 7 civescovo di Oristano e del Capitolo di Bosa.
4° - L'illustrissimo, e molto reverendo signor dottore e canonico Nicolò Navo- ni procuratore del vescovo, e Capitolo d'Alghero.
5° - L'illustrissimo e molto reverendo dottore, e canonico Salvatore Marvoddi procuratore del vescovo d'Ales, per ragione dell'alternativa col vescovo di Bo- sa, che ha preceduto nell'ultimo Stamento.
6° - L'illustrissimo e molto reverendo signor dottore e canonico don Pietro Si- sternes procuratore del vescovo di Bosa, e del Capitolo d'Oristano.
7° - L'illustrissimo e molto reverendo signor dottore e canonico don Carlo Falqui procuratore del vescovo, e Capitolo d'Ampurias.
8° - L'illustrissimo e molto reverendo signor canonico don Pasquale Manca procuratore del vescovo d'Iglesias, del Capitolo di Cagliari e del Capitolo d'I- glesias.
9° - L'illustrissimo e molto reverendo signor dottore, e canonico don Salvato- re Mameli giudice delle contenzioni, procuratore del vescovo, e del Capitolo di Galtellì.
10° - L'illustrissimo e molto reverendo, dottore e canonico Giuseppe Chiappe, procuratore del Capitolo d'Ales, e della Collegiata di Osilo.
11° - L'illustrissimo e molto reverendo signor canonico Giovanni Antonio Ma- rini procuratore della Collegiata di Tempio.
12° - L'illustrissimo, e molto reverendo signor dottore e canonico don Filiber- to Malliano procuratore della Collegiata di Ozieri.
13° - L'illustrissimo e molto reverendo signor dottore e canonico Giuseppe Sevellin procuratore della Collegiata di Nulvi. /
Aprì la sessione monsignor arcivescovo significando all'adunanza che il signor E c. 7v.
don Francesco' Palliaccio abate di Santa Maria di Sacargia non avea contesta- to alla convocatoria speditali sotto li 25 scorso gennaio per concorrere alle giunte dello Stamento; e che il signor don Gian Battista Simon canonico della cattedrale d'Alghero avuta notizia della convocazione di detto Stamento li fe- ce presente che trovavasí egli munito di procura generale del signor don Fran- cesco Simon suo fratello abate di Salvenero affinché lo Stamento li avesse quel riguardo, che in tal qualità potrebbe meritare, quantunque il suddetto si- gnor abate fosse assente dal Regno. Conchiuse che siccome non trovava regi- strato nessuno di questi casi nelli atti delli Stamenti precedenti, perciò deside- rava sentire il parere dei congregati se conveniva replicare la convocatoria al signor abate di Saccargia, e se non ostante l'assenza dal Regno del signor abate di Salvenero si dovea nondimeno convocare il di lui fratello nella qualità si- gnificata di procuratore generale. Si fecero dall'adunanza diversi riflessi sopra l'uno, e l'altro proposito, e quindi fu presa la deliberazione riguardo al primo
' Francesco] corr. da Giovanni Antonio, come erroneamente riporta l'originale.
che potendo essersi smarrita la prima convocatoria speditagli a Sassari forse per non essersi trovato colà il suddetto signor abate di Saccargia si credea conveniente la replica della medesima compiegandola a monsignor don Gio-vanni Antonio Cossu vescovo di Bosa per trasmettergliela a Tresnuraghes se
E c. 8 per avventura si trovasse in quel feudo di sua / casa, o qualora fosse a notizia di detto monsignor vescovo, che egli soggiornasse al presente in Sassari, per compiegarla dí nuovo a quel monsignor arcivescovo con l'avvertenza di tosto ricapitarla nelle sue mani, onde non si possa più dubitare di essergli pervenu-ta; e riguardo al secondo, che prima di ogni altra cosa fosse interpellato a no-me dello Stano-mento il sumno-mentovato signor canonico Simon a trasno-mettere in forma autentica copia del mandato di procura generale, di cui asseriva esser munito. Per entrare poi nella trattativa del primario oggetto, per il quale sí è convocato il presente Stamento, e per secondare le giuste mire dell'illustrissi-mo Stamento militare dirette alla pubblica difesa, e sicurezza del Regno, l'illu-strissimo, e reverendissimo monsignor arcivescovo prima voce fece le seguenti proposizioni. In primo luogo si credeva opportuna anzi necessaria la continua-zione delli Stamenti ecclesiastico, e militare, già convocati, ed indispensabile la congrega dello Stamento reale come uno de' corpi rappresentanti il Regno già per dovere egli pure concorrere a quelle spese, che sarebbero credute con-venevoli, e già per esser ascoltate le eccezioni, ove si divenisse all'aumento di qualche dritto, che fosse di sua pertinenza. In secondo luogo che l'esperienza della sostenuta guerra dimostrava le necessità non solo di più numerosa arti-glieria, ma ancora di nuove fortificazioni nei littorali, e di sistemare in ogni mi-
E c. 8v. glior maniera le milizie non / meno riguardo alla militar disciplina, che riguar-do alla manutenzione delle medesime. In terzo luogo che il piano riguardante le nuove fortificazioni del littorale, la provvista dell'artiglieria, ed il nuovo in-dicato sistema delle milizie dovrebbe farsi previo un consiglio di guerra, giusta il prescritto delle leggi, e dovrebbe in seguito comunicarsi alli rispettivi Sta-menti, affinché i medesimi possano fare quelli eccitaSta-menti, che crederanno opportuni all'uopo prima di devenire al loro eseguimento, riservando alla Re-gia Amministrazione delle Torri il dritto di deputare per parte delli Stamenti un soggetto, che coll'assistenza del signor capitano ingegniere attenda ad ese-guire con premura ed esattezza quanto verrà determinato. In quarto luogo che non potendosi dal solo Stamento ecclesiastico proporre quei mezzi necessari per l'eseguimento dei succennati oggetti, si eccitasse lo Stamento militare af-finché su questo particolare li comunicasse i suoi sentimenti, perché poscia di comun accordo se ne determinasse la proposta da umiliarsi al regio trono.
Udite le quali proposizioni, e fatti dalle altre voci diversi riflessi, si è poi una-nimemente conchiuso che le medesime conteneano li oggetti più importanti nelle attuali urgenze del Regno, e che doveansi comunicare allo Stamento mi-litare per agire di concerto col medesimo, prorogando perciò l'altra sessione al giorno, in cui si unirebbe il mentovato Stamento militare.
Giovanni Battista Hortal cancelliere. /
74 1793 marzo 22, Cagliari (Palazzo arcivescovile).
Il cancelliere Giovanni Battista Hortal certifica che in data odierna viene rispedita la convocatoria all'abate di Saccargia Francesco Paliaccio, risultato as-sente alla sessione del 18 marzo, e viene spedita una lettera al canonico Giovan-ni Battista Simon di Alghero, fratello dell'abate di Salvenero attualmente assente dal Regno, con cui gli si chiede di trasmettere copia autentica della procura gene-rale del suddetto abate di cui dice di essere in possesso.
Cagliari li 22 marzo 1793. E c. 9
Certifico io sottoscritto, ch'essendosi nella sessione tenutasi ne' 18 del corren-te mese decorren-terminato di replicare la convocatoria all'illustrissimo signor abacorren-te di Saccargia dirigendola a monsignor Cossu vescovo di Bosa per fargliela per-venire a Tresnuraghes od a Sassari, dove avesse notizia di soggiornare al pre-sente il suddetto signor abate, e d'interpellare altresì l'illustrissimo signor ca-nonico Simon d'Alghero a trasmettere in forma autentica copia della procura generale, dí cui si spiegò essere egli munito da suo fratello il signor don Fran-cesco Simon abate di Salvenero assente dal Regno; l'illustrissimo, e reveren-dissimo monsignor arcivescovo prima voce dello Stamento scrisse per l'effetto indicato a' sunnominati soggetti le lettere qui inserite, le quali furono da me munite del solito sigillo arcivescovile, e consegnate all'uffizio della posta in questo stesso giorno dal reverendo Antioco Serra promotore fiscale della cu-ria, e mensa arcivescovile.
Giovanni Battista Hortal cancelliere.
74/1 1793 marzo 22, Cagliari.
La prima voce dello Stamento ecclesiastico spedisce all'abate di Saccargia un'altra copia della convocatoria perché intervenga alle sedute dello Stamento.
Illustrissimo signore colendissimo 2. E c. 86v.
Alcuni oggetti riguardanti la difesa del Regno, il servizio di Sua Maestà, ed il pubblico bene, sulle premure fattemi dallo Stamento militare, determinarono, previa l'approvazione di Sua Eccellenza, di convocar l'ecclesiastico.
Essendo vostra signoria illustrissima reverendissima una delle voci che vi con-corrono, le indirizzai sulli 25 dello scorso gennaio alla città di Sassari luogo di sua dimora la consueta convocatoria, affinché o personalmente, o per mezzo di procuratori di sua confidenza comparisse in questa per la congrega fissata ai 26 dello scaduto febbraio. / E quantunque per giusto motivo siasi quella E c. 87
coll'assenso de' procuratori, che già concorsero diferita ai 18 del corrente, ol- Vedi la pezza n. 2] in margine. Cfr. docc. 74/1, 74/2 e 74/3.
2 Pezza n. 2, Signor abate di Saccargia li 22 marzo 1793] in margine.
tre a non esser ella in modo alcuno comparsa, non è a me pur anche giunto ri-scontro di esserle pervenuta. Ne feci io cenno nella prima seduta dello Sta-mento, e fu creduto conveniente indirizzarle una nuova convocatoria sul ri-flesso di essersi forse smarrita la prima, e quindi non essere tuttora a sua noti-zia sì fatta convocazione.
Tanto eseguisco col presente, e persuaso che vostra signoria illustrissima reve-rendissima concorrerà di buon grado ad un congresso, in cui trattasi di oggetti sì rilevanti, nella speranza in cui sono di venire assicurato di esserle giunto l'avviso, che ne le replico, con devota osservanza me le dichiaro, di vostra si-gnoria illustrissima.
[+ L'arcivescovo di Cagliari prima voce dello Stamento ecclesiastico].
74/ 2 1793 marzo 22, Cagliari.
La prima voce dello Stamento ecclesiastico fa pervenire al vescovo di Bosa il plico contenente la convocatoria dell'abate di Saccargia perché gliela'recapiti nel caso in cui l'interessato si trovi nella Planargia, feudo della famiglia.
E c. 87 Illustrissimo reverendissimo signore padrone colendissimo'.
L'incertezza, in cui sono del luogo, ove al presente soggiorni l'abate di Santa Maria di Sacargia m'obbliga a compiegare a vostra signoria illustrissima reve-rendissima una lettera a di lui indirizzo, ad oggetto di farla tosto ricapitare nelle sue mani, qualora si trovi a Tresnuraghes, in modo però, che non possa più dubitarsi di essergli pervenuta. Che se vostra signoria illustrissima reve-rendissima può credere con fondamento che si ritrovi egli a Sassari, la prego di compiegarla di nuovo a quel monsignor arcivescovo coll'avvertenza mede-sima, pekhé in ogni tempo ne apparisca la sicura rimessa. Scusi pertanto l'in-comodo, che le reco sul riflesso della mia invariabile disposizione per l'esegui- E c. 87v. mento de' suoi comandi, nel vivo desiderio de' / quali con profondo rispetto e devoto ossequio mi raffermo, di vostra signoria illustrissima reverendissima.
[+ L'arcivescovo di Cagliari prima voce dello Stamento ecclesiastico].
74/3 1793 marzo 22, Cagliari.
La prima voce dello Stamento ecclesiastico chiede al canonico Giovanni Battista Simon copia autentica della procura generale a lui rilasciata dal fratello, abate di Salvenero, perché lo Stamento possa esaminarla.
E c. 87v. Illustrissimo signore colendissimo 2.
Monsignor vescovo di Bosa li 22 marzo 1793] in margine.
2 Signor canonico Simon (Alghero) li 22 marzo 1793] in margine.
A seconda della prevenzione da me già fatta a vostra signoria illustrissima avendo proposto nell'adunanza tenutasi ne' 18 dell'andante l'eccitamento che mi ha fatto ad oggetto di spedirle le convocatorie per concorrere a questo Sta-mento ecclesiastico, come procuratore generale del di lei fratello signor abate di Salvenero assente dal Regno, si è determinato, che fra gli altri schiarimenti da prendersi, s'esamini ancora il mandato di procura, di cui ella è stata munita dal suddetto signor abate.
E perciò si compiacerà trasmettermene una copia autentica, affinché in vista del medesimo e degli altri riguardi, che devono aversi presenti possa prendere lo Stamento le più convenienti deliberazioni, mentre intanto mi confermo con distinta osservanza, di vostra signoria illustrissima.
[-F L'arcivescovo di Cagliari prima voce dello Stamento ecclesiastico].
75 1793 marzo 26, Cagliari (Palazzo arcivescovile).
Lo Stamento ecclesiastico invia una delegazione presso lo Stamento militare per comunicare le decisioni prese nelle precedenti sedute e per proporre l'istitu-zione di una commissione formata da due membri di ogni Stamento alla quale affidare il compito di predisporre preliminarmente l'ordine del giorno degli ar-gomenti d'interesse generale da discutere nelle sessioni dei tre Stamenti. Rientra-ti in aula, i due ambasciatori riferiscono che lo Stamento militare sollecita una memoria scritta sugli argomenti proposti a voce e ritiene comunque urgente che lo Stamento ecclesiastico si pronunci sulla proposta di spedire a Torino una dele-gazione stamentaria per presentare al sovrano le richieste pii; importanti relative al pubblico bene.
Sessione quarta il dì 26 marzo 1793. E c. 9
Avuta notizia, che lo Stamento militare doveasi congregare nel presente gior-no, l'illustrissimo, e reverendissimo monsignor arcivescovo prima voce a teno-re della proroga, fissata nella pteno-recedente sessione teno-rendé avvertiti li membri componenti lo Stamento ecclesiastico per concorrere nelle ore dieci e mezzo di mattina alla giunta già determinata, e congregatisi nella destinata aula arci-vescovile tutti li soggetti concorsi / nelle precedenti collo stesso ordine, e ma- E c. 9v.
niera praticata nella sessione anteriore lo stesso monsignor arcivescovo propo-se di mandarsi due deputati per comunicare a viva voce quanto si era
niera praticata nella sessione anteriore lo stesso monsignor arcivescovo propo-se di mandarsi due deputati per comunicare a viva voce quanto si era