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Il canonico Giovanni Battista Simon fa pervenire alla prima voce dello Sta- Sta-mento ecclesiastico la procura rilasciatagli dal fratello Gianfrancesco abate di

Salvenero. Prima di partire per Torino il teologo don Gianfrancesco Simon, tito-lare delle abbazie di San Michele di Salvenero e di Santa Maria di Sea, aveva co-stituito suo fratello Giovanni Battista Simon, canonico della cattedrale di Al-ghero, procuratore generale per l'amministrazione dei beni del suddetto benefi-cio ecclesiastico.

Illustrissimo, e reverendissimo monsignore padrone colendissimo 2.

Mi fò un dovere di trasmettere a vostra signoria illustrissima, e reverendissima il mandato di procura dell'abate mio fratello, subito che mel richiede col ve-

Pezza n. 4, Risposta di monsignor vescovo di Bosa li 26 marzo 1793] in margine.

2 Pezza n. 5, Lettera del signor don Giovanni Battista Simon d'Alghero li 26 marzo 1793] in margine.

E c. 88v.

neratissimo di lei foglio de' 22 del corrente affin di prendere lo Stamento le più convenienti deliberazioni, e mentre n'attendo il risultato di ciò, che saran-no per deliberare, mi dò l'osaran-nore di riprotestarmi col più profondo rispetto, di vostra signoria illustrissima, e reverendissima, umilissimo, ed obbedientissimo servidore.

Giovanni Battista Simon.

E c. 159 Procura generale giurata, e firmata dall'illustrissimo, e reverendissimo signore dottore teologo don Gianfrancesco Simon abate di San Michele di Salvenero, e Santa Maria di Sea a favore dell'illustrissimo, e molto reverendo signore don Giovanni Battista Simon canonico di questa chiesa cattedrale di Alghero.

L'anno del Signore mille settecento ottantanove. Addì ventitre del mese di aprile nella città d'Alghero.

In Dei nomine amen. Ad ognuno sia manifesto siccome personalmente costi-tuito nanti di me regio notaio, e signori testimoni infrascritti, a' quali è cognito l'illustrissimo, e reverendissimo signor dottore teologo don Gianfrancesco Si-mon di questa città abate di San Michele di Salvenero, e di Santa Maria di Sea, espone, che per sue legittime cause ha risoluto di passare in terraferma.

Pertanto gratis ecc. sponteque, et in forza del presente pubblico mandato, ed in ogni altro miglior modo, via, e forma dal dritto permessa, nomina, crea, costi-tuisce, e deputa per suo procuratore legittimo, speciale, e generale ita quod ecc. nec contra ecc. l'illustrissimo, e molto reverendo signor don Giovanni Bat-tista Simon di lui fratello canonico di questa chiesa cattedrale Algaren, in cui confida, affinché a nome, e per parte del medesimo signor costituente, e la di lui propria persona rappresentando, possa, e debba affittare, ed amministrare gli frutti, e beni alle suddette abbazie annessi, ed al prelodato signore costi-tuente spettanti, nella maniera, che li piacerà, e sembrerà più vantaggiosa; e nel caso di ritardato, e denegato pagamento, ed in qualunque altra circostanza

E c. 159 dí / litigio, o questione possa, e debba il detto signor procuratore comparire in giudizio, ed in qualunque tribunale, e nanti qualunque giudice così eccle-siastico, che secolare, e quivi dedurre, allegare, e proporre tanto de verbo, co-me per iscritto tutti gli dritti, voci, azioni, parti, e ragioni, che favorir possano il signor costituente, presentando cedole, articoli, testimoni, e qualunque scrit-tura così pubblica, che privata, impugnando, e contradicendo alle avverse ecc.; dimandare sentenze, ed appellare dalle medesime essendo odiose, ricor-rere, supplicare ecc.; prestare, e dimandare qualunque specie di giuramento, instare qualunque imbargo, e sequestro, notificazione, o protesta, e richiedere qualunque monitorio canonico, implorare il beneficio della restituzione in in-tegrum ex quocumque capite; prendere possessione di qualsisiano beni, e giurare qualunque apoca, e scrittura non meno pubblica, che privata, e fare finalmen-te tuttocíò, e quanto farebbe, ed operare potrebbe lo sfinalmen-tesso signore costituen-te se al tutto fosse presencostituen-te, al quale effetto li dà, e conferisce tutta la facoltà, e potere senza limitazione alcuna, ancorché le circostanze fossero tali, che ri-

chiedessero un mandato più speciale generale, ed individuo del presente col-l'autorità di creare, e sostituire uno o più procuratori, rimuoverli, e nuova-mente eleggerli, con pari, o più limitata facoltà ecc. constituendolo perciò col-la ccol-lausocol-la alter ego, e nelcol-la più ampia forma, con promessa di avere il tutto per grato, e valido, e di non contradirvi per motivo alcuno sub ecc. relevans ecc. ed essendone stato richiesto io regio notaio infrascritto ne ho stipolato il presen-te pubblico stromento, ed in fede il prelodato illustrissimo, e reverendissimo signor costituente lo giura manu in pectore sacerdotali more, ed unitamente ali signori testimoni meco si sottoscrive laige ecc. de quibus ecc.

Don Gianfrancesco Simon abate di San Michele di Salvenero - Antonio Ques-sa testimone - Salvatore Fresco testimone - Bernardino Palombella notaio pubblico.

Praesens copia concordat cum originali, et cum alia tradita iure utroque doctori Au-gustino Simon pro insinuatore regio huius civitatis sub die trigesima mali 1789 prout videre est in lib. registrifa. 75 recto et in voi instrumentorum fol 233 in quorum )4.-dem etc.

In testimonium veritatis - Bernardinus Palombella notarius publicus / et cau- E c. 160 sarum.

78 1793 aprile 4, Cagliari (Palazzo arcivescovile).

Dopo la lettura di una lettera dell'abate di Saccargia, giunge un'ambasciata dello Stamento militare per comunicare le decisioni di quell'ordine in merito alla costruzione dei fortini di difesa, alla proposta di offrire premi a chi ritrovas-se cannoni abbandonati dai francesi nel litorale di Quartu, all'acquisto di can-noni a Napoli o a Livorno, al mantenimento dei trinceramenti lungo il litorale della Scaffa. Una delegazione dello Stamento ecclesiastico comunica subito do-po allo Stamento militare il pieno assenso su tutte le prodo-poste di cui esso si era fatto latore.

Sessione settima il dì 4 aprile 1793. E c. 15v.

Radunatasi la giunta dello Stamento ecclesiastico nella mattina di questo gior-no nel luogo consueto, ed all'ora prefissa nella precedente indizionè con con-corso de' soliti rappresentanti, monsignor arcivescovo prima voce dopo aver letto la minuta del viglietto di ringraziamento, che nella scorsa sessione si era determinato scrivere a Sua Eccellenza, comunicò all'adunanza la qui unita let-tera 1 del signor abate di Saccargia risponsiva alla seconda convocatoria tra-smessagli sotto piego dal vescovo di Bosa ne' li 22 dello scaduto marzo, nella quale lettera il signor abate fa sentire, che per non aver ricevuto il primo avvi-

' Vedi la pezza n. 6] in margine. Cfr. doc. 78/1.

so della convocazione dello Stamento non si trovò in caso di rimettere la sua procura, ma che ora non mancherebbe di spedirla per assistere per mezzo di procuratore alle congreghe del medesimo.

Pervenuto poi l'annunzio, che venivano i signori cavalieri don Girolamo Piz-zolo, e don Francesco Maria Asquer visconte di Flumini con una ambasciata /

E c. 16 dello Stamento militare, furono ricevuti, ed introdotti, colle consuete forma-lità, e dato loro il solito posto; quindi l'accennato signor cavaliere Pizzolo a nome del suo Stamento in risposta alli eccitamenti ad esso fatti nella prece-dente seduta dallo Stamento ecclesiastico riferì quanto in appresso:

l° - Che nella circostanza urgente di temersi una seconda invasione del nemi-co, lo Stamento militare avea opinato di limitarsi al progetto della formazione di fortini, e trinciere da erigersi con terra, pietre, e fascine, e simili materiali, riservandosi a miglior tempo a concertare cogli altri Statuenti il piano delle stabili fortificazioni per la valida difesa di tutto il littorale del Regno, e che per far fronte alle spese necessarie alla pronta formazione degli additati fortini ne' luoghi più importanti, quali sono la spiaggia di Quarto, il monte Orpino, il monte Sant'Elia, ed il littorale della Scaffa senza prevalersi di altri mezzi avea pensato di aprire una volontaria contribuzione, e perciò lo Stamento militare era già ricorso con supplica a Sua Eccellenza per averne l'opportuno permes-so; ma siccome il decreto lasciato dalla medesima facea conoscere che le in-tenzioni di Sua Eccellenza erano rivolte alla formazione di fortificazioni stabi-li, e di permanente durata, come pure al riponimento dell'accennata volonta-ria contribuzione sotto l'immediata sua direzione, si era in dipendenza delibe-

E c. 16v. rato dallo stesso Stamento militare di / esporre in altra supplica a Sua Eccel-lenza la precisa, urgente necessità di doversi per ora unicamente pensare a premunire li addittati posti di fortini, e trinciere nella maniera progettata, ed insieme le giuste mire di esso Stamento di ritenere sotto la sua immediata ispezione il prodotto della proposta volontaria contribuzione diretta partico-larmente all'oggetto di potere coll'attenzione di qualche suo membro

de

più zelanti procurare efficacemente il più pronto, [e] il più esatto eseguimento di tali opere. Nella fiducia di sortire queste sue nuove rimostranze il desiderato effetto, avea eziandio motivo lo Stamento militare di sperare, che colla genero-sità di molti riguardevoli soggetti affezionati alla patria sarebbe riuscito al me-desimo di formare un fondo sufficiente per le progettate opere, ed in difetto avrebbe lo stesso Stamento pensato a supplirvi da sé senza incomodare lo Sta-mento ecclesiastico, eccettoché qualche individuo del medesimo vi volesse vo-lontariamente contribuire nella circostanza di aprirsi la summentovata colletta.

2° - Che essendo probabile, come da molti si credeva, che i francesi per la fretta di ritirarsi dal lido di Quarto in cui si erano trincierati abbiano dovuto abbandonare, e che ivi possano esser sotterrati alcuni pezzi di artiglieria, che nella suppposizione che tutti i bastimenti di trasporto avessero nel loro bordo un cannone di breccia simile a quello già trovato in uno di essi naufragato in

E c. 17 quella spiaggia ne avrebbero pure lasciato gli altri bastimenti ivi / naufragati; e

finalmente sulla voce sparsasi di essersi osservato, che la nave di linea incaglia-tasi verso la Scaffa nell'atto in cui andava ad investire possa essere stata allegge-rita per tenerla sopr'acqua col getto in mare di una porzione de' suoi cannoni, lo Stamento militare giudicava, che questo oggetto fosse degno di esser verifi-cato per la grande utilità, che ne potea risultare, e quindi per animare il popolo a fare le più esatte ricerche, e perquisizioni avea determinato previo il necessa-rio permesso di Sua Eccellenza di affiggere pubblicamente nelle porte di que-sta città un manifesto invitativo colla propoque-sta di diversi premi, proporzionati non meno al materiale, che al calibro dei cannoni, a chiunque ne facesse la scoperta coll'indicazione del preciso luogo in modo da non poter dubitare del-la vera esistenza di qualcheduno di essi, prevalendosi per questa distribuzione di premi, e per la verificazione degli indizi somministrati del residuo dei dodici mila scudi da monsignor arcivescovo di Cagliari e da questo suo Capitolo of-ferti allo Stamento militare in rinforzo delle spese, che questo si addossò per la manutenzione di quattromila uomini di fanteria in difesa della città.

3° - Che avendo lo Stamento militare considerato il modo, con cui poter avere al più presto una provvista di cannoni da qualche piazza amica, si era creduta la miglior via quella di spedire a Napoli lo sciabecco dell'Amministrazione delle Torri tosto che sarebbe riattato imbarcandosi sopra di esso un soggetto

attivo, / ed interesato per il bene comune per fare in quella città l'opportuna E c. 17v.

ricerca di cannoni di ferro di grosso calibro, ed ivi non trovandone dovesse dirigersi per lo stesso oggetto a Livorno 1. Che questo progetto sembrava tan-to più plausibile allo Stamentan-to militare in quantan-to che il signor don Giuseppe Rapano per rendere un servizio al sovrano, ed alla patria si era graziosamente esibito non solo di accompagnare simile spedizione colle più vive raccoman-dazioni a' suoi corrispondenti ma eziandio di anticipare in Napoli le somme per tale effetto necessarie. Per il rimborso poi delle medesime al suddeto si-gnor cavaliere Rapallo giudicava esso Starnento opportuno, che nelle presenti urgenze se ne facesse una corrispondente anticipata dal fondo delle Strade, e Ponti, giacché l'accennato acquisto di cannoni si rendea al presente più essen-ziale di qualunque altro oggetto, ed inoltre non parca, che da ciò ne potesse nascere il menomo inconveniente, potendo fare tale inversione col consenso delle tre prime voci delli Stamenti, e trattandosi della sola anticipazione per la quale unicamente si farebbe ricorso a Sua Eccellenza.

4° - Che essendo pervenuto a notizia dello Stamento militare, che si volessero disfare i trincieramenti formati nel littorale della Scaffa in occasione della sof-ferta invasione, ed avendo pure osservato esso Stamento che d'allora in poi erano rimasti totalmente in abbandono, e sprovvisti di guardie, e gente armata il monte Sant'Elía, e la spiaggia di Quarto, dimodoché ove un vento favorevo-le permettesse a / qualche favorevo-legno nemico di approssimarsi di notte tempo ai E c. is suddetti luoghi, sarebbe assai facile impadronirsene, ed ivi fortificarsi con arti-

' Vedi la rappresentanza del 9 aprile inserita al n. 14] in margine.

glieria, per prevenire a tutti questi pericoli era entrato in senso di chiedere a Sua Eccellenza che sia mantenuto nello stato in cui si trova il suddivisato trin-cieramento nel littorale della Scaffa, e che per la custodia notturna delli addi-tati luoghi stabilisca una pattuglia di venti uomini per lo meno tra miliziani, e soldati per ogni rispettivo luogo, affinché questi in ogni evento siano in caso non meno, di dar pronto avviso, che di tenere in soggezione il nemico, ove tentasse di prevenire l'occupazione di posti così vantaggiosi.

Terminò quindi l'ambasciata il signor cavaliere Pitzolo con pregare quest'adu-nanza di fare in seguito partecipe lo Stamento militare delle sue risoluzioni ed eccitamenti sopra li esposti articoli per poterne subito concertare le opportu-ne rappresentanze da farsi a Sua Eccellenza, e dopo aver consegnato a monsi-gnor arcivescovo prima voce la copia della supplica i combinata, e sottoscritta dalle due prime voci giusta il risultato delle determinazioni prese da entrambi li Stamenti nella seduta delli 27 scorso marzo, e dalle medesime prime voci presentata a Sua Eccellenza immediatamente dopo sciolta l'adunanza del gior-no di ieri, partirogior-no i suddetti gior-nobili siggior-nori deputati accompagnati colle soli-te formalità sino alla porta della sala.

Avendo pertanto lo Stamento ecclesiastico preso ín considerazione il sovra

E c. 18v. esposto dalla deputazione del militare, e / riconosciutane non meno l'impor-tanza che la più urgente necessità in ogni suo capo vi aderì unanimemente;

anzi sul particolare della provvista de' cannoni in Napoli, od ín Livorno, tanto per la maggior speditezza, quanto per maggior risparmio nella spesa fu eccita-to di potersi pure proporre allo Stameneccita-to militare di provvedersi insieme con i cannoni le necessarie carrette nei rispettivi luoghi in cui riescirebbe di fare la provvista de' primi.

Per comunicare allo Stamento militare questa risoluzione ed eccitamento del-lo Stamento ecclesiastico furono deputati í signori canonici don Pasquale Manca, e don Pietro Sisternes, i quali eseguita la commissione colle consuete formalità dopo trasferta e ricevimento ne riportarono in risposta riferita dal si-gnor canonico Sisternes, che lo Stamento militare avea con singolare soddisfa-zione sentito l'uniformità delle intenzioni di questo Stamento per cooperare d'accordo a' vantaggi del Regno, ed alla pubblica sicurezza; ma che riguardo all'eccitata provvista delle carrette, avea riflettuto, che la costruzione di esse in detti rispettivi luoghi portava un ritardo al ritorno dello sciabecco, che forse lo avrebbe esposto a qualche incontro di corsale nemico, e che perciò opinava di doverne prescindere, e dimostrandosi questo Stamento soddisfatto di que- sta risposta si prorogò la nuova sua sessione alle ore dieci e mezzo di mattina del giorno 6 del corrente per il quale fu pure annunziata la radunanza del mi- litare.

Giovanni Battista Hortal cancelliere. / Vedi la pezza n. 7] in margine. L'allegato, inserito come pezza n. 7 in E, cc. 89v.-92v., Rappresentanza degli illustrissimi Stamenti ecclesiastico, e militare rassegnata a Sua Eccellenza il si-gnor viceré il 2 aprile 1793, è identico a quello pubblicato in B, doc. 14/6, cui si rimanda.

78/1 1793 aprile 1, Sassari

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