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Parte II: Le religioni alla riconquista del mondo secolarizzato: il caso d

4. Comunione e Liberazione: storia di un movimento religioso alla riconquista

4.1 CL come risposta alla società italiana secolarizzata

Non è un caso che CL nasca e si affermi in pieno dibattito sulla secolarizzazione. Infatti, il problema dei rapporti tra religione e modernità e, in particolare, proprio quello della secolarizzazione, intesa come “privatizzazione della religione”, rappresentano alcuni fra gli aspetti necessari da tener in conto se si vuole intraprendere un tentativo di interpretazione di CL. Questo movimento, infatti, nasce proprio come risposta a tali tendenze e pertanto, partire dal concetto di secolarizzazione significa tenere in conto il contesto, o meglio, quello che venne percepito come il contesto, entro il quale il movimento è nato e si è affermato e rispetto al quale esso ha assunto e mantenuto negli

anni un’identità ben precisa. È per questo motivo che abbiamo posto all’inizio del nostro capitolo i versi tratti dall’opera di Pasolini La religione del mio tempo e cioè per anticipare uno dei cavalli di battaglia che hanno portato alla nascita e alla diffusione a livello mondiale di tale movimento ossia la volontà di “difendere la poca fede ancora rimasta a dar rassegnazione al mondo” riaffermandola con forza all’interno della società italiana del tempo, a fronte di un’istituzione ecclesiastica giudicata ormai da tempo incapace a provvedere a tale abbisogna. Come sostenuto da Dobbelare, infatti, «alcuni

nuovi movimenti religiosi nati all’interno stesso delle chiese istituzionali, come ad esempio il movimento dell’Opus Dei e di Comunione e Liberazione per la chiesa cattolica, si organizzano con un intento esplicito di impegno pubblico: in nome della religione scelgono di recitare un ruolo attivo nel mondo, per reagire alle tendenze laicizzanti della società contemporanea»475. Tale idea viene confermata dalle parole dello stesso fondatore di CL, Luigi Giussani, il quale, provando a specificare i motivi principali che lo spinsero a costituire CL, sosteneva che «Il nostro tentativo nacque

dunque come risposta a questa situazione di crisi e di assenza dei cristiani dagli ambiti più vivi e concreti in cui la stragrande maggioranza delle persone – cristiani inclusi – trascorreva la propria esistenza; come ribaltamento (nei limiti delle nostre forze) di una situazione che vedeva i cristiani autoeliminarsi educatamente dalla vita pubblica, dalla cultura, dalle realtà popolari, fra gli incoraggianti applausi e il cordiale consenso delle forze politiche e culturali che miravano a sostituirli sulla scena del nostro paese»476. Pertanto, pur accettando l’idea secondo la quale le religioni mondiali, oggi, reciterebbero nuovamente un ruolo di primaria importanza all’interno della sfera pubblica, ai tempi in cui nacque CL la situazione era diversa, o, per lo meno, veniva percepita in maniera diversa dal suo fondatore carismatico. Infatti, come si può evincere dalle parole di Giussani, l’intento principale che porta alla nascita di CL è proprio quello di riaffermare una forte presenza dei cristiani in tutti gli ambiti della vita pubblica. Prima di procedere con la trattazione, vogliamo anticipare che il tentativo di interpretare CL alla luce dei suoi rapporti con la secolarizzazione non può però venir limitato alla volontà insita nel movimento di contrastare tale processo. Innanzitutto, perché, come vedremo, la secolarizzazione la intenderemo anche come

475 Dobbelare K, op. cit., in AA. VV., op. cit., 1993, p. 120.

476 Ronza R., (a cura di), Comunione e Liberazione. Interviste a Luigi Giussani, Jaka Book, Milano, 1976,

mondanizzazione della religione e cioè come eccessiva cura mostrata dalla religione per i “beni esteriori” di questo mondo, recuperando il Weber delle conclusioni de L’etica

protestante e lo spirito del capitalismo. E, considerato sotto quest’altra ottica l’agire nel

mondo di CL sembra più favorire che contrastare il processo di secolarizzazione. Ma la visuale và allargata anche in un altro senso e cioè al sistema religioso complessivo e allora notiamo che la nostra trama si infittisce ancora divenendo sempre più problematica e aperta a molteplici percorsi di lettura. Infatti, partendo dal punto di vista del sistema religioso complessivo e, nel caso specifico, dal cattolicesimo italiano, di certo, al suo interno, CL rappresenta uno dei differenti tasselli che hanno ampliato e differenziato l’offerta religiosa italiana rendendola maggiormente capace di rispondere alla consistente differenziazione della domanda di senso proveniente dai fedeli. Come abbiamo visto risulta dibattuta la questione se tale processo di differenziazione possa essere interpretato esso stesso come una manifestazione della secolarizzazione o come una controtendenza rispetto ad essa. Pertanto, riassumendo, i rapporti tra CL e la secolarizzazione possono venir intesi tenendo in conto almeno due piani differenti che sfociano in almeno quattro differenti linee interpretative:

1 a) CL inteso come movimento che in maniera consapevole nasce per riaffermare una presenza cristiana in tutti quegli interstizi pubblici di una società percepita come ormai quasi totalmente secolarizzata;

1 b) CL inteso come movimento che in maniera inconsapevole tende a fomentare anziché contrastare la secolarizzazione intesa come mondanizzazione della religione;

2 a) CL inteso come uno dei tanti tasselli all’interno di un più ampio sistema religioso che si è differenziato in seguito alla secolarizzazione rappresentando la conseguenza diretta di tale processo;

2 b) CL inteso come uno dei tanti tasselli all’interno di un più ampio sistema religioso che si è differenziato per contrastare i processi di secolarizzazione.

Tutti e quattro questi aspetti verranno da noi presi in considerazione, ma prima iniziamo la nostra trattazione delineando a grandi linee quelle che sono state le origini e i fatti salienti che hanno caratterizzato la storia di CL. Questo tentativo di ricostruzione delle tappe fondamentali della storia del movimento rappresenta allo stesso tempo una ricostruzione del processo di evoluzione che ha interessato il suo modo ascetico intramondano di approcciarsi al mondo circostante. Come vedremo, tale processo

inizialmente si è imposto nella storia del movimento soprattutto come nuova visione della realtà entro la quale la religione deve recitare un ruolo fondamentale a livello culturale e come mezzo attraverso il quale dare un senso all’agire degli individui. Nel tempo la volontà di influenzare le cose di questo mondo, il “qui e ora” ha sempre di più significato, nella storia di questo movimento, volontà di riconquista concreta di alcune sfere della società, su tutte quella politica e quella economica, che ha raggiunto il suo apice nella nascita del braccio secolare di CL: la Compagnia delle Opere. Ma procediamo per gradi, e, ritornando indietro nel tempo, partiamo dalle origini.

4.2 Sulle “tracce di CL: le principali tappe cronologiche della storia del movimento

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