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Parte I – Storia dell’insegnamento di religione cattolica in Italia: dall’Unità a oggi

30. Ieri, oggi, domani

Per fare solo un breve cenno alle discussioni che costellarono il biennio successivo, mi

concentrerò sulla nozione di “materia alternativa”. Per quanto essa sia stata dichiarata una presenza obbligatoria all’interno dell’offerta scolastica, non sempre ne è stato assicurato lo svolgimento, e la sua assenza ha dato spesso adito a gravi accuse e accese proteste. Lungi dall’essere una materia facoltativa tra le altre, infatti, essa si identifica con una

conditio sine qua non per un trattamento egualitario degli studenti: se non fosse garantita

un’attività sostitutiva, la proposta formativa sarebbe chiaramente sbilanciata e, pertanto, discriminatoria nei confronti di chi scelga di non avvalersi dell’IRC.

Ostacolo alla sua realizzazione, per lo più, sono state ragioni di ordine economico- finanziario, legate alla necessità di dover assumere ulteriore personale docente o di dover aumentare le paghe agli insegnanti già in attività; tuttavia, tra i motivi che hanno sempre concorso a rendere complessa l’attuazione di questa disciplina, c’è senz’altro anche la difficoltà di individuare un grappolo di argomenti tra loro coerenti e di spessore educativo adeguato, da poter proporre senza generare malcontento in nessuna delle parti coinvolte. Ancora nel 2013 la materia alternativa non è una presenza scontata all’interno dell’offerta didattica, come prova la circolare ministeriale del 4 luglio: «si ricorda che deve essere assicurato l’insegnamento dell’ora alternativa alla religione cattolica agli alunni interessati»360. Per la sua attuazione, gli istituti dovranno attenersi alla nota

359 Notiziario CEI, 28 giugno 2012, Indirizzo di saluto di S.Em. Card. Angelo Bagnasco al Ministro Prof. Francesco Profumo in occasione della firma delle nuove Intese CEI-MIUR. Cfr.

http://www.chiesacattolica.it/cci_new/documenti_cei/2012-08/02- 3/Saluto%20Card.%20Bagnasco%20al%20Ministro%20Profumo.pdf.

360C.m. 4 luglio 2013, n. 18, Anno scolastico 2013/2014 - adeguamento degli organici di diritto alle situazioni di fatto. Cfr. http://www.flcgil.it/leggi-normative/documenti/circolari-ministeriali/circolare- ministeriale-18-del-4-luglio-2013-as-2013-14-adeguamento-organici-di-diritto-a-situazioni-di-fatto.flc.

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diramata il 7 marzo 2011. Qui, essa è definita «un servizio strutturale obbligatorio» e vengono regolamentate le classi e il pagamento dei docenti che devono occuparsene: si passa da personale docente a disposizione della scuola, a insegnanti resisi disponibili per ore eccedenti, a supplenti già presenti nell’istituto che devono completare il loro monte ore obbligatorio, a supplenti assunti appositamente per quest’attività361

.

Sull’altro fronte, quello dell’insegnamento dell’IRC, tutto sembra procedere con sostanziale regolarità. Tuttavia, i discorsi pronunciati dai vescovi lamentano le ricadute che le turbolenze politico-economiche e sociali del presente hanno sul sistema scolastico. Il rischio di impoverimento culturale e umano va combattuto con l’arma dell’educazione, e la religione cattolica ha un ruolo chiave in questa missione, giacché insegna a valicare i limiti della razionalità semplicemente tecnologica e scientifica: «una cultura meramente positivista che rimuovesse nel campo soggettivo come non scientifica la domanda circa Dio, sarebbe la capitolazione della ragione, la rinuncia alle sue possibilità più alte e quindi un tracollo dell’umanesimo, le cui conseguenze non potrebbero essere che gravi»362.

La Religione nelle scuole è ancora supportata da un consistente numero di adesioni; una percentuale di avvalentisi che, tuttavia, si è gradualmente abbassata dal quasi 93% del 2004 al 90% del 2010. Per gli anni successivi i vescovi non riportano più alcuna misurazione ma, ancora nel 2013, si dicono «confortati dall’elevata adesione fino ad oggi registrata»363. D’altronde, da più parti del mondo cattolico si rivendica il carattere non catechetico ma conoscitivo di questo insegnamento, che ormai si crede legittimamente inserito nel sistema-scuola. Nessuno dovrebbe quindi privarsi di un’occasione per ampliare l’orizzonte del proprio sapere, in particolare riguardo a una confessione religiosa

361 Nota 7 marzo 2011, n. 26482. Pagamento attività alternative all’insegnamento della religione cattolica. Richiesta di parere.

Cfr. http://www.flcgil.it/leggi-normative/documenti/note-ministeriali/nota-26482-del-7-marzo-2011- pagamento-attivita-alternative-all-insegnamento-della-religione-cattolica.flc.

362 Notiziario CEI, 15 novembre 2011, Messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2012-2013,

che riporta un estratto del discorso pronunciato da Papa Benedetto XVI all’Incontro con il mondo della cultura al Collège des Bernandins, a Parigi, il 12 settembre 2008.

Cfr. http://www.chiesacattolica.it/documenti/2011/11/00015512_messaggio_della_presidenza_della_confer en.html.

363 Le percentuali sono riportate nei messaggi della Presidenza della Cei dall’anno 2004 all’anno 2010.

L’ultima citazione invece è tratta da Notiziario CEI, 23 novembre 2013, Messaggio della Presidenza della

Conferenza Episcopale Italiana in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2014-2015. Cfr. http://www.chiesacattolica.it/cci_new/documenti_cei/2013-12/10- 3/Messaggio%20IRC%202014-2015.pdf.

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che ha condizionato in modo così importante la nostra storia e continua a influenzare il nostro presente.

«Dovrebbe essere ormai chiaro a tutti che questa scelta non è una dichiarazione di appartenenza religiosa, né pretende di condizionare la coscienza di qualcuno, ma esprime solo la richiesta alla scuola di voler essere istruiti anche sui contenuti della religione cattolica che costituisce una chiave di lettura fondamentale della realtà in cui noi tutti oggi viviamo»364.

364 Notiziario CEI, 9 gennaio 2015. Messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2015-2016.

Cfr. http://www.chiesacattolica.it/cci_new/documenti_cei/2015-01/14-3/Messaggio%20IRC%202015- 16.pdf.

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